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Seduto su una stella. Posizionato in un angolo del cielo osservo il destino dell'umanità
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E-book312 pagine4 ore

Seduto su una stella. Posizionato in un angolo del cielo osservo il destino dell'umanità

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Info su questo ebook

Questo libro contiene le considerazioni semiserie di un essere umano frullato dalla società.

"Posizionato su una stella vedo l'umanità risvegliarsi tra caos e speranza. Brindo con prelibati cocktail galattici all'elevazione delle frequenze. Aprendo gli occhi a dinamiche planetarie gioco con esseri di luce. Impreco amorevolmente con il quasi inudibile sentore di sprecare un'altra esistenza a meno che qualcosa di straordinario accada"

Paolo Milanesi

Filosofo e musicista, dalla sua stella personale riflette sui cambiamenti che possono favorire l'avvento di una nuova umanità composta di persone felici e realizzate.
LinguaItaliano
Data di uscita21 dic 2021
ISBN9791220369015
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    Anteprima del libro

    Seduto su una stella. Posizionato in un angolo del cielo osservo il destino dell'umanità - Paolo Milanesi

    Capitolo 1

    Mondo interiore e mondo esteriore

    Siamo immersi nel mondo, come bustine di tè nell'acqua ma c'è un'unica e sostanziale differenza. Il tè si scioglie naturalmente, si lascia andare, si abbandona annullandosi per creare una gustosa bevanda; il tè si adatta ad essere trasformato, a perdersi nell'ambiente ottimale per realizzare il suo scopo, la sua missione di scomparire in quanto polvere per divenir bevanda. Noi invece ci irrigidiamo, impediamo a noi stessi di riconoscere la nostra reale essenza, blocchiamo la nostra naturalezza, costruiamo quelle corazze energetiche ben studiate da Wilhelm Reich, Alexander Lowen e dalla bioenergetica.

    È vero, è la società che ce lo impone, è tutto così difficile e complicato. Ci programmano e ci programmiamo. Noi poi siamo abilissimi a metterci i bastoni tra le ruote, a denigrarci e giudicarci estraendo continuamente dal nostro cappello magico scuse, convinzioni limitanti, giustificazioni. Usiamo il biasimo, incolpiamo gli altri e così facendo ci scordiamo della nostra vera responsabilità: conoscere chi siamo ed esprimerlo, viverlo, testimoniarlo. Ci identifichiamo di volta in volta con una parte che ci separa dal resto ritrovandoci frammentati, governati da forze in contrasto tra loro.

    Il mondo ci spreme e noi abbiamo poca voglia di collaborare con la vita per far nascere una gustosa sostanza interiore che sa di felicità essenziale e di ambrosia perchè siamo distratti. Ci troviamo tra il mondo e l'essere, quel regno di Dio che non riusciamo a conoscere perchè troppo impegnati a identificarci con altro. Poi rimaniamo di nuovo delusi da qualcosa o da qualcuno cui abbiamo dato le chiavi della nostra felicità per ritrovarci ad inseguire di nuovo.

    Viviamo tra dentro e fuori, interno ed esterno. Poniamo lo sguardo fuori e saltuariamente lo portiamo dentro; quest'ultimo sguardo (dentro di noi) potrebbe essere la chiave per risolverci in quanto enigma. Con l'aiuto del respiro possiamo rallentare la presa del mondo esterno, recuperare il tesoro dell'attimo.

    Respirando prendo consapevolezza di me adesso.

    Ho scoperto che ci sono cose semplici che possono rendere felici le persone, per lo meno con me funziona. Mi sento libero quando lascio cadere i giudizi, quando vedo le cose per quello che sono, quando abbraccio un'emozione per quello che è e smetto di colorarla con il pennello delle costruzioni mentali.

    Mi sento libero quando respiro, quando sono immerso nella natura, quando guardo il cielo con meraviglia, quando sono con qualcuno in particolare che mi fa stare bene, quando sono semplicemente presente a ciò che è, quando amo, quando mi rilasso, quando risolvo i problemi.

    Adesso vorrei per un attimo distaccarmi dal mondo e divenire osservatore neutro, imparziale. Me lo concedo il tempo di questo libro. Vorrei che le soluzioni piovessero per tutti, che ci fosse abbondanza per tutti, che tutti potessero trovare la propria essenza e la propria strada adesso. Se la felicità fosse pioggia, ti auguro di bagnarti ora.

