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Il mondo dentro - per cambiare il mondo fuori
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E-book101 pagine1 ora

Il mondo dentro - per cambiare il mondo fuori

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Info su questo ebook

Lʼautore ci porta ad intraprendere un viaggio comparativo tra il nostro vero movente e ciò che si crea fuori, compresi gli eventi classificati come “fortunati” e “sfortunati”. Molti hanno la percezione che il “caso” non esista ma dare ad esso connotati precisi corroborati da prove scientifiche è sicuramente un valore aggiunto.

Crisi, traumi, sensi di colpa, se compresi, offrono la risposta alla genesi dei nostri problemi, per non crearne più. Così essi vengono tramutati in opportunità e la vita diventa finalmente unʼesperienza degna di essere vissuta.

E poi il sesso... La fonte di tutto, la sfida più ardua che concede premi inarrivabili attraverso altre vie. Ma è per i pochi che comprendono il suo valore e quanto ci è stato dato nelle mani, con lʼopportunità di farlo fruttare a vantaggio di tutti e la gratitudine per quanto concesso.

Imprescindibile il ruolo della coppia, fulcro del discorso, crogiolo di soluzioni o fucina di problemi. A seconda dellʼapproccio, e da una onesta buona intenzione. Tutto ciò che nasce dal nostro intento, infatti, brilla come un faro nella notte ed indica ad altre Coscienze la nostra presenza in questa apparente solitudine, collegate dal sottile filo sensoriale al di là del tempo e dello spazio; la fisica quantistica lo chiama “entanglement”, “allacciamento”.

Ora tocca a noi guardarci dentro, se vogliamo cambiare il nostro mondo fuori.
LinguaItaliano
Data di uscita15 mar 2019
ISBN9788831607902
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    Anteprima del libro

    Il mondo dentro - per cambiare il mondo fuori - Andrea Pilati

    PREFAZIONE

    (da leggere assolutamente)

    Cosa ci spinge a volere di più dalla vita?

    Cosa ci spinge a chiederci perché siamo qui?

    Cosa ci spinge ad affrontare problemi presunti o reali che costruiamo con le nostre scelte quotidiane?

    Cosa ci spinge a risalire la china dopo che un improvviso avvenimento funesto sconvolge il lento fluire della nostra esistenza?

    La ricerca, questo spinge l’essere umano ad andare oltre, ma il limite dell’oltre è differente per ognuno di noi.

    In questo libro l’autore mette a nudo ciò che nella sua personale ricerca interiore ha trovato e ce lo dona.

    Profonde emozioni, profonde crisi e riflessioni che traghettano il lettore in un mondo che ognuno di noi ha dentro di sé ma spesso non ne varca nemmeno la soglia.

    La paura, come un passaggio a livello, cala sul desiderio di riuscire a percepire l’oltre… Ed allora veniamo presi per mano in questo percorso di introspezione per avere la possibilità di condividerlo lasciandoci scivolare come in un torrente nel quale ogni roccia che incontriamo viene smussata dall’acqua della nostra Coscienza che nel viaggio verso il mare deve rendersi consapevole e forte.

    Un viaggio che ci renderà forse più attenti e riflessivi, che ci aiuterà a giudicare più noi stessi che gli altri perché la nostra trave è pesante da portare e la pagliuzza che un tempo osservavamo negli occhi del prossimo oggi potrebbe volare via.

    Riuscire ad intravedere la bontà di chi dona senza chiedere, di colui che con la propria esperienza vuol tendere una mano non per sostenerci lungo il cammino ma semplicemente per far capire ad ognuno di noi che abbiamo gli strumenti per conquistare l’oltre.

    Parla affinché io ti veda (Socrate)

    Francesca Ghioldi

    SII IL CAMBIAMENTO CHE VUOI VEDERE NEL MONDO>(Mohandas Karamchand Gandhi)

    Quale Mondo? …vuoi vedere che intendeva altro?

    All’Universo non importa il compimento dell'obiettivo ma lo sforzo applicato per raggiungerlo.

    Un obiettivo è definito come uno scopo, un senso di un cammino, di scelte fatte, di scremature. Ad ogni incrocio una direzione da prendere, e solo una, qualcuno da perdere ed altri da incontrare. In ogni momento siamo chiamati a scegliere, e anche ora, cosa scrivere qui…

    Ma c’è un obiettivo primario che tutto sovrasta ed è lo scopo della nostra esistenza e su questo molti di noi hanno seri dubbi se si sentono porre una domanda del genere. Inutile negare a questo punto che prima di tutto occorre fare chiarezza sull'obiettivo da raggiungere, quello che Thoreau¹ ci ricorda nella frase …per non scoprire in punto di morte di non aver vissuto..

