Oblio dal buio...
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Recensioni su Oblio dal buio...
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Anteprima del libro
Oblio dal buio... - Nicholas Lobianco
Nicholas Lobianco
Oblio
dal buio...
GDS
Nicholas Lobianco
Oblio- Dal buio…
Editrice GDS
Via Pozzo34
20069 Vaprio D’adda-Mi
www.gdsedizioni.it
Ogni riferimento descritto in questo romanzo a cose, luoghi, persone o simili sono da ritenersi del tutto casuali.
TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI
Un lampo nel buio.
Un flash.
Silenzio.
Lacrime di pioggia cadono copiose in un giorno d inverno.
Il freddo è intenso; la città avvolta da un velo di nebbia.
Le sirene della polizia hanno smesso di lacerare la notte e lentamente tutto torna alla normalità.
Il rumore di un rubinetto che perde, echeggia. Lancinante.
Buio. Solo buio.
Nella strada. Nella testa.
L’inverno è buio come un’ombra, come un velo opaco su uno sguardo.
La linea è stata varcata.
La zona rossa sangue splende pulsando lentamente, come un respiro.
La mente vacilla. La mente si agita.
Bang.
La scintilla del buio ferma il tempo.
Quel buio ora è normalità.
Tutto ora ha silenzio. Inizia...
La casa gialla
Una casa sulla spiaggia.
Un faro, con la sua luce sembra creare delle ombre tra quelle mura.
Casa appartenuta ad un nobile decaduto, professore di filosofia, rimasto solo a causa dello sterminio della sua famiglia, entra in un mondo surreale per scoprire chi ha commesso il reato e chi è l’uomo trovato morto in carcere, accusato del delitto.
Sir Paul Brenson, 52 anni.
Bizzarri comportamenti, anticonformista il modo d’insegnamento, ancora chiamato ‘sir’ nonostante la sua casata fosse decaduta da secoli, scrisse cinque best Sellers, tra cui:
La psicologia dei serial killer
e
La falsa storia ai nostri tempi
.
Lasciò un ultimo libro:
La prima e unica biografia: La sua.
È notte.
Sarebbe notte anche a mezzo dì, perché quel che c’è in testa è il buio. Lampi di rosso sangue e una luce gialla. Intermittente. L’oceano nero come il cielo. Le stelle esplodono e lampeggiano. Ancora quella luce. Passeggio sulla sabbia fredda. Sento l’umidità. Intorno non vedo nulla. Ombre lontane illuminate come lampi di tempesta. La testa qui. La testa altrove.
La sabbia disegna i miei passi e il vento lascia tornare tutto all’origine. Queste mura. Circondano il calore lasciato al loro interno. All’esterno tutto ha l’apparenza, a volte, di essere spazzato via dal vento freddo, ma all’interno provo un immenso carico emozionale.
Fuggo da tunnel dalla quale non riesco a scappare. Cerco di camminare, faccio fatica contro il vento, contro i ricordi. Mille volte e più, impazzire.
Inizio
Solo cinque mesi prima il mio volo era giunto in perfetto orario; mi trovavo fuori casa a causa della pubblicità editoriale e mi aspettavano all’aeroporto. Avevo un piccolo appartamento non molto distante dal centro, in cui risiedevo quando capitava di rientrare tardi e non volevo disturbare nessuno, o quando il rumore del mare non riusciva a farmi concentrare. Giunsi sulla sabbia e già in lontananza il buio di sempre era come svanito, e quella luce lampeggiante era accompagnata da sirene azzurre con decine di agenti che varcavano la soglia di casa. Non capivo. Forse non volevo capire.
Mi chiedevo chi, come, quando.
A terra solo sangue. Tutto in ordine come ricordavo. La famiglia unita come l’avevo lasciata. Tornai alla realtà, e lottai contro quel vento. Poi andai via. Per quella sera.
Tornato a casa, spedii una mail al mio amico, con la richiesta di alcuni fascicoli nelle mani del F.B.I. riguardanti il caso Creedly.
CENTER PARK BAR ore 14:00
Questo il messaggio di risposta:
PATRICK HOWIE
Soffre di paranoia 4 mesi di permanenza in clinica,
2 mesi visitato 2 volte a settimana a casa,
tentato suicidio farmacologico.
Il paziente è come nascosto nella sua stessa casa. Non riceve nessuno eccetto il dott. Wilson. Monotono e ripetitivo.
Segni particolari: tatuaggio farfalla braccio sinistro
JALSBROMED
agorafobico 2 mesi clinica 5 mesi a casa Il paziente soffre di crisi d’ansia a contatto con l’esterno. Sotto sedativi.
Segni particolari: tatuaggio farfalla polpaccio sinistro.
