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Astrosciamanesimo: La via dell’universo interiore
Astrosciamanesimo: La via dell’universo interiore
Astrosciamanesimo: La via dell’universo interiore
E-book431 pagine5 ore

Astrosciamanesimo: La via dell’universo interiore

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Info su questo ebook

Franco Santoro fornisce un'introduzione ai principi base

dell'astrosciamanesimo in questo volume che rappresenta la versione

aggiornata della prima edizione in lingua inglese pubblicata nel 2003.

La caratteristica più marcata degli insegnamenti di questo libro è data

dalla loro esplicita provvisorietà. Le pratiche, i rituali, le

cosmologie, le tecniche, le idee impiegate hanno una funzione puramente

strategica e teatrale, il cui scopo è facilitare un'esperienza diretta

dei misteri della nostra natura e della realtà in cui viviamo o crediamo

di vivere. I riferimenti dell'astrosciamanesimo si fondano sulla

spiritualità multidimensionale esperienziale radicata nelle tradizioni

misteriche, sciamaniche e gnostiche occidentali e orientali, integrate

da un pluralismo religioso integrale che comprende e onora sia le fedi

ortodosse sia ogni forma di spiritualità alternativa. In questo volume

sono trattati gli aspetti e le tecniche base dell'astrosciamanesimo,

insieme a informazioni sul Sacro Cerchio, i concetti di Intento e

Funzione, il viaggio astrosciamanico, il rapporto con lo Spirito Guida,

gli Spiriti Totem e altre entità significative. Quest'opera contiene

inoltre una trattazione generale del linguaggio astrologico, un ampio

glossario dei termini principali usati nel lavoro astrosciamanico e il

compendio del mito strategico di riferimento di questi insegnamenti.
LinguaItaliano
Data di uscita18 mar 2021
ISBN9791220325639
Astrosciamanesimo: La via dell’universo interiore

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    Anteprima del libro

    Astrosciamanesimo - Franco Santoro

    C.in.2:5.

    CAPITOLO 1:

    ASTROLOGIA E SCIAMANESIMO

    Che ci piaccia o no, siamo noi la causa di noi stessi. Nascendo in questo mondo, cadiamo nell’illusione dei sensi; crediamo a ciò che appare. Ignoriamo che siamo ciechi e sordi. Allora ci assale la paura e dimentichiamo che siamo divini, che possiamo modificare il corso degli eventi, persino lo Zodiaco (Giordano Bruno)².

    Se non siamo in grado coscientemente, almeno per qualche istante, di ritirarci da questo mondo, di cessare di identificarci con le nostre idee, i nostri ruoli, il nostro aspetto fisico, la nostra età, il fatto di essere donna o uomo, corriamo il rischio di non esistere veramente. In questo modo diventiamo solo vittime del tempo, ridotti a mere categorie, ruoli, comparse all’interno di un rigido copione in cui ogni minimo dettaglio della vita è prestabilito.

    È in questo modo che funzionano le previsioni astrologiche. Ogni nostra azione diventa prevedibile, appunto perché il copione di quel che faremo domani o tra qualche anno è già stato scritto. Il nostro futuro è un riflesso del passato. Stiamo recitando la stessa parte che abbiamo rappresentato o che altri hanno rappresentato nel passato. Il passato si ripete nel futuro. Un astrologo che fa previsioni è uno storico multidimensionale, in grado di individuare la ripetizione dei cicli del tempo nell’organizzazione del palinsesto di questa realtà separata.

    Ma esiste anche un’altra astrologia, quella in cui impari a liberarti dai ruoli e dai copioni con cui tendi a identificarti nella vita, per dare spazio al mistero di un’altra vita. Questa vita è imprevedibile, in essa puoi fare ed essere tutto e il contrario di tutto, in ogni istante e tempo, appunto perché dimora al di fuori del tempo.

    Ciò che dimora nel tempo è prevedibile. La vita di ogni essere umano è sempre presagibile. Il suo futuro può prevedersi senza ombra di dubbio, nel tempo. Ogni essere umano morirà. Questa è la certezza che ci rende prevedibili, senza alcuna eccezione. Tutto quello che succede tra la nascita e la morte sono solo piccoli dettagli, che riproducono incessantemente lo stesso processo che porta alla morte.

