La gestione dei processi nelle Banche di Credito Cooperativo: Un modello per l’evoluzione operativa e l’ottimizzazione dei costi di gestione

Di Alessandro Collina

L’evoluzione e lo sviluppo della normativa che disciplina il settore bancario in questi ultimi anni, sta ponendo nuove sfide e la necessità di individuare nuove linee strategiche per tutta l’industria bancaria. All’interno di questo contesto si colloca anche il credito cooperativo, che è chiamato, forse ancor più degli altri competitors a ripensare il proprio modello tradizionale di fare banca. Un tentativo di risposta ci viene proposto dal ricco elaborato di Alessandro Collina, dottore in Ingegneria Gestionale, e impiegato amministrativo del gruppo Hera, che in un excursus brillante e completo analizza le Banche di Credito Cooperativo e il loro contesto competitivo nell’ottica del concetto di “Fiducia”.

• Lingua: Italiano
• Editore: Homeless Book
• Data di uscita: 29 set 2014
• ISBN: 9788898969326

Anteprima del libro

www.homelessbook.it

Presentazione

L’evoluzione e lo sviluppo della normativa che disciplina il settore bancario in questi ultimi anni, sta ponendo nuove sfide e la necessità di individuare nuove linee strategiche per tutta l’industria bancaria. All’interno di questo contesto si colloca anche il Credito Cooperativo, che è chiamato, forse ancor più degli altri competitors a ripensare il proprio modello tradizionale di fare banca.

Tra gli elementi di novità, la nuova normativa (Basilea3) prevede parametri rigorosi all’erogazione dei crediti e richiede che nell’esercitare questa peculiare attività si tenga conto degli specifici elementi di rischio, di aggiornate valutazione delle garanzie e che si definisca la sostenibilità patrimoniale delle singole operazioni. Sono, tutti questi, elementi che vanno sempre più a modificare il concetto di fiducia tra banca e cliente, sempre più orientato ad una fiducia consapevole e non incondizionata, che si poggi su solide basi di conoscenza delle controparti e di valutazione della loro affidabilità.

Il Credito Cooperativo è quindi oggi chiamato alla difficile sfida di coniugare il sostegno e la vicinanza tipica che offre ai propri soci e clienti, con i nuovi vincoli posti da una normativa che mira ad una accurata e preventiva valutazione e quantificazione dei rischi.

Per raccogliere e cercare di vincere questa sfida il mondo del Credito Cooperativo deve evolvere il proprio modello, utilizzando strumenti e processi innovativi, capaci di fornire elementi più approfonditi e di natura oggettiva e quantitativa, da affiancare alle conoscenze qualitative e dirette, che tipicamente ne contraddistinguono il modello, al fine di poter esercitare la propria diversità nel fare banca conformemente alle norme europee di imminente entrata in vigore.

Un tentativo di risposta ci viene proposto dal ricco elaborato di Alessandro Collina, dottore in Ingegneria Gestionale, e impiegato amministrativo del gruppo Hera, che in un excursus brillante e completo analizza le Banche di Credito Cooperativo e il loro contesto competitivo nell’ottica del concetto di Fiducia.

Il terzo capitolo del lavoro svela con chiarezza la formazione e l’interesse dell’autore, il quale suggerisce l’adozione di modelli gestionali quali il business process management (BPM) con il fine di favorire l’evoluzione del modello del Credito Cooperativo, modelli che se studiati e concepiti come nel lavoro in oggetto possono sicuramente essere una risposta valida all’esigenza di andare verso questa direzione.

Per renderlo però veramente attuabile è altresì necessario crearne le giuste condizioni affinché possa innestarsi con successo nel contesto organizzativo del credito cooperativo, è necessario che sia diffusa su tutto il sistema (singole Bcc, Federazioni locali, Federcasse, Banche di secondo livello) la volontà di percorrere la via dell’uniformazione dei processi, della realizzazione degli strumenti, della ricerca di economie di scala e di scopo mediante l’abbandono di attività ridondanti e investimenti congiunti e mirati verso attività di ricerca e sviluppo strategiche.

Daniele Quadrelli

Premessa

Il seguente Project Work è stato realizzato con l’obiettivo di andare oltre ad una semplice comprensione degli argomenti trattati durante il Corso di Alta Formazione in Economia e Gestione del Credito Cooperativo - III Edizione.

In questa sede viene presentata una vera e propria proposta progettuale di evoluzione del modello organizzativo e dei sistemi informativi a supporto dell’Operatività del Sistema delle BCC della regione Emilia Romagna.

I primi due capitoli dell’elaborato rappresentano una sintesi del contesto di riferimento per il sistema delle BCC unita alla declinazione del concetto di fiducia nell’ambito dell’operatività bancaria. Nel terzo capitolo viene esposta la metodologia della gestione per processi, vero e proprio fondamentale teorico alla base di questa trattazione. Nel quarto ed ultimo capitolo viene presentata a tutti gli effetti la proposta progettuale in essere, con annesse evidenze derivanti da esperienze simili sul mercato proprio nell’ambito del sistema del Credito Cooperativo.

A.C.

CAPITOLO 1.

LE BCC E IL LORO

CONTESTO COMPETITIVO

Nel seguente capitolo vengono illustrate le caratteristiche principali delle Banche di Credito Cooperativo in termini di Vision, Mission e Contesto di Riferimento. Passando per una breve descrizione del Modello organizzativo che contraddistingue il Sistema delle BCC, viene presentata una sintesi dell’organizzazione del Credito Cooperativo a livello di regione Emilia-Romagna.

1.1 LE BCC: VISION, MISSION

E CONTESTO DI RIFERIMENTO

Nell’introdurre il contesto di riferimento delle Banche di Credito Cooperativo risulta significativamente facile individuare una Vision e/o una Mission specifica che permetta, diversamente dagli altri istituti di credito, di delineare gli obiettivi che ogni singola BCC si prefigge.

In generale, e forse scadendo anche un po’ nell’ovvio, lo slogan che viene citato in molte campagne pubblicitarie del Sistema rappresenta un buon punto di partenza per delineare la Mission che contraddistingue le BCC: "La Banca Differente".

Per comprendere il perché del suddetto slogan (e quindi la Mission) è necessario addentrarsi negli elementi regolatori che contengono gli elementi fondanti e che caratterizzano l’operatività di ogni singolo istituto. Tra tutti gli elementi regolatori quello che sicuramente permette di