La vita non è un post: La determinazione delle donne può fare la differenza
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Info su questo ebook
Affrontando con coraggio sfide e amori, Susanna riesce, nelle varie vicende, a uscirne sempre più forte. Questa autobiografia è un inno alla forza delle donne, un invito a lottare per i propri sogni senza timore di giudizi. Innamorata della bellezza della vita, Susanna incarna la grinta di chi si batte per il proprio sogno, mantenendo i piedi ben saldi nella realtà quotidiana.
Lei non è solo un'icona digitale, ma una donna autentica che condivide la sua quotidianità, dalla sveglia mattutina alle sfide di tutti i giorni. Con uno stile avvincente, ti conduce nelle sue pagine, facendoti sentire parte della sua storia. La finalità è quella di ispirarti per permetterti di superare paure e vivere la vita nella sua interezza.
Il libro si conclude poi con un regalo speciale come ringraziamento per te che hai letto e, se sei un brand di moda o accessori, c'è anche la possibilità di collaborazione.
Grazie a questo libro imparerai:
Come Trasformare la Paura in Potere: Scopri tecniche comprovate per superare la paura e abbracciare il cambiamento, guidando te stessa fuori dalla tua zona di comfort con determinazione e coraggio.
Questo libro è un faro di speranza e forza per tutte le donne che desiderano rompere le catene dell’insicurezza.
Come Liberare la tua Vera Voce: Impara a ergerti al di sopra del giudizio altrui e a vivere autenticamente.
Attraverso storie personali ed consigli mirati, questo libro ti aiuterà a riconoscere il tuo valore intrinseco, insegnandoti a non lasciare che l'opinione altrui definisca chi sei.
Come Abbracciare il Tuo Potere Personale: Esplora strategie per costruire un'autostima inossidabile che ti sosterrà nelle sfide lavorative, personali e sentimentali.
Questo libro è una guida per tutte le donne che desiderano riscoprire la loro forza interiore e affrontare con fiducia le sfide della vita.
“Siamo guerriere e non vittime
Siamo degne e non pietose
Siamo il fuoco e non la cenere
Siamo nate libere e la vita non è un post ma molto di più”
Susanna
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Anteprima del libro
La vita non è un post - Susanna Cairone
Piacere, Susanna
L’unica gioia al mondo è cominciare. È bello vivere perché vivere è cominciare, sempre ad ogni istante
.
(Cesare Pavese)
Immagine che contiene Viso umano, sorriso, persona, ritratto Descrizione generata automaticamenteNon ho mai avuto paura di condividere né il bello né il brutto della mia vita.
Ho scritto questo libro perché tutte le donne che mi seguono sul mio profilo Instagram me lo hanno chiesto, ma fondamentalmente l’ho fatto anche per me stessa. A volte ci si perde, non si ha il coraggio di affrontare, di decidere, di mettersi in gioco, così la vita passa velocemente senza che ce ne accorgiamo. La vita invece va vissuta pienamente, ogni minuto, ogni ora deve essere vissuta al meglio, senza troppi se
o troppi ma
. Perciò fai quello che ti senti, senza aver paura dei giudizi e delle conseguenze. Ad ogni problema, ricorda che c'è una soluzione.
Ho cercato di trascrivere tutto ciò che ho provato nella mia vita, anche se non è stato facile, a volte è stato doloroso. Ho ricordato fatti, eventi e amori, ho ripercorso il bello e il brutto, il faticoso e il facile, e mi sono resa conto di essere più coraggiosa di quel che pensavo.
Ho scritto questo libro per dire che le donne possono farcela anche da sole, perché non abbiamo bisogno di terze persone, non abbiamo bisogno di chiuderci in una gabbia fatta di monotonia, insoddisfazione e auto-sabotamento. Noi siamo DONNE e in quanto tali siamo in grado di vivere la vita che desideriamo. Soprattutto, siamo in grado di essere autonome e di vivere la nostra favola terrestre
essendo autosufficienti. Perciò, vai oltre i pregiudizi, supera le tue paure, affronta le situazioni che non ti fanno stare bene, guarda oltre, guarda sempre avanti, perché la vita è solo UNA.
Questa autobiografia potrà piacere o no, potrà essere giudicata positivamente o no, ma sapete che vi dico? Poco interessa il giudizio, mi ha aiutato a tirare fuori i miei stati d'animo e le mie emozioni. Potrebbe appassionarvi, così come potrebbe farvi solo compagnia, ma a me ha fatto bene.
Volevo scrivere un libro così per far capire alle donne che possono sempre mettersi in gioco, senza mai lasciare la presa o abbassare lo sguardo, che possono lottare per quello che vogliono veramente e raggiungere la felicità che hanno sempre sognato.
Le pagine che stai per leggere racchiudono la mia vita, che ho scelto di raccontare così com'è, con la mia quotidianità, gli amori, i momenti difficili, ma anche con il sogno, che per me si è avverato, di diventare fashion influencer.
Spesso chi critica chi lavora sui social dice che lì viene proposta un'immagine patinata e perfetta, un modello irraggiungibile che non esiste nella realtà.
Beh, io non sono così.
Amo la moda, lo stile, gli accessori, tutto ciò che è bello. Quindi sì, desidero la favola e la vivo da protagonista, quando ne divento interprete sul set di shooting fotografici curati e professionali, ma anche così sono e resto sempre io, Susanna, quella che beve un numero spropositato di caffè, quella che non usa mai l’ombrello quando piove, anche se si bagna come un pulcino, quella che crede ancora nell’amore romantico, non importa quante volte finisca per trasformarsi in un calesse, come nel titolo del film di Troisi. Questa sono io: sempre proiettata verso il mio sogno, ma con i piedi ben piantati nella vita di tutti i giorni, quella normale, con la sveglia che ti butta giù dal letto ogni mattina, la colazione da preparare, un figlio da seguire e l’agenda piena di impegni per la giornata.
