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Per essere Felici, ci vuole Coraggio!: Storia di un visionario
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E-book175 pagine1 ora

Per essere Felici, ci vuole Coraggio!: Storia di un visionario

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Info su questo ebook

È possibile nella vita cogliere al volo le opportunità che arrivano senza trascurarne nessuna?
Gianluca Profili ci racconta con questo libro di aver fatto proprio questo: è riuscito a salire sempre sul treno senza lasciarselo partire sotto il naso. La vita è fatta di occasioni da sfruttare per potersi migliorare in un percorso di crescita che forse non termina mai. 
È interessante l'affermazione di Gianluca: "bisogna vivere come uno strumento tecnologico, sempre pronto ai continui aggiornamenti".
Fin da giovane ha dato vita a progetti di grande impatto nel campo della grande industria. "Senza passare per il Via" è arrivato successivamente al campo della ristorazione per approdare poi al mondo affascinante della medicina estetica. I racconti della sua vita sentimentale ci parlano di amori forti che gli hanno fatto dono, nel tempo, di quattro meravigliosi figli.
"Siamo tutti in una stazione per la quale si fermano, ripartono o passano treni, ma solo se siamo attenti riusciamo a salire sul treno giusto".
LinguaItaliano
EditoreBookness
Data di uscita23 nov 2022
ISBN9791254891094
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    Anteprima del libro

    Per essere Felici, ci vuole Coraggio! - Gianluca Profili

    Prefazione di Flavio Briatore

    Ho avuto modo di conoscere personalmente l’attore di questo libro e mi sono emozionato nel ritrovare tratti di me.

    È un inno al provare, al rischiare, al volere è potere.

    È un inno al tutti possiamo, al di là della classe sociale, del titolo di studio.

    Mi auguro che tanti giovani lo leggeranno per poterne trarre spunti di coraggio.

    Perchè per essere felici ci vuole coraggio!

    Flavio Briatore

    Introduzione

    Non è importante quello che stai guardando,

    ma è importante quello che riesci a vedere.

    Per me la frase che apre questa prefazione, non è una semplice citazione, ma è stato per certi versi il mood che mi ha sempre contraddistinto.

    Potrei definirla la colonna sonora della mia vita professionale.

    Io avevo la caratteristica innata di non soffermarmi più di tanto su determinate cose, le più scontate, quelle che avevo davanti, ma ero (e sono) curioso di andare oltre e le mie doti me lo permettevano. Questo mi dava l’opportunità di vederne delle altre di cose, che i più neanche riuscivano a immaginare.

    Riuscivo a scovare tutto quello che si nascondeva al di là del mio sguardo.

    Lo sguardo, per forza di cose, arriva fino a un certo punto dopodiché, o si ha fantasia e si immagina un possibile scenario, altrimenti resta una zona d’ombra inaccessibile e inutilizzabile.

    E io di quella fantasia per immaginare, ne avevo da vendere.

    Da questa mia particolarità, che sono riuscito a sfruttare al massimo, sono nate tutte le mie imprese professionali che vorrei raccontarti in questo libro.

    Gianluca Profili

    Oggi noi iniziamo con serietà il lavoro di accertarci che il mondo che lasciamo ai nostri bambini sia migliore di quello che abitiamo oggi.

    BARACK OBAMA

    Considerando che ogni storia ha un inizio, la mia prende avvio da una data ben precisa, il 25 giugno 1969, il giorno in cui venni alla luce in una famiglia della media borghesia romana. Prima di ogni altra cosa però, vorrei fare un ulteriore passo indietro nel tempo fino a raggiungere il 1949 e parlarti di una persona a cui devo molto…

    Chi è questa persona? Si chiamava Antonio ed era mio padre.

    Ora ti chiedo un piccolo sforzo, di provare a immaginare lo scenario di quei tempi: la Seconda guerra mondiale è terminata da poco e l’Italia sta cercando di rialzare la testa. Tutti, in base alle loro possibilità, si danno un gran da fare per ricostruire la nazione e tra questi c’è anche mio padre che aveva appena compiuto vent’anni. Mi sembra quasi di vederlo… spinto da una grande volontà di farsi largo e di ritagliarsi un ruolo nella società e nel mondo del lavoro. Ed è con questo spirito e questo obiettivo ben chiaro in testa che iniziò a intraprendere un percorso imprenditoriale i cui frutti si vedono ancora oggi, a distanza di settantatré anni.

