Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Manualino di crescita personale: Per adulti e bambini interiori
Manualino di crescita personale: Per adulti e bambini interiori
Manualino di crescita personale: Per adulti e bambini interiori
E-book131 pagine1 ora

Manualino di crescita personale: Per adulti e bambini interiori

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Un viaggio alla scoperta di ciò che siamo veramente, come anime venute su questa terra per evolvere. Un manuale dedicato alla crescita personale dell’adulto che siamo oggi, proposto in maniera creativa e condito con immagini e metafore capaci di imprimere il concetto nella nostra mente, spesso restìa a parlare di argomenti non sempre tangibili.
Un libro da sentire con la pelle e con il cuore. Un libro per comprendere che siamo molto più di ciò che crediamo di essere. L’unico modo per potersi avvicinare al proprio percorso di crescita personale è trascendere temporaneamente la razionalità per tornare al cuore, al bambino interiore. E questo è possibile affrontando questi argomenti con leggerezza e creatività.

Chi sono io? Da cosa sono composto? Perché sono a questo mondo? Chi è il mio bambino interiore? Che cosa sono il dolore, la morte, l’amore, la felicità? Chi è Ego? E perché dovrei vivere nel qui e ora? Perché non riesco mai a raggiungere la felicità?
LinguaItaliano
Data di uscita23 ott 2023
ISBN9788863656862
Manualino di crescita personale: Per adulti e bambini interiori

Correlato a Manualino di crescita personale

Ebook correlati

Crescita personale per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su Manualino di crescita personale

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Manualino di crescita personale - Francesca Comani

    #BAMBINOINTERIORE

    Da adulti, spesso, ci capita di ri-vivere le esperienze e quindi il dolore vissuto durante l’infanzia, il più delle volte in maniera del tutto inconsapevole.

    Il mio bambino interiore² (figurativamente parlando) è una parte del mio subconscio che ha registrato, a livello emozionale, delle informazioni ricevute molto tempo prima che fosse in grado di elaborare completamente ciò che stava accadendo. Contiene sentimenti, ricordi e credenze del passato.

    Il mio piccolo me è quello che ricorda (consapevolmente o inconsapevolmente) il profumo della mamma quando lo addormentava, l’emozione vissuta la prima volta che andò al parco con papà, i sentimenti provati il primo giorno di scuola, durante la gita di fine anno, con il primo fidanzatino o fidanzatina…

    Il mio bambino interiore è anche quello che ricorda il dolore di quando venne messo in punizione perché aveva fatto arrabbiare i genitori, di quando veniva deriso dagli amici o dalla maestra…

    Il mio bambino interiore è quello che ha vissuto situazioni dolorose che lo hanno ferito, situazioni in cui può essersi sentito stupido, giudicato, criticato, non riconosciuto, non visto, non ascoltato, colpevole…

    Quando cresciamo, colui o colei che eravamo da piccoli rimane dentro di noi in attesa del nostro ascolto. Quell’ascolto e quel riconoscimento che forse abbiamo aspettato per anni fuori da noi ma che non ci siamo mai dati in prima persona. Così il piccolo me rimane in un angolino dentro di noi. Passano le ore, i giorni, gli anni e nonostante lui cerchi di mandarci qualche segnale, continuiamo a non ascoltare. E lui sta lì, in silenzio.

    Nel frattempo in alcuni campi della nostra vita ci possiamo sentire bloccati, immobili, scoraggiati, affaticati come se camminassimo portando un sacco di mattoni. Il sacco di mattoni è sulle mie spalle, sulle spalle del grande me di oggi ma i mattoni sono le ferite del piccolo me.

    Come capire se il mio bambino interiore è ferito? La risposta è molto più semplice di quanto possiamo immaginare.

    Sono un essere umano? Ho avuto un’infanzia?

    Ho avuto due genitori?

    Allora ho un bambino interiore ferito.

    Il bambino interiore quindi è quella parte di me creativa, capace di provare entusiasmo per le piccole cose, capace di giocare, di creare, di sentire con il cuore ma è anche quella parte di me ferita che si sente in colpa, che, a seconda delle situazioni che vivrò giorno per giorno nella mia vita, si potrà sentire sbagliata, accusata, sola, invisibile…

    Le esperienze che ho avuto da bambino ieri influenzano la mia vita oggi. Tuttavia la maggior parte di noi non è consapevole di questa connessione e finiamo per lottare inutilmente con problemi di salute fisica, emotiva e mentale.

