Pensieri Poetici: Sul filo dei ricordi

Di Addis Brizi - Valsàssina

In queste sue poesie, l'autrice parla di sé, abbandonandosi al filo dei ricordi, alle emozioni provate, ai sentimenti vissuti, ai giorni felici e a quelli bui attraversati nel tempo. Ma lo fa sempre con una sincera e profonda gratitudine per il grande dono della vita e con l'assoluta fiducia nella forza dello spirito.

• Lingua: Italiano
• Editore: Addis Brizi Valsàssina
• Data di uscita: 22 nov 2023
• ISBN: 9789403719436

Anteprima del libro

POESIA

Un vento leggero che entra nell'anima, che scalda il cuore.

Come si fa a non amare la poesia di Addis, che è come un vento leggero che entra nell'anima, che scalda il cuore?

È per questo, per la grande amicizia che mi lega a lei, per la sua bontà, per la sua generosità, che, pur non essendo un critico letterario, ho accettato volentieri di scrivere le reazioni e alcune riflessioni, che mi sono state ispirate da questa preziosa antologia poetica.

Devo confessare che non sono mai stato un grande fruitore della poesia moderna e devo ammettere che solo molto raramente mi sono cimentato con la poesia, anche se con un certo dispiacere in verità, perché la poesia l'ho amata sempre: da Omero a Pascoli a Carducci, Leopardi, Foscolo, Catullo, Orazio, e ho amato fortemente Omar Kajan filosofo poeta persiano del XII secolo eppure modernissimo!

Negli ultimi anni mi è capitato di conoscere, di avere amici poeti, anche di grande qualità. che mi hanno offerto le loro poesie, e a volte mi hanno chiesto un giudizio.

Con più di qualcuno, pur sapendo della loro bravura e degli alti risultati raggiunti, ho dovuto confessare che non ero riuscito ad entrare dentro i suoi versi, a provare emozioni, che per altro considero parametro decisivo e fondamentale per il lettore.

Insomma, il rapporto con la poesia, specialmente contemporanea è per me piuttosto difficile, e controverso. Sono refrattario a qualsiasi forma di sperimentalismo e di virtuosismo. Mi sembra che la poesia, oltre che essere sempre più elitaria, sia diventata autoreferenziale, roba per pochi intimi, comunque per gli addetti ai lavori.

Ne discussi anni fa anche con Rosanna, un'altra amica poetessa e le scrissi una volta: Sento, capisco che sei brava. Molti dei tuoi versi mi hanno dato lampi improvvisi di piacere; perché allora devi innamorarti poi di preziosismi lessicali, perché, le dicevo, parole intricate, frasi contorte devono inceppare la mia iniziale commozione: insegnami tu – le chiedevo infine – a goderti, ad entrare nel tuo cuore tormentato.

Qualche anno fa in occasione di un corso all'UTE di Cervignano dal titolo Le Immortali io avevo osato dare una mia definizione di poesia e l'avevo chiamata: Schegge di pensieri che vengono dall'infinito per allietare il cuore e mi permetterei ora di aggiungere che la poesia, oltre che immagini e concetti e contenuti, deve essere armonia, musicalità, perfezione linguistica. E poi, alla fine, il raggiungimento di alti livelli è legato al mistero dell'arte.

Io sono in ogni caso per la poesia di Umberto Saba, la poesia onesta, quella della limpidezza delle parole comuni, della purezza di linee, di semplicità, di candore, di essenzialità. E comunque capace di avvincere ed emozionare. E credo anche che la poesia vera sia frutto di conoscenza, di meditazione, di sofferenza, di ideali, di eticità.

E questa, in fondo, è la poesia di Addis. Il suo libro è come