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Ades: Segreti e curiosità su Aldilà e dintorni nelle Religioni e Culture mondiali
Ades: Segreti e curiosità su Aldilà e dintorni nelle Religioni e Culture mondiali
Ades: Segreti e curiosità su Aldilà e dintorni nelle Religioni e Culture mondiali
E-book375 pagine4 ore

Ades: Segreti e curiosità su Aldilà e dintorni nelle Religioni e Culture mondiali

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Info su questo ebook

È il mistero più grande dell'umanità, dopo quello di Dio. Dato che il numero di persone non credenti nel mondo si attesta tra il 2% e il 13% e che gli agnostici raggiungono il 23% possiamo dire che oggi circa due terzi dell'umanità crede che la fine della vita terrena non sia la fine della propria esistenza (e di chi ci è caro). In sostanza, continueremo a vivere e saremo trasformati nell'eternità. Il modo di come questo avverrà dipende dalle credenze delle singole fedi religiose e culture. Tutte le religioni credono in un aldilà. Si va dall'annullamento di sé, come una goccia che cade nell'oceano del Nirvana induista e buddhista, sino alla risurrezione del proprio corpo immortale secondo il Cristianesimo, cioè il 30% della popolazione mondiale. Nessuno – tranne forse i duecentottanta milioni di depressi nel mondo e gli ottocentomila suicidi all'anno – ha fretta di verificare di persona cosa c'è dopo la morte. Fatto sta che tutti lo scopriremo, e ci auguriamo il più tardi possibile perché amiamo la vita, altro grande mistero in cui siamo avvolti. In questo libro unico nel suo genere: aldilà e curiosità, scienza, fisica quantistica e aldilà; paradiso e inferno nelle religioni, anima, risurrezione e reincarnazione, nuovi movimenti religiosi e aldilà, angeli e demoni nelle culture mondiali, esorcismi, panorama delle credenze religiose sull'aldilà, riti funerari nelle principali religioni mondiali e molto altro ancora. Un libro da leggere da vivi, con i piedi per terra e due occhi verso uno dei misteri più grandi dell'Umanità, perché, come diceva Goethe: "Quelli che non sperano in un'altra vita sono morti perfino in questa".
LinguaItaliano
Data di uscita10 apr 2024
ISBN9791222740119
Ades: Segreti e curiosità su Aldilà e dintorni nelle Religioni e Culture mondiali

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    Anteprima del libro

    Ades - Giorgio Nadali

    Indice

    Introduzione

    Panorama delle credenze religiose sull’Aldilà

    Ebraismo

    Risurrezione nel Ebraismo

    Cristianesimo

    Risurrezione nel Cristianesimo

    Dodici diverse apparizioni di Gesù risorto

    Islam

    Risurrezione nell’Islam

    Induismo

    Buddhismo

    Il Paradiso nelle Religioni

    Cristianesimo: Il Regno dei Cieli

    Ebraismo: Il Mondo Futuro e l'Olam Haba

    Islam: Il Giardino dell'Eden e il Paradiso Celeste

    Induismo: Il Moksha e il Nirvana

    Buddhismo: Il Nirvana

    L’Inferno nelle Religioni

    Cristianesimo: L'Inferno come Luogo di Dannazione Eterna

    Ebraismo: L'Inferno come Stato di Separazione da Dio

    Islam: L'Inferno come Luogo di Pene e Castighi

    Induismo: Il Karma e il Ciclo delle Rinascite

    Buddhismo: Il Ciclo del Samsara e il Naraka

    MISTERO DI DIO

    Riti Funerari nelle Principali Religioni del Mondo

    Cristianesimo: Il Funerale Cristiano

    Ebraismo: Il Levaya e lo Shiva

    Islam: Il Janāzah e la Sepoltura

    Induismo: L'Antyeṣṭi e l'Uttarakriya

    Buddhismo: Il Rito Funerario Buddhista

    ALDILA’ E CURIOSITA’

    CRISTIANESIMO

    EBRAISMO

    ISLAM

    INDUISMO

    GIAINISMO

    BUDDHISMO

    SHINTOISMO

    ZOROASTRISMO

    VODOU

    TAOISMO

    ANIMA E DINTORNI

    NUOVI MOVIMENTI RELIGIOSI

    SCIENZA E ALDILA’

