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Il club dei tacchi a spillo
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Il club dei tacchi a spillo
E-book278 pagine3 ore

Il club dei tacchi a spillo

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Info su questo ebook

Elena Puliti racconta in questo diario le sue storie con uomini di successo, calciatori, imprenditori e politici. Elena è una donna emancipata che nel diario racconta le sue avventure di single incallita, alla prese con maschi pavidi e confusi. Dopo essere uscita con il cuore intatto da tutte le sue avventure, s'imbatte in quello che glielo spezza. Ma per fortuna con lei ci sono sempre loro, gli amici del Club dei Tacchi a Spillo, pronti ad ascoltarla, a coinvolgerla nelle feste mondane, a farla sorridere anche se il suo cuore è gonfio di lacrime.
LinguaItaliano
Data di uscita28 giu 2014
ISBN9788898473847
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    Il club dei tacchi a spillo - Elena Puliti

    cover.jpg

    ELENA PULITI

    IL CLUB DEI TACCHI A SPILLO

    Collana Storie di oggi

    KKIEN Publishing International è un marchio di  KKIEN Enterprise srl

    info@kkienpublishing.it

    Sede legale: viale Piave 6, 20122, Milano

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    www.kkienpublishing.it

    Prima edizione digitale: 2014

    ISBN 9788898473847

    Questo ebook è concesso in licenza solo per il vostro uso personale. Questo ebook non è trasferibile, non può essere rivenduto, scambiato o ceduto ad altre persone, o copiato in quanto è una violazione delle leggi sul copyright. Se si desidera condividere questo libro con un'altra persona, si prega di acquistarne una copia aggiuntiva per ogni destinatario. Se state leggendo questo libro e non lo avete acquistato direttamente, o non è stato acquistato solo per il vostro uso personale, si prega di ritornare la copia a KKIEN Publishing International (kkien.publ.int@kkien.net) e acquistare la propria copia. Grazie per rispettare il nostro duro lavoro.

    Elena Puliti, giornalista sportiva, vive a Milano, e ha come scopo primario della sua vita capire il pensiero della gente, questo l'ha portata a girare il mondo. Fin dai primi anni di vita è stata costretta a confrontarsi con le differenze di pensiero che hanno temprato la sua personalità creando in lei un grande senso di responsabilità ma anche la spregiudicatezza che la contraddistingue. www.elenapuliti.it

    Ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale

    A mia madre, mia sorella

    e mia nonna, le donne più importanti

    della mia vita

    PREFAZIONE

    di Mattia Boschetti

    «Ciao Mattia, come stai? Io diciamo che me la cavo, per citare un noto film! Il progetto Car à porter sta andando avanti, stiamo per terminare il numero zero e abbiamo un paio di contatti con gli editori speriamo bene. Mi sono un po’ arenata in queste ultime due settimane perché sono in crisi esistenziale - sentimentale, perciò il progetto è andato un po' a rilento. E tu che combini? Quando capiti a Milano fatti vivo. Baci.»

    Elena Puliti

    È un’e-mail, una fra le prime che mi mandò Elena. L’avevo conosciuta solo pochi giorni prima perché mi aveva cercato per un progetto editoriale da sviluppare assieme. Elena era sposata, ma era una donna in crisi.

    Oggi, dopo qualche anno, ancora ricevo le sue e-mail, il progetto editoriale è ancora lì che aspetta un miracolo. Elena non è più sposata e la sua crisi esistenziale - sentimentale ha cambiato pelle.

    E quindi? Quindi io sono stato testimone dell’evoluzione di una donna, della sua capacità di liberarsi delle maschere che lei stessa aveva voluto indossare e mi ritrovo oggi con un’amica vivace, loquace e sentimentalmente maldestra.

    Il nostro primo incontro fu a un tavolino, sotto il sole di Campo dei fiori a Roma, le avevo dato appuntamento lì perché allora vivevo in zona, fra i fausti architettonici della capitale e in mezzo a tanta eccentrica beltà vidi lei: un grande sorriso soffocato dal classico aspetto della donna-casalinga delle pubblicità del dado per brodo.

    E forse tutto questo brodo era dovuto alle troppe minestre riscaldate che Elena stava mangiando, tradita e chiusa in un matrimonio finito ma iniziato quando lei era poco più che adolescente.

    A questo punto la storia, fra le più banali, sembra conclusa: una giornalista dimessa, in cerca di nuove occupazioni e con un matrimonio greve da cui non si riesce a emanciparsi, fine. Per fortuna la vita non si paragona più solo ai grandi capolavori del cinema, oggi la vita è troppo varia e imprevedibile per poterla riassumere in due tempi divisi da un intervallo per una pausa sigaretta, oggi la vita è un telefilm con tante puntate in cui i finali si susseguono nel tempo.

