Il successo di essere felici

Di Doru Lucian Terenteaca

È il successo a dare la felicità o è la felicità a portare al successo?
Da questa domanda parte la profonda riflessione dell’autore, che tramite esempi, racconti e interessanti osservazioni dà vita a un testo che mette in luce il modo in cui successo e felicità sono inscindibili l’uno dall’altra, in un legame però inaspettato: per arrivare al primo, bisogna ottenere la seconda, e non il contrario. Come? Lavorando su noi stessi, ogni giorno, instancabilmente, e liberandoci di tutto ciò che è nocivo per la nostra interiorità.

Lucian Terenteaca è un giovane intraprendente che vive la vita al massimo. Appassionato di sport, musica e libri, dedica il suo tempo più agli altri che a sé stesso. Sin da piccolo, ardeva dentro di lui il desiderio di lasciare un’impronta indelebile nella vita degli altri, qualcosa che potesse rimanere. Oggi è felicemente sposato, ha una figlia di un anno ed è più che mai motivato a dare il suo contributo a una società che ha un eterno bisogno di conoscenza. Il sapere e l’esperienza sono le basi di un’esistenza vissuta appieno, e condividerle dà un senso in più alla sua vita.   
 

• Lingua: Italiano
• Editore: Europa Edizioni
• Data di uscita: 31 dic 2022
• ISBN: 9791220136242

Anteprima del libro

cover01.png

Doru Lucian Terenteaca

Il successo di essere felici

© 2022 Europa Edizioni s.r.l. | Roma

www.europaedizioni.it - [e-mail]

ISBN 979-12-201-3112-4

I edizione novembre 2022

Finito di stampare nel mese di novembre 2022

presso Rotomail Italia S.p.A. - Vignate (MI)

Distributore per le librerie Messaggerie Libri S.p.A.

Il successo di essere felici

INTRODUZIONE

Si dice che la vita non ti dà mai tutto quello che desideri fino a quando non sei pronto a gestirlo.

Ho sempre creduto che questa affermazione fosse solo una delle tante idee sparse per il mondo da qualche individuo che non aveva altro da fare se non cercare di dare una motivazione all’infelicità della gente. Guardandomi attorno ho notato che non sempre le persone che hanno tutto sanno per forza gestirlo, così come ho visto tante altre persone che hanno poco ma saprebbero gestire molto di più.

Nonostante ciò, c’è della verità in quello che ho scritto all’inizio. Forse non è semplice accettare questo, ma spesso crediamo di essere molto più pronti di quello che siamo realmente. Abbiamo una visione sfalsata della nostra identità, e quasi sempre l’ago della bilancia tende verso la parte ottimista. Crediamo di meritare di più, ma non ci conosciamo abbastanza per dirlo con certezza.

Lo scopo di questo libro è farci capire sia chi siamo veramente, che cosa desideriamo, sia come possiamo ottenere quello che abbiamo sempre sognato. Insieme cercheremo di comprendere dove siamo, ma soprattutto scopriremo la strada per dove vogliamo arrivare.

Tutti vorremmo essere persone di successo, in un modo o nell’altro, anche se non lo dichiariamo apertamente. E per essere persone di successo, dobbiamo essere felici.

Scopriremo insieme che non tutti siamo uguali, non tutti vogliamo la stessa cosa; ma, indifferentemente dai nostri obiettivi personali, avere successo ed essere felici è un obiettivo in comune. Che lo vogliamo oppure no, sicuramente ci ritroveremo nella maggior parte dei capitoli di questo libro, quindi prepariamoci ad accettare la verità su noi stessi. Scopriremo che possiamo migliorarci, ed è per questo motivo che dovremo leggere questo libro dal pulpito di uno che sa di non essere perfetto, ma che vorrebbe un piccolo upgrade nella sua vita.

Nei miei primi anni della giovinezza ho inseguito il successo su varie strade, riuscendo parzialmente nel mio intento, ma ho scoperto che il successo non rende sempre felici. La felicità non è una conseguenza automatica del successo, ma quello che ho scoperto è che la felicità ci rende sicuramente persone di successo. Essere felici forse è il successo più grande a cui possiamo aspirare. Vediamo ora come esserlo, nel modo giusto e negli aspetti giusti.

