Gemme di speranza

Di Paolo Annibali

Raccolta di poesie, suddivisa in sezioni, che spazia su ogni argomento,con l'intenzione di donare speranza e serenità ai cuori di coloro che leggeranno i suoi versi.

• Lingua: Italiano
• Editore: Paolo Annibali
• Data di uscita: 22 apr 2014
• ISBN: 9786050301601

Anteprima del libro

simpatica

La cortesia nuova di Paolo Annibali

Di tanti poeti oggi si può dire che seguano e ricerchino, in un verso fluido ed il più possibile adattabile, le spigolose forme del vivere quotidiano, la condizione angosciosa dell’uomo all’interno di un mondo di cui non riescono più a cogliere le vere e profonde ragioni. Spinti anche dal vorticoso gorgo di frenetico iperattivismo che contraddistingue la nostra società, essi sono sempre più portati a sondare il monstrum serpeggiante ed insidioso che si cela dietro ogni no- stra debole esistenza: ovvero la mancanza, molto spesso, di un equilibrio interiore e la ricerca spasmo- dica di sempre maggiori appagamenti che finiscono immancabilmente per rivelarsi in tutta la loro fallace materialità.

Per Paolo Annibali non è così. Egli, al contrario, trova nel verso controllato e ben tornito una misura di contentezza e completamento dell’essere, anzi direi il superamento, in chiave spirituale, dell’abbrutimento dei nostri giorni, del loro caotico e quasi ineluttabile disordine. Pur nella ricorrenza di temi e motivi, che potrebbe apparire scontata o fin troppo impostata nei canoni di una consolidata quanto limitante tradizione estetica, nella regolarità del verso cadenzato, merce più che mai rara al giorno d’oggi eppure palestra di una saggia e ben ponderata eloquenza, la vitalità creativa che Paolo mette in ogni sua opera ci pare animata da uno slancio di immacolato candore. Non valgono per lui le sirene di una dimensione metropolitana e svagata del sentire poetico, i toni affranti od allarmati di certo lirismo contemporaneo, la ricerca ad oltranza delle più spericolate invenzioni o sperimentazioni linguistiche, ad amplificare la frammentarietà e l’indeterminatezza del destino umano, le tentazioni svianti pagate alla distorsione parodistica od addirittura al compiacimento intellettualistico, quanto piuttosto i luoghi rassicuranti dell’infanzia, la mitezza e dolcezza di un paesaggio accogliente nei suoi profumi e colori più famigliari, la vista confortante di un volto femminile rivisitato con i caratteri di un’intransigente e garbata sentimentalità.

Il poeta ci riporta continuamente, con le sue liri- che dal gusto decisamente cortese, ad un tempo ed un luogo altri, che la nostra civiltà sembra avere defi- nitivamente dimenticato e che pure rivive ogni volta che ci rendiamo partecipi di un qualche gesto gentile o percepiamo con vivo entusiasmo la straordinaria normalità insita nelle più comuni abitudini.