    E il telefilm di Elena ha certo sorprese degne del tormentone di Sex and the city, con meno borsette firmate, ma più verosimile alla vita di tante donne italiane.

    Elena ed io siamo divenuti presto amici, legati da quelle affinità elettive che uniscono nelle frivolezze moderne, ma anche da un affetto antico come la storia.

    Ho visto Elena lasciare le redini di un ciuco lento, scendere a terra e iniziare una nuova vita da single, alla continua ricerca di emozioni e sentimenti, in pratica una principessa senza trono e senza regno… e il principe azzurro? Meglio lasciarlo nelle favole delle verginelle!

    Ne ho viste tante di fasi di Elena sino a vederla sbocciare in una trentenne bellissima, appariscente, sensuale, immancabile il suo sorriso e, tolte le vesti da casalinga disperata, è comparso uno stacco di gamba capace di prendere a calci gli attributi dell’ennesimo uomo egoista, una stirpe in via di forte sviluppo.

    Eh sì, perché se pensate che il blog di Elena parli di quanto lei sia sfortunata, poverina e abbandonata dal così detto sesso forte, avete proprio sbagliato. Elena racconta il suo essere diventata una lover killer, cioè una maniaca sentimentale seriale, incapace di negarsi all’amore, ma altresì e per fortuna, incapace di accontentarsi di quel poco che certi uomini sanno concedere di loro stessi.

    Così la casalinga delusa ha lasciato il posto ad una donna con lucidalabbra da baciare, minigonna inguinale, camicia con generoso decolté a vista tutto naturale e immancabili due meravigliosi, slanciati e chic tacchi a spillo.

    Ma non è solo una questione di extreme makeover, non è la solita bufala dove due scarpette ai piedi trasformano una donna, perché Elena ha alzato il capo per cercare un nuovo orizzonte, il tacco è solo uno strumento.

    Buttate l’occhio anche voi dove già Elena guarda e capirete che non sto parlando di una donnina tutta moda e discoteche, tutta calciatori e champagne, Elena vi racconta la sua storia di donna fra il bello della città, nel cuore della ricreazione dove il potere va a braccetto col sesso, lottando a colpi di stiletto in una Milano da bere dove però il ghiaccio si è sciolto e il drink non va giù.

    Ma non voglio spaventarvi, di bar ce ne sono tanti e per tutti c’è ancora il cocktail giusto. Se non vi sentite all’altezza della ricerca del vostro io indipendente e di una persona che completi voi stessi, vi consiglio di evitare di mettervi comodi, ma indossate dei tacchi a spillo e fieri andate a sfidare il mondo… se incontrate Elena salutatemela, grazie.

    PROLOGO

    Una mattina di due anni fa mi sono svegliata e, nel caldo dell’agosto milanese, ho cominciato a raccontarmi attraverso queste pagine. Perché ho sentito questa esigenza? Forse perché raccontando la mia storia volevo lanciare un messaggio a tutti quelli che si trovano nella mia situazione e magari soffrono, o non capiscono… Il motore di tutto è stato la noia, in attesa di partire per le vacanze, mi sentivo sola e visto che Milano era deserta ho pensato di esternare le mie sensazioni. Più che altro è che per me la scrittura rappresenta un modo di esprimermi, oltre che ad essere anche il mio lavoro, infatti sono una giornalista. Così ho deciso di raccontare le mie avventure da single, e anche quelle delle mie amiche del cuore, perché vi garantisco che sono veramente esilaranti. Cosa vuol dire? Semplicemente che gli uomini sono cambiati, e noi donne non ci capiamo più niente. Ho deciso di intitolare questo libro Il Club dei Tacchi a Spillo perché come tutte le donne ho un debole per le scarpe… e più passano gli anni, più i miei tacchi diventano alti! Chissà? Forse un buon analista potrebbe fare una diagnosi… ma io ho chiuso con l’analisi! Io e le mie amiche ci divertiamo molto, e come tutte le donne single cerchiamo l’amore, anche se a volte vogliamo essere forti e mentiamo a noi stesse! Ma facciamo un passo indietro... ho superato i trent’anni, ho un buon lavoro, vivo a Milano e sono separata... Tipico della nostra società, no? La mia storia è un po’ particolare, perché io sono stata mollata da quello che pensavo l’uomo della mia vita (che per la cronaca ha tredici anni più di me…) per una donna più vecchia! E questo è piuttosto inusuale, vero? In genere gli uomini quando hanno la crisi di mezza età scappano con una ventenne, il mio no… lui è scappato con una ultracinquantenne!!! Capite lo smacco? Così mi sono ritrovata, dopo molti anni, a vivere una vita da single in un’epoca dove tutti gli approcci umani sono impossibili... Scusate se parlo così ma io ho vissuto gli anni novanta con il sesso spregiudicato e l'approccio easy. Adesso mi ritrovo combattere con finti gay, uomini sposati e quelli che hanno paura delle donne indipendenti. Per me tutto questo era una novità e, presa dall’entusiasmo, ho cercato di lanciare un messaggio a tutte le donne che, come me, si ritrovano sole… Ragazze non disperate… la vita ci vuole dare una seconda possibilità, afferriamola con tutte le nostre forze, è il nostro momento.

