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Dialoghi con la morte II: I nuovi insegnamenti
Dialoghi con la morte II: I nuovi insegnamenti
Dialoghi con la morte II: I nuovi insegnamenti
E-book155 pagine3 ore

Dialoghi con la morte II: I nuovi insegnamenti

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Info su questo ebook

Il secondo volume del libro Dialoghi con la Morte trasporta il lettore, attraverso una serie di nuovi incontri con la Signora Morte, nei profondi segreti dell’Aldilà. Nuovi argomenti e nuovi personaggi trasmettono, ancora una volta, incredibili insegnamenti del mondo spirituale e dei suoi abitanti.
La Signora Morte ha aperto nuovamente le porte della Sua saggezza spirituale a coloro che sono curiosi di Sapere, che non si stancano di crescere interiormente e che sono pronti a mettere in discussione il tema della vita e della morte. Ha risposto a numerose domande, anche molto provocatorie, fatte dai lettori del primo libro e ha approfondito alcuni temi già accennati in precedenza. Siamo soltanto degli strumenti nelle Sue mani o possiamo cambiare da soli il nostro destino? Come possiamo proteggerci dalle energie distruttive? Che fine fa l’Anima di un animale arrivata nell’Aldilà? Le risposte della Signora a volte fanno sorridere, altre piangere per l’emozione, altre ancora ci fanno provare un po’ di paura, ma alla fine il Suo scopo rimane quello di farci riflettere su ciò che rappresentiamo come esseri umani ed esseri spirituali.
LinguaItaliano
Data di uscita6 apr 2016
ISBN9788863653465
Dialoghi con la morte II: I nuovi insegnamenti

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    Anteprima del libro

    Dialoghi con la morte II - Slavy Gehring

    Vita…

    PREFAZIONE

    di Slavy Gehring e Imma Lucà

    Slavy: "Dopo aver fatto la presentazione del nostro primo libro sulla Morte, come ci è stato predetto in passato dalla nostra Ospite Speciale, abbiamo ricevuto complimenti ma anche alcune critiche e commenti costruttivi. Qualcuno ha trovato nei nostri Dialoghi con la Morte spunti utili per una riflessione profonda; altri, invece, una provocazione o addirittura una minaccia per le proprie credenze. Cosa possiamo dire? Ci aspettavamo questa reazione ma eravamo comunque pronte a confrontarci con voi.

    "Che la Morte sia una provocatrice, questo è certo. Ma perché ha voluto rompere i nostri schemi mentali con i Suoi discorsi e affrontare temi così forti, contradittori, ma nello stesso tempo così logicamente comprensibili? Forse è perché ci vuole bene e vorrebbe che aprissimo la mente ad alcuni concetti indecifrabili per la nostra parte razionale? Vorrebbe che imparassimo a pensare, ad avere una nostra opinione attraverso una riflessione profonda? Vorrebbe che sfidassimo noi stessi, la vita e addirittura la Morte? Alla fine chi veramente può dirci con certezza qual è la verità assoluta?

    "Nonostante le diverse opinioni, abbiamo avuto il coraggio di continuare a intervistare la Morte per completare il lavoro che avevamo iniziato. Innanzitutto, alla presentazione del primo libro, abbiamo chiesto alle persone presenti che cosa avrebbero voluto chiedere alla Morte se avessero potuto incontrarLa, e abbiamo lasciato loro un quaderno per appuntare i tanti interrogativi. Molte persone, invece, hanno preferito leggere prima il libro e mandarci in un secondo momento, tramite e-mail, le loro domande. Abbiamo raccolto tutto il materiale e lo abbiamo usato durante gli incontri con la nostra Amica ottenendo risposte molto interessanti e, come sempre, parecchio insolite. Ringraziamo con tutto il cuore le persone che hanno voluto partecipare a questa esperienza!

    "Non è certo un segreto che la figura della Morte sia sempre stata molto temuta, ma oggi i suoi discorsi ci hanno aperto un mondo estremamente bello, ricco di strumenti utili a migliorare la nostra vita. A livello razionale può sembrarci assurdo che la Morte possa dare il Suo contributo alla nostra esistenza di essere umani per indicarci la strada giusta da percorrere; eppure applicando nella vita alcuni Suoi insegnamenti, sia noi due sia i nostri lettori, abbiamo ottenuto ottimi risultati. Avendo provato sulla nostra pelle le tecniche che ci ha donato ora possiamo confermare che funzionano davvero! Il segreto principale sta nel credere che possiamo fare tutto, nell’avere fiducia in noi stessi e nel dedicare un po’ di tempo alla scoperta del nostro mondo interiore. Alla fine che cosa abbiamo da perdere se siamo comunque mortali? Quello che portiamo con noi dopo la morte non sono di certo il corpo fisico e i beni materiali, ma i ricordi della nostra vita e quindi dobbiamo fare in modo di non pentirci se non abbiamo imparato o sperimentato qualcosa quando avevamo l’opportunità di farlo. Come ha detto la Signora Morte: «Mi piace vedere gli Spiriti delle persone trapassate che, riguardando la loro vita terrena, possano dire di essere stati felici per come hanno vissuto. Se non avrete paura di vivere, non avrete nemmeno paura di morire!».

