I bambini "parlano naturalmente" - Metodi naturali per il sostegno all'infanzia

Di Elisa Ciommo

Ogni bambino ha una missione che solo lui può compiere.

Possiede inoltre un talento particolare e il modo migliore per nutrirlo è mostrargli la nostra fiducia.

Alcuni bambini sono precoci, altri invece hanno bisogno di più tempo per sbocciare rigogliosi.

Ciò che conta è sostenerli con calore e incoraggiarli costantemente, con la convizione che sicuramente un giorno il loro talento fiorirà.

Dalla “Mappa della felicità” di Daisaku Ikeda

• Lingua: Italiano
• Editore: Elisa Ciommo
• Data di uscita: 12 giu 2016
• ISBN: 9786050456424

Anteprima del libro

IL LIBRO

Ogni bambino ha una missione che solo lui può compiere. Possiede inoltre un talento particolare e il modo migliore per nutrirlo è mostrargli la nostra fiducia. Alcuni bambini sono precoci, altri invece hanno bisogno di più tempo per sbocciare rigogliosi. Ciò che conta è sostenerli con calore e incoraggiarli costantemente, con la convizione che sicuramente un giorno il loro talento fiorirà.

Dalla Mappa della felicità di Daisaku Ikeda

L'AUTRICE

Elisa Ciommo abruzzese di nascita e Naturopata per scelta.

ELISA CIOMMO

I BAMBINI

PARLANO NATURALMENTE

Metodi naturali per il sostegno all'infanzia

Copyright 2016 © Tutti i diritti riservati

Elisa Ciommo

email: [e-mail]

ISBN: 9786050456424

Impaginazione e grafica: facilebook

http://www.facilebook.it

email: [e-mail]

Disegno di copertina: Lisa L.

Disegno quarta di copertina: Mariasole

Quest'opera è protetta dalla Legge sul diritto d'autore.

È vietata ogni duplicazione, anche parziale, non autorizzata.

I BAMBINI

PARLANO NATURALMENTE

Dedicato a tutti i bimbi

affinché riescano

a esprimere serenamente

le loro potenzialità.

INTRODUZIONE

Come è noto, l’OMS ha definito la salute come lo stato di benessere sul piano fisico, psichico e sociale. La salute non è perciò soltanto assenza di malattia o di infermità, ma è una condizione positiva di benessere che riguarda la persona nella sua totalità di essere fisico, psichico e sociale; è necessario soffermarci a riflettere sui legami profondi che esistono tra stile di vita e malattia, tra esperienza e organismo.

Partirò con l’introdurre brevemente la visione naturopatica, la PNEI e l’analisi dello stress, per meglio comprendere gli stretti rapporti tra corpo e psiche; e tra i tanti metodi naturali, in questo caso, parlerò dell’alimentazione naturale e dei fiori di Bach. Con questi metodi infatti (e non solo questi) si può ovviare e/o prevenire tanti malesseri collegati all’infanzia. Per concludere ho aggiunto una meditazione, che ha come effetto una regolazione dell’asse dello stress (noradrenalina e cortisolo). In questi ultimi anni si è assistito ad un incremento sempre maggiore dell’interesse verso gli aspetti affettivi e relazionali relativi all’inserimento scolastico degli alunni con disturbi dell’apprendimento. Ho scelto di trattare questo argomento poiché nel 2014 ho iniziato a lavorare in una scuola come O.S.S. (operatore socio-sanitario) per sostenere i ragazzi con diverse problematiche di inserimento scolastico, ed ho notato effettivamente quante difficoltà, sia familiari, sia sociali, sia di apprendimento e di salute devono affrontare quotidianamente sia loro che le loro famiglie. Grazie a questa esperienza lavorativa e agli studi fatti con la Scuola di Naturopatia, ho scelto di approfondire l’argomento sotto la chiave naturopatica per poter indirizzare le famiglie ed essere di supporto agli insegnanti, così da contribuire alla promozione della salute dei ragazzi con una visione più naturale possibile.

Quello che si va sempre più ad evidenziare è il rapporto esistente tra il modo in cui il bambino percepisce sé stesso e le sue prestazioni in varie attività scolastiche, tra cui la lettura, il calcolo, la soluzione dei problemi. I dati a disposizione hanno dimostrato una correlazione positiva tra concetto di sé e prestazione scolastica. L’alunno che presenta disturbi dell’apprendimento (disattenzione, iperattività) frequentemente tenderà a considerare se stesso meno adeguato dei suoi compagni ed il basso livello di autostima determinerà un tipo di attivazione emotiva che interferirà negativamente sulla prestazione e di conseguenza sulla salute.

Bisogna però precisare che non ci si ritrova un bambino problematico soltanto al momento dell’inserimento a scuola, finendo per addossare la colpa dei malesseri ai compagni o alle maestre. In realtà quello che i bambini mostrano esternamente è lo specchio dei malesseri interiori che, in casi gravi, possono diventare delle vere e proprie patologie. Tutto ha inizio dal momento dello sviluppo del feto nell’utero materno: se la madre non si è sentita in una condizione di sostegno e di rilassamento, il feto a sua volta ne assorbirà tutte le tensioni, e di conseguenza il livello di stress della madre programmerà il sistema nervoso del bambino, influenzandolo. Negli anni successivi, durante l’infanzia, un bambino che vivrà una situazione familiare tesa (e di questi tempi non è difficile) vedrà crescere il proprio personale condizionamento allo stress con la sensazione che in lui ci sia qualcosa di sbagliato: critiche, punizioni ed il non sentire il sostegno affettuoso dei genitori, sono esperienze che programmano l’auto-stress! Per esempio, dalla prima infanzia in poi gli arriverà il messaggio che la pigrizia è qualcosa di sbagliato,