    Respirando puoi percepire il tuo corpo, percepirlo come un'unità composta da miliardi di cellule, fenomeni ed attività. Puoi percepirti nel mondo come miracolo da scoprire continuamente e non come qualcosa che si dà per scontato ogni giorno.

    Respirando riconosco che esistono contemporaneamente un mondo fuori di me e un mondo dentro di me.

    Respirando puoi guardare la tua realtà interna ed esterna con meraviglia e stupore.

    Respirando lascio che le mie cellule si riempiano di luce.

    È reso tutto così difficile perchè viviamo in una matrice che altri, non sempre con le migliori intenzioni, hanno la presunzione di pilotare inserendo continuamente comandi e regole particolari. Intanto dimentichiamo la nostra libertà, il nostro potere, la nostra anima che tutto conosce essendo in contatto con il mistero. Ci accontentiamo di essere guidati da sonnambuli.

    Il mondo interiore vive in sintonia con una mente abilmente programmata nel bene o nel male, capace di creare vizi o virtù, pregi o difetti, malattie o salute perfetta.

    Il mondo esteriore è costruito intorno a immagini e forme in movimento, regole e regolamenti sociali, individui convinti di essere qualcosa di definito, riempiti di giudizi, etichette e credo.

    Il mondo interiore come funziona? Cos'è quell'essenza di cui parlano i mistici? Esiste? E' forse un nettare magico? È essere o nulla? Che consistenza ha? Come la si può sperimentare? Cosa potrebbe permetterle di brillare, di far sentire il suo gusto ambrato o speziato che sia. Si tratta forse di un vino, di una prelibatezza? Che gusto ha la nostra essenza?

    Nella mitologia l'ambrosia è il cibo o la bevanda che rende immortali, come nell'induismo l'amrita è l'acqua della vita eterna. Gesù alla samaritana presso il Pozzo di Giacobbe offre l'acqua che toglie ogni sete e che è in grado di diventare una sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna" in chi la accoglie. Qualcosa di veramente straordinario.

    Dentro di noi esiste un regista interiore? Verso dove vuole condurci? Le nostre esperienze che senso danno alla trama del film? Il nostro libero arbitrio fino dove arriva?

    Respirando puoi rilassarti accogliendo ciò che è, qualunque cosa sia. Respirando puoi lasciare andare le tensioni e semplicemente accettarti nell'ora. Ciò che è, è. Lascia che sia semplicemente ciò che è respirando. Sii pura accettazione.

    Oltre tutti i fenomeni che stanno accadendo nel tuo sistema mente-corpo respirando puoi percepire qualcosa di immortale, la tua essenza. Respirando accettati per tutto ciò che sei. Chiudi gli occhi e respira, semplicemente. Bastano pochi secondi. Il respiro è la porta.

    Di cosa si inebriano i mistici? Ci si può ubriacare di vino o di divino. Forse un mondo di mistici sarebbe migliore perchè popolato da individui realizzati nella verità, amici del mistero che ci conduce. I mistici sono integri e sereni nella loro personalità presente perchè hanno trovato il tesoro dentro di sè. Si sono risvegliati all'essere e al non essere.

    In un mondo risvegliato ci sarebbero più sorrisi, feste, persone danzanti senza scopo alcuno se non quello di celebrare. Sarebbe una festa continua perchè ogni attimo è meraviglioso. I mistici osserverebbero per vedere che tutto proceda a gonfie vele, vigilando sulle menzogne.

    L'ama e fa quello che vuoi agostiniano diventerebbe una regola viva. E' la serietà che uccide il mondo, è la pesantezza dell'esistere in una società malata alla radice che ne fa una valle di lacrime forse troppo spesso. L'uomo non cerca e non trova dando tutto per scontato ed inseguendo falsi idoli, o per lo meno cerca cose che sembrano per lui importantissime ma che in realtà sono surrogati (sostituti di qualcosa che ha valore reale).

    Perchè inseguiamo i soldi, il cellulare di moda? Perchè aneliamo al potere, alla fama? Perchè invidiamo o siamo gelosi? A cosa ci porterebbe ciò che desideriamo avere? Perchè ci attacchiamo alle cose e alle persone? Perchè ci sono persone che godono nel calpestare il prossimo? In che modo cerchiamo di colmare i buchi neri nella psiche? La macchina nuova bella e costosa cosa mi fa vivere interiormente? La vincita al gioco cosa appagherebbe? Un miliardario potrebbe accontentarsi ma lo farà o vorrà sempre di più? Perchè questo desiderare infinito? E' questo che ci trascina di esistenza in esistenza?