CAPITOLO 1 – PAPERON DE’ PAPERONI

La categoria più diffusa, cioè quella che include una gran parte di noi, è proprio quella rappresentabile dal famoso personaggio dei fumetti, Paperon de’ Paperoni, uno dei personaggi di fantasia più ricchi del mondo. Se quando si parla di soldi ti brillano un po’ gli occhi, significa che adesso parleremo anche di te.

Certo, forse non siamo così ossessionati dal denaro come Paperone, ma probabilmente a tanti di noi importa parecchio del nostro portafoglio e del nostro conto in banca. Avere soldi non è solo una necessità, ma talvolta anche un piacere.

Anche se può sembrare sbagliato, non c’è niente di strano nel voler essere ricchi, o almeno nello stare bene dal punto di vista economico. Tutti abbiamo diritto ad una vita equilibrata e felice, e per tanti di noi i soldi sono l’ingrediente principale. Più ne abbiamo, più crediamo di poter rendere la nostra vita migliore.

Qualche anno fa ho conosciuto un ragazzo giovane, molto energico ed ambizioso. Eravamo colleghi di lavoro, facevamo parte della stessa squadra, ma io ero più grande e ritenevo di avere più esperienza di vita, perciò, lo trattavo un po’ con superficialità; d’altronde, cosa avrebbe mai potuto insegnarmi? Nonostante questo, aveva una voglia di fare che superava quella di tutti gli altri colleghi messi insieme. Sembrava instancabile, non aveva orari, e se c’era qualcuno che credeva nel successo, quel qualcuno era lui.

Il tempo passò e ad un certo punto le nostre strade si divisero, dato che il progetto a cui lavoravamo non decollava. Ognuno prese la sua strada e ci perdemmo di vista. Dopo tre anni, ebbi l’occasione di incontrarlo di nuovo. Era diverso, sicuramente più maturo, ma soprattutto più ricco. In tre anni era riuscito a diventare quasi milionario. Lo vedevo felice, sorridente, e mi chiedevo perché non c’ero io al suo posto. Avrei voluto avere io quel sorriso, ma non avevo coraggio di aprire il mio portafoglio, perché sapevo di non trovarci granché. Essendo cresciuto in una famiglia abbastanza povera, da piccolo non ho mai avuto la possibilità di permettermi quello che per altri era normale, ed ogni volta cercavo di mascherare la mia tristezza focalizzandomi su altri aspetti della vita. Man mano che crescevo, le necessità aumentavano e quindi anche la mancanza di soldi cominciava a pesare di più. Se qualcuno mi avesse chiesto che cosa desiderassi in quei momenti, avrei voluto una situazione economica diversa. Per me i soldi erano come una luce in fondo al tunnel. Forse un po’ a causa di questo ed un po’ a causa di come siamo fatti noi umani, essere benestanti mi sembrava la strada sicura verso la felicità. Ecco perché decisi che l’avrei seguita anche io, in un modo o nell’altro. Se lui era diventato ricco, allora potevo farlo anch’io.

Quel giorno cominciai a costruire il percorso che avrebbe dovuto portarmi alla ricchezza. Decisi di lavorare di più, ma arrotondare non aiutava poi tanto. Provai a cambiare lavoro ed i soldi cominciarono ad arrivare, anche se ero ben lontano dal mio obiettivo. Appena vidi i miei primi profitti, feci la stessa faccia di Paperone quando si buttava nella sua piscina dorata. Ma quel sentimento che io definivo felicità cominciò a svanire. Pensai che fosse un problema di quantità e decisi di continuare ad accrescere i miei guadagni e di conseguenza i risparmi e gli investimenti, ma nonostante i momenti iniziali di felicità e soddisfazione, la noiosa normalità ritornava poco dopo. Era strano, come se qualcuno creasse un vuoto dentro di me, ma non riuscivo a spiegarmi cosa fosse e soprattutto da cosa fosse causato.