    Fin quando ci identifichiamo con il tempo e con la forma e i ruoli che abbiamo nel tempo non stiamo affatto esistendo. Il nostro destino è segnato, stiamo semplicemente replicando un futuro che ci condurrà solo alla morte.

    Il tempo lineare è un’interazione, un gioco di specchi tra passato e futuro. Il passato è un archivio di memorie e il futuro è la rielaborazione di quelle memorie. L’unica via di uscita dalla ripetizione del tempo è il presente. Solo nel presente esistiamo veramente. Nel presente risiede il varco che consente di accedere alla nostra vera vita. Per passare questo varco occorre che impari a svincolarti dal magnetismo del tempo. L’astrologia serve a questo scopo, ma può pure servire per lo scopo opposto, per trattenerti ancora di più nel tempo.

    L’astrosciamanesimo è inteso a sostenere la liberazione dai vincoli del tempo e il rilascio della percezione separata dell’esistenza, con tutti i conflitti che ne derivano. La guarigione qui implica lasciare andare l’identificazione con l’illusione di chi crediamo di essere per dare spazio alle realtà di chi siamo veramente.

    Il termine astrosciamanesimo non è inteso a istituire una nuova forma di astrologia o di sciamanesimo. Del resto, in questo scritto mi riferisco a conoscenze che sono rimaste disponibili sin dagli albori del tempo, insite nella natura più profonda e arcana dell’astrologia. L’enfasi sul termine mira a descrivere in modo esplicito un indirizzo, che è appunto sciamanico, esperienziale, multidimensionale, al fine di distinguerlo da altri approcci che escludono o mettono in secondo piano questa prospettiva.

    L’astrosciamanesimo aiuta a comprendere chi e dove sei, insieme a qual è il tuo intento e la tua funzione in questa e altre realtà. Secondo questo approccio viviamo simultaneamente in tante dimensioni, mondi e stati di coscienza. La realtà in cui ci troviamo è solo uno di questi mondi, ma poiché è fondata sulla separazione, noi pensiamo di esistere solo qui. Ogni sofferenza umana è dovuta a questa separazione e all’impossibilità di riconoscere chi siamo veramente.

    L’intento è dare supporto alla chiamata unificatrice dell’anima, riconoscendo punti di forza e doni in questa e altre dimensioni, creando collegamenti con altri universi, trovando modi efficaci per affrontare situazioni di sfida e liberare rancori. L’approccio è sia esperienziale sia tecnico, inteso a promuovere consapevolezza e potenziamento delle risorse dell’individuo per il suo benessere e quello collettivo.

    Così in basso, così in alto

    Questo è vero senza menzogna, certo e verissimo, che ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli della cosa una. E poiché tutte le cose sono e provengono da una, per la mediazione di una, così tutte le cose sono nate da quest’unica per adattamento. […] Il padre di tutto, il fine di tutto il mondo è qui. La sua potenza è illimitata se è convertita in terra. Separerai la Terra dal Fuoco, il sottile dallo spesso dolcemente e con grande industria. Egli sale dalla Terra al Cielo e nuovamente discende in Terra e riceve la forza delle cose superiori e inferiori. Con questo mezzo avrai la gloria di tutto il mondo e per mezzo di ciò l’oscurità fuggirà da te. È la forza forte di ogni forza: perché vincerà ogni cosa sottile e penetrerà ogni cosa solida (Tavola di smeraldo)³.