    "Elaborando dentro di me, passo dopo passo, la morte dei miei cari, la Signora Morte mi ha regalato la comprensione di determinati concetti. Siamo tutti umani ed è normale avere il timore della morte, ma poi ho capito che Lei mi avrebbe aiutato a superarlo e allora voglio ringraziarLa. Come ha detto Marco Aurelio: «La morte sorride a tutti; un uomo non può far altro che sorriderle di rimando». Nel primo libro ho ricevuto il Suo sorriso attraverso i suoi insegnamenti e spero che, in qualche modo, lo abbiate percepito anche voi.

    "La Morte vince in ogni caso e sarebbe inopportuno vivere come se fossimo immortali e sprecando il nostro tempo. La consapevolezza che, prima o poi, tutto finirà ci dà il coraggio e la forza di combattere per una vita migliore e per assaporare ogni momento della nostra esistenza. Ogni volta che chiudiamo gli occhi per addormentarci noi moriamo per questo mondo e, nello stesso modo, il mondo muore per noi. Ogni giorno, quando concludiamo un’esperienza, incontriamo, in qualche modo, la morte ma questa morte non ci spaventa perché sappiamo che nascerà qualcosa di nuovo. Abbiamo finito di scrivere un libro, il processo è finito, ma la creazione continua a esistere in una nuova forma. Anche la nostra vita è un ciclo continuo e una volta terminato il processo della vita continueremo a esistere comunque come frutto dei nostri impegni.

    La Morte ci porta verso quel Dio da Cui ci siamo separati nel momento della nostra incarnazione, quel Dio di Cui abbiamo soltanto un ricordo sfocato, quel Dio che cerchiamo sempre nella nostra Fede. La Morte avvera questo nostro reciproco desiderio d’unione. Ti sto sorridendo, Signora Morte, senza paura perché so che un giorno mi accompagnerai gentilmente in quel mondo bellissimo che ora posso toccare soltanto con la mente.

    Imma: "È trascorso ormai un anno dal primo libro e dai primi insegnamenti che la Signora ci ha donato. Posso dire che sono cresciuta spiritualmente e che ho acquisito un nuovo punto di vista su molte cose, sono diventata più attenta alle sfumature che mi circondano e ho superato dei blocchi personali. Ho imparato ad apprezzare la vita in ogni suo aspetto e ogni giorno, alzandomi dal letto, mi lancio con entusiasmo in una nuova avventura. Cerco di mettere in pratica ogni lezione ricevuta durante gli incontri con la Morte perché so che posso costruire qualcosa di nuovo nella vita. Il nostro viaggio a tre mi ha aiutato a capire molte cose alle quali prima non davo importanza. A volte nella mia vita tutto s’ingarbugliava ma poi, ascoltando la voce del mio cuore, riuscivo a trovare una spiegazione logica per la situazione che mi si presentava dinanzi. A volte sembrava che Lei fosse dietro di me e che complicasse tutto volutamente per testare la mia voglia e la mia fame di sperimentare, sapere, vivere…

    Posso aggiungere soltanto che sono felice perché la Signora ci ha donato molti insegnamenti anche in questo secondo volume, sembrando a tratti un po’ più dolce e, in qualche modo, più umana… Mi sono lasciata stupire, incontro dopo incontro, cercando di raccontare ogni mia sensazione così da farvi diventare parte integrante delle nostre conversazioni.

    Di seguito, vogliamo presentarvi un testo di riflessione scritto da una ricercatrice spirituale, Roberta Rezzonico, dopo aver letto il nostro primo libro, condividendo così con noi la sua esperienza.

    Con affetto, Slavy e Imma.

    PREFAZIONE

    di Roberta Rezzonico

    Parlare di Morte mi fa sorridere perché, per farlo, bisognerebbe almeno aver conosciuto la Vita prima, ma a volte capita che questo paradosso tra Morte e Vita, si dispieghi e lo si conosca solo proprio attraverso l’esperienza diretta dei due concetti.

    Ho conosciuto la Morte personalmente un paio di volte durante l’arco di questa esistenza terrena e, in entrambi i casi, sono stata rimandata nel mio corpo. Perché? mi domandai. In fin dei conti davo per scontato che la morte fosse sicura in ogni caso e che fosse semplice morire: bastava sceglierla.

    Il lavoro sulla purificazione delle mie emozioni non era ancora stato fatto e l’ho sempre rimandato, fin quando la mia Anima non ha deciso che fosse giunto il momento per guardarsi davvero dentro, andare a ricercare quelli che sono degli aspetti difettosi del comportamento e cambiarli attraverso l’uso della volontà.

