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Scuba Confidential: Come Diventare Un Subacqueo Migliore
Scuba Confidential: Come Diventare Un Subacqueo Migliore
Scuba Confidential: Come Diventare Un Subacqueo Migliore
E-book348 pagine4 ore

Scuba Confidential: Come Diventare Un Subacqueo Migliore

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Info su questo ebook

Scuba Confidential è una raccolta ricchissima di suggerimenti e consigli mirati, che ti consente l’accesso ad alcuni dei segreti dei subacquei tecnici e dei professionisti del mestiere. Con Scuba Confidential, imparerai a far tue quelle tecniche che ti permetteranno di essere un subacqueo migliore, più fiducioso e più attento alla sicurezza.

Il testo offre una panoramica ben bilanciata su alcuni dei più controversi argomenti della subacquea come l’immersione in solitaria, le immersioni profonde e i rebreather; inoltre include un’analisi accurata su come si sviluppano gli incidenti e su cosa fare per evitare di entrare a far parte di queste statistiche.

Il libro tratta anche un’altra vasta gamma di argomenti come la partecipazione ai corsi di speleologia subacquea, come assicurarsi di comprare l’attrezzatura giusta, cosa prendere in considerazione quando devi scegliere il tuo nuovo istruttore, errori comuni commessi anche dai professionisti o, ancora, quali siano i posti migliori da visitare per un subacqueo.

Scuba Confidential è una sincera raccolta di consigli pratici e non da parte di un professionista che ha fatto di questo lavoro la sua attività per gli ultimi 30 anni e che si è interfacciato con praticamente qualunque aspetto di questo sport.

“Se il manuale Open Water della PADI è la bibbia della subacquea, considerate questo testo il Nuovo Testamento.” David Espinosa, Capo Editore, Sport Diver Magazine

“Che libro avvincente! Sono stata istruttrice per decenni e questo testo sarà un’aggiunta eccellente ai manuali di insegnamento che uso attualmente.” Evelyn Bartram Dudas NAUI #8672

“Attraverso l’utilizzo di casi reali, Simon utilizza il punto di vista di una scatola-nera, per evidenziare come evitare alcuni degli errori più comuni della comunità subacquea. Così facendo fornisce degli ottimi suggerimenti su argomenti importanti per tutti i subacquei e che non è facile trovare in altre pubblicazioni.”Terry Cummins OMA

“Il libro di Simon Pridmore “Scuba Confidential – come diventare un subacqueo migliore” è una lettura che dovrebbe essere fatta da ogni subacqueo, indipendentemente dal livello di esperienza, la cui mente riesca a cogliere il messaggio tra le righe che è, “Imparare a immergersi è facile, ma è diventare un buon subacqueo che è difficile.”David Strike, organizzatore dell’ OzTeK

LinguaItaliano
EditoreSandsmedia
Data di uscita20 giu 2017
ISBN9781386820055
Scuba Confidential: Come Diventare Un Subacqueo Migliore
Autore

Simon Pridmore

L’auteur Simon Pridmore a travaillé dans le domaine de la plongée sous-marine comme guide, directeur de plongée, instructeur, moniteur de moniteur et moniteur de moniteur-moniteur. Il a été l’un des pionniers de la plongée technique en Asie. Durant des années il a eu son propre centre de plongée, il a dirigé une agence régionale de formation internationale de plongeurs et a été chef de vente international pour un ordinateur de plongée et des recycleurs. Il a organisé des expéditions de plongée à travers le monde, écrit des articles pour de nombreux magazines de plongée et est intervenu à des conférences sur quatre continents. Plongée confidentielle reprend les informations les plus intéressantes que Simon a collectées pendant trente années de plongée et vingt années d’enseignement et de rédaction d’articles sur ce sport. Il habite actuellement à Bali en Indonésie, en plein milieu des meilleures plongées du monde. Vous pouvez le joindre sur http://www.simonpridmore.com/

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    Anteprima del libro

    Scuba Confidential - Simon Pridmore

    Alle mie tre sirenette

    Kayleigh, Savannah e Caroline

    La Parola degli Esperti

    Se il manuale Open Water della PADI è la bibbia della subacquea, considerate questo testo il Nuovo Testamento. Scuba Confidential è quanto di più vicino ci sia a un volume di self-help riguardante la subacquea ed è sicuramente una lettura obbligatoria per ogni subacqueo, principiante o esperto che sia. David Espinosa, Capo Editore, Sport Diver Magazine