    Questo classico scritto ermetico, che si riassume nella nozione ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso, rappresenta il principio essenziale su cui si fonda l’astrologia. Qui Cielo e Terra, insieme a qualunque altra possibile polarità, si rivelano come un processo di proiezione reciproca, per cui sono in effetti la stessa cosa. Tutto quello che esiste dentro e fuori di noi, dal minuscolo atomo alle grandi galassie dell’universo, emerge come la ripetizione del medesimo modello e l’emanazione della stessa fonte. Il principio basilare dell’astrologia è che non esiste separazione. Il mondo, così come ci appare all’interno e all’esterno, è solo il riflesso dell’universo di cui facciamo parte. Dopo la scoperta dell’atomo e gli sviluppi della fisica quantistica, questa consapevolezza è stata sostanziata anche a livello scientifico. L’umanità, tuttavia, non pare proprio essere partecipe di quest’esperienza. Sebbene sia risaputo che la realtà ultima dell’universo è rappresentata dall’unità d’ogni sua parte, l’uomo seguita ancora a essere convinto di possedere una sua individualità separata. L’investimento in questa credenza è talmente radicato, massiccio e inconsapevole da dare forma concreta a un’articolata allucinazione che si rivela collettivamente in ogni aspetto della vita umana. Alla struttura portante di questa allucinazione diamo qui il nome di ego⁴.

    In una remota e sconosciuta sfera del tempo accadde qualcosa che causò uno spostamento dalla consapevolezza dell’unità all’illusione della separazione. Nell’eternità, dove tutto è uno, recita Un corso in miracoli, si insinuò una piccola, folle idea, della quale il Figlio di Dio si è dimenticato di ridere. In questa dimenticanza, il pensiero è diventato un’idea seria, possibile sia di compimento che di effetti reali⁵. La follia di questa idea consiste nel pensare di vivere come entità separate, mentre il suo compimento e i suoi effetti reali sono rappresentati dall’ego e da tutte le limitazioni che percepiamo nel mondo. Tuttavia, la memoria della nostra vera natura non ci ha mai lasciato. Sebbene occultato da spesse nuvole, il nostro sé originale ha continuato a sussurrarci nei meandri oscuri della mente, impiegando ogni mezzo per rianimare la memoria della nostra vera matrice unitaria. Il mondo in cui credi di trovarti non è la tua reale dimora, e nell’intimo del tuo essere questo lo sai bene:

    Il ricordo della tua casa continua a tormentarti, come se ci fosse un luogo che ti chiama per farti ritornare, anche se non riconosci la voce, né ciò che la voce ti ricorda. Tuttavia ti senti ancora un alieno qui, proveniente da un luogo totalmente sconosciuto. Nulla di così definito da poterti far dire con certezza di essere un esule qui. Solo una sensazione persistente, talvolta nulla più di un minuscolo fremito, altre volte qualche cosa che viene appena ricordato, energeticamente allontanato, ma che è sicuramente destinato a ritornare di nuovo nella mente⁶.

    L’astrologia, nella sua espressione più autentica, è stata concepita come uno strumento per riattivare questo ricordo. In quanto tale, essa tiene conto della situazione illusoria in cui si trova il genere umano, operando tra gli uomini per fare i miracoli della cosa una. In breve, poiché abbiamo prodotto il mondo che vediamo come reale attraverso la credenza nella separazione e l’identificazione con l’ego, l’astrologia parte da questa stessa percezione distorta per condurci gradualmente oltre a essa.

    Nel cerchio zodiacale ogni tipo di forma si anima e alterna nell’apparente percezione dei conflitti più acuti: giorno e notte, maschile e femminile, vita e morte, cielo e terra, amore e odio, dolore e piacere, ecc. L’astrologia presenta differenti simboli e categorie che, sebbene appaiano separati, sono riconducibili alla singola unità del cerchio zodiacale. Per dimostrare la realtà dell’unità agli esseri umani, l’astrologia impiega il linguaggio dualistico dell’ego, l’unico che sono in grado di comprendere. Questa situazione ha creato diversi fraintendimenti e controversie nella comprensione dell’astrologia, anche perché il suo linguaggio arcano fu spesso impiegato come camuffamento in tempi di severe persecuzioni⁷.

    L’astrologia, per sua natura, si basa sull’equivalenza tra causa ed effetto, tra soggetto e oggetto, tra osservatore e oggetto osservato. A causa di quest’uguaglianza, nel corso dei secoli, la sua struttura interpretativa è mutata secondo le concezioni prevalenti e del particolare tipo di cultura o spiritualità. Negli ultimi tempi, il predominio della parte sinistra del cervello, analitica e verbale, a scapito dell’intuizione e dell’immaginazione del lato destro, ha fatto perdere il contatto con l’esperienza diretta. L’astrologia, come altre materie, è diventata troppo astratta e teorica, e ha finito col dimenticarsi che il nostro rapporto originario con le forze cosmiche era vivo e immediato.

