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Da dove vengo? Dove vado?
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Da dove vengo? Dove vado?
E-book76 pagine45 minuti

Da dove vengo? Dove vado?

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Info su questo ebook

Un libro che dà una risposta alle 75 do­mande poste più frequen­temente sulla vi­ta dopo la mor­te: come avviene il de­ces­so, esiste una vita nell'aldilà e come sarà il viaggio della nostra anima?
Altri aspetti riguardano l’assi­stenza delle persone in punto di morte, il kar­­ma e la reincar­nazione, il ve­ro sen­so e lo scopo del­la vita su questa Terra ...
LinguaItaliano
Data di uscita29 ago 2017
ISBN9783892016366
Da dove vengo? Dove vado?

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    Anteprima del libro

    Da dove vengo? Dove vado? - Autori vari

    Premessa

    Ogni giorno muoiono persone. La maggioranza di loro ha paura della morte, la teme e si chiede: Che ne sarà di me dopo la morte?

    Molti dicono: Non sappiamo che cosa ci sia dopo, nessuno è mai ritornato dall’aldilà. Anche le chiese cristiane non sono in grado di dare una risposta soddisfacente a questa domanda esistenziale.

    Chi considera la vita soltanto come l’esistenza tra la nascita e la morte ritiene, di conseguenza, che la propria provenienza e destinazione siano un mistero.

    In questo libro non vengono presentati misteri, ma la verità che molti non conoscono più, ossia che la morte non è un taglio netto alla nostra vita, ma è la porta che attraversiamo per continuare a vivere in un’altra dimensione; la porta che ci conduce ad una vita che sarà tanto più luminosa, quanto più coscientemente l’uomo avrà portato a termine i compiti della sua vita terrena.

    La morte, quindi, è una stazione sul cammino che la nostra anima percorre nel suo viaggio verso una vita perfetta!

    Se comprendiamo in che cosa consiste veramente la vita, non abbiamo più motivo di temere la morte. La nostra vita continua in modo altrettanto reale, e siamo noi stessi a determinare come.

    Gli amici del Cristo in Vita Universale

    Würzburg, settembre 1986

    I.

    Da dove vengo?

    Dove vado?

    La vita dopo la morte –

    il viaggio della tua anima

    Introduzione

    Che cosa è la vita?

    La vita, la nostra vita, è forse solo quel lasso di tempo che intercorre tra l’inizio e la fine della vita terrena, tra la nascita e la morte, tra questi due eventi inevitabili che, il più delle volte, sono segnati per tutti da difficoltà e spesso dal dolore? Si può davvero dire semplicemente che la vita di un essere umano inizia con il suo concepimento, si sviluppa nel grembo materno fino a che nasce l’uomo, il quale vive alcuni decenni, muore e, dopo la sepoltura, si decompone nei singoli elementi materiali di cui era costituito? L’anima è solo una parte del corpo terreno insieme al quale si dissolve? L’organismo è forse unicamente determinato dai fattori ereditari dei genitori e dei progenitori – un corpo che si sviluppa e matura solo secondo le leggi dell’ereditarietà?

    Molti ne sono convinti; altri hanno un’idea più o meno chiara del fatto che la vita dell’uomo o di una parte di lui – che viene chiamata anima – continui dopo la morte. Altri ancora credono che il defunto riposi nella tomba fino alla sua resurrezione e fanno incidere sulla lapide la frase: Riposa in pace, ritenendo che il corpo possa nuovamente risorgere, nonostante l’evidente dissoluzione. Chi chiede chiarimenti sulla vita e sulla morte alle chiese cristiane giunge a constatare che esse non sono in grado di dare alcuna spiegazione convincente su ciò che accade dopo la morte, dato che la Bibbia non contiene informazioni precise su questo tema. Molte persone legate alla chiesa temono di dover soffrire nell’inferno dopo la morte, oppure di essere condannate all’eterna dannazione dopo il giudizio universale.

    L’uomo del ventesimo secolo, moderno e progredito, preferisce evitare il tema della morte. Per lui esiste ed è reale solo ciò che può sperimentare con i propri sensi e comprendere con il proprio intelletto; prende atto dell’esistenza del proprio corpo e sperimenta di essere sottoposto a cicli vitali che si manifestano fisiologicamente. Nonostante la sua origine, la sua destinazione e le cause del suo destino rimangano per lui un enigma, egli ritiene che la sua vita sia costituita da ciò che può sperimentare concretamente nell’esteriore. Dato che la sua coscienza è condizionata da questa visione materialistica, l’uomo evita di riflettere sulla fine della sua vita terrena, cioè sulla morte, poiché ritiene che la morte cancelli la sua esistenza.

    L’uomo ama, pertanto, questa sua vita, che, oltre a portargli contrarietà, gli offre anche svariati piaceri ed attrazioni. Desidera vivere a lungo e non veder morire neppure gli altri. Spesso gli amici e i parenti vorrebbero

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