    Che libro avvincente! Sono stata istruttrice per decenni e questo testo sarà un’aggiunta eccellente ai manuali di insegnamento che uso attualmente. Scritto da un subacqueo che è aggiornato sulle ultime attrezzature presenti sul mercato e sa come configurarle e pulirle per migliorarne l’efficienza. Vorrei incoraggiare tutti i nostri clienti a comprare questa nuova pubblicazione. Ben fatto Simon! Evelyn Bartram Dudas NAUI #8672

    Invece di scrivere un altro manuale di insegnamento, Simon ha utilizzato un approccio veramente unico per condividere anni di esperienza subacquea con coloro che pensano ancora di poter diventare dei subacquei migliori e che gioiscono delle meraviglie del mondo sommerso. Attraverso l’utilizzo di casi reali, Simon utilizza il punto di vista di una scatola-nera, per evidenziare come evitare alcuni degli errori più comuni della comunità subacquea. Così facendo fornisce degli ottimi suggerimenti su argomenti importanti per tutti i subacquei e che non è facile trovare in altre pubblicazioni. Terry Cummins OMA

    Un libro che si legge tutto di un fiato, pieno di informazioni importanti – e anche provocatorie – suggerimenti, analisi e approfondimenti derivanti da 30 anni come professionista dell’industria subacquea. Il libro di Simon Pridmore Scuba Confidential – come diventare un subacqueo migliore è una lettura che dovrebbe essere fatta da ogni subacqueo, indipendentemente dal livello di esperienza, la cui mente riesca a cogliere il messaggio tra le righe che è Imparare a immergersi è facile, ma è diventare un buon subacqueo che è difficile. Merita sicuramente il posto sullo scaffale di ogni subacqueo, Scuba Confidential è molto più che un semplice manuale su come immergersi; è una risorsa per coloro che, cogliendo il suo messaggio, intraprenderanno la strada per nuove ed eccitanti avventure e viaggi subacquei. David Strike, organizzatore dell’ OzTeK

    PREFAZIONE ORIGINALE

    Conosco Simon da molti anni ed ho avuto il privilegio di condividere alcune esperienze subacquee con lui.

    La sua immensa conoscenza come educatore subacqueo e subacqueo esperto è evidente nel contenuto del libro. Siamo fortunati che persone come Simon si prendano il tempo e lo sforzo di riassumere la loro conoscenza ed esperienza in un testo simile; non solo per chi tra noi è ancora un novizio ma anche per coloro che vogliono espandere i loro orizzonti in una parte del nostro pianeta che così pochi possono vedere.

    Mi piacciono in particolar modo le conclusioni Diventa un subacqueo migliore alla fine di ogni capitolo. Sono chiaramente la spinta trainante del libro. Un subacqueo saggio dovrebbe raccoglierli, studiarli e comprenderli fino in fondo.

    Come specificato da Simon, diventare un subacqueo migliore è duro, ma è qualcosa che per cui dovremmo sforzarci. È ancora più impegnativo scrivere suggerimenti concisi e sensati al fine che tutti, condividendoli, possano continuare ad espandere in modo sicuro e divertente i loro orizzonti subacquei.

    Kevin Gurr

    IANTD IT #6 Autore di Technical Diving From the Bottom Up, co-designer del computer subacqueo VR3 e del CCR Sentinel

    PREFAZIONE DELL’AUTORE

    Perché Scuba Confidential?

    Perché ho deciso che il mondo aveva bisogno di un altro libro sulla subacquea? Non è stata una decisione affrettata. Ho scritto per riviste nell’ultima decade e, nel corso degli anni, molti lettori ed editori hanno suggerito che, un giorno o l’altro, avrei dovuto riassumere una serie di articoli in un libro. Questa non è la raccolta Best Of che si aspettavano ma la genesi di alcuni capitoli di Scuba Confidential è da cercare proprio in quei pezzi.

    Nel corso degli anni ho notato che, come subacquei, abbiamo molte cose in comune. Facciamo errori, siamo a volte presi dall’insicurezza, sappiamo che di tanto in tanto abbandoniamo la nostra zona di comfort e ringraziamo ogni volta che tutto si conclude bene. Siamo sempre affamati di conoscenza. Molti di noi sono coscienti delle proprie lacune nelle capacità e nelle tecniche ma sanno come superarle. Una domanda posta frequentemente è dove andresti per diventare un miglior subacqueo dopo aver fatto la formazione base, centinaia di immersioni e non vuoi intraprendere una strada pseudo-professionale?.