    L’astrologia

    In questo testo consideriamo l’astrologia come una struttura simbolica e strategica finalizzata a oltrepassare la nostra percezione limitata della realtà. L’astrologia, la psiche umana, il mondo materiale e ogni aspetto della vita ordinaria sono considerati in questo caso dei semplici simboli. Ciò significa che si tratta di forme esteriori o visibili attraverso le quali possiamo percepire un significato interiore o invisibile. I pianeti, l’universo e tutti gli esseri umani esistono a un livello visibile, ma possiedono anche una natura multidimensionale ed essenza centrale. La chiave simbolica opera correttamente quando riusciamo a percepire quest’essenza oltre la forma visibile o materiale. La trasformazione, intesa come guarigione, integrazione o espansione della consapevolezza ha luogo quando stabiliamo un rapporto con quanto dimora oltre i simboli e abbiamo un’esperienza diretta dell’energia pura e della sua unità con tutto ciò che esiste.

    In astrologia la carta natale è la rappresentazione simbolica dei pianeti e dei movimenti del cielo al momento della nascita di un individuo, o dell’inizio di un evento. Essa rappresenta lo strumento principale di riferimento per il lavoro astrologico.

    Nell’astrosciamanesimo la carta natale non è usata per promuovere l’idea della nostra identità separata e tutti i suoi problemi personali. La carta è qui un riflesso provvisorio della totalità del mondo interiore ed esteriore, della coscienza collettiva, delle parti frammentate dell’anima, una mappa per recuperare ogni strato del nostro essere fino a giungere all’origine, alla vera creazione, che esiste oltre le illusioni della nostra percezione ordinaria. Indipendentemente da ciò che pensiamo, o siamo condizionati a credere di essere, la nostra autentica natura è connessa con uno specifico intento che rappresenta la base dei nostri veri potenziali e di tutto ciò che realmente ha senso riguardo a chi siamo. Nel corso della vita questo intento si sviluppa attraverso vari stadi di trasformazione ed eventi chiave pienamente attinenti al nostro sé multidimensionale, sebbene siano difficili da comprendere per la personalità ordinaria.

    Il vantaggio dell’astrologia consiste nel fornire un linguaggio codificato in grado di identificare e definire le dinamiche fondamentali dell’esistenza umana. Questo linguaggio, quando emana dalla propria esperienza interiore, può favorire una visione ampia e chiara della nostra natura multidimensionale e dei relativi cicli.

    In breve, l’astrologia offre la possibilità di comprendere le energie in gioco e l’opportunità di identificare non solo le maniere, ma anche i momenti specifici in cui esse si esprimono e si trasformano nel corso della vita.

    Lo sviluppo dell’astrologia risale alla prima apparizione dell’uomo sulla terra. Il bisogno dell’uomo di comunicare con i suoi simili produsse una serie di gestualità e suoni che si trasformarono poi in specifici linguaggi alfabetici. La necessità di trasmettere significati più profondi e di rapportarci con forze invisibili determinò poi la nascita e il successivo sviluppo del linguaggio astrologico.

    In questo testo impieghiamo il linguaggio astrologico nei suoi aspetti essenziali come una griglia energetica strategica finalizzata a risvegliare, stimolare e rendere operativa la nostra natura multidimensionale. Qui non è necessario prendere in considerazione le numerose tecniche e i metodi interpretativi di cui abbonda la letteratura astrologica.

    La carta astrologica

    La mappa astrologica, o carta natale, è una rappresentazione in codice del Cielo basata su uno specifico momento e luogo di osservazione. Nei tempi antichi queste mappe erano realizzate attraverso l’osservazione e l’esperienza diretta del Cielo e della Terra. Esse consideravano, oltre alle posizioni dei corpi celesti, anche altre informazioni come i fenomeni atmosferici, le colorazioni e le forme della Luna, del Sole, delle nuvole, del terreno, la presenza di certi animali, piante, suoni, visioni e sogni. Nessun dato era escluso, poiché l’essere umano era visto come parte del Tutto e non esisteva separazione tra Cielo e Terra. In seguito, quest’attitudine venne meno. L’osservazione diretta fu limitata al Cielo e assunse caratteristiche di precisione e complessità tali da divenire esclusivo patrimonio di pochi esperti. È così che la separazione si accentuò e stabilì le fondamenta per le culture che abbiamo ereditato dai nostri recenti antenati.

