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Ju-Jutsu fondamentali - 2° edizione
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Ju-Jutsu fondamentali - 2° edizione
E-book138 pagine1 ora

Ju-Jutsu fondamentali - 2° edizione

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Info su questo ebook

Un viaggio attraverso il mondo delle Arti Marziali, tramite una disciplina madre giapponese, il Ju-Jutsu, alla scoperta di un mondo ai più sconosciuto.
LinguaItaliano
Data di uscita25 ott 2023
ISBN9791222706269
Ju-Jutsu fondamentali - 2° edizione

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    Anteprima del libro

    Ju-Jutsu fondamentali - 2° edizione - Domenico Carlomagno

    Prefazione (prima edizione)

    Con piacere e preoccupazione ho ricevuto da Domenico la richiesta di scrivere la prefazione al suo libro.

    Ovviamente, il piacere è legato alla percezione della positiva considerazione implicitamente espressa dalla richiesta di chi mi considera, tra altri, suo maestro di arti marziali e la preoccupazione è correlata alla sensazione di inadeguatezza che mi pervade quando debbo rappresentare, attraverso uno scritto o un discorso, ad altri il mio intimo coinvolgimento nelle vicende del Ju Jutsu.

    La pratica delle arti marziali è, nell’immaginario collettivo, l’apoteosi della espressione della potenza fisica e della coordinazione motoria esplicitata nel confronto tra avversari e nobilitata dalla drammatizzazione, dalla recitazione, che sottintende un confronto mortale tra contendenti.

    Non è altro che, in diverso modo e con altro livello di accettazione sociale, la riproposizione delle dinamiche proprie della guerra, attività da sempre tra quelle predilette dall’Uomo.

    Tornando a questo libro, uno degli aspetti notevoli è l’assoluta mancanza di immagini e spiegazioni di tecniche di Ju Jutsu, a testimonianza della volontà dell’autore di non presentarsi come maestro ma come appassionato cultore di tutti gli aspetti della pratica marziale, soprattutto quelli riconducibili alla conoscenza della storia, delle tradizioni e dei personaggi che alimentano le curiosità e le ansie di approfondimento culturale dei praticanti.

    È, quindi, encomiabile l’intento di voler rendere fruibile a tutti in un unico, approfondito, testo adatto alla consultazione ciò che invece, nella tradizione dei nostri dojo, è oggetto di trasmissione verbale, normalmente dal maestro agli allievi, magari a margine dell’allenamento, negli spogliatoi o altrove.

    Molti degli episodi citati fanno parte della tradizione orale dei nostri dojo e, come è normale nella trasmissione verbale, vengono spesso arricchiti in modo direttamente correlato alla fantasia ed alla capacità affabulatoria del narratore che, spesso, si arroga anche il titolo di trasmettere la corretta terminologia, intento non sempre sostenuto da effettiva conoscenza dell’argomento.

    Per noi occidentali molto del fascino proprio delle arti marziali è rappresentato dal fatto che esse vengono percepite come diretta emanazione di un mondo che riteniamo portatore di Valori ormai non più appartenenti alla nostra Civiltà e, evidentemente, l’autore è colmo della fascinazione che lo ha indotto a dedicare tante energie alla stesura della sua piacevole opera.

    Mario Dell’Aquila (Praticante di Arti Marziali)

    Introduzione

    Ho sempre sostenuto che non condividere la propria conoscenza serve solo a farla morire con sé. Certo di non aver detto tutto nella prima edizione della mia opera e convinto di aver dimenticato qualcosa anche in questa, grazie ai suggerimenti ricevuti mi accingo a correggere qualche appunto e ad aggiungere qualcosa che mancava.

    Ricordo al lettore che questo libro vuole essere come chi spia da una serratura e vede qualcosa che potrà approfondire aprendo la porta, entrare e stupirsi per qualcosa che non poteva neanche immaginare.

    Domenico Carlomagno

    Introduzione (prima edizione)

    Ho sempre voluto imparare le Arti Marziali, ma sono cresciuto in un piccolo paese della Basilicata negli anni ottanta e lo stereotipo era quello che si vedeva allora in alcuni film dati in televisione. La fortuna ha voluto, però, che nel mio borgo ci fosse una scuola di Judo alla quale io - un ragazzino abbastanza violento - fui iscritto da mio padre. Lui pensava che così mi sarei sfogato, ma in realtà io in quel luogo mi sono calmato.

    Ho cominciato a scrivere questo libro, che è il risultato delle mie esperienze personali, studi e ricerche, per cercare di dare un giusto riferimento ai miei allievi e anche se inizialmente avevo qualche remora rispetto al fatto di renderlo pubblico, alcuni avvenimenti recenti mi hanno fatto cambiare idea. Non sono solito denigrare nessuno, ma ho visto in giro pseudo-praticanti che usano impropriamente alcune tecniche o colpiscono punti di pressione molto dolorosi molte volte solo per il piacere di farlo o per far vedere agli amici quello che hanno imparato la sera prima nel dojo. In quel momento ho finalmente capito perché i Grandi Maestri di Arti Marziali (ed io non sono tra questi) non insegnavano i loro segreti a tutti o spiegavano alcune tecniche solo a pochi: non era perché fossero gelosi (va bene, un po’ lo erano), ma perché per fare determinate cose c’è bisogno di un grado di maturità che sicuramente un neofita, qualsiasi sia la sua età, non possiede.

    In questa mia modesta opera cercherò di illustrare al meglio tutti quegli aspetti che un praticante di Arti Marziali dovrebbe conoscere perché impartitigli nel dojo e che non si trovano facilmente in forma scritta, anche perché ogni insegnante ha, all’interno del suo dojo, delle regole che sono simili a quelle degli altri, ma che differiscono sempre per minuzie che ognuno vuole conservare per sé e per i propri allievi.

    Vi aprirò, quindi, le porte del mio dojo per mostrarvi il mio concetto di Arti Marziali…

    Domenico Carlomagno

    Arti Marziali

    (cenni sugli albori)

    Mi trovo spesso a confrontarmi con colleghi, allievi, e anche con gente comune riguardo alle Arti Marziali e, quasi sempre, l’argomento verte sulla nascita di queste. Molti ritengono che le loro origini siano cinesi con influenza indiana, altri sostengono che ogni disciplina sia autoctona e non abbia avuto influenza alcuna. Prima di inoltrarci nei meandri della storia, è importante premettere che per me questa ricerca ha esclusivamente valore di cronaca, in quanto madre non è colei che ti partorisce, ma chi ti cresce: in altre parole non è importante se un’Arte Marziale è stata influenzata da un'altra o si è sviluppata autonomamente, perché in entrambi i casi sarà una disciplina diversa, magari anche migliore di quella da cui è nata.

    Da quando si studiano le Arti Marziali si è sempre cercato di stabilirne una derivazione unica, una radice comune, il principio dal quale esse discendono. Di volta in volta

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