    Ti sto raccontando tutto questo perché anch’io ne ho intrapreso uno di percorso imprenditoriale che, in qualche modo, nasce da quello che ha creato lui.

    Ma ci arriveremo.

    Ritornando all’impresa (in tutti i sensi) di mio padre, fondò una torrefazione di caffè che porta il nostro cognome: Profili.

    Un’azienda, molto radicata nel territorio laziale, (gli uffici storici risiedono da sempre vicino a Città del Vaticano, mentre lo stabilimento per la produzione e il confezionamento si trova a Trigoria - vicino ai campi di allenamento della AS Roma), che lavora il caffè crudo facendolo diventare una miscela da utilizzare nei bar e nelle varie attività commerciali. Un caffè tostato quotidianamente, che viene consegnato alla clientela entro pochi giorni, in modo da mantenere inalterati gli aromi e la fragranza.

    Volendo racchiudere la filosofia di questa nostra attività in una singola parola, potrei dire che il termine Qualità è quello più appropriato, ma anche di questo parleremo nelle prossime pagine. Ora, invece, vorrei chiudere questo capitolo introduttivo presentandoti un’altra persona fondamentale per la mia vita e non potrebbe essere altrimenti.

    Si tratta di Idangela, mia madre.

    Lei è una milanese trapiantata a Roma insieme alla propria famiglia che, nel periodo post bellico, è scesa nel centro Italia per bonificare una parte del litorale laziale.

    In particolare approdò in un piccolo paese sul mare Santa Severa, un luogo molto frequentato negli anni Trenta del secolo scorso dai gerarchi fascisti.

    Ma oltre alla bonifica del territorio, la madre di mia madre (quindi mia nonna), una donna molto intraprendente, insieme ai figli, costruì una serie di attività di accoglienza turistica, hotel e ristoranti che esistono ancora oggi e sono un’eccellenza della ristorazione locale e non solo.

    Ritornando ai miei genitori…

    L’incontro tra mia madre e mio padre fu, come spesso capita, del tutto casuale e dal loro matrimonio nacquero tre figli, Massimo, il maggiore, poi Nicoletta e per ultimo, dopo dieci anni, il sottoscritto, un bambino molto curioso….

    A questo punto credo sia giunto il momento di presentarmi.

    Mi chiamo Gianluca e, come accennato, ero (e sono tutt’ora) una persona molto curiosa. Per tutto il resto, e ce ne sono di cose che vorrei raccontarti, ti aspetto nei prossimi capitoli.

    Ogni volta che impariamo qualcosa di nuovo,

    noi stessi diventiamo qualcosa di nuovo.

    LEO BUSCAGLIA

    Sin dall’età in cui frequentavo le scuole elementari e poi le medie, ero un ragazzino molto curioso. Cercavo di conoscere, di sperimentare, di avere esperienze sempre nuove e stimolanti, non mi piaceva fermarmi alla superficie delle cose, avevo la necessità di andare più in profondità. E questa mia esigenza, che per fortuna non mi ha ancora abbandonato, ha contribuito ad allenare la mia mente a porsi delle domande e di conseguenza a trovare le risposte.

    Quando si è curiosi di conoscere qualcosa, la mente si aspetta e anticipa nuove idee legate a quel qualcosa.

    Senza curiosità, le idee possono correre via, sfuggire senza nemmeno accorgersene, poiché la mente è impreparata a riconoscerle. E quando le idee corrono via, è molto probabile che non le riprendi più. 

    Potrei andare ancora avanti con questi concetti, ma, per farla breve, questa mia indole curiosa ha contribuito in modo sostanziale e inequivocabile, a farmi diventare la persona felice e realizzata in ambito professionale, che sono oggi.

    In che modo?

    Per rispondere a questa domanda bisogna ritornare alla mia età giovanile, e quando ripenso a quel periodo posso affermare in tutta onestà che sono stato fortunato a crescere in una famiglia che mi ha dato la possibilità di avvicinarmi a due realtà imprenditoriali ben distinte come la torrefazione di caffè di mio padre, e alle strutture ricettive, quelle a Santa Severa, che

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