    Attualmente, per ottenere i dati a loro necessari, gli astrologi ricorrono quasi esclusivamente ad appositi libri (Effemeridi e Tavole delle Case) o a specifici programmi per computer. Questi strumenti forniscono le informazioni tecniche che servono per redigere una carta del cielo. In questa carta sono generalmente indicate le posizioni in gradi di longitudine celeste dei pianeti astrologici e altri punti di riferimento (case, nodi lunari, punti medi, ecc.) così come si trovavano nell’istante e nella località di nascita di una determinata persona.

    La mappa astrologica, similmente alla fotografia, è il congelamento di un movimento. In questo caso si tratta di quello del Cielo e della Terra: il movimento più ampio concepibile dagli esseri umani. Il congelamento di questo moto ben si addice a rappresentare l’allucinazione dell’ego. L’energia fluiva liberamente nell’universo e, a un certo punto, si è bloccata, generando una condensazione che la mappa astrologica ritrae nei suoi molteplici aspetti. In realtà, i corpi celesti e la Terra non si sono mai arrestati e hanno sempre continuato a muoversi. Tuttavia, l’ego è rimasto ancorato a un fotogramma fisso ed è con esso che si ostina a identificarsi. Quest’identità, legata al blocco di un istante passato, ci spinge a vivere in una realtà separata di cui siamo noi stessi vittime e creatori. È un’allucinazione che permane indisturbata fino a quando, in particolari momenti della vita, non facciamo i conti con la realtà presente e con il movimento effettivo dei pianeti. In quei momenti, che l’astrologia denomina transiti, la temperatura sale e il ghiaccio cede mettendo in luce la precarietà dei nostri congelamenti. Spesso si tratta di importanti occasioni, in cui è possibile aprire dei varchi per scoprire qualcosa di più rispetto al mistero della vita che ci circonda. In altri casi, si possono passare intensi periodi di crisi dovuti alle conseguenze della trasformazione delle nostre strutture d’identificazione.

    La carta astrologica è il blocco di un istante passato, quello della propria nascita nella realtà fisica separata. Questo blocco ostruisce la nostra vera percezione e continua a trattenerci in una dimensione di esperienza limitata a meno che non siamo in grado di accedere a uno spazio di meditazione e consapevolezza.

    L’astrologia tradizionale considera in genere la carta in termini lineari come qualcosa che deve evolversi. Per chi è nato, per esempio, con il Sole in Vergine, allora lo scopo consiste nel fare tutto ciò che si addice alla Vergine, evitando il contrario, e raggiungere così il massimo potenziale di questo segno. Da un’altra prospettiva, la nascita con il Sole in Vergine implica che vi sono dei lati specifici della Vergine, talenti e blocchi, che necessitano di essere riconosciuti, liberati e trasformati. Ciò non vuol dire che questa persona non porterà a compimento i potenziali della Vergine, bensì che è qui per andare oltre la Vergine, per affrancarsi da questa definizione, per conoscere e diventare chi è veramente.

    Quello che credi essere il tuo tema natale non è il tuo tema natale. È solo un tratto assai limitato della tua natura, utile solo se ti permette di riconoscere quello che credi di essere per aprirti a ciò che sei davvero.

    Nell’astrosciamanesimo la carta natale tradizionale rappresenta l’io separato, fondato sull’identificazione con il corpo fisico, legato al tempo lineare e con un unico inevitabile fine: la morte. Il lavoro di guarigione consiste nel liberarti dall’asservimento a questa identità passando dalla carta natale personale alla carta planetaria generale e locale, quella comune a tutto il pianeta e a ogni essere umano in un dato tempo. Quest’ultima carta è in continuo movimento: nell’arco di un giorno copre tutti i segni dell’ascendente, durante un ciclo lunare comprende tutti i segni della Luna, in un anno quelli del Sole, ecc.