    ANGELI & DEMONI

    Bibliografia e Fonti:

    Bibliografia dell’Autore

    Giorgio Nadali

    ADES

    Segreti e curiosità su Aldilà

    e dintorni nelle Religioni e Culture mondiali

                                                                    All’Amor che move il sole e l'altre stelle

    (La Divina Commedia, Paradiso, XXXIII, 145)

    «Solo in Dio trova riposo l’anima mia; da lui proviene la mia salvezza» (Salmo 62,1)

    Introduzione

    È il mistero più grande dell’umanità, dopo quello di Dio. Dato che il numero di persone non credenti nel mondo si attesta tra il 2% e il 13% e che gli agnostici raggiungono il 23% possiamo dire che oggi circa due terzi dell’umanità crede che la fine della vita terrena non sia la fine della propria esistenza (e di chi ci è caro). In sostanza, continueremo a vivere e saremo trasformati nell’eternità. Il modo di come questo avverrà dipende dalle credenze delle singole fedi religiose e culture. Tutte le religioni credono in un aldilà. Si va dall’annullamento di sé, come una goccia che cade nell’oceano del Nirvana induista e buddhista, sino alla risurrezione del proprio corpo immortale secondo il Cristianesimo, cioè il 30% della popolazione mondiale. Nessuno – tranne forse i duecentottanta milioni di depressi nel mondo e gli ottocentomila suicidi all’anno – ha fretta di verificare di persona cosa c’è dopo la morte. Fatto sta che tutti lo scopriremo, e ci auguriamo il più tardi possibile perché amiamo la vita, altro grande mistero in cui siamo avvolti. In questo libro unico nel suo genere: aldilà e curiosità, scienza, fisica quantistica e aldilà; paradiso e inferno nelle religioni, anima, risurrezione e reincarnazione, nuovi movimenti religiosi e aldilà, angeli e demoni nelle culture mondiali, esorcismi, panorama delle credenze religiose sull’aldilà, riti funerari nelle principali religioni mondiali e molto altro ancora. Un libro da leggere da vivi, con i piedi per terra e due occhi verso uno dei misteri più grandi dell'Umanità, perché, come diceva Goethe: Quelli che non sperano in un'altra vita sono morti perfino in questa.

    La fede nell’esistenza di una vita ultraterrena è presente in tutte le religioni. Nella Bibbia appare prima la fede nello she’ol, il regno dei morti e successivamente la speranza della risurrezione e il concetto di immortalità dell’anima. La risurrezione è presente nell’Ebraismo, nell’Islam e naturalmente nel Cristianesimo. Cristo è risorto e ha promesso la risurrezione ad ognuno di noi. Fuori delle religioni monoteiste, anche lo zoroastrismo in India crede che la nuova vita ultraterrena faccia rivivere le spoglie mortali del defunto. Probabilmente avverrà con un corpo in cui ci riconosciamo, ma senza un’età definita e senza i limiti terreni della materia. La fede cristiana è basata sulla risurrezione di Cristo.

    Le Religioni monoteiste (Ebraismo, Cristianesimo e Islàm) credono in una risurrezione del corpo. L’anima è infatti immortale, come già credeva Platone (428-348 a.C.)

    Le Religioni politeiste (Induismo, Buddhismo, Taoismo, Confucianesimo…) credono in una reincarnazione dell’àtman (anima) in un corpo umano o animale.

    Ades è il termine per oltretomba nel greco originale del Nuovo Testamento. È presente sette volte. In Lc 16,23 il ricco nell'Ades, essendo nei tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abrahamo, e Lazzaro nel suo seno. Alcune traduzioni presentano Inferno al posto di Ades. Era nell’Ades non perché ricco, ma perché egoista.

    In At 2,27 Poiché tu non lascerai l'anima mia nell'Ades e non permetterai che il tuo Santo veda la corruzione. Sino a Ap 20,14 Poi la morte e l'Ades furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda.

