Le storie di AreaLibro II: Il secondo e-book sociale creato dalla Community di AreaLibro

Di AA. VV.

Anche quest'anno abbiamo scritto un nuovo capitolo nella storia della Community di AreaLibro. Dopo il successo registrato col primo volume vi presentiamo un nuovo e-book interamente scritto da autori emergenti e ricco di inediti. Perché crediamo nella libertà di espressione e vogliamo essere i primi a dimostrarlo con i fatti, rendendovi partecipi e regalandovi spazi che siano, in tutto e per tutto, vostri. Sotto con i download dunque, e-reader alla mano e buona lettura a tutti!

• Lingua: Italiano
• Editore: Edizioni Simple
• Data di uscita: 4 lug 2014
• ISBN: 9788862599184

Anteprima del libro

EDIZIONI SIMPLE

Via Weiden, 27

62100, Macerata

[e-mail] / www.edizionisimple.it

ISBN: 978-88-6259-918-4

Realizzato da: WWW.STAMPALIBRI.IT - Book on Demand

Via Weiden, 27 - 62100 Macerata

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Prima edizione luglio 2014

Copyright © Edizioni Simple

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Anche quest’anno abbiamo scritto un nuovo capitolo nella storia della Community di AreaLibro.

Dopo il successo registrato col primo volume vi presentiamo un nuovo e-book interamente scritto da autori emergenti e ricco di inediti.

Perché crediamo nella libertà di espressione e vogliamo essere i primi a dimostrarlo con i fatti, rendendovi partecipi e regalandovi spazi che siano, in tutto e per tutto, vostri.

Sotto con i download dunque, e-reader alla mano e buona lettura a tutti!

Indice

Aldo Baseggio

L’incidente

Anna Riviera

Girotondo

Fantanerino

Annalisa Prina

La biblioteca

Luciano Tarquini

Il ranch

Favole e fiabe

Stryx

Sergio Sozi

Diamoci appuntamento

Rafael Castellar Das Neves

Uomo fantoccio

Dove sono i fiori?

Annamaria Scuro

Voci oltre la stanza (contatti)

Alberto Nicola Giulini

Amazzonica

Al futuro

Primigenia

Aldo Baseggio

L’INCIDENTE

Giacobbe non riusciva a dormire, continuava a ronzargli nella testa la scena dell’incidente a cui aveva assistito e non riusciva a capire quale era la stonatura che percepiva ma non riusciva a concretizzare.

Dunque, pensò, vediamo di ricostruire l’accaduto:

Stasera, venendo a casa dall’ufficio: L’automobile che ho davanti sta procedendo a velocità appena sostenuta quando, da una strada laterale a sinistra, una moto di grossa cilindrata sbuca a forte velocità senza rispettare lo stop e si schianta nella portiera anteriore della vettura. Il motociclista vola oltre la vettura, sempre in volo supera anche lo steccato della villetta di fronte e finisce dentro una piccola piscina gonfiabile che si trova nel giardino. L’automobile prosegue la sua corsa sbandando e si schianta contro il pilastro del cancello della villetta successiva. Freno molto bruscamente e, vedendo l’automobilista riverso sul volante, chiamo il 118 ed il 112 prima ancora di scendere, vedo un passante avvicinarsi all’auto, dopodiché scendo e mi avvicino all’automobile per vedere se posso prestare un primo aiuto ma l’uomo mi sembra non dia segni di vita, il passante mi dice che gli sembra morto. Vado allora a vedere che fine ha fatto il motociclista e lo vedo, stordito, inzuppato, scavalcare goffamente il bordo della piscina e poi sedersi per terra: gli chiedo come si sente e lui mi risponde di non sentirsi niente di rotto ma solo la testa che gli gira. Gli dico allora di non muoversi in attesa dell’ambulanza, mi volto a guardare la macchina e vedo una vampata improvvisa che l’avvolge: resto impotente a guardare maledicendo di non avere un estintore in auto, prendo il cellulare in mano e penso ma qual è il numero dei pompieri?.

Arrivano l’ambulanza, i carabinieri ed in lontananza sento una sirena, forse qualcun altro ha chiamato i pompieri.

Serviranno comunque a poco, l’automobile è già completamente carbonizzata e per l’uomo al suo interno adesso non c’è sicuramente nessuna speranza, ammesso, e spero per lui di no, che fosse ancora vivo.

Un carabiniere mi chiede se ho assistito al fatto e, alla mia risposta affermativa, prende i miei dati e mi chiede di presentarmi al comando la mattina dopo per stendere un verbale sull’accaduto che, mi dice, è comunque un incidente come tanti dovuti all’inosservanza del codice. Frattanto l’ambulanza ha portato via il motociclista, che vi è salito con le proprie gambe, ed i pompieri, erano loro, hanno spento i rimasugli del fuoco.

Bene, domattina andrò a fare la mia testimonianza: la stonatura che percepisco sarà dovuta al fatto che è la prima volta che mi capita di assistere ad un incidente del genere; è ora che dorma. Giacobbe finalmente si assopì. Si svegliò di soprassalto con la concretizzazione della stonatura: dove era finito il passante che per primo si era avvicinato alla macchina? Quando era scoppiata la vampata di fuoco l’uomo non c’era più. Cosa vado a pensare, chiaro che quando ha visto il fuoco è scappato, lo avrei fatto anch’io. Si girò dall’altra parte e si riaddormentò. L’indomani mattina per prima cosa avvisò l’ufficio che sarebbe andato nel pomeriggio e quindi si recò al comando dei carabinieri. Il maresciallo Cantarelli lo stava aspettando e lo ricevette subito.

Dunque signor Giacobbe DeMasi, mi racconti tutto quello che ha visto. Giacobbe raccontò di avere visto sbucare la moto dalla laterale a velocità sostenuta e schiantarsi nella portiera della macchina, il motociclista volare nel giardino della villetta e l’auto schiantarsi a sua volta contro