    Il lavoro sul bambino interiore, di cui spesso si sente parlare, è un modo per riconoscere i nostri bisogni che non sono stati soddisfatti da bambini e guarire le ferite interiori che abbiamo sviluppato di conseguenza. I segnali che il nostro bambino interiore ci manda possono essere:

    reazioni, dovute a emozioni forti innescate da un sentimento che inconsapevolmente ho vissuto (mi arrabbio perchè mi sono sentito rifiutato);

    malattie.

    Queste reazioni e queste malattie sono scatenate dal non aver ascoltato il mio bambino interiore e averlo lasciato soffrire, senza essermi fatto carico della sua sofferenza.

    Al giorno d’oggi viene chiamato stress e se cerchiamo il termine sul vocabolario troveremo scritto:

    stress /strèss/³

    In fisica, il tensore degli sforzi in un sistema continuo.

    In medicina, ogni causa (fisica, chimica, psichica, ecc.) capace di esercitare sull’organismo, con la sua azione prolungata, uno stimolo dannoso, provocandone di conseguenza la reazione; tensione nervosa, spesso non avvertita dal soggetto ma ugualmente dannosa.

    E questo tensore continuo cos’altro è se non il pianto inascoltato del nostro bambino interiore, che cerca ripetutamente di comunicarci che si sente incastrato in un passato doloroso?

    Il nostro bambino interiore è l’insieme di ricordi, emozioni, sentimenti, credenze della nostra infanzia e riflette quindi il bambino che eravamo con i suoi aspetti positivi e negativi: la nostra creatività e i nostri tratti più puri e innocenti ma anche le nostre emozioni represse e i nostri bisogni insoddisfatti stanno ancora aspettando dentro di noi.

    Il nostro bambino interiore può contenere ciò che ci hanno insegnato a pensare di noi stessi o ciò che abbiamo creduto che pensassero di noi (non sempre ciò che riteniamo che gli altri pensino di noi corrisponde a realtà, a volte dipende da una nostra interpretazione) ma anche ciò che abbiamo compreso di dover fare o essere, per meritare amore (se ci veniva offerta attenzione solo quando non arrecavamo disturbo magari abbiamo compreso che per essere amati dovevamo essere dei bravi bambini e il nostro bambino interiore oggi nutre frustrazione, rabbia e tristezza per non riuscire mai a essere abbastanza bravo da ottenere quell’amore che va tanto ricercando).

    Quindi tutti gli esseri umani su questo pianeta possiedono un bambino interiore che gioca, piange, si arrabbia o ride dentro di loro.

    Per alcuni quel bambino interiore è stato cresciuto in sicurezza e protezione, pertanto oggi sono adulti che conoscono i loro limiti e sanno quando e come agire⁴, mentre per altri quel bambino interiore ha vissuto momenti meno belli, a volte proprio dolorosi. Per portare i nostri bambini interiori alla luce, dobbiamo dirgli che non gli accadrà nulla, che con noi sono al sicuro.

    E quindi come posso avvicinare questa parte di me? Come posso riconnettermi al mio bambino interiore?

    Lascia andare il passato (perdona con il cuore e se necessario perdona-ti);

    amati (gioca, fatti un regalo, coccolati un po’, accettati);

    prenditi le tue responsabilità (che sono diverse dalle colpe) e soprattutto prenditi la responsabilità della tua vita, delle tue emozioni, della tua gioia e dei tuoi rancori.

    Semplice a dirsi, più difficile a farsi. Ma con tranquillità, insistenza e senza fretta, possiamo arrivarci tutti.

    Iniziamo a guardarci dentro: ci concediamo del tempo per giocare senza uno scopo o cerchiamo più che altro di ottenere risultati e procediamo per obiettivi?

    Riusciamo ad accedere al nostro armadio segreto di creatività, immaginazione e fantasia? Siamo in grado di amarci totalmente per ciò che siamo senza giudizio?

    Prendiamoci il tempo di cui abbiamo bisogno. Il nostro bambino ci sta aspettando.

    Volteresti mai le spalle a un bimbo che ti chiede aiuto?

    Sembra banale, ma ho promesso al mio bambino interiore che non lo abbandonerò mai più per niente o per nessun altro.

    — Wynonna Judd

    Che ne pensi di fare un piccolo

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1