    Il mondo interiore è popolato di bisogni, di demoni che chiedono di essere nutriti, di credo che vogliono essere assecondati. Siamo in mano ad una mente pazza ed il mondo esteriore è lì per assecondare il nostro inconscio, per rispondere alla nostra programmazione. Possiamo essere divorati dai nostri demoni interni oppure da demoni esterni. Abbiamo una via di scampo?

    Viviamo continuamente in queste due realtà. Per fortuna esistono metodi in grado di neutralizzare le negatività.

    Respirando sono consapevole di muovermi tra mondo interiore e mondo esteriore.

    Respirando so come creo la mia felicità e la mia infelicità.

    Dando l'assenso alla paura soffochiamo la libertà e diventiamo più facilmente manipolabili. Uccidendo l'intelligenza e la capacità di ragionare ci adagiamo su abitudini e seguiamo regole standard, lasciamo che i telegiornali ci deprimano, alimentiamo idoli costruiti dai media.

    Permettiamo a individui indegni di guidarci. Una gerarchia si occupa di dare ordini dall'alto, di diffondere la propria volontà. Esteriormente siamo governati da entità benefiche o malvagie? Interiormente siamo mossi dalla consapevolezza, da programmi costruttivi o da programmi di paura, scarsità e fallimento? Siamo uomini o caporali? Da chi o cosa ci lasciamo condurre? Il nostro destino quanto è ancora modificabile?

    Respirando prendo possesso del mio vero potere.

    A volte sembra indispensabile dover manifestare il nostro impeto di comando, prevaricare, far capire che noi siamo molto importanti, essenziali. Sono qui, esisto vorremmo gridare sbattendo sul tavolo la nostra verità. Noi, il nostro ego, la cristallizzazione di credenze su tutto; noi e la nostra tossicità mentale. Il nostro amatissimo ego distorto che chi più, chi meno, tutti abbiamo creato ed alimentato.

    Cosa c'è nell'uomo capace di creare inferni o paradisi? Il nostro mondo interiore si colora identificandosi con bugie e surrogati presi dall'esterno; crediamo a questo e a quello. È davvero la prima volta che ci troviamo qui? A volte ho dei flash e percepisco una sorta di stanchezza esistenziale, una circolarità di dinamiche ripetute? Avrò forse già respirato certe atmosfere?

    Quando IO sarà in grado, se non di fondersi nel NOI, perlomeno di accettare un TU, probabilmente ci sarà più rispetto. Vedremo con gli occhi dell'altro, cammineremo nelle sue scarpe, ci ascolteremo. È ancora epoca di divisioni perchè è con la divisione, mettendo gli uni contro gli altri, che i pochi controllano i tanti.

    Per me la storia è interamente discutibile. È accaduto ciò che è accaduto perchè si sono accettate determinate regole del gioco. Ho ascoltato storie di tragedie, violenze e guerre. L'animale nell'uomo trova sempre un modo di manifestarsi e l'uomo sa essere più che animale, diventando belva feroce, bestia o demone. Chi non ha un sentore dell'anima o non conosce la compassione può ancora godere con sadismo nel distruggere e nell'umiliare. La storia insegna.

    Chi dirige le sorti del mondo quali benefici ha tratto dal mandare a morire migliaia di padri di famiglia, di figli, dal creare crisi, dall'impedire alle persone di risplendere facendo credere che sia importante tutt'altro? Cosa ha ottenuto? Cosa ottiene? Cosa otterrà ancora?

    Ci sono pochi che riescono ad avvelenare l'umanità intera e questo è drammatico. Essi vogliono burattini, robot, non vogliono persone intelligenti, non amano gli individui liberi. Vogliono schiavi. Una nicchia di satanisti della peggior specie, travestiti da buon pastore si diverte a dirigere i giochi e le pedine si lasciano guidare. Tutto fila via liscio come l'olio, secondo i loro piani e noi ci troviamo ancora una volta in mezzo al caos.

    Viviamo tra il personale ed il sociale, tra soggetto e ambiente, siamo esseri sbattuti in una società che può essere civile solo per alcuni versi. In realtà è gravemente minacciata.