    La carta natale personale mostra dove siamo bloccati ed è preziosa perché rappresenta il copione dei condizionamenti dell’identità separata, il portale da superare per accedere alla carta planetaria, che costituisce il modello alternativo di identificazione. Una volta che siamo in grado di riconoscerci nella carta planetaria, piuttosto che in quella personale, possiamo compiere un ulteriore passo verso un’identità ancora più ampia: quella multidimensionale, che concerne l’universo oltre il tempo e lo spazio, il Centro dell’esistenza.

    L’astrologia racchiude tutto l’universo visibile e invisibile. È come un’immensa carta geografica in grado di descrivere ogni tipo di realtà e stato di coscienza. Essa rappresenta, nelle parole di Jung, la summa di tutte le conoscenze psicologiche dell’umanità⁸. Tutto questo può essere molto stimolante, ma un’attenzione eccessiva alla mappa e ai suoi dettagli ha fatto perdere di vista il motivo per cui la mappa stessa era stata creata: la realizzazione effettiva del viaggio. La mappa non è il territorio così come la lista delle vivande non è il pasto.

    Il menu non è il pasto

    La carta astrologica, proprio come una mappa geografica, serve per descrivere le molteplici caratteristiche di un territorio e per consentirci di scegliere in che direzione andare, così come un menu ci indica quali cibi e bevande sono disponibili in un ristorante. Ma il menu non è il pasto, la mappa non è il viaggio!

    La carta astrologica converte la percezione umana illusoria della realtà in un linguaggio accessibile alle nostre menti limitate. È un portale tra la realtà separata e l’effettiva natura dell’universo. La mappa astrologica apre una finestra nell’autismo della coscienza umana che consente di percepire in trasparenza l’anatomia e patologia della nostra vera identità multidimensionale.

    Ma la carta astrologica serve per viaggiare direttamente nel territorio, per averne un’esperienza diretta, e non per analizzare la sua riproduzione grafica. Pretendere di capire noi stessi, gli altri e l’universo senza muoverci dallo stato di coscienza in cui ci troviamo, è come illudersi di capire cosa succede fuori nel mondo rimanendo sempre dentro in casa e guardando solo alla finestra.

    La carta natale mostra potenzialmente dove e come trovare le parti dell’anima, gli stati di coscienza che permettono di capire chi sei e in che modo entrare in quegli stati. Ti mostra come puoi capire chi sei. Non ti dice chi sei! E non lo capirai mai se seguiti a guardare la carta! Nessuno lo comprenderà mai!

    Per capire chi sei occorre che accetti di riprenderti in mano la vita, che esci dalla camera a gas delle definizioni che hai dato a te e agli altri. La carta natale è una porta, ma una porta la puoi tenere chiusa o aperta. Vi sono due lati di una porta, quello interno e quello esterno. Il lato interno ti consente di vedere la porta da dentro. Ma se vuoi uscire non basta sapere dov’è la porta, bisogna aprirla.

    Nell’astrosciamanesimo impieghi la carta natale come una mappa geografica finalizzata all’esplorazione diretta delle parti dell’anima. La prima fase del lavoro consiste nell’individuare mediante la carta natale gli spazi e stati di coscienza prioritari cui il soggetto necessita accedere per recuperare parti vitali della sua anima. La seconda fase implica l’esperienza diretta di quegli stati di coscienza, l’incontro con quelle parti dell’anima e possibilmente il loro recupero provvisorio e definitivo, che comporta l’articolazione di altre fasi.

    Questo processo è integralmente esperienziale. Inoltre, si fonda sull’esperienza della persona in questione, e non di quella dell’astrologo o dello sciamano, la cui funzione è operare come facilitatore dell’esperienza. Qui non è lo sciamano che viaggia in un’altra realtà e poi ritorna avendo capito tutto, definendoti e interpretandoti, mentre per tu rimani lì ad ascoltare passivamente. Sei tu che hai l’esperienza, che riconosci quelle parti dell’anima, che contatti le tue guide, che vedi cosa succede, mentre il facilitatore ti aiuta e sostiene in questo processo.