    MARTEDI 2 OTTOBRE - h. 14.15

    Grande festaaaaa!

    Sono rientrata dalle mie vacanze da circa un mese, e sono state indimenticabili! Durante il mio viaggio esotico sono accadute molte cose, alcune piacevoli, altre spiacevoli, ma nonostante tutto queste vacanze mi hanno toccato profondamente. La cosa più bella che è accaduta durante questo viaggio è che mi sono innamorata. LUI è un ragazzo che conoscevo già da prima, perché fa parte della mia compagnia, ma non so cosa sia scattato dentro di me, io ho perso la testa!!! Qualche giorno fa LUI è venuto qui a casa mia, siamo stati a letto insieme ed è stato bellissimo… erano anni che non provavo una cosa del genere! Il problema è che LUI non mi ha fatto capire cosa prova per me, è così sfuggente… e poi è anche fidanzato! Durante questi giorni post vacanze c’è stato un altro evento, importantissimo, che cambierà senz’altro la mia vita…

    Qualche giorno fa sono andata in tribunale a firmare la mia separazione e, per essere originale ed esorcizzare la cosa, ho fatto una mini festa con gli amici. Pensavo di fare una cosa in piccolo, senza dare tanto nell’occhio, ma la voce è circolata in giro e tutti hanno trovato la cosa originale e sono venuti. È stato tutto così divertente, alla fine si è anche imbucato il mio EX, che ovviamente non era stato invitato ma che ha voluto partecipare! A volte gli amici sanno rendere belle le cose spiacevoli, ecco perché sono così importanti. Chiaramente alla festa era invitato anche LUI ma non è venuto, però mi ha mandato un sms… Visto il successo della mia festa di separazione vorrei lanciare una nuova moda: festeggiamo la fine dei rapporti anche se, come nel mio caso, non finiscono per nostra decisione. È un bel modo per voltare pagina e sentirsi per una volta la regina della serata!

    MARTEDI 9 OTTOBRE - h. 22.32

    Perché le donne si comportano come gli insetti sui vetri?

    Questa sera, dopo l’ennesima cena da sola davanti alla tv, mi pongo un quesito un po' strano, ma provate a pensarci... noi donne spesso ci fissiamo su delle cose che ci impediscono di vedere tutto il resto, e continuiamo a sbattere lì nello stesso punto proprio come fanno gli insetti quando cercano di uscire da una finestra chiusa. Ovviamente sto parlando dell'argomento uomini, perché è uno dei temi fondamentali di una donna single (insieme alle scarpe e al lavoro…). Noi ragazze dell'era moderna facciamo le emancipate, facciamo sesso quando ci va, non vogliamo impegnaci sentimentalmente (o almeno non in fretta) ma poi basta che uno sia un po' più gentile degli altri che partiamo per la tangente e non capiamo più niente. Allora scatta l'ansia, la corsa ad essere sempre tirate e perfette fisicamente (chissà mai che lo incontri) e soprattutto la lotta con il più grande nostro nemico: il telefono. Eh sì, questa guerra infinita con questo strumento che non si illumina mai quando lo si vuole. Ore e ore trascorse in attesa che questo gingillo emetta un suono, che generalmente non arriva mai! È successo recentemente alla mia amica Letizia, ma anche a me che sono ancora davanti al computer con la speranza che il cellulare squilli, anche se sono le undici di sera... LUI non chiama, e io sono qua in paranoia… ed è inutile che io rimanga tutta la notte ad analizzare il comportamento di LUI durante il nostro ultimo incontro, tanto non otterrò niente!!! Noi donne siamo troppo diverse, ogni azione che loro fanno per noi ha un significato… Loro la fanno e basta, senza pensare alle conseguenze. Ecco questa è la verità!

    P.S. Vorrei fare un saluto a un'amica che non c’è più. Un bacio a Roby, la regina dei tacchi a spillo che adesso non è più con noi... Sono sicura che ovunque sarà camminerà leggera sulle nuvole con un paio di stiletti da 12 centimetri ai piedi... un bacio grande, ci manchi!

    SABATO 27 OTTOBRE - h. 9.35

    Un'altra uscita a vuoto

    Non ci posso credere, è successo ancora...