    Personalmente tante volte sono caduto e tante volte mi sono rialzato, ho sbagliato e fallito per riprovare di nuovo. Tante volte ho capito l'inutilità di ciò che stavo inseguendo ma sbagliando imparavo. Seguivo la mia meccanicità, le mie abitudini, in modo inconsapevole, come inconsapevolmente le pecore obbediscono all'abbaiare del cane. Seguivo le mie paure che mi facevano cercare rifugio in falsi profeti mentali invece di cercare di liberarmi da loro.

    Chi seguiamo nel nostro mondo interiore? Ed in quello esteriore?

    La mente può essere una prigione.

    Respirando mi rendo consapevole delle mie paure, dei miei credo, dei miei valori e dei miei bisogni. Comprendo di essere governato da forze. Comprendo le mie Tavole della Legge. So che posso salire o scendere nella hit parade delle emozioni, dalla disperazione alla beatitudine.

    Forse è più comodo essere comandato, cedere la propria libertà in cambio di qualche forma di sicurezza. C'è bisogno di uno che dica Fai questo, fai quest'altro in nome di chissà quale dovere sociale imposto come ipnosi alla massa. Nelle piazze ad ascoltare certi duce non c'era nessuno, erano vuote, nessuno ad acclamarli. O forse no? Forse si ha il bisogno di idolatrare qualcuno anche se il presunto salvatore non si sa verso dove possa condurre. La storia insegna.

    Non è assurdo aver permesso le leggi razziali? Non è bizzarra la pseudo scientificità che le ha sostenute? E quelli che urlavano con la voce carica di odio e rabbia nei loro sfarzosissimi eventi? Non è surreale aver dato loro tutto quel potere? Già idolatrare un cantante, un calciatore, un telefono di moda è un fenomeno bizzarro e discutibile; è però meno pericoloso.

    Così facendo ci si adagia su un fiume di inconsapevolezza che ci conduce inesorabilmente fino alla morte, cosa certa ed inderogabile, realizzando di non aver centrato lo scopo profondo. Quale? La cucina nuova, l'auto di lusso, il milione di euro? No, il conoscere noi stessi in profondità, il sapere chi siamo veramente. Questo è un dovere soggettivo. Da qui, dall'amicizia con il nostro sé, la società trarrà il massimo beneficio e noi non necessariamente dovremo rinunciare al resto. Saremo risvegliati tra gli zombie.

    Avverrà un risveglio in un momento preciso del nostro viaggio probabilmente eterno di cui abbiamo dimenticato le origini ed il fine. Avverranno diversi satori (piccoli risvegli) prima di aprire gli occhi definitivamente lasciando cadere ogni illusione.

    Forse per questo viaggiamo, non incontrando mai noi stessi crediamo di dover diventare qualcosa di altro e che sia un altro a doversi prendere cura di noi. Poi finiamo per credere che sia l'altro il responsabile, sia esso benefattore o malintenzionato.

    Perchè non provare a recuperare qualcosa di questa magia nascosta dentro di noi? Non dico tutto, pochi vi riescono, ma almeno ciò che ci permetta di essere più felici e realizzati per abbellire il mondo e farlo vivere di fratellanza, gioia, pace, amichevolezza e rispetto.

    Perchè non liberarci dei tiranni interiori e di quelli esteriori? Troppo difficile? Forse sì, ma preoccuparsi eccessivamente, l'aver paura, lo sperimentare continuamente emozioni negative, il cedere il controllo del pensiero a istituzioni manipolatorie a cosa porta? Lamentarsi, denigrare, biasimare fino a che punto è costruttivo? La società se vuole sa tirare fuori il peggio. Noi dobbiamo riuscire nell'opposto.

    Respirando mi rendo conto di essere responsabile del mio destino.

    Respirando recupero la verità su me stesso.

    Creiamo continuamente rifiuti emozionali. Ci vorrebbe una bella pulizia interiore più spesso, una trasformazione interiore. Per questo dobbiamo aprire gli occhi a ciò che accade in noi, attivare abilità nascoste.

    Fermati un attimo. Respira. Scrollati di dosso le tensioni e le frustrazioni. Liberati dei pesi e dei fardelli del mondo. Dimentica ciò che accade fuori. E' la società in cui viviamo responsabile dell'andamento di questo mondo, e noi la sosteniamo con il nostro consenso. Aderendo alla società con occhi bendati ci identifichiamo con le sue regole. Aderendo alla nostra voce interiore possiamo scoprire la vera bellezza della vita e la verità su ciò che è giusto o sbagliato. Ascoltando la nostra anima vivremo certamente meglio e sapremo di essere su una retta via.