    Dopo questi episodi la mia Vita si è arricchita moltissimo, ma come capita alla coscienza umana, mi assopii e continuai a vivere ogni giorno aspettando quello successivo dando per scontata la Vita. E una volta la Morte mi ha detto: Vivi l’adesso intensamente, ogni giorno che ti rimane, poiché non sai quanti te ne restano e quando verrò a prenderti.

    La Morte ha spiegato perfettamente quanto vissuto e appreso attraverso questo processo, e condivido il Suo punto di vista dall’Aldilà, pur vivendo ancora nel mio corpo fisico; quindi comprendo che Lei svolga solo il Suo compito in modo del tutto neutrale, senza il quale non potrebbe esserci né Vita né Nascita e nemmeno l’equilibrio dei cicli nell’Universo.

    Vista da questa prospettiva, la Morte non è così drammatica come viene vissuta. È solo un passaggio tra un’evoluzione e l’altra e ha ragione, Morte, quando dice che noi piangiamo la persona scomparsa perché non abbiamo più un contatto fisico, ma in pochissimi casi si ha una consapevolezza e un’apertura tali da favorirne il processo di purificazione.

    Ora ho una nuova visione di cosa sia il concetto di Vita e di Morte, posso aiutare anche chi si trova nel mondo dei defunti, aiutando chi è rimasto qui a lasciar andare il loro bagaglio emotivo che ostacola l’evoluzione di entrambe le Anime. Questo è il mio quotidiano oggi e sono contenta che sia così, perché ho dato un senso alla mia Vita tramite la Morte, e lasciando andare la paura del vuoto. Ma questa è un’altra storia.

    Vorrei soffermarmi ora per un attimo sul lavoro delle emozioni e del perché sia così importante per tutti voi e riporto un paio di frasi di Morte dal primo libro Dialoghi con la Morte da cui prendo spunto:

    Morte: Tutte le persone sono coinvolte nel gioco ‘Vivere o Morire’…

    Morte: Quando una persona muore, entra in uno stato ‘no tempono spazio’ e non è né di qua né di là. Si tratta di un posto speciale che sta in mezzo fra i due mondi e fa parte del mio regno. Lo Spirito lo percepisce come una specie di corridoio dell’attesa in cui ci sono molte porte che non può assolutamente aprire. Una di queste porte verrà aperta solo dopo che sarà stata presa una decisione sul suo prossimo passaggio…

    Morte: "Molte persone non sanno come gestire le proprie emozioni: insicurezza, timore, rabbia, vergogna, timidezza, etc... Quando sono colte da quegli stati d’animo non riescono a controllare la situazione, si lasciano governare dalla Forza dell’emozione e diventano deboli.

    Se voi imparaste a entrare in contatto con l’emozione di una persona, per esempio con la sua rabbia, potreste anche riuscire a dialogare con essa…"

    I vostri cari hanno lasciato solo il loro veicolo fisico, ma sono accanto a voi in questo luogo senza Tempo e senza Spazio. È una dimora che non possiede una collocazione precisa, quindi non so dirvi dov’è, ma so che ci si può arrivare e proverò a spiegarvi cosa si prova, sebbene siano concetti inspiegabili con le parole della mente…

    Si sosta in uno spazio sospeso nell’eternità della propria essenza, nell’Essenza dello Spirito e nella sua Energia Creatrice. C’è Pace profonda e si può percepire una sensazione di perfezione della Creazione ed è priva dello scorrere del Tempo. È un luogo-non luogo molto vasto. Sì, c’è Vita al suo interno ed è contraddistinta dalla presenza di tutte le Scintille Divine che sono in attesa di proseguire il loro viaggio. Aspettano di prendere una decisione (il periodo di sosta in questa dimensione dipende dalla decisione che prenderà la Scintilla) come per esempio valutare la possibilità di incarnarsi nuovamente sulla Terra in un corpo fisico o preferire un’esperienza su un altro pianeta.

    Non c’è nessun suono in questa dimensione e il fervore dell’attesa fa parte della forma di Vita che questo luogo porta con sé.

    Ci sono colori luminosi dalle sfumature tenui, che si alternano nel gioco della Luce e dell’Ombra, avvolgenti come una brezza di vento caldo di primavera. Bagliori di Luce più intensa, come fulmini durante un temporale. Se avete in mente una sfera al plasma, gli assomiglia molto vista da fuori.

    È molto vicino alla nostra dimensione, quindi le Anime che soggiornano lì, quando sentono di essere richiamati dai loro cari nel mondo fisico, hanno la possibilità, a volte, di poter prendere contatto e portare conforto.

    Quando si prende contatto con loro, però, bisognerebbe tener conto di una cosa importante: il loro percorso evolutivo deve continuare così come il vostro.

    Ecco che diviene altrettanto importante avere un occhio di riguardo anche in tal senso e il lavoro su se stessi è fondamentale per procedere nell’evoluzione dell’Anima a passo spedito verso la Luce. Ancor più importante diviene rendersi consapevoli di star agendo assieme all’Anima estinta, lasciandola andare e accelerando così il suo passaggio in questo luogo. È solo la mente umana che necessita del contatto e

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