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Asylum 42
Asylum 42
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E-book121 pagine56 minuti

Asylum 42

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Info su questo ebook

Asylum 42, scritto four two, ma qui inteso for two (scherzando e sfruttando la stessa pronuncia), è il nome dell’account di posta elettronica che i protagonisti, un uomo e una donna, creano per potersi parlare e raccontare. In questo account che, lo dice la parola stessa, è ricovero, rifugio e manicomio insieme, Luca e Giovanna si scrivono qualsiasi cosa venga loro in mente senza alcun limite alla fantasia, al pensiero e al flusso stesso delle parole. La realtà resta fuori, ma per quanto e fino a quando l’immaginazione non arriva a scontrarsi col vero? Asylum 42 è un viaggio verbale, provocato e voluto, quasi una sorta di incosciente protesta contro la vacuità del sentirsi vivere quotidiano.
LinguaItaliano
Data di uscita27 feb 2012
ISBN9788865370070
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    Anteprima del libro

    Asylum 42 - Maria I. Mossini

    Maria I. Mossini, Asylum 42

    Copyright© 2012 Edizioni del Faro

    Gruppo Editoriale Tangram Srl

    Via Verdi, 9/A – 38122 Trento

    www.edizionidelfaro.it – info@edizionidelfaro.it

    Prima edizione: giugno 2011 – UNI Service

    Seconda edizione: gennaio 2012 – Printed in Italy

    ISBN

    978-88-6537-006-3 (Print)

    978-88-6537-007-0 (EPUB)

    978-88-6537-013-1 (Kindle)

    Grafica di copertina. M. Mossini

    A mio padre.

    Luca e Giovanna si conoscevano di vista vent’anni fa e anche se la vita aveva più volte intrecciato i loro destini come un’elica del DNA, i luoghi, gli amici o le abitudini tipici della città di provincia, non si erano mai frequentati. È un social network a metterli in contatto.

    Le loro sono vite comuni, quelle di tutti, quelle segnate dalla normale normalità quotidiana, sei tu? e come va? e cosa fai? sei sposato? quanti figli hai?, ok, ok allora, ciao, ciao.

    Entrambi disincantati e disillusi scoprono però di avere una gran voglia di raccontarsi, di avere una gran voglia di parlare (e non è tanto importante di cosa o del come), e anche di condividere, perché no, la leggerezza di una chat line.

    Scatta il click della scoperta.

    Complice una rima di tanto tempo fa che Luca dedica a Giovanna, Ti à piaciato?, chiede lui, Tanto!, risponde lei.

    Nell’account di posta elettronica che si creano, Asylum 42 e di cui solo loro conoscono la password, si sentono autorizzati e, soprattutto, legittimati a scriversi qualsiasi cosa venga loro in mente.

    In effetti, il loro scambio di email è una libera follia verbale, un asylum appunto ma, a poco a poco, quell’account diventa anche il ricovero, il rifugio (un asylum ancora), sicuro e virtuale dove poter lasciarsi andare proprio perché lì, almeno lì, non esiste limitazione alcuna al pensiero, all’immaginazione e al flusso stesso delle parole.

    Giovanna racconta qualcosa di sé, inventa, trascrive frammenti di ricordi o di storie che le sono state raccontate; è diffidente, petulante, si lamenta, è esigente ed egoista.

    Inguaribile romantica crede ancora alla magia del chiaro di luna, ma è attenta, puntigliosa e infantilmente scontrosa.

    Non si è mai mossa da Modena dove vive col compagno di sempre e il figlio quasi maggiorenne.

    Lavora nella filiale di un’agenzia di viaggi e così viaggia senza aver mai viaggiato, ama la fotografia e si muove cliccando ogni cosa catturi la sua innata curiosità.

    Luca invece è stato segnato dagli eventi e dai rovesci che lo hanno portato lontano dall’Italia, ma resta, in fondo, un inguaribile ottimista.

    Architetto, vive con la famiglia in una città, dal nome impronunciabile, del Giappone.

    Pratico e concreto, intelligente, intuitivo e spontaneo, è convinto che tutto si possa realizzare e che tanto, in questa vita, un cazzo traverso lo si dà e lo si riceve sempre…

    Quelli che seguono sono gli strappi, gli stralci delle loro conversazioni che non sono state cancellate.

    Sono cambiati gli strumenti, la penna e la carta da lettere sono stati sostituiti dalla tastiera e da uno schermo, ma i dialoghi, le fantasie, i commenti alle loro stesse chat, le brevi riflessioni, i monologhi e gli scarabocchi strambi, divertenti, irriverenti noiosi, amari, ripetitivi o malinconici come la vita stessa ne fanno a tutti gli effetti un carteggio, un carteggio dei nostri tempi.

    E del resto, quanti milioni di Luca e Giovanne, nel mondo, si scrivono, chattano e si scambiano email ogni giorno?

    È stata una storia la loro?

    A volte il confine tra la realtà e la fantasia, tra la normalità e la follia è talmente sottile…

    Manzoni, credo proprio fosse lui, distingueva il vero dal verosimile, il vero come parte della storia in quanto storicamente accaduta e il verosimile come quel qualcosa fondato su una base storicamente vera, ma che poi lo scrittore inventava ed elaborava mettendo del suo.

    Di certo, io so che Luca Morselli e Giovanna Lovati si ànno piaciati, e tanto.

    LA CURIOSITÀ. LA LEGGEREZZA. E.

    LUI

    (giocherella con una matita)

    Non so che cosa raccontare…

    Ho tanti pensieri per la testa, ma non riesco a fissarne uno solo e poi svilupparlo.

    Ecco, le mie storie sono così… puntini di sospensione, sospiri e sollievi, mah, mih, muh e via dicendo.

    Potrei raccontarti di un funerale spassoso.

    Potrei raccontarti di un ragazzo che in un baleno è sparito e si è spostato prima diecimila chilometri a ovest, per poi tornare, e infine ripartire ancora diecimila chilometri a est… senza considerare che i punti cardinali erano quattro…

    (Potrei raccontarti della mia vita).

    Oppure un tema a tuo piacimento, e io lo svolgerò come si svolgeva una volta, in classe e in due ore, su foglio protocollo a righe…

    Cazzo, ho dimenticato il foglio protocollo a casa…! Professoressa, possiamo rimandare il compito?

    Due figlie che non hanno preso da me, una moglie, nessun genitore (ma sono vecchio), un fratello, un’automobile parcheggiata e ormai

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