    La tomba vuota è la culla del Cristianesimo, diceva Sofronio Eusebio Girolamo (m. 420 d.C.). Tutte le religioni credono in una retribuzione per il bene e il male. Il concetto di Inferno, per il male, è presente nell’Islam e nel Cristianesimo. Gli inferi sono presenti anche in molte culture pagane. Solo a partire dall’Ebraismo, il padrone dell’Inferno, Satana, non è più visto come un dio, ma come una creatura di Dio. Nel cattolicesimo si introduce il concetto di purgatorio. La preghiera per i defunti e le indulgenze possono ridurre questa pena temporanea di purificazione in attesa del paradiso. Queste contribuiranno a dividere la Chiesa con la riforma protestante (1517). La più grande chiesa del mondo, S. Pietro in Vaticano, è stata costruita grazie alla vendita di queste indulgenze e ancora oggi si dice lucrare un’indulgenza.  Ci si annoia in paradiso? No, perché dove c’è l’amore totale non ci annoia mai. Nella gloria del cielo i beati continuano a compiere con gioia la volontà di Dio in rapporto agli altri uomini e all'intera creazione

    Dice il Signore Dio: Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi risuscito dalle vostre tombe (Ezechiele 37,12)

    Ma di nuovo vivranno i tuoi morti, risorgeranno i loro cadaveri (Isaia 26,19)

    Molti di quelli che dormono nella polvere della terra si risveglieranno: gli uni alla vita eterna e gli altri alla vergogna e per l'infamia eterna. (Daniele 12,2)

    Nonostante questi ultimi tre passi biblici la corrente giudaica dei Sadducei, alla quale apparteneva il sommo sacerdote degli ebrei, non credeva nella risurrezione dei corpi. In quello stesso giorno vennero da lui i sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione, e lo interrogarono (Mt 22,23).

    Non vi meravigliate di questo, poiché verrà l'ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno: quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna. (Giovanni 5,28,29)

    «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno» (Giovanni 6,54)

    «Questa infatti è la volontà di colui che mi ha mandato: che chiunque viene alla conoscenza del Figlio e crede in lui, abbia vita eterna, e io lo risusciterò nell’ultimo giorno» (Giovanni 6:40)

    Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà» (Giovanni 11,25)

    Queste ultime parole Gesù le rivolge a Marta, sorella dell’amico Lazzaro che Cristo ha fatto resuscitare dalla tomba/grotta, dopo tre giorni. Queste parole smentiscono la credenza cattolica del Purgatorio. 

    ψυχή (psychin), l’anima. «Che gioverà infatti all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde l'anima sua? O che cosa potrebbe dare l'uomo in cambio dell'anima sua?» (Marco 8,36-37)

    «τί γὰρ ⸀ὠφελεῖ ⸀ἄνθρωπον ⸂κερδῆσαι τὸν κόσμον ὅλον καὶ ζημιωθῆναι⸃ τὴν ψυχὴν αὐτοῦ; ⸂τί γὰρ⸃ ⸀δοῖ ἄνθρωπος ἀντάλλαγμα τῆς ψυχῆς αὐτοῦ» (Marco 8,36-37) Nell’originale in greco del Nuovo Testamento.

    Qual è dunque il destino della nostra neshamà, l’anima, come la chiama Gesù in aramaico?

    Panorama delle credenze religiose sull’Aldilà

    Ebraismo

    Nel Ebraismo la Olam Haba è percepita come un regno spirituale per le anime giuste Uno stato di vicinanza a Dio dopo la morte sottolineare uno spirituale piuttosto che concezione fisica dell'aldilà. La Gehenna nel pensiero ebraico è spesso visto più come un posto per la purificazione e il perfezionamento delle anime piuttosto che di dannazione eterna in linea con il concetto di teshuvah o pentimento e ritorno a Dio. La risurrezione è una convinzione detenuta da alcuni ebrei collegati soprattutto per i tempi messianici. Coinvolge di nuovo il morto che sorge riflettendo una speranza e un ripristino futuri sotto il regno del Messia. Nell’Ebraismo vi è uno spettro di credenze riguardanti l’Aldilà. Alcuni si concentrano maggiormente sul vivere una vita morale nel mondo attuale piuttosto che dettagliare la vita nell’Aldilà.