    Era da un po' di tempo che non mi capitava. Dopo una settimana infernale con orari impossibili e un tempo da lupi (ormai l'inverno è arrivato!), mi sono concessa un'uscita con un ragazzo appena conosciuto. Insomma, lo so che non si dovrebbe uscire con uno che non ci interessa per niente, anche perché secondo me se una persona ti piace lo capisci subito a primo impatto, ma a volte ho così voglia di confrontarmi con qualcuno dell’altro sesso… È così bello prepararsi, truccarsi, per uscire con qualcuno! È anche uno stimolo per noi donne, che l’inverno ci chiudiamo in casa con i nostri pigiamoni e le pantofole… la classica tenuta antistupro! Tornando alla mia serata credo di essere proprio alla frutta... sono andata a un appuntamento alla cieca con uno che ha quasi dieci anni meno di me! È proprio vero, la stagione invernale ti chiude anche quelle poche porte che si erano aperte, la pigrizia e il freddo non ci permettono di conoscere nuove persone e, a causa di questo, ogni tanto vado in sbattimento. Ma torniamo alla serata: lui è proprio un bravo ragazzo, ma non è carino e forse è anche un po’ banale e, quindi, dopo una pizza al trancio me ne sono tornata a casa con le pive nel sacco. Tutto qua. Questa è la straordinaria vita da single milanese! Ho deciso che scriverò tutto su questo diario, ogni uscita, anche quelle fallimentari come quella di ieri sera. La verità è che quando noi donne perdiamo la testa per un uomo, automaticamente non vediamo più gli altri… ieri sera sarei anche potuta uscire con George Clooney che non sarebbe cambiato niente: mi sarei annoiata e avrei continuato a fissare l’orologio! Se poi il tipo è noioso e bruttino, come il mio accompagnatore, allora tutto diventa più difficile perché non può neanche scattare la chimica per il sesso!!! Tornando ai sentimenti, sono ancora confusa ma voglio evitare di raccontare la storia che ancora oggi mi fa battere il cuore... quella del tipo che non telefona mai, vi ricordate?

    GIOVEDI 1 NOVEMBRE - h. 8.53

    Halloween...

    Ieri era la notte delle streghe, oggi è la giornata dei defunti, credo di essere stata festeggiata abbastanza in questi giorni! Sto scherzando!!! Odio queste feste che copiamo dagli americani, ma per ingannare la noia ieri sera sono andata fuori con il mio amico Mattia e un po' di suoi amici. Dopo aver bevuto un po’ e aver spettegolato a fondo con Mattia, ho scoperto che forse la cotta da quattordicenne che mi ero presa è passata. Mi sono così divertita, mi sono sentita di nuovo al centro del mondo... evviva!!! E soprattutto al centro della mia vita… e sapete perché? Perché per una volta avevo io in mano la situazione, ero bellissima in un locale in centro a Milano, circondata da gente divertente, internazionale e estremamente glamour e, mentre mi guardavo attorno, mi sono chiesta: ma perché, se ho tutto questo, mi sento sempre a metà solo perché un uomo non mi degna di uno sguardo? Ho proprio bisogno di una metà per sentirmi intera? Io ho molti amici che mi vogliono bene e che mi completano… l’unica cosa che manca nella mia vita è il sesso, ma trovando un buon scopamico tutto si risolve… Forse vi sembrerò pazza, ma non lo sono anche se non posso garantirvi quanto durerà la mia euforia. Soprattutto perché domani andrò fuori città e rivedrò LUI. Lo so che ho appena detto che mi è passata, ma non è semplice affrontarlo… per fortuna i miei più cari amici saranno con me e, quindi, non mi sentirò sola…

    LUNEDI 5 NOVEMBRE - h. 8.53

    Week-end fuori porta

    Sarà il grigiore autunnale? Le telefonate che non arrivano? Il lavoro? Booooh! Fatto sta che il mio lunedì è cominciato di merda... ma perché certi uomini hanno il potere di gestire le nostre vite anche se non ne fanno parte? Loro ti danno una cosa, ti mandano un messaggio carino, sono premurosi e quindi noi cretine ci caschiamo, ci lasciamo andare e... ricomincia la storia! Sì, perché loro, dopo un secondo, ti tolgono subito quello che ti hanno dato. Come vorrei che qualcuno mi aiutasse a uscire da questo giro vizioso... Dovevo immaginare che sarei tornata dal mio incontro con LUI con le ossa rotte!!! Come previsto tutti i miei ragionamenti su quanto ero in gamba e su come poteva essere utile uno scopamico sono stati vani… È vero, ho passato un fantastico weekend con i miei amici, nonostante LUI. Ovviamente i miei sforzi per dimenticarlo non sono serviti e non solo per il fatto che quando lo vedo mi sciolgo, ma anche perché LUI non mi lascia in pace… Sabato sera siamo andati ad una festa a casa di una mia amica e per tutto il tempo LUI ha fatto il piacione… Mi abbracciava, mi carezzava, insomma come fa sempre. Poi mi ha

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