Il conventaccio
Di Liliana Lupi
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Info su questo ebook
Chi leggerà questo testo autobiografico non potrà non porsi domande come queste. E il discorso sulle ‘radici’ non è casuale, perché questa è una storia legata alla terra. Il mondo ritratto dall’autrice è quello della mezzadria: un particolare sistema contadino tipico dell’Umbria, e di buona parte dell’Italia centrale, fino agli anni Sessanta del Novecento. L’istituto mezzadrile è oggi scomparso dalle nostre campagne.
L’autrice descrive la mezzadria da un punto di vista socio-economico e soprattutto offre una vivida rappresentazione degli usi di quel tempo: dalla tosatura delle pecore alla tintura della lana, dall’aratura pre-meccanizzazione al lavaggio dei panni con la cenere e un tipo di sapone fatto in casa, a base di grasso di maiale lavorato con la soda.
Il ‘conventaccio’, la fortezza medievale semicrollata adattata a casa colonica nella quale l’autrice ha vissuto gli anni felici dell’infanzia, diventa la metafora di un mondo in disfacimento e troppo spesso ignorato, nei confronti del quale non si può non provare una certa nostalgia.
La pubblicazione è arricchita da foto d’epoca e disegni realizzati dall’autrice.
Nata a Ficulle, in provincia di Terni, Liliana Lupi ha vissuto in diverse città italiane, per stabilirsi a Roma nel 1962. In pensione dal 2004, ha lavorato nel campo della moda per oltre quarant’anni.
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Anteprima del libro
Il conventaccio - Liliana Lupi
Nota
Il Conventaccio
I miei ricordi
Liliana Lupi
Edizione digitale: marzo 2014
realizzata da Scrittura a tutto tondo
IL CONVENTACCIO
© 2014 Liliana Lupi
Tutti i diritti riservati
Copertina: Studio Ariete
Creazione dell’eBook: Scrittura a tutto tondo
Questo eBook è stato auto-pubblicato dall’autrice Liliana Lupi tramite Narcissus e può essere utilizzato per sole finalità di carattere personale: senza l’esplicito consenso dell’autrice, il testo, le fotografie e i disegni non possono essere riprodotti o adattati con alcun mezzo, né in tutto né in parte. Chi desiderasse farlo è pregato di richiederne l’autorizzazione qui: http://www.scritturaatuttotondo.it/contatti/
Nota per chi legge su Kindle. Su alcuni eBook reader Kindle le illustrazioni a corredo del testo potrebbero inizialmente apparire a dimensioni ridotte. Per vederle a tutto schermo, occorre selezionarle ed evidenziarle.
ISBN: 9788869092770
ASIN: B00J8OWBXS
Versione 1.1 - aprile 2014
(aggiornamento metadati)
Quarta di copertina
Quanto è importante avere solide radici? Quanto conta avere un buon rapporto con l’ambiente sociale dal quale si proviene?
Il lettore de Il conventaccio non potrà non porsi domande come queste. E il discorso sulle radici
non è casuale, perché questa è una storia molto legata alla terra. Il mondo ritratto dall’autrice, in questo testo autobiografico, è quello della mezzadria: un particolare sistema contadino tipico dell’Umbria, e di buona parte dell’Italia centrale, fino agli anni Sessanta del Novecento. L’istituto mezzadrile è oggi scomparso dalle nostre campagne.
L’autrice descrive la mezzadria da un punto di vista socio-economico e soprattutto offre una vivida rappresentazione degli usi di quel tempo: dalla tosatura delle pecore alla tintura della lana, dall’aratura pre-meccanizzazione al lavaggio dei panni con la cenere e un tipo di sapone fatto in casa, a base di grasso di maiale lavorato con la soda.
Il conventaccio
, la fortezza medievale semicrollata adattata a casa colonica nella quale l’autrice ha vissuto gli anni felici dell’infanzia, diventa la metafora di un mondo in disfacimento e troppo spesso ignorato, nei confronti del quale non si può non provare una certa nostalgia.
La pubblicazione è arricchita da foto d’epoca e disegni realizzati dall’autrice.
Nata a Ficulle, in provincia di Terni, Liliana Lupi ha vissuto in diverse città italiane, per stabilirsi a Roma nel 1962. Ha lavorato nel campo della moda per quarant’anni; è in pensione dal 2004. Ha un marito, tre figli e cinque bellissimi nipoti.
I
Sono nata e ho trascorso i miei primi dodici anni, a cavallo del 1950, in una casa di campagna nel Comune di Ficulle, una ventina di chilometri a nord di Orvieto. Al cosiddetto Conventaccio
, oggi in rovina, sono perciò legati tutti i ricordi della mia infanzia e soprattutto la memoria di mio padre, che ho perso pochi mesi dopo aver lasciato quella casa.
L’aspetto attuale del luogo non è purtroppo tale da aiutarmi a rinfrescare quei ricordi e quella memoria: il lungo, alto muro, che da tre lati circondava la casa, in gran parte crollato; la casa stessa ridotta a un cumulo di macerie; i dintorni, sui quali sta sorgendo una serie di graziose villette, quasi irriconoscibili.
Ma non è tutto: molte delle persone con le quali ho diviso quegli anni non ci sono più; quelle che restano conservano ricordi appannati quanto e più dei miei; anche l’ambiente culturale e sociale è profondamente cambiato, persino nel linguaggio.
Le vicende seguite a quel periodo mi hanno privata anche di quegli oggetti materiali che possono