    Risurrezione nel Ebraismo

    Nel contesto del Ebraismo, la credenza nella risurrezione è una questione complessa e dibattuta. Mentre alcuni rami del Ebraismo, come l'ebraismo ortodosso, credono nella risurrezione dei morti come parte della fede, altri rami, come l'ebraismo riformato, non la interpretano in senso letterale o la considerano una questione aperta all'interpretazione personale. Nella tradizione ebraica, ci sono diverse interpretazioni e concezioni della risurrezione:

    Risurrezione individuale: Alcuni testi e tradizioni ebraiche parlano della risurrezione dei morti in senso individuale, cioè la credenza che ogni individuo verrà risuscitato alla fine dei tempi per affrontare il Giorno del Giudizio. Questa credenza è spesso associata all'idea di un Messia che porterà la redenzione e la risurrezione dei giusti.

    Risurrezione collettiva: Alcuni insegnamenti ebraici vedono la risurrezione come un evento collettivo, in cui l'intera nazione di Israele verrà risuscitata alla fine dei tempi per entrare in un'età messianica di pace e prosperità.

    Risurrezione spirituale: Alcuni studiosi interpretano la risurrezione in senso simbolico o spirituale, sottolineando il risveglio alla vita eterna piuttosto che la rigenerazione fisica dei corpi.

    Risurrezione nella letteratura rabbinica: La letteratura rabbinica, inclusi i testi del Talmud e della Mishnah, affronta il tema della risurrezione in vari contesti e insegna che la risurrezione è una dottrina importante nella fede ebraica.

      Diverse opinioni: Ci sono anche opinioni divergenti all'interno del Ebraismo riguardo ai dettagli specifici della risurrezione, come il momento esatto in cui avverrà e quali individui saranno risuscitati.

    In sintesi, mentre la risurrezione è una dottrina importante in alcune correnti del Ebraismo, la sua interpretazione e accettazione variano tra le diverse fedi ebraiche e possono essere oggetto di dibattito e interpretazione.

    Cristianesimo

    Nel Cristianesimo la risurrezione del corpo dei credenti è una convinzione fondamentale, rispecchiando la stessa sorgente di Gesù Cristo che la promette. Il Giorno del giudizio in escatologia cristiana segna il giudizio divino finale di Dio è quando il destino eterno di ogni persona se il paradiso o l'inferno sono decisi sulle loro vite terrene che sottolineano l’importanza di vivere una vita in linea con valori cristiani. Il paradiso simboleggia un regno di eterna felicità e armonia alla presenza di Dio. È la ricompensa definitiva per Coloro che seguono gli insegnamenti cristiani e accettano Gesù. L'inferno in cristiano rappresenta la separazione eterna da Dio un luogo di punizione infinita È riservato a coloro che rifiutano di Dio grazia e persistere nel peccato che enfatizza il Conseguenze di allontanarsi dai divini insegnamenti. La credenza del purgatorio è presente solo nel cattolicesimo. Nessun rifermento biblico. È uno stato transitorio per la purificazione dell'anima prima di entrare in paradiso. Non è un luogo di punizione permanente, ma una fase temporanea in cui le anime sono purificate di peccati per raggiungere la santità necessario per il paradiso.

    Risurrezione nel Cristianesimo

    Nel cristianesimo, la dottrina della risurrezione dei corpi è fondamentale e si basa sulla fede nella risurrezione di Gesù Cristo, il Figlio di Dio, che è centrale nella fede cristiana. Secondo il cristianesimo, Gesù è risorto dai morti tre giorni dopo la sua crocifissione, dimostrando così la sua divinità e la promessa di vita eterna per coloro che credono in lui.

    La risurrezione dei corpi nel cristianesimo si basa sull'insegnamento biblico, in particolare sul Nuovo Testamento, dove viene insegnato che alla fine dei tempi ci sarà una risurrezione generale dei morti. Questo è spesso associato con il Giorno del Giudizio, quando Dio giudicherà il mondo intero.

    La risurrezione dei corpi nel cristianesimo include l'idea che i corpi fisici delle persone morte saranno risvegliati e trasformati in una forma glorificata, conforme al corpo risorto di Cristo. Questa dottrina è centrale soprattutto nelle tradizioni cristiane come il cattolicesimo, l'ortodossia orientale e il Cristianesimo evangelico. Secondo la fede cristiana, la risurrezione dei corpi è un aspetto essenziale della speranza cristiana, poiché assicura ai credenti la vita eterna con Dio in cielo, dove saranno completamente restaurati e glorificati, liberi dal peccato e dalla morte.