    Bella domanda. Chissà se ce la siamo fatta mai… Possiamo senz’altro dire che senza un obiettivo nessuna azione ha un senso, così come nessun viaggio ha senso senza meta o per lo meno direzione.

    L’obiettivo cos’altro può essere se non lo svolgere il proprio compito su questo pianeta nel quale abbiamo voluto scendere per raccoglierne l'esperienza, necessaria ad accrescere il grado di consapevolezza e quindi ad ampliare la nostra Essenza/Coscienza?

    Facciamo prima di tutto chiarezza sui termini, per evitare confusione.

    Per Essenza/Coscienza intendo colui (tu, io) che sta dietro agli occhi e utilizza i cinque sensi materiali per interagire con il mondo esterno, il mondo fuori. La Coscienza si nutre del silenzio, del mare calmo del nonpensiero. Comunicacon l'intelligenza di Dio, suo Padre, attraverso l'intuito, e il suo strumento, in questa dimensione, è l'intelligenza, con la quale utilizza i pensieri, li verbalizza trasformandoli in parole e attraendo così gli eventi che creano il destino, divenendone fautrice. Quando avviene il contrario, e i pensieri dominano, essi chiudono gli occhi interni e mostrano la loro realtà come una commistione di eventi legati al passato e al futuro, intrisi di timori, paure e fantasie. Ed il destino si subisce, chiamandolo fortuna o sfortuna.

    Più ci si sveglia e più gli occhi interni si aprono e si allargano gli orizzonti, espandendo la percezione fino ad arrivare, un giorno, a percepire la vera realtà.

    Per Essenza/Coscienza intendo quindi la misura della capacità di percepire, sentire, vedere con altri occhi. Sensi che si vanno mano a mano ad ampliare in proporzione a quanto vediamo dentro noi, quanto di questo Mondo Dentro conosciamo veramente. Più ci raffiniamo più si controllano i pensieri ed affiorano le intuizioni e più la fantasia lascia il posto all’immaginazione. Tutti abbiamo questi strumenti e la possibilità di utilizzare queste facoltà; siamo noi, tu, io, quella parte di Essenza risvegliata che sa di esistere al di là del corpo fisico e questo sapere di esistere lo chiamiamo consapevolezza. Più siamo consapevoli più siamo responsabili, in grado di rispondere. E più ampliamo la Essenza/Coscienza, più ci liberiamo (o liberiamo l’Essenza).

    Bene, proseguiamo…

    Prima di focalizzare l’obiettivo normalmente si passa un periodo di confusione, e qui iniziano i problemi perché l’obiettivo interno spinge verso l’evoluzione, in netta controtendenza con il Mondo fuori, creando così una lotta tra l’interno e l’esterno. Chi inizia a porsi dei dubbi sul Mondo fuori, chi percepisce che vi sia altro oltre ciò che esternamente trova, ha iniziato un percorso che lo porterà inevitabilmente ad un attrito, ad una sensazione di sentirsi incomodi con l’anelito interno e la realtà proposta. Tutto ciò che prima era certezza è confutato da un’altra visione della realtà e quella precedente, che ci andava stretta perché incongruente con le percezioni ed intuizioni del nostro Mondo interno, ora ci è caduta come un castello di sabbia asciugato dal sole.

    E come se non bastasse, in questo limbo in cui ancora non abbiamo compreso cosa è la realtà, ci tocca attraversare un periodo di confusione dovuto alla mancanza di comprensione del vero movente che ci ha spinto a essere qui. Bisogna fare chiarezza, non c’è alternativa perché molto spesso la stessa confusione è quella che noi stessi alimentiamo di proposito, per paura di affrontare quello che chiamiamo comunemente ignoto, che altro non è che il vero presente, slegato dai legami del passato con i suoi rancori, e dall’incertezza del futuro con le sue preoccupazioni.

    Eppure, a dire il vero, l'ignoto lo abbiamo già sperimentato quando eravamo nel ventre materno e nei primi anni di vita, quando ancora non ci avevano inculcato la falsa idea della temporalità e della linearità degli eventi. Ignari che invece gli eventi sono circolari, ma i loro déjà vu e le situazioni ridondanti dovrebbero farci comprendere che, come un criceto corre nella ruota, stiamo ripetendo sempre il medesimo effetto con una causa ben precisa, come quando si guarda un monotono spettacolo con personaggi differenti e diverse parti, ma tutte con il medesimo movente ed il solito prevedibile fine e causa di tutto: il trionfo dell'egoismo attraverso l'egocentrismo. Fino ad arrivare, estremizzando, all’egolatria, il culto del proprio Ego.

    Chi pensa per sé annulla gli altri ma non si rende conto che se si mette nei panni degli altri è lui che viene ad annichilirsi, perché prima o poi tutto ci rimbalza. Questa forma di

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