Una Storia Di Streghe

Di Jose Ramon Moreno Bermejo

La leggenda narra che alcune terribili streghe insidiavano il villaggio e i paesi vicini, portando via tutti i bambini che non volevano addormentarsi prima delle dieci di sera. In volo sulle loro scope, sentivano da lontano l’odore dei bambini che volevano restare svegli; a quel punto, passando attraverso il balcone o la finestra, rapivano i piccoli per farli lavorare come servitori nel loro rifugio nascosto fra le caverne della montagna maledetta. Tutto intorno a quella montagna vi era una foresta incantata, e chiunque avesse osato attraversarla si sarebbe trasformato in una statua di pietra: poveri quei genitori impotenti che cercavano di salvare i loro figli!
Le streghe, oltre a rapire quei poveri piccoli e trattarli come servitori, non sfamavano più quelli che stavano crescendo, rinchiudendoli in celle e abbandonandoli al loro destino.
Gli abitanti del villaggio, per la maggior parte taglialegna, cominciavano seriamente a perdere la speranza: da una parte, i bambini che venivano portati via dalle streghe, dall’altra le persone pietrificate nella foresta… Sembrava tutto perduto.

• Lingua: Italiano
• Editore: JOSE RAMON MORENO BERMEJO
• Data di uscita: 27 ott 2014
• ISBN: 9781633394919

Jose Ramon Moreno Bermejo

Хосе Рамон Морено Бермехо: Рождённый 5 апреля 1975 Хосе Рамон уже ребёнком проявлял интерес к литературе, в 14 лет он начал сочинять стихи к песням, а в 17 лет выпустил свой первый альбом, который стал золотым диском. В 2005 году Морено понял, что только с помощью книг сможет проявить весь свой творческий потенциал, и начал писать на темы, которые для него были наиболее привлекательны. Романтика и паранормальные явления - одни из них. И, наконец, в 2010 году Хосе Рамон выпустил свой первый роман: "Долина грёз». 

Anteprima del libro

BERMEJO

Una storia di streghe

JOSE RAMON MORENO BERMEJO

––––––––

Traduzione di Eleonora Oppini 

Una storia di streghe

Autore JOSE RAMON MORENO BERMEJO

Copyright © 2014 JOSE RAMON MORENO BERMEJO

Tutti i diritti riservati

Distribuito da Babelcube, Inc.

www.babelcube.com

Traduzione di Eleonora Oppini

Progetto di copertina © 2014 JOSE RAMON MORENO BERMEJO

Babelcube Books e Babelcube sono marchi registrati Babelcube Inc.

Una storia di streghe

JOSE RAMON MORENO BERMEJO

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Una storia di streghe

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J.R.MORENO

UNA STORIA DI STREGHE

© 2013 José Ramón Moreno Bermejo

Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcuna forma, registrata o memorizzata in sistemi di recupero o trasmessa in qualsiasi forma o attraverso qualsiasi mezzo elettronico, mediante fotocopiatura o altro, senza l'autorizzazione dell’autore o della casa editrice.

PROLOGO

La leggenda narra che alcune terribili streghe insidiavano il villaggio e i paesi vicini, portando via tutti i bambini che non volevano addormentarsi prima delle dieci di sera. In volo sulle loro scope, sentivano da lontano l’odore dei bambini che volevano restare svegli; a quel punto, passando attraverso il balcone o la finestra, rapivano i piccoli per farli lavorare come servitori nel loro rifugio nascosto fra le caverne della montagna maledetta. Tutto intorno a quella montagna vi era una foresta incantata, e chiunque avesse osato attraversarla si sarebbe trasformato in una statua di pietra: poveri quei genitori impotenti che cercavano di salvare i loro figli!

Le streghe, oltre a rapire quei poveri piccoli e trattarli come servitori, non sfamavano più quelli che stavano crescendo, rinchiudendoli in celle e abbandonandoli al loro destino.

Gli abitanti del villaggio, per la maggior parte taglialegna, cominciavano seriamente a perdere la speranza: da una parte, i bambini che venivano portati via dalle streghe, dall’altra le persone pietrificate nella foresta... Sembrava tutto perduto.

UNA STORIA DI STREGHE

C’era una volta un piccolo villaggio di taglialegna. I suoi abitanti raccoglievano la legna per riscaldarsi durante i gelidi inverni e ogni casetta aveva il proprio comignolo fumante per proteggersi dal freddo. I bambini uscivano soltanto qualche ora durante il giorno per andare a scuola e un poco anche al pomeriggio per giocare, ma la sera, entro le dieci, dovevano essere già addormentati nei loro lettini per scongiurare il pericolo delle terribili streghe. In tutte le case vi erano degli orologi a corda appesi alle pareti delle camerette dei bambini, affinché non perdessero mai di vista l’orario e si addormentassero prima dell’ora fatale. Gli abitanti sembravano ormai essersi abituati a