    Ho deciso quindi di scrivere un libro che offra un’introspettiva sulla conoscenza che quotati professionisti internazionali acquisiscono in anni di esperienza e che subacquei tecnici estremi imparano durante un addestramento intensivo: conoscenze che i lettori potranno usare per sviluppare le proprie capacità e diventare dei subacquei più sicuri, confidenti e capaci. Lo scopo era quello di consigliare, educare e provocare riflessioni, rinforzando la verità essenziale sulla subacquea ma anche combattere i luoghi comuni, presentare concetti in maniera leggibile e piacevole, senza predicare o adottare un approccio troppo didattico; solo tanto buon senso e discussioni chiare.

    Un’occhiata al sommario darà una buona idea della gamma di argomenti offerti. Ad esempio, le tendenze del momento, barche da crociera, rebreather e muck diving, sono trattate in dettaglio, allo stesso modo di argomenti più dibattuti come etichetta, configurazione, solo diving, decompressione ed analisi degli incidenti.

    Perché credere a me?

    Come faccio a conoscere tutto quel che sto scrivendo? Scuba Confidential rappresenta una parte di quanto ho imparato in trent’anni di subacquea e vent’anni di insegnamento e stesura di articoli a riguardo. Ho lavorato come guida, divemaster, istruttore, trainer e istruttore di trainer, ho avuto un dive center, ho portato avanti una didattica su scala regionale ed sono stato responsabile delle vendite per un’industria che produce computer subacquei e rebreather. Ho organizzato viaggi subacquei per tutto il mondo e tenuto conferenze in quattro continenti. Essendo per natura uno sperimentatore, ho avuto la fortuna di trovarmi sulla cresta dell’onda di questo sport per lungo tempo e ora vivo in Indonesia, dove la generazione attuale è la prima a immergersi per divertimento. L’entusiasmo che c’è qui per questo nuovo sport è una ventata d’aria fresca e di ispirazione.

    Precisazioni

    Questo non è una dichiarazione messianica. Il messaggio di Scuba Confidential non è Immergiti come faccio io!. Siamo tutti diversi, abbiamo abitudini, necessità, obiettivi, capacità intellettuali e fisiche differenti. Sta a te decidere come andare in acqua, in base a quanta ricerca riesci a fare e quanti consigli riesci ad ottenere. Scuba Confidential è concepito per darti una scorciatoia per queste decisioni.

    Alcuni potrebbero criticare il fatto che non ci siano informazioni di base nel libro, ed è vero. Ritengo che i lettori siano in possesso almeno di un brevetto subacqueo e che abbiano al loro attivo alcune immersioni. In alcuni capitoli sono tornato alle nozioni base perché ho ritenuto che non sia stata enfatizzata l’importanza di questi argomenti nei primi passi dell’educazione subacquea. Il concetto di gestione dello stress, delle bombole e delle rubinetterie sono tra questi.

    Altri potrebbero accusarmi di non trattare argomenti in modo adeguatamente dettagliato e, ancora una volta, chiedo venia, ma a volte è fatto deliberatamente. Ad esempio, i capitoli di Speleo-subacquea ed immersioni sotto il ghiaccio non ti insegnano come fare questo genere di attività. La lettura di questo libro non sostituisce un corso dedicato o il tempo passato in acqua. Tuttavia, i capitoli che riguardano l’addestramento tentano di trasmettere al lettore la magia di quelle esperienze, così che lui o lei possano capire se una certa tipologia di immersione faccia al caso loro o meno.

    Alcuni capitoli, come ad esempio il Solo Diving, affrontano invece con domande più intricate e complesse i problemi che si potrebbero presentare e, per quanto abbia tentato di essere neutrale, spesso non mi è stato possibile prescindere completamente dalle mie opinioni personali, che potrebbero anche non essere favorevolmente accolte da tutti. Pazienza: questo è il mio libro!

    Imparare a immergersi è facile; diventare un buon subacqueo è difficile! Richiede una dedizione continua. Leggendo il testo potreste scoprire di dover cambiare delle abitudini che vi portate dietro da lungo tempo e scoprirete che anche piccole variazioni possono fare la differenza sul vostro comfort e la vostra confidenza in acqua. È una buona idea scegliere l’evoluzione piuttosto che la rivoluzione e adottare eventuali cambiamenti con gradualità, uno per volta, così che sia più facile gestirli.