BOHAN YEMENKO ansia disorganizzazione ossessiva compulsiva 6 mesi in clinica 5 mesi a casa 3 volte a settimana
14 omicidi
In carcere
Queste le cartelle a mia disposizione. Le altre sono in fase di elaborazione.
Io e Jackson ( il mio amico) ci incontrammo vicino la spiaggia, in un piccolo locale tranquillo. Non faceva molto freddo e si vedeva l’ombra della luce del faro e la finestra enorme trasparente, una volta la mia porta verso il mare.
Dopo un lungo sorso di birra, parlò:
"Tutte e tre le persone nella lista avevano lavorato, se pur in periodi diversi, nello stabilimento chimico alla periferia della città.
Pochi mesi e poi sparivano qualche giorno, per poi ritornare come se nulla fosse.
14 omicidi nel giro di 37 giorni; in piccoli paesi non distanti, i cadaveri trovati non presentavano nessun elemento comune. Gli esami della scientifica risaltarono che le vittime erano state uccise con oggetti trovati negli appartamenti, senza premeditazione forse attendendo che le vittime morissero e sui visi sfigurati poggiava un velo o un fazzoletto. Anche il presunto omicida era stato un operaio cinque anni prima, e non ricordava nulla dei suoi crimini.
La notte era sempre buia. I pochi elementi naturali si alternavano con il passare delle ore. Da quella posizione si riusciva a vedere casa mia. Era lì ferma. Come fosse dipinta in un quadro. La temperatura era scesa, e quella patina si estendeva sull’acqua e sul tetto.
Due Anni prima,
stavo compiendo una sorta di ‘tour’ nei tribunali, per raccogliere appunti per il prossimo libro sui serial killer;
il libro era a metà dell’opera, e avevo già assistito a quindici processi in cui si richiedeva l’ergastolo; era divertente sentire gli avvocati difensori richiedere l’infermità mentale per quasi tutti.
"Il diavolo ha vesti comuni,
abita in ville lussuose, nei ghetti.
Conosce ogni linguaggio ".
Il giorno dopo sarei dovuto andare al solito bar per incontrarmi con il mio amico, direttore di un carcere. Io ho riassunto i processi , all’interno di una cartella ,e lui, abbassando il tono di voce, mi raccontò di alcune situazioni particolari, all’interno della prigione.
Avrei ricevuto una mail: poche parole.
D: Jackson1408
A: Brensonoldschool
Allegati:
picture01
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word01
wordo2
word03
Cliccai su ‘scarica file’.
Comparve il controllo dell’antivirus, poi una serie di simboli criptati.
Non ero un vero e proprio esperto di informatica, ma ero capace di gestire file criptati e protezione del PC e pochi minuti nella cartella da me creata si scaricarono i file. Erano tre foto di cinque ex detenuti evasi nel giro di cinque giorni.
Le loro celle erano comunicanti; I primi due avevano scontato cinque dei sette anni per estorsioni, aggressioni, rapine senza armi. Altri due erano appena giunti. Questi ultimi furono ritrovati due settimane dopo la loro evasione, compiuta non più di una settimana dalla loro entrata. Gli evasi ai quali rimanevano due anni di detenzione furono ritrovati nelle proprie case senza che opponessero alcuna resistenza, in quanto non ricordavano assolutamente nulla dei giorni precedenti, come se avessero dormito tutto il tempo.
Nel file word3 c’erano i tentati omicidi;
Nel file word1 e word2 erano segnate le generalità delle vittime, recapiti e i luoghi di lavoro e gli indirizzi di alcuni stabilimenti fuori città in cui lavoravano; la Chemicaspa era un enorme produttore di prodotti chimici, tra cui insetticidi, repellenti di ogni genere, e non era chiaro di cos’ altro, in quanto gli stabilimenti erano una decina, protetti come fortezze militari.
Il processo andava avanti. Molto velocemente, visto le prove schiaccianti a carico degli accusati, l’accusato principale del delitto, era Operaio della ChemicaAir, filiale della Chemicaspa, era stato trovato annegato nella sua vasca da bagno dopo diversi giorni, ma l’autopsia rivelò che la morte era pervenuta per una dose massiccia di veleno per topi riscontrata nel sangue. Un altro operaio aveva tentato di darsi fuoco, dopo aver chiamato la polizia, ma all’arrivo degli agenti, non restava altro che guardare l’uomo morire.
Jackson ed io stavamo studiando i rapporti medico-legali e quelli della polizia cercando particolari con cui collegare i casi alle evasioni dal carcere. Se mai ci fosse stato qualcosa da trovare.
Le mie notti erano solo ricordi di vita passata, della spiaggia. Che mi recassi