    Si tratta di riprendersi in mano la vita, di recuperare l’anima, santo cielo! Non di cambiare la persona o il contesto a cui la vendi.

    Molte persone s’illudono di capire chi sono, di comprendere il significato della vita, facendo riferimento a quello che sentono dire o leggono da altri riguardo a quello che sono. Passano la vita adottando pensieri e idee altrui, studiando la mappa geografica, leggendo tutto quello che trovano di luoghi che non visiteranno mai, rimanendo sempre fermi in uno stato costante di coma multidimensionale, di anoressia dell’anima.

    La mappa non è il viaggio! Il menu non è il cibo!

    Nel lavoro di guarigione spirituale occorre prendere le distanze dall’ossessione verso il fare e il disfare tipico della realtà ordinaria, portando l’attenzione verso ciò che dimora oltre la sfera apparente del tempo lineare, favorendo il contatto con spazi di energia pura.

    La carta astrologica non è analizzata intellettualmente o usata per corroborare il senso di importanza personale. Essa si rivela come una tastiera multidimensionale intesa a condurti oltre la percezione separata della realtà. La carta natale, la personalità umana, il mondo fisico, sono riferiti come semplici simboli. Ciò significa che sono forme esterne da cui possiamo trarre significati invisibili e interiori. I pianeti, l’universo e tutti gli esseri umani appaiono a un livello visibile, ma esistono come essenze umanamente non visibili. I simboli svolgono la loro funzione quando sei in grado di riconoscere l’essenza oltre la forma visibile o materiale di chiunque incontri nella vita.

    L’astrologia esperienziale

    L’astrologia cui mi riferisco in questo testo è fondamentalmente esperienziale. In quanto tale, impiega strumenti intesi a convertire i simboli zodiacali in esperienze vive e dirette. La carta astrologica non è interpretata o analizzata, ma si rivela in forma d’emozioni, movimento, danza, suoni, visioni e situazioni che mirano a coinvolgerci il più possibile, a risvegliarci e a farci sentire intensamente la nostra autentica natura. Questo tipo d’astrologia rappresenta la via di ritorno alle origini primordiali del linguaggio astrologico, inteso come strumento sciamanico di comunicazione con le forze dell’universo. La sua funzione è di rapportarci con le radici delle nostre tradizioni spirituali e a integrare nel presente quell’ampio bagaglio di conoscenze da cui nel corso dei tempi ci siamo separati.

    Il recupero recente dell’astrologia esperienziale risale alla fine degli anni Settanta. Nel campo psicologico, lo sviluppo di approcci alternativi, come lo Human Potential Movement, incoraggiò l’impiego di nuovi metodi intesi ad attivare i potenziali nascosti dell’individuo e a evidenziare prospettive di valutazione radicalmente diverse da quelle precedenti. In particolare, s’iniziò a enfatizzare l’importanza della responsabilità personale, piuttosto che il ruolo vittimista e l’identificazione del paziente come paziente. In quello stesso periodo, la riscoperta dello sciamanesimo, il risveglio delle tradizioni misteriche occidentali, lo sviluppo di nuovi movimenti e comunità spirituali, l’emergenza del fenomeno New Age e la diffusione delle tecniche di meditazione orientali allargarono l’interesse per gli stati transpersonali e non-ordinari della coscienza.

    La tendenza a fare risalire le cause dei malesseri all’infanzia, alla situazione sociale o, più esotericamente, alle vite passate, al karma o alle posizioni degli astri, fu ritenuta inadeguata. Per molti terapeuti e ricercatori non era più tanto importante conoscere gli eventi passati di una persona, ma piuttosto come essa proseguiva a ripetere quegli stessi copioni nonostante vi fossero opportunità per impiegare modelli diversi. La trasformazione di queste abitudini e lo sviluppo del potenziale interiore diventarono l’obiettivo di molti operatori. Per facilitare questo processo alcuni di essi iniziarono a riscoprire e impiegare vari strumenti, tra cui l’astrologia.