    Per essere un cristiano occorre affermare la risurrezione di Cristo dai morti. L’apostolo Paolo afferma che ogni alternativa alla risurrezione di Cristo smantella ogni altro aspetto della fede e sarebbe decisamente avvilito nel sapere che in Italia oggi il 17,1% di cattolici praticanti crede nella reincarnazione – un fatto totalmente contrario alla fede cristiana – e che appena il 20% degli italiani crede nella resurrezione del proprio corpo. Ripeterebbe a loro ciò che ha scritto ai cristiani di Corinto: Se i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; ma se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede … Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto in questa vita, siamo da compiangere più di tutti gli uomini. (1Corinzi 15,16-19). È evidente che qualcosa decisamente non ha funzionato. Cristiani da compiangere, secondo l’apostolo Paolo. Le cose non vanno meglio in una terra che non era ancora stata scoperta al tempo di Paolo. Il 25% dei cristiani negli Stati Uniti crede nella reincarnazione.

    Il motivo è che l’idea di reincarnazione fa presa su alcuni cristiani in parte per la diffusione delle dottrine buddhista e induista e quando giunge in Occidente è intesa come una nuova vita sulla Terra, una nuova chance. È un fatto di ignoranza del cristianesimo. Poco importa di reincarnarsi in un altro essere, magari animale, come afferma la dottrina sulla reincarnazione, e di non incontrare mai più le persone care. Alle religioni alle quali appartiene veramente questa visione, la reincarnazione indica che qualcosa è andato storto, perché il karma della persona non è ancora puro. Il samsara – il ciclo di reincarnazioni – è qualcosa di negativo. Nessun buddhista o induista vorrebbe mai reincarnarsi. In Occidente forse non è chiaro che la risurrezione nel Cristianesimo è essere sé stessi nel prorpio corpo immortale e per sempre. Tutta un’altra cosa. 

    Molte persone nella tradizione cristiana che accettano più o meno la reincarnazione potrebbero non aver mai realmente pensato alle sue implicazioni per altri aspetti della loro fede. Ciò che dovrebbe essere riconosciuto, tuttavia, è che non si può affermare di credere nella reincarnazione senza compromettere i principi chiave della fede cristiana, in particolare il ruolo espiatorio della vita e della morte di Gesù, il ruolo fondamentale della grazia e del perdono e la prospettiva dell’eternità con i nostri attuali spiriti incarnati sono risorti, trasformati e glorificati. La Bibbia non fa menzione della reincarnazione, ma ci sono diversi passaggi biblici che spiegano come avviene una purificazione necessaria e se ci viene concessa più di una vita. La Lettera ai Colossesi afferma l’interpretazione cristiana: Quando eravate morti nei vostri peccati . . . Dio ti ha reso vivo insieme a lui (Cristo) quando ci ha perdonato tutte le nostre trasgressioni, cancellando il record che si opponeva a noi con le sue richieste legali. Lo mise da parte, inchiodandolo alla croce (2:13, 14). E la Lettera agli Ebrei risponde alla domanda più di una vita? nel dire che è «stabilito che i mortali muoiano una volta sola, e poi il giudizio» (9,27).

    Se la documentazione di tutte le nostre trasgressioni è stata cancellata, non c’è bisogno di tornare ancora e ancora cercando di cancellare, con la forza dei nostri sforzi, le impronte negative su quella documentazione. Il messaggio centrale del Vangelo è che la nostra realizzazione non è una nostra azione o il risultato dei nostri sforzi, ma piuttosto un dono della grazia di Dio. Quindi né una né molte vite possono essere adeguate per raggiungere la perfezione. Al centro della fede cristiana c’è un Salvatore. Questa parola è sicura e degna di piena accettazione, scrive l'apostolo Paolo: che Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori (1 Timoteo 1,15).

