Il cuore dietro lo schermo

Di Antonella Bivacco

Un amore platonico ma intessuto di una travolgente passione e di emozioni forti che trascinano il lettore in un mondo che gli appartiene; un mondo dalle mille sfaccettature che accomuna da sempre il genere umano: il grande amore. Quello che supera limiti e ostacoli, l’amore senza se e senza ma.

• Lingua: Italiano
• Editore: Edizioni DrawUp
• Data di uscita: 10 lug 2019
• ISBN: 9788893692090

Anteprima del libro

MicrosoftInternetExplorer4

Capitolo 1

Quel viso da bambina e un corpo acerbo, che tradivano la sua età, avevano attirato quasi sempre uomini più giovani. Mentre le immagini di un anonimo film le scorrevano davanti agli occhi, Giulia si chiese cosa le avessero dato quegli amori...

La risposta non tardò ad arrivare: da essi aveva preso solo fragilità, ossessioni, precari equilibri. Luca rappresentava per lei l’altra metà del cielo. Il suo bagaglio di mature esperienze e quella saggezza tipica di chi è già a metà del suo cammino non avevano sepolto i sogni e la colorata fantasia di quell’uomo capitato nella sua vita quasi per caso. Un uomo diverso dagli altri a cui si era precedentemente accompagnata, eppure a lei così familiare.

Giulia insegnava in una scuola elementare al centro di Roma, dove viveva, e oltre alla passione per i bambini aveva quella della poesia. Per questo alcuni amici l’avevano convinta a iscriversi a diverse associazioni culturali e a partecipare ai concorsi che di volta in volta venivano indetti. Fu sorprendente l’emozione della vittoria del primo premio: momenti indelebili, da ripetere e di lì a poco. Si ritrovò così nel mondo della scrittura. Gli amici la invitarono anche a far parte di un famoso social network, così da poter partecipare a ogni sorta di concorso letterario anche su internet, grazie alla presenza di numerosi gruppi di poesia e scrittura. Così, molto presto, riuscì a conoscere poeti e scrittori di ogni zona d’Italia. Una passione che crebbe sempre di più e che le fece estendere i suoi scritti, dalla poesia ai racconti fino alle favole per bambini.

Capitolo 2

«Benvenuta tra i miei amici.»

Nell’accendere il PC, dopo una giornata trascorsa fuori casa tra lavoro e impegni familiari, Giulia trovò la notifica di Luca, il quale, qualche giorno prima le aveva inviato richiesta d’amicizia. In realtà non aveva accettato subito e si era presa un po’ di tempo: aveva chiesto di lui ad alcuni amici in comune, se lo conoscevano o meno, in quanto lei era molto reticente e diffidente, nell’accettare nuove amicizie da sconosciuti.

«Tranquilla» le aveva detto una sua amica, anche lei scrittrice, inserita nello stesso gruppo di poesia. «È uno di noi, scrive.»

«Ah, benissimo» le rispose Giulia soddisfatta. «Allora possiamo fidarci, perché chi scrive è come chi canta, non può far del male.»

E così, quasi tutte le sere le capitava, al suo rientro, di trovare qualche messaggio di Luca in chat

E di lì a breve, si ritrovò a intraprendere con lui, delle conversazioni sempre più interessanti.

Era un uomo veramente molto colto, quello che si potrebbe definire un uomo di spessore e Giulia era molto affascinata dalla sua personalità.

Ciò che la colpì particolarmente, fu il fatto che si rese conto che non si trovava di fronte al solito provolone, che cercava di attaccare discorso, solo con l’intento di una squallida avventura. Quelli ormai sapeva riconoscerli a mille miglia: esordivano di solito, con la banale frase: Sei molto carina, seguita poi, dalla ancora più stupida domanda: Sei sposata? E inevitabilmente lei era costretta a bloccargli l’account. Una volta, addirittura un tizio le chiese spudoratamente, di andare a sbirciare tra le sue foto e dirgli cosa ne pensava del suo aspetto fisico...

Pazzesco!, pensò lei. Certo che in questi social network se ne incontrano di tipi strani!

Era infastidita da tanta superficialità e spesso si ritrovava a pensare, che forse quel mondo non faceva per lei. Per lei il social network, era solo un mezzo per condividere con altri, la sua passione per la poesia e comunicare con amici d’infanzia ritrovati. Non le interessava usare questo strumento per altri scopi, come magari faceva qualche amica e lo consigliava anche a lei, ovvero per conoscere il nuovo compagno di vita. No, Giulia nei suoi quasi trentasei anni, era rimasta sempre fedele ai mezzi tradizionali, per conoscere quello che poi sarebbe dovuta essere la sua anima gemella: quello dell’incontro di persona, magari qualcuno conosciuto durante una festa, o una cena a casa di amici.

Come successe con Andrea qualche anno fa... Era l’ultimo giorno dell’anno e alcuni amici, la invitarono dopo la mezzanotte trascorsa in famiglia, ad andare a continuare i festeggiamenti e salutare l’alba del nuovo anno a casa di uno di loro. Tra musica, risate, e vari giochi da tavolo che sono di consuetudine in queste occasioni, Giulia notò il sorriso di Andrea... Per quasi tutta la serata, fu lui a mantenere alta la bandiera dell’allegria con le sue battute e la travolgente simpatia e sembrava rallegrarsi ancor più, quando, incrociando lo sguardo di lei, la vedeva ridere di gusto. E fu naturale, per lei lasciargli il suo numero di telefono, quando a fine serata lui glielo chiese e di lì a poco iniziarono a frequentarsi. Pur essendo più giovane di lei, Andrea sembrava sapere come corteggiare una donna, con delicatezza, senza eccessi, ma sapeva sorprenderla ogni volta... Ogni qualvolta uscivano insieme, anche una semplice passeggiata per il centro, non l’annoiava mai, la compagnia di Andrea si rivelava sempre piacevole, finché una sera, nel riaccompagnarla a casa, la guardò negli occhi e con la voce tremante le disse: «Giulia, ogni giorno che passa sono sempre più convinto che tu sia la mia donna ideale, se solo avessi qualche anno di più, ti chiederei di essere la mia fidanzata.»

Lei, con un tenero sorriso e senza esitazione, come se quasi si aspettasse quella dichiarazione, gli rispose: «Chiedimelo!» e un bacio sigillò la loro unione.

Andrea le confessò che dal primo momento si era innamorato di lei, dei suoi occhi blu, della sua dolcezza, ma temeva un suo rifiuto, pensando che quegli otto anni di differenza, per lei sarebbero stati un problema. Ma questo, per entrambi, non costituì mai un problema e col tempo divennero una coppia molto affiatata e guardata dagli altri con ammirazione.

Accanto a lui si sentiva davvero al sicuro e protetta, forse non solo per le attenzioni e per l’amore che le portava, ma anche perché fisicamente lui era più grande e le piaceva quando, con tenero affetto la chiamava: la mia bambina... era proprio così che si sentiva, tra le sue braccia e tutto avvenne con una tale naturalezza, come se tra loro fosse stato così, dall’inizio dei tempi.