Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Lo speziale
Lo speziale
Lo speziale
E-book83 pagine1 ora

Lo speziale

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

È un giorno come tanti altri quando Giovanni Bastianelli cade nella tana del Bianconiglio, un misterioso varco che lo porta indietro nel tempo, nel Cinquecento. Ma le sorprese non sono finite: ad attenderlo c’è un uomo, uguale a lui in tutto e per tutto, che minaccia Giovanni pensando che la sua presenza sia un trucco del maligno.
Lo scontro fra i due innesca una serie di eventi tragici e inaspettati, soprattutto quando Giovanni scopre che il suo sosia è lo speziale della corte del conte Fernando e deve attendere al banchetto per il compleanno del nipote, senza avere la più pallida idea di come preparare i vini speziati che il suo signore tanto gradisce.
Viaggi nel tempo, doppelgänger, maestri d’arme, intrugli e rimedi del mondo antico: un’avventura tra profumati laboratori che riemergono dalle pieghe del tempo e duelli all’ultimo sangue con schermidori disposti a tutto pur di scoprire la verità.
LinguaItaliano
Data di uscita14 nov 2023
ISBN9791222473499
Lo speziale

Leggi altro di Caterina Franciosi

Correlato a Lo speziale

Ebook correlati

Narrativa generale per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su Lo speziale

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Lo speziale - Caterina Franciosi

    Caterina Franciosi

    LO SPEZIALE

    Lo speziale

    È un giorno come tanti altri quando Giovanni Bastianelli cade nella tana del Bianconiglio, un misterioso varco che lo porta indietro nel tempo, nel Cinquecento. Ma le sorprese non sono finite: ad attenderlo c’è un uomo, uguale a lui in tutto e per tutto, che minaccia Giovanni pensando che la sua presenza sia un trucco del maligno.

    Lo scontro fra i due innesca una serie di eventi tragici e inaspettati, soprattutto quando Giovanni scopre che il suo sosia è lo speziale della corte del conte Fernando e deve attendere al banchetto per il compleanno del nipote, senza avere la più pallida idea di come preparare i vini speziati che il suo signore tanto gradisce.

    Viaggi nel tempo, doppelgänger, maestri d’arme, intrugli e rimedi del mondo antico: un’avventura tra profumati laboratori che riemergono dalle pieghe del tempo e duelli all’ultimo sangue con schermidori disposti a tutto pur di scoprire la verità.

    L’autrice

    Caterina Franciosi è nata nel 1990 in una piccola cittadina della riviera romagnola al confine con le Marche. Ha frequentato il Liceo Classico e, successivamente, la facoltà di Lingue e Culture Straniere all’Università di Urbino.

    Nel 2018 apre il blog Il Salotto Letterario che si occupa di interviste e recensioni. Collabora con diverse case editrici, siti web, gruppi Facebook e riviste, tra cui l’associazione culturale Italian Sword&Sorcery nella sezione racconti e i magazine Life Factory Magazine e Z Magazine nella sezione recensioni e interviste.

    Da settembre 2022 è direttrice della collana orientale La via della seta di Delos Digital e lavora come editor per l’ufficio stampa Brassotti Agency & Associati. Lavora inoltre come editor freelance sotto il nome di Il Salotto Letterario.

    Ha pubblicato racconti in varie antologie. Per Plesio Editore, ha partecipato all’antologia AA.VV. Ramen Fantasy (2021). Per Watson Edizioni, ha partecipato all’antologia AA.VV. Oltre la soglia (2022). Per la casa editrice digitale Delos Digital ha pubblicato: La pioggia ricorda (2020), Terra nova (2020), Il cappotto vuoto (2021), L’ombra di un principe (2021), Progetto Mathilda (2021), Zucca storta, zucca vuota (2021), Il collegio (2021), Il male dentro (2022), La casa del sole che sorge (2022), Sakura. L’albero di ciliegio (2022).

    Pubblicazioni indipendenti: All’anima del Fantastico (2023).

    A Luigi, Marco e Diego. I veri protagonisti di questa storia.

    CAPITOLO UNO

    Quella mattina mi svegliai con la sensazione che mi sarebbe capitato qualcosa. Non necessariamente qualcosa di brutto. Semplicemente un qualche tipo di evento insolito e fuori dall’ordinario. Non era la prima volta che mi succedeva e non era nemmeno detto che ci azzeccassi.

    Anche qualche mese prima ero uscito di casa per andare al lavoro con quella percezione addosso e la sera, al ritorno, mi ero ritrovato ad assistere a un agghiacciante scontro fra due camion sulla A14 fra il cesenate e il pesarese. Per fortuna, nessun morto. Solo lunghissime code e ore e ore di rallentamenti.

    In un’altra occasione ero invece andato al bar del paese per prendere il mio abituale caffè del sabato e di nuovo… boom!

    La stessa sensazione addosso. Ma dopo le solite chiacchiere con gli amici e una partita a biliardo ero tornato a casa sano e salvo, senza riportare fatti degni di nota.

    Non vi saprei dire quando tutto è cominciato. Non ho memoria del momento iniziale in cui queste mie strane capacità di preveggenza – se così vogliamo definirle – siano iniziate; ricordo soltanto di essere sempre stato così, fin da bambino.

    Inquietante, vero? Ogni tanto mi sento come un personaggio spuntato fuori dai romanzi di Stephen King.

    Così quella famigerata mattina non mi presi troppo sul serio. Era una bella giornata, era domenica, volevo andare a fare una passeggiata e non mi curai più di tanto della sensazione. La strada e la campagna attorno a casa mia erano tranquille a quell’ora e, sebbene il pallido sole primaverile non riuscisse ancora ad alzare le temperature, i prati e le colline erano comunque illuminati dei loro colori più belli. Imboccai la via principale – beh, l’ unica via in quel punto fra le colline sperdute del Montefeltro – e proseguii a passo spedito, abbandonando ben presto l’asfalto per scendere lungo il viottolo in terra battuta che portava al fiume. Le piante erano cresciute in maniera selvaggia, segno che nessuno percorreva da un pezzo quel sentiero polveroso. Ci si sporcava un po’ a passare in mezzo a tutte quelle sterpaglie piene di spine, ma ne valeva la pena. Già da lì sentivo lo scrosciare dell’acqua contro le rocce e le frasche sottostanti. Rischiai di inciampare in un cespuglio di ortiche per la troppa fretta, ma per fortuna me ne accorsi – all’ultimo! – e riuscii a saltarlo in tempo. Un po’ camminando e un po’ lasciandomi scivolare, scesi l’ultimo tratto coperto di ghiaia e finalmente arrivai al mio punto preferito: il fiume. Da una parte costeggiato da alberi e radici, dall’altra, dove mi trovavo io, delimitato da un bordo sassoso e per un lungo tratto percorribile a piedi. Mi fermai e infransi il mio riflesso sulla superficie dell’acqua con la punta della dita, un rito che ripetevo fin da bambino. Le forme lisce e rotonde dei sassolini colorati sul fondo del fiume rotolarono a destra e a sinistra, spinti dalla corrente.

    Infilai le mani in tasca, respirai a fondo e diedi inizio alla mia passeggiata. Vedevo gli uccellini rincorrersi tra i rami più bassi degli alberi, cantando come impazziti e facendo

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1