    1 Corinzi 15,4. Vi sono profezie dell’Antico Testamento sulla risurrezione di Cristo (Salmo 16,10: poiché tu non abbandonerai l'anima mia in potere della morte, né permetterai che il tuo santo subisca la decomposizione). L’apostolo Pietro lo ribadì nel suo sermone a Pentecoste (Atti 2,25-31: Dice infatti Davide a suo riguardo: Contemplavo sempre il Signore innanzi a me; poiché egli sta alla mia destra, perché io non vacilli. Per questo si rallegrò il mio cuore ed esultò la mia lingua; ed anche la mia carne riposerà nella speranza, perché tu non abbandonerai l'anima mia negli inferi, né permetterai che il tuo Santo veda la corruzione. Mi hai fatto conoscere le vie della vita, mi colmerai di gioia con la tua presenza. Fratelli, mi sia lecito dirvi francamente, riguardo al patriarca Davide, che egli morì e fu sepolto e la sua tomba è ancora oggi fra noi. Poiché però era profeta e sapeva che Dio gli aveva giurato solennemente di far sedere sul suo trono un suo discendente, previde la risurrezione di Cristo e ne parlò: questi non fu abbandonato negli inferi, né la sua carne vide corruzione).

    L’apostolo Paolo ribadirebbe con fermezza la sana dottrina. Un’impresa che oggi sarebbe molto più faticosa.

    1 Corinzi 15: Ora, fratelli, vi dichiaro l'evangelo che vi ho annunziato, e che voi avete ricevuto e nel quale state saldi, e mediante il quale siete salvati, se ritenete fermamente quella parola che vi ho annunziato, a meno che non abbiate creduto invano. Infatti vi ho prima di tutto trasmesso ciò che ho anch'io ricevuto, e cioè che Cristo è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu sepolto e risuscitò a il terzo giorno secondo le Scritture, e che apparve a Cefa e poi ai dodici. In seguito apparve in una sola volta a più di cinquecento fratelli, la maggior parte dei quali è ancora in vita, mentre alcuni dormono già. Successivamente apparve a Giacomo e poi a tutti gli apostoli insieme. Infine, ultimo di tutti, apparve anche a me come all'aborto. Io infatti sono il minimo degli apostoli e non sono neppure degno di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la chiesa di Dio. Ma per la grazia di Dio sono quello che sono; e la sua grazia verso di me non è stata vana, anzi ho faticato più di tutti loro non io però, ma la grazia di Dio che è con me. Or dunque, sia io che loro, così predichiamo, e così voi avete creduto. Ora, se si predica che Cristo è risuscitato dai morti, come mai alcuni di voi dicono che non c'è la risurrezione dei morti? Se dunque non c'è la risurrezione dei morti, neppure Cristo è risuscitato. Ma se Cristo non è risuscitato, è dunque vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede. Inoltre noi ci troveremo ad essere falsi testimoni di Dio, poiché abbiamo testimoniato di Dio, che egli ha risuscitato Cristo, mentre non l'avrebbe risuscitato, se veramente i morti non risuscitano. Se infatti i morti non risuscitano, neppure Cristo è stato risuscitato; ma se Cristo non è stato risuscitato, vana è la vostra fede, voi siete ancora nei vostri peccati, e anche quelli che dormono in Cristo sono perduti. Se noi speriamo in Cristo solo in questa vita, noi siamo i più miserabili di tutti gli uomini. Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, ed è la primizia di coloro che dormono. Infatti, siccome per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti. Perché, come tutti muoiono in Adamo, così tutti saranno vivificati in Cristo. Ma ciascuno nel proprio ordine: Cristo la primizia, poi coloro che sono di Cristo alla sua venuta. Poi verrà la fine, quando rimetterà il regno nelle mani di Dio Padre, dopo aver annientato ogni dominio, ogni potestà e potenza. Bisogna infatti che egli regni, finché non abbia messo tutti i nemici sotto i suoi piedi. L'ultimo nemico che sarà distrutto è la morte. Dio infatti ha posto ogni cosa sotto i suoi piedi. Quando però dice che ogni cosa gli è sottoposta, è chiaro che ne è eccettuato colui che gli ha sottoposto ogni cosa. E quando ogni cosa gli sarà sottoposta, allora il Figlio sarà anch'egli sottoposto a colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti. Altrimenti che faranno quelli che sono battezzati per i morti? Se i morti non risuscitano affatto, perché dunque sono essi battezzati per i morti? Perché siamo anche noi in pericolo ad ogni ora? Io muoio ogni giorno per il vanto di voi, che ho in Cristo Gesù nostro Signore. Se ho combattuto in Efeso con le fiere per motivi umani, che utile ne ho io? Se i morti non risuscitano, mangiamo e beviamo, perché domani morremo. Non vi ingannate; le cattive compagnie corrompono i buoni costumi. Ritornate ad essere sobri e retti e non peccate, perché alcuni non hanno conoscenza di Dio; lo dico a vostra vergogna. Ma dirà qualcuno: «Come risuscitano i morti, e con quale corpo verranno?». Stolto! Quello che tu semini non è vivificato, se prima non muore. E quanto a quello che semini, tu non semini il corpo che ha da nascere, ma un granello ignudo, che può essere di frumento o di qualche altro seme. E Dio gli dà un corpo come ha stabilito, e a ciascun seme dà il suo proprio corpo. Non ogni carne è la stessa carne; ma altra è la carne degli uomini, altra la carne delle bestie, altra la carne dei pesci, altra la carne degli uccelli. Vi sono anche dei corpi celesti, e dei corpi terrestri, ma altra è la gloria dei celesti, altra quella dei terrestri. Altro è lo splendore del sole, altro lo splendore della luna ed altro lo splendore delle stelle, perché una stella differisce da un'altra stella in splendore. Così sarà pure la risurrezione dei morti; il corpo è seminato corruttibile e risuscita incorruttibile. È seminato ignobile e risuscita glorioso; è seminato debole e risuscita pieno di forza. È seminato corpo naturale, e risuscita corpo spirituale. Vi è corpo naturale, e vi è corpo spirituale. Così sta anche scritto: «Il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente» ma l'ultimo Adamo è Spirito che dà la vita. Ma lo spirituale non è prima bensì prima è il naturale, poi lo spirituale. Il primo uomo, tratto dalla terra, è terrestre; il secondo uomo, che è il Signore, è dal cielo. Qual è il terrestre tali sono anche i terrestri; e qual è il celeste, tali saranno anche i celesti. E come abbiamo portato l'immagine del terrestre, porteremo anche l'immagine del celeste. Or questo dico, fratelli, che la carne e il sangue non possono ereditare il regno di Dio; similmente la corruzione non eredita l'incorruttibilità. Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo mutati in un momento, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba; la tromba infatti suonerà, i morti risusciteranno incorruttibili e noi saremo mutati, poiché bisogna che questo corruttibile rivesta l'incorruttibilità e questo mortale rivesta l'immortalità. Così quando questo corruttibile avrà rivestito l'incorruttibilità e questo mortale avrà rivestito l'immortalità, allora sarà adempiuta la parola che fu scritta: «La morte è stata inghiottita nella vittoria». O morte, dov'è il tuo dardo? O inferno, dov'è la tua vittoria? Ora il dardo della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge. Ma ringraziato sia Dio che ci dà la vittoria per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo. Perciò, fratelli miei carissimi, state saldi, irremovibili, abbondando del continuo nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.

