La parte migliore di me
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Ho deciso quindi, di raccontare di me, e delle persone che mi circondano. Gente che conta davvero molto per la mia persona, che non smetterò mai di ringraziare. Se ho voluto ringraziare i miei due idoli, adesso penso sia giunta l’ora di ringraziare anche tutti coloro che mi vivono quotidianamente.”
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Anteprima del libro
La parte migliore di me - Adriana Giuffrè
africano)
Prefazione
Se c’è una cosa che in questi anni ho fatto, è stata raccontare di storie personali, autobiografiche e mi sono soffermata su alcuni personaggi del mondo dello spettacolo, come per esempio Alessandro Casillo ed Alessandra Amoroso; persone che indirettamente fanno parte della mia vita da alcuni anni. Sono felice di aver raccontato di loro, di averli fatti contribuire alla realizzazione del mio più grande sogno, perché come loro, in tutto quello che faccio o che ho fatto, ho sempre dato tutta me stessa. Se oggi sto trovando il coraggio di gettarmi completamente in una nuova avventura, è, sì grazie alla mia tenacia, ma anche grazie a loro, soprattutto grazie ad Alessandra che quotidianamente mi sprona ad assaporare la vita per come viene e in qualche modo cerca di farmi dare forma ai sogni. Detto ciò, ho deciso di rovesciare completamente le carte in tavola e di creare qualcosa di nuovo, restando sempre nel mio stile
.
Stavolta però, ho scelto di parlare di tutti noi, gente comune, gente di tutti i giorni. Ad alcune persone ho proprio chiesto di raccontarmi la loro storia; altre sono state descritte attraverso i miei occhi e altre ancora si sono raccontate da sole. Sapete quando le parole vengono da sé? Quando a volte uno sguardo o un abbraccio valgono più di mille parole? Ecco...
Ho deciso quindi, di raccontare di me, e delle persone che mi circondano. Gente che conta davvero molto per la mia persona, che non smetterò mai di ringraziare. Se ho voluto ringraziare i miei due idoli, adesso penso sia giunta l’ora di ringraziare anche tutti coloro che mi vivono quotidianamente. C’è chi mi è accanto da sempre, dalla mia nascita,e c’è chi se n’è andato e chi invece è arrivato dopo o chi dovrà ancora arrivare. Di conseguenza, ho scelto di scrivere di loro, di me e di tutte le persone di cui leggerete, perché se lo meritano. E’ il mio modo per dimostrare tutto l’affetto che nutro nei loro confronti e mi auguro possa servire alla gente per farmi conoscere meglio, per scoprire Adriana
, senza filtri, quella ricca di difetti, ma anche quella che conserva un gran cuore e che spesso a causa di esso commette degli sbagli, da cui poi cerca di trarre insegnamento. Mi auguro che la parte migliore di me possa essere di vostro gradimento e che possa trasmettere un messaggio positivo ed onesto. Sono semplici parole di una pura ventunenne, che cerca di crearsi un piccolo spazio nel mondo.
FREE PEOPLE
Lucilla
Sono una sognatrice, o meglio, io dico che non sogno ma aspiro ai miracoli, anche se sono molto insicura e con poco coraggio. Credo nei valori che mi ha insegnato la mia terra e i miei genitori, sono molto legata alla famiglia e credo nell’amicizia. Posso dare anche l’anima a chi lo merita, ma so essere anche acida e antipatica se qualcuno non mi va a genio. Sono una parrucchiera e grazie al mio lavoro ho imparato a relazionarmi con la gente, quindi credo di essere abbastanza accogliente, cordiale e molto socievole. Mi piace viaggiare, stare in comitiva fino all’alba. Molte volte però, sento anche il bisogno di stare sola, di avere i miei spazi, di ritagliare del tempo per me. Se dovessi elencare dei miei difetti, direi sicuramente il fatto di essere molto lunatica ed irritabile, mentre se dovessi descrivermi utilizzando tre semplici aggettivi, penso che mi definirei socievole, avventuriera e insicura. Il primo aggettivo, credo rappresenti la
parte migliore di me, mentre il secondo l’ho scelto, perché amo tantissimo i viaggi. Riguardo l’insicurezza…penso sia il mio difetto peggiore, il mio punto debole. Una cantante che seguo è Alessandra Amoroso. Mi piace da sempre ma subito dopo la sua partecipazione ad Amici non ero una vera e propria fan, diciamo che mi ha conquistata dopo la tappa del suo tour a Taormina. Mi è scoppiata l’anima quella sera, mi ha davvero stravolta. Mi piace per il suo modo di fare, la sua umiltà e mi piace il rapporto che ha creato con i fans. E poi…. Mi fa morire dal ridere!