Quando avrai finito di leggere questo libro, mi conoscerai talmente bene che sarà come se avessimo vissuto insieme per anni. E io, per ringraziarti, ho in serbo per te un regalino speciale che troverai alla fine di questo libro, perciò continua a leggere. Se invece fai parte di un brand di moda o di accessori, stai leggendo questo libro e ti stai chiedendo come collaborare con me, ti anticipo che potrai scrivermi alla mail che troverai a fine libro, specificando la tua proposta in modo che io possa valutarla e risponderti rapidamente.
Credo di aver detto tutto, per il momento, quindi direi che è arrivato il momento di iniziare il racconto, con il Capitolo 1.
Capitolo 1:
Una grande voglia di vita
Dai ad ogni giornata la possibilità di essere la più bella della tua vita
.
(Mark Twain)
Da dove comincio? Ah, sì. Sono nata e cresciuta a Salerno, da una famiglia benestante, e sono la seconda di due fratelli. Ho una sorella più grande di me di due anni e un fratello più piccolo, sempre di 2 anni. Entrambi con caratteri opposti rispetto al mio. Mia sorella è molto calma e pacata. Sapete, di quelle ragazze che non hanno mai dato problemi? Ecco lei è sempre stata così. Andava a scuola, tornava a casa, stava con mamma. Anche mio fratello, stesso carattere tranquillo.
Io no.
Io sono sempre stata diversa da loro, somigliavo molto di più a mio padre.
Mio padre era un tipo sportivo, estroverso, energico, sempre in movimento. Faceva mille cose, aveva mille interessi, praticava la pallacanestro. Ah, dimenticavo, oltre a tutto questo mio padre suonava anche diversi strumenti. Ecco, io sono come lui, ho ereditato molti aspetti del suo carattere. Ho una grande energia, sono solare, ottimista, faccio mille cose tutte insieme e non mi fermo mai. Perciò, tra tutte e due i miei fratelli, io, fin dall’inizio sono stata quella un po’ pazzerella
, come si dice dalle mie parti. Mia madre mi raccontava sempre che quando nacque mio fratello mi doveva controllare 24 ore su 24, perché andavo sempre a fargli un sacco di dispetti, ad esempio gli toglievo il ciucciotto, oppure la copertina. Mia madre ancora se lo ricorda e dice che con me se l’è vista proprio brutta!
Non poteva distrarsi un attimo!
Forse mi comportavo così perché volevo continuare a stare al centro dell’attenzione. Con la nascita di mio fratello, infatti, mi ero sentita messa in secondo piano rispetto a lui, che era diventato il piccolino di casa al posto mio. Comunque, negli anni successivi gli equilibri si sono aggiustati e mio fratello è diventato il mio complice, faceva tutto quello che gli dicevo io. Anche con mia sorella ho sempre preso io il sopravvento, nonostante io fossi più piccola di lei. Sono sempre stata più intraprendente, più sveglia, più indipendente.
La nostra era una famiglia unita, vivevamo in una casa signorile e mio padre ci teneva molto che i suoi figli studiassero, facessero sport e si prendessero cura di se stessi. Ci portava regolarmente a Roma, per lo shopping, e credo che la mia passione per la moda e gli accessori sia iniziata proprio allora. Devo quindi ringraziare mio padre se oggi, da influencer, ricevo molti complimenti da chi mi segue sui social.
Dopo le medie, io e mia sorella abbiamo frequentato il liceo scientifico nella stessa scuola, mio fratello invece ha voluto studiare da ragioniere. Non avevo ancora chiaro cosa volevo fare da grande, dopo il liceo. Vivevo alla giornata, senza progettare il mio futuro. Sono cambiata solo molti anni dopo, con la nascita di mio figlio. Prima ero impulsiva, esuberante, prendevo, partivo, giravo come una trottola, tra mille cose da fare. Con la nascita di Vincenzo ho cominciato a vedere le cose diversamente, ho sentito la responsabilità di dover pensare per due. C’ero io, ma c’era anche lui. E lui per me aveva la precedenza su tutto. Ma all’epoca, al liceo, ero inarrestabile: facevo sempre e solo di testa mia, senza dare retta a nessuno.
Ricordo che io e mia sorella andavamo a scuola in motorino, ognuna aveva il suo. Lei appena arrivava saliva subito in classe, io invece restavo a chiacchierare con un gruppetto di compagni e compagne di scuola giù in cortile, aspettando l’arrivo dei ritardatari. Solo allora salivamo tutti insieme per entrare in classe. Anche in questo, pur essendo sorelle, eravamo molto diverse. Io ho sempre legato con tutti, amo fare amicizia, stare in mezzo alle persone, e ancora adesso, 40 anni dopo, il nostro gruppo del liceo si tiene in contatto e riesce perfino a incontrarsi, qualche volta.
Nonostante la mia irrequietezza, la mia vita era comunque quella di una normale studentessa liceale: studiavo, uscivo con gli amici, suonavo il pianoforte (come mio padre) e facevo tanto sport. Amavo lo sci, che avevo imparato fin da piccolina a Tarvisio, in Friuli-Venezia Giulia, dove la mia famiglia aveva una multiproprietà. Sapevo anche andare sui pattini, sia quelli sul ghiaccio che a rotelle, e facevo ginnastica artistica. Poi anni ho cambiato, ho lasciato tutti gli altri sport per fare aerobica.
Il