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Mi scusi Signorina
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E-book115 pagine1 ora

Mi scusi Signorina

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Info su questo ebook

Chi lavora in un negozio, spesso, è a contatto con delle figure particolari che possono trasformare una giornata positiva in una strana o addirittura negativa. Un cliente può avere il potere di modificare l’umore di un venditore e di stupirlo o di innervosirlo. Il motivo? Ciò che tale personaggio dice e ciò che compie possono diventare oggetto di derisione o stress totale da parte del commesso che, in un determinato momento, si trova al suo servizio.

Soltanto chi svolge o ha svolto questo mestiere sa cosa significa tollerare degli atteggiamenti fuori dal comune, che generano preoccupazione e spingono il venditore a pensare: "Perché questo cliente non chiude la bocca? Perché non la smette di comportarsi in questo modo?".

Attraverso una verve ironica, si vuole ripercorrere un viaggio nel mondo delle sciocchezze che interessano i clienti, protagonisti del commercio; protagonisti di un libro.
LinguaItaliano
Data di uscita20 mar 2014
ISBN9788891135919
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    Anteprima del libro

    Mi scusi Signorina - Sara Atzori

    futuro.

    CAPITOLO PRIMO

    Il cliente maleducato

    Il cliente maleducato è colui che ha la capacità di suscitare in te, commesso del negozio, un forte senso di rabbia. È la persona che può rovinarti la giornata oppure può aggiungere legna nel fuoco alla tua giornata che è già parecchio infernale. Sfortunatamente, tu non puoi e non devi lamentarti. L’unica cosa che devi fare è accettare in silenzio e farti seppellire dalle sue parole e dai suoi gesti offensivi. Certamente, non sempre devi permettere che ti abbattano; in certi casi, ti è consentito intervenire per spiegare, in maniera pacifica ed educata, qual è l’errore compiuto dal cliente. In quel caso, lo persuadi a ragionare e ad assumere un atteggiamento differente nei tuoi confronti, perché lui non è superiore a te e tu hai i suoi stessi diritti. L’unica differenza sta nel fatto che tu devi vendere e, quindi, sei costretto ad abbassare la cresta.

    Esistono varie tipologie di cliente maleducato:

    I.1. Il cliente selvaggio

    È il caso di un cliente che era in compagnia di altre persone, ma nel negozio è entrato da solo. Ha osservato velocemente gli oggetti in vendita e, improvvisamente, ha iniziato a urlare verso gli amici dicendo loro di entrare dentro. Il negozio si è trasformato in una giungla e il cliente è diventato un selvaggio. Le sue urla facevano tremare il pavimento; gli scaffali sembravano colpiti da un attacco improvviso di tip-tap; gli abitanti del quartiere si sono affacciati alle finestre credendo si trattasse di un attentato terroristico. In quel preciso istante, ho lasciato perdere, non sono intervenuta e non gli ho impedito di gridare, perché ho pensato che da un momento all’altro avrebbe smesso.

    Appena gli amici sono entrati, il negozio si è trasformato in uno stadio, mentre i tifosi esultano per i calciatori che entrano in campo. Il negozio sembrava vittima di una delle dieci piaghe d’Egitto: l’invasione delle cavallette. Sono entrati numerosi, parlavano a voce alta e io mi sono trasformata in un mostro dai mille occhi, stando attenta a ognuno di loro, preoccupandomi che potessero rubare o far cadere qualche oggetto.

    L’unico gesto che ho potuto compiere è stato di osservarli mentre stavano visitando il negozio, perché d’altronde l’urlo iniziale era durato pochissimo e non era stato necessario rimproverare la persona; inoltre, il fatto che parlassero a voce alta non era motivo di lamentela, poiché si trattava, sì, di un luogo riservato, ma non come una chiesa o una biblioteca. Parlare a voce un po’ più alta del normale può essere accettabile.

    Nel caso di un altro gruppo di clienti, invece, sono intervenuta, perché ho sentito che si esprimevano attraverso urla molto forti, ma soprattutto parolacce. Non è stato essenzialmente il gesto che ho condannato, ma il luogo in cui è stato compiuto. A tutti gli individui capita di aumentare il tono della voce o di pronunciare qualche termine sgradevole; ma se questi gesti sono compiuti in un luogo pubblico e si mette in mostra il proprio carattere e il proprio vissuto, in questo caso, si tratta di atteggiamenti sbagliati e non adatti in determinate circostanze. Una situazione simile alla precedente, ma con qualche piccolo dettaglio che ha fatto la differenza, costringendomi, così, a considerare anche il luogo in cui è stato compiuto il cattivo gesto.

    I.2. Hello, Ciao, Hola, Bonjour

    Il secondo tipo è quello che non saluta quando entra nel negozio. Tu fai il primo passo e dici: «Buongiorno!». Ma niente…Tenti di nuovo, magari in Inglese: «Hello!». Niente…Allora pensi: Forse non mi ha vista. Ti fai notare. Niente…Gonfi un palloncino e lo fai scoppiare…Niente ancora…Suoni una trombetta, fai esplodere una bomba, lo fai mordere da un pitbull. Niente, non si accorge di nulla. E pensi: Forse questo cliente pensa che il negozio sia un self service e non ci sia nessuno che lo gestisce….

    Allora pensi di seguirlo perché sembra un individuo sospetto. Finalmente si accorge che ci sei anche tu nel negozio; sei un essere vivente anche tu; sei sopravissuto anche tu al virus che ha colpito la popolazione mondiale. Ma prosegue la sua visita senza degnarti di un saluto. Improvvisamente, senti che si rivolge a te, dicendo: «Mi scu…» - «Prego, mi dica», rispondi. Ma ti accorgi che si tratta soltanto di un falso intervento. In realtà, il cliente, non ha bisogno del tuo aiuto. E continua silenziosamente la gita.

    Interessante è il fatto che il cliente resta dentro il negozio per circa dieci minuti e in questo arco di tempo si isola e non dà segni di vita, eccetto quel leggero Mi scu…. Finito il giro, ti guarda ed esce senza salutare. Tu, invece, educatamente, lo saluti: «Arrivederci!».

    Una situazione che si verifica spesso è quella in cui una coppia o un gruppo di clienti entrano e soltanto uno o alcuni salutano, ma gli altri no. È come se in quell’istante avessero dei pensieri per la testa o qualche preoccupazione che li distrae momentaneamente. No, in realtà, si tratta di persone maleducate che non hanno alcuna intenzione di comportarsi in modo gentile e cordiale. Sono persone so tutto io e non perdono tempo con le mezze calzette. Ti considerano come un’entità invisibile e non si sentono in dovere di

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