    Il sistema definisce i soggetti come gli è comodo, stabilisce le regole del gioco, ripete schemi con giocatori diversi. Il Novecento ha visto enormi trasformazioni. Quali menti hanno deciso le sorti dell'umanità nel secolo scorso? Chi ha deciso veramente? Chi tirava i fili delle marionette? Cosa pensate ci aspetti adesso?

    A volte un saggio si sveglia e dice la sua; alcuni lo seguono. È come una brezza primaverile che accarezza il volto in una soleggiata giornata in montagna. Qualcosa di fresco e rinvigorente si manifesta, come apertura verso l'infinito. La verità accarezza l'anima come farebbe un santo.

    Ti viene voglia di calmare il respiro ed essere. Quando ascolti le parole della verità, ti senti a casa, sei libero dalle menzogne. Entrare nel significato profondo di quelle parole o perderti negli occhi del maestro, nella sua voce è una benedizione. Respirando mi apro alla verità. Sono consapevole del patrimonio immenso tramandato dai mistici.

    Dentro e fuori, interno, esterno. Viviamo tra il fuori e il dentro per lo più concentrati sulla realtà esterna. Non ascoltandoci non possiamo seguire la voce della nostra anima che vuole realizzarsi attraverso di noi. Noi siamo strumenti dell'anima, e invece seguiamo programmi automatici come robot, vivendo in condizionamenti.

    Eppure sperimentiamo il mondo esterno anche con le qualità e le potenzialità del nostro mondo interiore. C'è chi colora il suo destino con la rabbia, chi con la fiducia, chi con la disperazione, chi con la serenità. Le vibrazioni che emettiamo sono magnetiche. Il mondo non è indifferente ai nostri pensieri.

    Abbiamo un sentire sacro che va attivato. Il nostro sentire ci pone in contatto con sensazioni, emozioni, ci aiuta nel discernimento. Quando il sentire è puro e non contaminato da pregiudizi è un vero maestro. Ciò che è, è ma io ho ancora forza e potere su ciò che potrebbe divenire. Sono responsabile, ho la capacità di rispondere in un certo modo.

    Respirando attivo la mia capacità di rispondere alle persone ed agli eventi.

    Respirando prendo contatto con il mio vero potere.

    Se sei arrabbiato proietti la rabbia fuori; se trovi la rabbia fuori la tua rabbia interiore può essere innescata come accade con il diapason, per risonanza. Della rabbia cosa te ne fai? La scarichi, la reprimi o la trasformi.

    Se sei felice dipingi il mondo di cose belle. Se sei preoccupato i problemi si accumulano nella tua mente come nubi pronte a scaricare deprimenti temporali. Sono nuvole che potrebbero passare ma che invece tu tieni lì, ancorate come barche nel mare dell'incoscienza.

    Il pensiero crea. Le vibrazioni attraggono. La consapevolezza permette di dirigere la nave come farebbe un comandante saggio.

    La vita è un soffio. Inspiri, espiri e la vita è già passata. Un giorno realizzerai questo per l'ennesima volta forse nell'eternità, con qualche lacrima e sorriso, qualche ruga in più, tra successi e fallimenti, preferenze e contrasti, amicizie e scontri. Un giorno sperimenterai il tuo ultimo attimo esistenziale in quanto personalità temporanea e tutto svanirà come un sogno. Ci saranno applausi in quel momento? Tu cosa vorresti? Come vorresti essere ricordato? Cosa avrai lasciato in eredità? Quale premio finale riceverai dal mondo? E dalla patria celeste?

    La vita cosa farà? Si fermerà per tributarti un applauso o è così crudele la vita da proseguire incessantemente, da permettere la malattia, la sofferenza la morte e non fermarsi nemmeno per dirti grazie di essere stato qui?

    Cantava il buon Freddie

    "...Qualunque cosa accada, lascio tutto al caso...