    Maritha Pottenger, una pioniera in questo campo, esprimeva così il suo punto di vista:

    Credo vivamente che riuscire a conoscere il nostro essere e aprirci alla crescita e al cambiamento sia IL solo compito più importante della nostra vita. Credo inoltre che la abbia molti aspetti. Sono fermamente convinta che non esista UNA sola via verso la verità. Ciascuno di noi deve trovare il suo proprio e unico sentiero... La mia enfasi è sull’autorealizzazione. Penso che l’astrologia possa essere uno strumento straordinario in questo processo, ma il processo è PIÙ importante. Lo strumento è secondario⁹.

    Lo scopo non era quello di interpretare l’oroscopo di un individuo o fare previsioni, ma di usare tecniche esperienziali finalizzate a ottenere la trasformazione e il risveglio delle energie rappresentate dai segni zodiacali.

    L’obiettivo nell’essere umano (come nell’oroscopo) è di integrare queste dodici parti della vita. Noi tutti stiamo imparando a riconoscere tutte le dodici parti nella nostra vita - non a negarle, reprimerle o proiettarle¹⁰.

    Le radici dell’astrologia

    Secondo la storia ordinaria, l’astrologia si sviluppò in Mesopotamia, nella pianura del Tigri e dell’Eufrate, dal 3000 a.C. per opera di pochi saggi che, dopo secoli di osservazioni celesti, iniziarono a individuare correlazioni tra astri ed eventi della vita sulla Terra. I più antichi reperti archeologici presenti in ogni parte del globo dimostrano invece che, per quanto si possa risalire alle origini della storia dell’umanità, l’astrologia è sempre stata presente.

    L’astrologia degli antichi non si occupava della personalità. Essa era intesa come studio dell’energia e si esprimeva collettivamente. Allora, non occorreva eseguire calcoli complessi per accostarsi ai misteri dell’universo. Gli astri non si trovavano solo in alto nel Cielo: le loro energie erano accessibili qui, sulla Terra, e gli abitanti del pianeta potevano sentirle liberamente nel corpo, nella mente e nel cuore. Essi erano in rapporto diretto con i pianeti, li percepivano in ogni cosa e li esprimevano in modi diversi.

    Laddove noi, astrologi di oggi, costatiamo tramite un’osservazione esterna l’effetto delle radiazioni planetarie, i nostri lontani antenati ‘vedevano’ forme animate. Per noi, l’astrologia è una scienza matematica; per loro, era la conoscenza intima delle energie viventi, poiché si rendevano conto delle forze cosmiche che animano ogni essere. Questa concezione delle forme planetarie è la chiave di volta di tutto il pensiero antico, del simbolismo, delle religioni e delle mitologie¹¹.

    Una chiave di volta di cui l’essere umano perse le tracce a seguito della scomparsa delle tradizioni dell’età mitica¹² e con l’accumulo e la sovrapposizione di concezioni a essa sempre più estranee.

    Cercare di capire l’astrologia sulla base delle concezioni successive a quelle originarie, raramente potrà consentirci di afferrarne l’essenza. Sfortunatamente, non sembrano essere disponibili documenti esaurienti relativi a quell’età primordiale descritta da molte tradizioni del pianeta. Del resto, questa epoca, ben lungi dal possedere radici storiche effettive, potrebbe corrispondere semplicemente ai residui di memoria riguardo a una dimensione esistente oltre i limiti della percezione umana ordinaria. In questo caso, avrebbe poco senso pensare di incontrarla attraverso scavi archeologici o ritrovamenti d’antichi documenti. Ciò che resta invece alla portata di tutti è la possibilità di recuperarla mediante il lavoro sciamanico.

    L’astrologia, assomiglia alle rovine di un edificio maestoso che esisteva molto tempo fa: era una scienza completa, che è andata perduta [...]. Molte volte accade che la verità giunga alla portata delle nostre mani, per poi andare perduta. L’astrologia era una di queste grandi verità. Un tempo era conosciuta, poi fu perduta. E ora esistono complicazioni nel ricostruirla¹³.

    Una parte decisiva del lavoro astrosciamanico consiste nel fare riemergere quest’antica

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