    La mia speranza principale è che la lettura vi piaccia, che vi porti a riflettere e rivedere il modo in cui vi immergete, che vi aiuti a migliorare, che diventi un testo da rileggere di tanto in tanto e che vi permetta effettivamente di diventare dei subacquei migliori!

    Simon, Agosto 2013

    PREFAZIONE ITALIANA

    I primi anni in cui cominciai a praticare l’attività subacquea erano pieni di sorprese, ero meravigliata da quanto c’era da imparare e quante novità potevo scoprire ogni volta che andavo a fare un’immersione. Il mio primo istruttore e le mie guide mi sembravano dei pozzi di scienza, fonti infinite da cui attingere consigli e imparare i trucchi del mestiere. Avevano una risposta a tutto e sembrava che l’attrezzatura non fosse altro che un’estensione di loro stessi per la facilità con la quale la padroneggiavano. Col passare degli anni, quasi inconsciamente, cominciai ad utilizzare gli stessi modi di fare, gli stessi trucchi quando me ne capitava l’occasione. Le prime stagioni al diving furono una palestra continua, fin massacrante, ma dalla quale ne uscii con un bagaglio di esperienza e di situazioni notevole. Poi però arriva quel momento in cui cominci a uscire dal guscio, a cambiare gruppo, cambiare diving, affrontando il giudizio di coloro che ancora non ti conoscono e uscendo dall’ambiente di cui ormai conosci tutte le sfumature. Ti confronti e continui ad imparare. Fino al giorno in cui decidi che è ora di cambiare anche tipologia di ambiente, di provare situazioni nuove. Cominci a immergerti in mari diversi, oceani diversi, laghi diversi, stagioni diverse... e da ognuna di queste esperienze continui a trarre insegnamenti. Per alcuni arriva anche il fatidico momento in cui, per i motivi più disparati, cominciano a mettere pinna nel mondo della subacquea tecnica. Cominciano a confrontarsi con bibombola, bombole decompressive, rebreather, bailout, dpv ... e chi più ne ha, più ne metta.  Sembra che il punto di arrivo si allontani ogni volta che una prova ad avvicinarcisi. Perché alla fine più vai avanti e più ti rendi conto che non si smette mai di imparare. Ti confronti con la fisica, la chimica, la meccanica, l’elettronica, l’oceanografia, la biologia, la fisiologia... e non è mai abbastanza. Ma se uno provasse a riguardare il suo percorso con gli occhi un neofita, con gli occhi di chi ha appena finito il suo primo corso... allora si renderebbe conto di quanta strada ha fatto e di quanto ha imparato, di quanto ora gli sembrino scontate le risposte alle domande poste da chi è agli inizi e ancora di quanto alcune cose siano diventate ormai istintive.  Si renderebbe conto che gran parte del suo bagaglio culturale riguardante la subacquea non arriva solo dai corsi, ma da tutte le esperienze che ha fatto, dalle ore d’acqua in cui si è cimentato in situazioni sempre diverse. L’esperienza diretta insegna, è innegabile.

    Simon, con questo testo, dimostra proprio tale principio. Non è un manuale didattico, non è un libro che contiene tutte le risposte alle vostre domande ma è una raccolta di situazioni, di trucchi, di piccoli insegnamenti che, messi assieme, non possono che fare di voi un subacqueo migliore. Potrete non essere d’accordo con tutti gli argomenti affrontati o aver adottato delle soluzioni diverse per quanto riguarda la vostra gestione dell’immersione o dell’equipaggiamento e, a quel punto, quello che avrete tra le mani sarà un confronto con altre soluzioni. Un confronto che potrebbe portarvi a rivedere alcuni vostri accorgimenti o a convincervi ancora più della vostra scelta. È un testo che porta a riflettere sul modo in cui si conducono le immersioni o si prepara l’attrezzatura. Oltre che un completo ripasso per chi magari è fermo da tempo e deve riprendere un po’ la mano!

    E ricordate, se quanto ora leggerete può sembrarvi banale è solo perché avete maturato un certo grado di esperienza, una volta non lo era affatto!