    Lo spettacolo deve andare avanti"

    Vorresti essere ricordato dai posteri come un grande conquistatore, un grande musicista, magari vorresti aver potuto conquistare il mondo come certuni. Ciò che insegui magnetizza il tuo futuro. Lo credi impossibile ora? Di quale mondo sarebbe meglio divenir padrone? Conquistando se stessi si può andare ovunque con chiunque, anche all'inferno. Con il sé risvegliato si potranno consolare i demoni senza alcun timore. Perchè noi siamo più di tutto ciò che crediamo. Siamo altro, siamo oltre.

    Il dio che abita nella sua casa ama incondizionatamente. Riconoscere di essere dèi è un'impresa titanica. Cominciamo con il poco, cominciamo ad attivare la nostra presenza, respirando e ascoltandoci. Diventiamo testimoni delle nostre dinamiche interiori, dei nostri schemi e di come interagiscano con il mondo esterno.

    Respirando sono ciò che sono.

    Respirando sono consapevole di non sapere tutto su di me

    Respirando so che posso programmarmi per vivere al meglio.

    Cosa accadrà nel giorno del commiato? Porterai con te ologrammi carichi dell'essenza di ogni tua esperienza e le risposte ai valori che hai dato alle cose della vita. Avrai raccolto ciò che hai seminato nel bene e nel male. Ciò in cui hai investito ti reclamerà forse con qualche rimpianto. Come tante persone semplici che hanno vissuto ordinariamente, come i più ricchi del mondo, come i malvagi, di fronte a quell'attimo siamo tutti uguali. Poveri e ricchi, buoni e cattivi.

    Forse saremo pesati dall'amore o da qualche spirito intelligente. E forse non sarà la meta finale ma la fine di un percorso, l'arrivo in una stazione aspettando il prossimo treno. E' così la vita, fatta di paradossi.

    Se in questo preciso momento stai sorridendo è un buon segno, significa che stai per cogliere la dimensione bizzarra dell'esistenza, stai capendo il non senso di dare troppo peso a certe cose. Stai comprendendo che ci sono cose più importanti di altre, valori superiori rispetto ad altri che possono portarti in paradiso o all'inferno. Puoi comprendere adesso che puoi essere padrone del tuo destino fino a dove sia possibile.

    Cosa scegli? La schiavitù o la libertà? In che mondo vorresti vivere? Accompagnato da che tipo di umanità?

    La vita acquista la sua importanza anche per la tua presenza. Dovevi essere qui in questo preciso istante e per tutto il resto del tempo a tua disposizione. Nato in quel preciso luogo e tempo, tu ci dovevi essere. Perchè? Ascolta la tua voce interiore che ha sete di condurti momento per momento verso il destino più bello. Basta chiederlo!

    Perchè sono qui?

    Cosa devo imparare?

    Qual'è il mio destino più bello?

    Quali straordinarie esperienze posso realizzare?

    L'idea di compiere un'opera di auto liberazione può darti una scossa. Cominciare a comprendere il modo in cui il nostro mondo interiore interagisce con quello esteriore è una bella missione e necessita di molta attenzione.

    Respirando sono consapevole di muovermi continuamente e contemporaneamente tra mondo interiore ed esteriore. Non sempre sono consapevole di entrambe. Viviamo nel mondo esteriore interpretando ogni evento con la nostra interiorità. Decidiamo il nostro destino passo dopo passo fin dove ci permette il libero arbitrio.

    Io intanto, rapito da qualcosa di magico, mi ritrovo seduto su una stella ad osservare il mondo. Da quassù forse diventerà tutto più chiaro. Sono curioso di scoprire ciò che accade adesso.

    Capitolo 2

    Mi perdo in un cielo qualunque

    Ti è mai capitato di trovarti in collina durante una notte stellata? E' meraviglioso. Per oltre trent'anni ho suonato in gruppi musicali e un dono che mi ha fatto questo mestiere (impegnativo come tanti altri), è quello di farmi trovare la notte sotto un cielo stellato particolare. È accaduto più volte in svariate località di tutto il nord e centro Italia.

    Mi è capitato sulle colline piacentine, liguri, in riva al mare, su cucuzzoli, in boschi dal profumo selvatico. Una vera magia. Un giorno, in un prato collinare guardando il cielo vidi una stella cadente ed espressi un desiderio che non si avverò. All'epoca una ragazza faceva battere il mio cuore e pensavo a lei continuamente. Mi era già capitato altre volte.

    Qualcuno in grado di far battere il cuore è una bella cosa e vedere una stella cadente è una cosa rara. Il cuore batte e ci si apre alla realtà interiore, la

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