E-book38 pagine30 minuti
Anna Clara in estate
Di Giulia Greco
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Info su questo ebook
Anna Clara e Sandra hanno una relazione stabile e felice da otto anni. Le rispettive famiglie hanno apparentemente accettato l’una la compagna dell’altra e, come in tutte le coppie, anche loro si sono adagiate, dopo un po’ di tempo, in una tranquilla routine. Sandra raggiunge spesso i propri genitori per dar loro una mano, mentre Anna Clara resta a casa per godersi un po’ di solitudine. Tutto si svolge come da copione finché una mattina d’estate, cominciata peraltro felicemente, Anna Clara si ritrova a fronteggiare commenti e insinuazioni altrui sullo stato di salute della sua relazione. Tutte le persone che incontra sembrano suggerirle che qualcosa non va, che ci sono degli indizi che le sfuggono. A nulla serviranno le rassicurazioni dei suoi più cari amici. Anna Clara decide che forse è il momento di scoprire cosa sta succedendo. L'AUTRICE: GIULIA GRECO scrive da sempre, pubblica da poco. Non si muove senza il suo eReader e continua a cambiare lavoro, sperando di trovare un giorno l’unico e solo che la colpirà al cuore. Ha riottosamente aperto, sotto consigli degli amici, un blog e una pagina Facebook.
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Anteprima del libro
Anna Clara in estate - Giulia Greco
salvezza.
Anna Clara
Vicenza, a fine giugno, era una fornace, ma quel giorno a farla da padrona era un’aria secca e non umidiccia. I turisti e i vicentini non temevano di sfidare il sole e nessuno, almeno per il momento, boccheggiava sofferente con un ventaglio in mano. Anna Clara svoltò in tutta fretta su Corso Palladio. La via da cui proveniva, stretta e in ombra, la spinse verso il sole cocente, come se la luce e le vetrine dei negozi potessero rianimarla. Voleva raggiungere la libreria Galla, che si trovava esattamente dalla parte opposta a quella da cui era arrivata. Superato il nuovo negozio di cappelli, prima o poi me lo compro un Borsalino, armeggiò nella borsa in cerca della moneta da due euro che vi aveva lanciato distrattamente poche ore prima: gelato al cioccolato in vista. Il cellulare vibrò una, due, tre volte e la maledetta moneta continuava a nascondersi dietro l’agenda, la custodia degli occhiali, il portafoglio, l’iPad. Camminando, armeggiando nella borsa e borbottando, infilò il cellulare tra l’orecchio e la spalla e rispose, pronta a capitolare:
Dove sei?
In giro
In giro dove?
Cosa posso fare per te?
Perché non vuoi dirmi dove sei?
Perché non mi dici subito cosa ti serve?
Non mi serve niente, una madre non può chiamare una figlia?
Quattro volte in sei ore?
Dimmi cosa succede fra te e Sandra
Cosa vuoi che stia succedendo?
È tornata da sua madre
Per il trasloco
Eugenia dice Sandra avrebbe potuto aiutarla senza andare a dormire da lei
Fare la spola tra le due case l’avrebbe stancata troppo. Eccola!
Sandra?
La moneta da 2 euro
Che moneta?
Mamma, insomma che vuoi
Ci ho messo anni ad accettare che sei lesbica. Non credo potrei sopportare la vostra separazione.
Mamma, sta per cadere la linea
Non è ve
Il cioccolato non era ancora pronto. Rovistò per altri due minuti a caccia di monete e optò per una coppa di liquirizia e caffè. Sandra non si sarebbe fatta vedere per un paio di giorni e quindi aveva quarantotto ore per affogare nel lattosio e nei carboidrati. Ginevra la raggiunse quando era a metà della coppa e proprio mentre stava chiedendo una seconda razione di panna.
Non hai mai sensi di colpa quando mangi tu?
No, mai. Cosa prendi?
Cioccolato
"Non c’è,
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