    Dodici diverse apparizioni di Gesù risorto:

    ¹

    Prima delle 12 – Apparizione di Gesù a Maria Maddalena. Matteo 28:1, Marco 16:9-11, Giovanni 20:11-18

    Seconda delle 12- Apparizione di Gesù alle altre donne, Matteo 28:1.

    Terza delle 12 – Apparizione di Gesù a due discepoli (Cleofa ed un altro) sulla strada di Emmaus, Marco 16:12-13, Luca 24:13-32, Giovanni 24:33-35, 1 Corinzi 15-5.

    Quarta delle 12 – Notizia dell’apparizione di Gesù a Simon Pietro, Luca 24:33-35, 1 Corinzi 15:5.

    Quinta delle 12- Apparizione agli attoniti discepoli con un mandato (assente Tommaso), Marco 16:14, Luca 24:36-43, 1 Corinzi 15:5.

    Sesta delle 12 – Apparizione di Gesù ai discepoli la domenica dopo, di notte. Giovanni 20:26-31.

    Settima di 12 – Apparizione di Gesù a sette discepoli presso il mare di Galilea, Giovanni 21:1-25.

    Ottava delle 12 – Gesù appare agli 11 discepoli su un monte in Galilea, Matteo 28:16-20, Marco 16:15-18.

    Nona delle 12 – Gesù appare a circa 500 persone su un monte in Galilea, 1 Corinzi 15:6

    Decima delle dodici - Gesù appare al fratello Giacomo, 1 Corinzi 15:7, Galati 1:9

    Undicesima delle 12 - Gesù appare

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