    Dott.ssa Beatrice Rivoira

    SICUREZZA

    1. Preparazione Mentale All’Immersione

    Per diventare un subacqueo di successo non basta avere buona acquaticità ed usare ottima attrezzatura, ma è vitale che si impari a mantenere e gestire il controllo di quello che passa per la testa sott’acqua.

    Gli atleti lo chiamano Condizionamento Mentale ed è un fattore importante che determina il livello delle abilità competitive in ogni sport. L’immersione non fa eccezione.

    Le abilità che impariamo durante la formazione subacquea sono studiate in modo da sapere come comportarsi con qualsiasi cosa possa capitarci sott’acqua. Però, per affrontare in modo appropriato le varie situazioni, questo non è abbastanza.

    Bisogna avere la mente libera ed una visione positiva per operare in modo appropriato e fare le scelte più giuste.

    Il Condizionamento Mentale è importante per poter apprezzare l’immersione e divertirsi al massimo. Condiziona le tue abilità in caso d’emergenza e, forse la cosa più importante, ti aiuterà a gestire lo stress.

    É riconosciuto che lo stress sia una brutta cosa! La maggior parte di noi ha già adottato una strategia di condizionamento mentale per evitare, o ridurre, lo stress sul lavoro o nella vita sociale. Una formazione subacquea però non insegna come farlo sott’acqua.

    Nei capitoli 2 e 3 si discuterà sull’identificazione e gestione dello stress e su cosa fare quando subentrano problemi con l’attrezzatura. Alla base di tutto resta comunque il fatto che bisogna fare qualsiasi cosa per prevenire queste situazioni e per farlo bisogna essere preparati mentalmente per il mondo subacqueo e sempre nell’umore giusto per far fronte a qualsiasi cosa possa accadere.

    Ecco alcuni suggerimenti e tecniche che possono essere adottati.

    Focalizzati sugli esercizi

    L’abilità di auto-salvataggio deve essere appresa al punto dell’automatismo, senza più dover pensare. In questo modo in caso d’emergenza la reazione sarà istintiva e rapida. Si possono praticare le proprie abilità in ogni immersione, ad esempio, il cambio erogatore richiede pochi secondi e può essere fatto mentre si nuota; si possono toccare le rubinetterie per conoscerne l’esatta posizione in caso di necessità oppure si può lanciare il pallone di segnalazione (SMB – Surface Marker Buoy) durante la risalita.

    Migliorare la confidenza con l’acqua

    É importante aumentare la confidenza con l’acqua non solo facendo immersioni, anche se è sempre una buona idea. Lo snorkeling, l’apnea, il nuoto sono tutte attività che sarebbe meglio fare più spesso, in spiaggia o in piscina.

    Mantenersi in forma

    Per l’immersione è necessario essere in buona forma sia fisica che mentale. Più si è preparati meglio ci si confronta con condizioni faticose come nuotare contro-corrente o uscire dall’acqua con mare mosso e l’attrezzatura addosso, due situazioni che possono facilmente portare ad elevati livelli di stress.

    Mettiti a tuo agio

    Avrai più possibilità di andare in panico se durante l’immersione avrai freddo e non sarai a tuo agio. Pensa alla protezione termica, indossa la muta adatta all’ambiente e sostituiscila regolarmente. Una frequente esposizione ad alte pressioni rompe le celle di neoprene riducendone l’efficacia isolante, quindi resisti alla tentazione di affezionarti alla tua muta finché non sarà logora e deforme. Una nuova muta non sarà solo più bella esteticamente ma ti terrà pure più caldo.

    Non immergersi da ubriachi

    Altri fattori che predispongono al panico sono la fatica e l’alcool quindi, se la notte precedente è andata per le lunghe ed è stata più pesante di quanto pianificato, dormite invece di andare a fare immersione e bevete grandi quantità di acqua al risveglio.

    Impara a respirare

    Una respirazione corretta può prevenire l’insorgere dello stress e aiutarti a mantenere la lucidità nel caso di un incidente potenzialmente stressante. Prendi l’abitudine di espirare completamente ad ogni respiro, contraendo l’addome per poi inspirare a lungo e lentamente, espandendo l’addome. Idealmente, ogni atto (inspiratorio/espiratorio) dovrebbe durare ca. 7 secondi, di conseguenza si avrà un ciclo completo di 15 secondi ca. che porta a 4 respiri al minuto. Questa sarebbe la respirazione perfetta per il subacqueo poiché permette di espellere quanta più CO2 possibile diminuendo anche il consumo di gas.