Raffy
Ciao, sono Raffy, ho sedici anni e ne compio diciassette a settembre. Abito in un piccolo paesino in provincia di Caserta. Ho un fratello più grande di me di due anni. Anche se non me la cavo, amo ballare. Le mie due serie televisive preferite sono i
Cesaroni e
Una mamma per amica. Le adoro. Il mio idolo è Alessandro Casillo. L’ho visto circa undici-dodici volte ma ogni volta è sempre la stessa emozione. Ho una migliore amica e alcune amiche
strette. Sono stata operata cinque volte, infatti ho solo un rene e frequento la scuola alberghiera.
Aurora P
Mi chiamo Aurora, abito a Sorso, una città in provincia di Sassari e il sette settembre compirò sedici anni. Frequento il secondo anno al liceo scientifico di Sassari, perciò sei giorni su sette viaggio in treno ed è molto stressante. Amo cantare ma mi vergogno tantissimo. Sono molto sportiva e tra i miei sport preferiti c’è il calcio e il basket. Tifo per la
Dinamo Sassari e per la Juventus. Più che praticare lo sport preferisco essere spettatrice perché sono molto timida. Ho tentato di giocare a basket, ma una settimana dopo sono fuggita via perché la squadra era totalmente maschile. Anche se sono un po’ cresciuta, continuo a riguardare infinitamente
High School Musical e il mio film preferito è
The Blind Side. Ho una cotta per un ragazzo da ben cinque anni.
Tonio
Se un giorno mi avessero detto che avrei lavorato per Amazon non ci avrei creduto. Da un anno a questa parte la mia vita è nettamente cambiata. Sono Tonio, comunemente conosciuto come
Antonio. Provengo da Messina, incantevole città della Sicilia, purtroppo svalorizzata dall’assenza di lavoro, o meglio, per l’assenza di retribuzione dei lavoratori dipendenti. Scoraggiato, e avendo una famiglia a carico da mantenere, ho scelto di ripartire completamente da zero. Consigliato da mia sorella, che vive già da parecchi anni in Lombardia, ho scelto di fare questo salto nel vuoto: ovvero quello di lasciare la mia Terra in cerca di un futuro migliore per me e per i miei figli. Ho trovato il coraggio di fare questo passo non tanto per me e per mia moglie che avrebbe preferito restare a
casa, quanto per i nostri figli che hanno in primis il diritto, oltre che l’esigenza, di avere una certa serenità e stabilità in famiglia, soprattutto dal punto di vista economico, aspetto da non sottovalutare. Adesso sono piccoli e non possono capire perfettamente questo sacrificio che io e mia moglie stiamo facendo, ma sono sicuro che, un domani, col senno di poi, con la maturità e i valori acquisiti, capiranno perfettamente quanto stiamo facendo per loro, e sono quasi completamente certo che ne saranno grati. Detto ciò, nel giugno 2015, mi sono provvisoriamente trasferito nella cittadina di Voghera, appartenente all’Oltrepò Pavese, in cui ho trovato una buona ospitalità. Quindi, appena arrivato al
norde (come cita un noto film campione d’incassi), ho distribuito in varie aziende di Voghera e di paesi limitrofi alcune copie del mio curriculum vitae. Mi sono rivolto anche ad un’agenzia di somministrazione di Stradella, che mi ha tempestivamente contattato esaminandomi e chiedendomi se fossi stato disposto a svolgere mansioni completamente diverse da quello cui ero solito fare, come per esempio lo
Stockaggio. Così ho scelto di mettermi in gioco: ho svolto un corso di aggiornamento con un test finale e fiducioso nel risultato, ho aspettato che mi contattassero. I giorni passavano e la voglia di lavorare aumentava sempre di più. Era quasi un anno e mezzo che non lavoravo e stavo letteralmente per
