Il Sentimento Della Vita

Di Stefano Sguinzi

«Le emozioni sono il sale della vita. In questo libro sono raccolte quelle che ho vissuto. 
Ho cercato di esprimerle perché siano condivise da chi ha una sensibilità affine alla mia. Non sono nato poeta e non lo sono diventato con l’età. 
Se ho pubblicato questi scritti, è solo perché ho sentito il dovere di rendere disponibili agli altri le emozioni che ho vissuto e la vita che contengono. 
In un certo senso Il Sentimento della Vita costituisce il meglio di tutto ciò che ho vissuto e mi appartiene».

• Lingua: Italiano
• Editore: Gruppo Albatros Il Filo
• Data di uscita: 4 ott 2017
• ISBN: 9788856785654

Anteprima del libro

Albatros

Nuove Voci

Ebook

© 2017 Gruppo Albatros Il Filo S.r.l. | Roma

www.gruppoalbatrosilfilo.it

ISBN 978-88-567-8565-4

I edizione elettronica settembre 2017

Prefazione

«Le emozioni sono il sale della vita. In questo libro sono raccolte quelle che ho vissuto. Ho cercato di esprimerle perché siano condivise da chi ha una sensibilità affine alla mia. Non sono nato poeta e non lo sono diventato con l’età. Se ho pubblicato questi scritti, è solo perché ho sentito il dovere di rendere disponibili agli altri le emozioni che ho vissuto e la vita che contengono. In un certo senso Il Sentimento della Vita costituisce il meglio di tutto ciò che ho vissuto e mi appartiene».

Proprio con le parole dell’autore, Stefano Sguinzi, vogliamo introdurre il lettore a una raccolta poetica particolarmente intensa e suggestiva, che fin dalle prime pagine riesce a trasmettere il colore della vita.

Usiamo questo termine, colore, perché ogni componimento riesce a donare una sfumatura diversa di un’emozione, di una vita che ha il sapore speciale di una lacrima, impossibile da descrivere, eppure così ricca nei mille significati che racchiude.

Ci troviamo di fronte ad una raccolta che potremo definire poliedrica, proprio come il suo autore.

Se vi siete soffermati, infatti, un attimo sulle note biografiche, avrete potuto assaporare le tante dimensioni della vita dell’autore che di se stesso dice: «ho vissuto per tutta la vita lavorando, studiando, insegnando, scrivendo quello che ritenevo utile al mio lavoro e agli altri. Da quando vivo a Bali, scrivo per cercare di esprimere me stesso. Faccio letteratura – mi dicono – e non capisco se questa definizione vuole essere una condanna o un complimento».

È una riflessione estremamente acuta: fare letteratura credo possa considerarsi un vero e proprio stile di vita. È riuscire a compenetrare il mondo della quotidianità con il piano esistenziale, elevando il risultato a dimensione letteraria, dunque espressiva. Non una condanna, forse un complimento, sicuramente un dono speciale.

Dal giornalismo, al cinema, passando all’insegnamento senza trascurare la pubblicità e il teatro... quante vite ha realmente vissuto l’autore?

Per trovare la risposta, basta leggere i suoi componimenti.

C’è un universo di umanità che sembra irradiarsi negli angoli più nascosti, personali e sociali, con l’obiettivo (e la necessità) di farsi voce ma anche portavoce: «Ci sono modi di vivere che assumono significato solo se si capiscono e si imparano ad amare. [Sono] Poesie estemporanee nate da tutto e da niente ma profondamente rivelatrici».

L’autore sperimenta: usa il verso, nel caso di questa raccolta, per trovare la dimensione giusta per l’emozione di quel momento, per quel sentire preciso, esatto, che vive nel qui e ora.

Ciò non esclude che, in base alla necessità, si possano utilizzare altre forme: romanzo, articolo, testo teatrale, satira...

I temi centrali, dunque, sono proprio quelli che connotano fortemente le azioni umane. Primo fra tutti l’amore, che può essere anche riscoperta di questo sentimento, maturità, intensità, vividezza, la consapevolezza che ogni stagione umana gli dona un tratto essenziale, profondamente pieno e unico. Amore che può essere gioia, dolore, sofferenza, passione, ma anche la tenerezza dell’incontro con lo sguardo di un bambino, in cui vediamo noi stessi, il nostro passato, ma anche il nostro futuro.

Altro tema, quello che forse emerge più preponderante e toccante, è quello di senso di umanità chiaro e coinvolgente.

Il mondo – fatti ed eventi, socialità, collettività – diventa luogo ambiguo, portatore di grande gioia ma anche di profonda sofferenza, talmente imponente nella sua vastità, anche emozionale, da rischiare quasi di sopraffare colui che lo sente, oltre a viverlo, portando quindi alla decisione di assumere un punto di vista quasi esterno, più ridimensionato, che permetta anche di riacquistare una visione d’insieme più nitida: «Ho deciso di andare a vivere a Bali per recuperare una mia dimensione di vita e cominciare ad esprimermi scrivendo