    Visualizza

    Prima di un’immersione fai quello che fanno i subacquei tecnici. Siediti in un posto tranquillo (lo so, non è evidente trovarne uno su una barca gremita di gente!) e pensa all’immersione che ti aspetta. Rifletti sul Briefing del divemaster; rivedi i risultati delle tue ricerche sul luogo o cerca di ricordare precedenti esperienze nello stesso punto. Pensa a cose positive, pensa a cosa probabilmente vedrai e visualizza un’immersione ben riuscita. Immaginati durante la discesa, in pieno controllo, verificando che tutto sia al suo posto, rilassandoti e mantenendo respirazione ed assetto neutro, sempre in contatto con i tuoi compagni. In seguito rifletti sull’immersione fine a se stessa, cosa cercherai e cosa potrai trovare. Immaginati a tuo agio ed in totale controllo, mentre verifichi il computer ed i manometri frequentemente e regolarmente, quindi inizia una risalita lenta e controllata con una sosta di sicurezza che ti porterà in superficie, in assetto positivo e ampia scorta di gas non usato.

    Elimina le paure

    La visualizzazione prima di un’immersione normalmente rimuove le apprensioni che potresti provare. L’apprensione è meglio definita come la sensazione di incertezza sulla capacità di far fronte ad una situazione. Il pericolo principale nel condurre un’immersione in questo stato è che il minimo problema può trasformare l’apprensione in panico esplosivo.

    Visualizzando l’immersione puoi accrescere l’auto-confidenza e metterti in uno stato rilassato, positivo e prudente. In pratica, la stessa attitudine da avere prima di qualsiasi sfida.

    Ascolta le premonizioni

    Ci sono occasioni in cui, indipendentemente da quanto bene hai visualizzato l’immersione, non riesci a liberarti dalla sensazione che qualcosa possa andare storto. Se ti capitasse di avere questa specie di premonizione, non ignorarla. Non fare l’immersione o cambia il piano.

    Verifiche in acqua

    Nei nostri corsi iniziali tutti impariamo a fare delle verifiche prima dell’immersione e presto ci abituiamo a farle in modo così automatico da non rendercene più conto. Un’ottima abitudine da prendere è il controllo in acqua prima di iniziare l’immersione vera e propria. Il processo di preparazione, vestizione ed entrata in acqua su una barca piena di gente potrebbe annullare gli effetti positivi della visualizzazione che avete appena fatto. Per questo motivo sarebbe ottimale, una volta scesi di un paio di metri, senza più lo stress della superficie e nel totale silenzio, svolgere una serie di controlli. Prenditi qualche secondo per ricomporti, fare una respirazione lunga e lenta, assicurarti che tutto l’equipaggiamento sia al suo posto e funzionante, nessuna perdita, manometri ed erogatori funzionanti, fibbie chiuse. A questo punto scendi tranquillamente verso il fondo.

    Diventa un subacqueo migliore:

    Includendo tecniche di preparazione mentale nella tua routine d’immersione.

    2. Riconoscere e Gestire lo Stress

    Lo stress è un potenziale rischio di ogni immersione che facciamo. Alcuni degli esempi più ovvi sono la pressione psicologica data dal quantitativo limitato delle scorte d’aria, lo stress derivante dal fatto di dover fare più cose contemporaneamente ed uno stress composto, che si presenta quando più fattori stressanti si presentano allo stesso tempo.

    Durante le immersioni lo stress non è sicuramente il benvenuto visto che, se non tenuto sotto controllo, può portare velocemente al panico e in questi casi le azioni non derivanti da un addestramento adeguato rischiano di peggiorare la situazione invece che migliorarla. Il panico è sempre un pericolo quando si presenta sott’acqua ed è ciò che più comunemente contribuisce alle fatalità.

    Un esempio classico è il subacqueo nervoso perché preoccupato dal fatto che l’erogatore non gli fornisca abbastanza aria. Butta giù aria avidamente quando inspira ma espira solo parzialmente prima del respiro successivo. A quel punto trova impossibile inspirare perché i suoi polmoni sono già pieni ma, invece di espirare, giunge alla conclusione che l’erogatore non funzioni, lo leva dalla bocca e parte verso la superficie, trattenendo il respiro.

    Per gestire lo stress devi soprattutto riconoscerlo quando si presenta e per farlo devi essere sia consapevole delle avvisaglie sia concentrato su cosa la tua mente e il tuo corpo stanno facendo in quel momento.