esplodere. Per me Amazon si è rivelata un’ancora di salvezza, perché nel giro di qualche anno mi sono improvvisamente ritrovato senza lavoro ed essendo una persona che ha fatto sempre il possibile per rimboccarsi le maniche, è stato a dir poco
traumatico. Un po’ come i reduci di guerra che, tornano a casa sani e salvi ma mai con la spensieratezza che avevano prima di partire. Non so se rendo l’idea. E' stata come una doccia fredda, gelata. Ero bloccato e dovevo fare qualcosa per riscattarmi, per smuovere questo stato di blocco voluto non da me ma dalla disastrosa situazione lavorativa in cui l’Italia si trova. Qui il pensiero va non solo agli uomini miei coetanei che si trovano in una situazione disagiata simile alla mia, ma anche ai neodiplomati o come sarebbe più corretto dire
neodisoccupati, e soprattutto va a quei ragazzi che demotivati, non hanno la forza e la volontà di continuare i propri studi e che quindi decidono di mollare tutto, ignari del fatto che il mondo del lavoro possa essere un branco di squali pronti a sbranarli. Uno degli aspetti positivi di Amazon è il clima lavorativo che si respira mentre si lavora. Ho avuto l’opportunità di conoscere nuova gente. Dietro al loro volto si nasconde una storia, una vita diversa dalla mia e ciò mi ha dato modo di riflettere sui miei ideali e sulla situazione in cui mi trovo. Sono felice di lavorare per quest’azienda, anche se preferirei svolgere il mio lavoro. Quello per cui ho sudato e faticato tanto nella mia vita. Prima di trovarmi qui ero un tecnico informatico, ma ho lavorato anche per molti anni in un’azienda in cui mi occupavo di grafica pubblicitaria. Mi piaceva molto quello che facevo perché avevo la possibilità di divertirmi lavorando. Sono sempre stato abituato a
nascondermi dietro al computer e non nego che a volte i ritmi velocizzati di Amazon mi
sfiniscono o come preferisco dire, mi ricordano che non sono più un ventenne e che faccio più fatica a sostenere dei ritmi così accelerati. Se c’è un consiglio che mi sento di dare a questa mia
seconda famiglia, è quello di moderare radicalmente i turni degli orari lavorativi, specialmente quelli notturni, perché quando ho il turno di notte, finisce che il giorno seguente per varie vicissitudini non dormo, rischiando così di rendere meno a lavoro e penso che sarebbe controproducente per l’azienda stessa. Certo, sarebbe favorevole per i venditori di caffè e thè, ma dato che non mi occupo di questo ma di Amazon, trovo giusto dare la mia opinione al riguardo. Comunque Amazon è una grande conquista secolare e penso che con il passare degli anni possa solo progredire, grazie alla serietà e alla diligenza del proprio personale dipendente.
CAPITOLO 1
Mamma
La mamma. Lei sicuramente è la persona più forte e fragile che conosca. Non c’è un modo esatto per raccontare di lei, chi la conosce sa che lei è Milena e basta. Da figlia, sicuramente, non sarò del tutto obiettiva nel parlare di lei, perché ogni mio parere è a dir poco soggettivo. Affermo che è una grande donna e che non so se mai avrò la forza che ha avuto lei in tutti questi anni. Quotidianamente non le dimostro tutto il bene che le voglio, e la devozione che ho nei suoi confronti è vasta, per tantissimi motivi. Lei è quella donna che ha sofferto tanto