    Fra gli indicatori dello stress troviamo la mancanza di coordinazione, reazioni lente, disorientamento, il rimanere fissi a guadare i manometri, un aumento del ritmo respiratorio, irritabilità, tensione, disagio e, solitamente, ansia ed apprensione. Sii cosciente del tuo stato emotivo e rimani oggettivo per poterlo interpretare correttamente. Per esempio, se cominci a trovare particolarmente irritante qualcosa che il tuo compagno sta facendo, è più probabile che sia tu quello con un problema piuttosto che il tuo compagno.

    Una volta che hai riconosciuto lo stress, il tuo intuito ti dirà che ci deve essere una ragione logica alla base, ovvero, dato che sei preoccupato devi avere un motivo valido per esserlo. Ovviamente non è sempre così. Un aumento del ritmo respiratorio accompagnato da una sensazione di disagio o apprensione può semplicemente essere il risultato di un accumulo di anidride carbonica nel sangue dopo una faticosa nuotata contro corrente.

    Il segreto per far fronte all’insorgere dello stress sott’acqua è di mantenere la mente sgombra, analizzare la situazione e poi agire come hai imparato durante l’addestramento.

    Per liberare la mente interrompi qualunque attività; appoggiati su una roccia (verificando prima di tutto che SIA effettivamente una roccia) e rilassati. Espira completamente e lentamente, comprimendo il diaframma in modo da espellere quanta più CO2 possibile dai tuoi polmoni e poi inspira espandendo il diaframma. Ripeti il tutto per qualche volta.

    Appena la tua mente si schiarirà sarai in grado di capire cosa sta succedendo. Hai qualche motivazione valida per essere preoccupato? C’è qualche emergenza che richiede un’azione immediata? Controlla il manometro e assicurati di avere ancora un quantitativo abbondante di aria. Controlla se hai delle tappe deco da effettuare o il tuo tempo rimanente di non decompressione. Fai un check veloce dell’attrezzatura e assicurati che tutto sia funzionante e al suo posto.

    A questo punto agisci. Se la scorta d’aria è ancora abbondante, sei a tuo agio con ciò che stai leggendo sul computer e tutta la tua attrezzatura funziona correttamente allora puoi scegliere di continuare l’immersione, riducendo gli sforzi così che il panico non si ripresenti.

    Se invece sei a corto di aria e/o hai superato quanto pianificato per la decompressione allora la tua priorità sarà di risalire ad una profondità inferiore.

    É sempre saggio prendersi un momento per raccogliere i tuoi pensieri prima di agire per essere sicuro che tu faccia la cosa giusta. Però, perdere troppo tempo in questo processo quando ti trovi in profondità può peggiorare una situazione già difficile data la limitata scorta d’aria. Di conseguenza anche il tempo per pensare è ugualmente limitato.

    Questa è la ragione principale per cui è importante fare pratica con le procedure di emergenza e con tecniche di auto-salvataggio in maniera intensiva, fino al punto in cui le tue risposte saranno automatiche, istintive ed appropriate.

    I subacquei tecnici praticano costantemente la condivisione dei gas e il passaggio dall’erogatore primario al secondario. Le loro risposte sono così condizionate che, se un’emergenza reale di fine gas dovesse presentarsi e un subacqueo dovesse strappargli di bocca l’erogatore dal quale stanno respirando, passeranno automaticamente all’erogatore secondario prima ancora che si rendano conto di cosa sia successo. L’emergenza viene stroncata sul nascere.

    Anticipare

    Il modo più efficace per gestire lo stress è di anticiparlo o evidenziarlo nei primi stadi al fine di agire correttamente e bloccarlo subito prima che possa trasformarsi in panico. Di conseguenza devi essere sempre all’erta.

    I professionisti non devono solo monitorare il loro status ma anche imparare ad identificare eventuali segnali di stress nelle altre persone. Questa capacità a volte si acquisisce attraverso brutte esperienze. Almeno una volta durante la loro carriera molti di noi hanno sperimentato quel momento di gelo in cui un subacqueo sotto la nostra responsabilità parte improvvisamente verso la superficie.  Si, è vero che i subacquei brevettati sono i primi responsabili per la loro sicurezza sia in presenza di un divemaster o meno, ma noi ci prenderemo comunque mentalmente a calci per non essere stati in grado di vedere che il subacqueo aveva un

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