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Afferra i tuoi sogni
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E-book252 pagine3 ore

Afferra i tuoi sogni

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Info su questo ebook

In questo manuale scoprirai come individuare e perseguire i tuoi sogni, a partire dal GRANDE SOGNO, quello che è in grado di ispirare una vita intera. Ti indicherò la strada da seguire per prendere coscienza delle tue risorse e dei tuoi limiti e di come fare per tradurre questi ultimi in opportunità di crescita personale. Ti guiderò nella definizione del tuo GRANDE SOGNO e nella compilazione di un Piano d’Azione Programmato (P.A.P.) che ti consenta di perseguirlo.

Ti parlerò dell’immenso potere creativo che è in ogni essere umano e ti darò dei suggerimenti su come servirtene per accelerare il tuo cammino di autorealizzazione. Poi ti svelerò i 5 Principi Universali del Successo (che ho chiamato Pentaprincipi dell’Autorealizzazione) e farò in modo che essi ti accompagnino giorno dopo giorno, facendoteli associare emotivamente a ciascun dito della mano, di modo che, stringendo il pugno, sentirai davvero di afferrare il tuo GRANDE

SOGNO. Infine comprenderai quali sono rischi che si corrono nell’utilizzo eccessivo di ciascun Pentaprincipio e qual è l’atteggiamento migliore col quale puoi perseguire il tuo Successo personale.
LinguaItaliano
Data di uscita10 lug 2017
ISBN9788892664913
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    Anteprima del libro

    Afferra i tuoi sogni - Vincenzo Di Bernardo

    PRIMA PARTE

    SOLO CHI HA UN SOGNO

    PUÒ AVERE SUCCESSO!

    Uno dei termini maggiormente in voga nel mondo occidentale è quello di successo. È talmente spasmodica la corsa al successo che raramente ci si ferma a chiedersi cosa sia realmente e ancor meno ci sofferma a riflettere sul suo reale significato.

    Di per sé la parola successo deriva dal latino successus, participio passato del verbo succedere, il cui significato è quello di seguito, corso, progresso, da cui quello di avvenimento, esito e comunemente di buon risultato. Possiamo definire il successo come il risultato favorevole di un’azione.

    in quanto un’attenta analisi del termine ci consente di dedurre che può essere considerato successo un qualunque risultato che sia in linea con le nostre aspettative iniziali. Se ad esempio il mio intento è quello di preparare una torta di mele bella come quella che trovo nelle foto sui libri di ricette e deliziosa come quella che fa mia madre, saprò di aver avuto successo solo dopo averla sfornata e assaggiata. Se ha soddisfatto le mie aspettative ho avuto successo, in caso contrario avrò fallito.

    di associazioni emotive ed è comunemente associato a persone che hanno fatto bancarotta. A nessuno piace fallire, né tantomeno sentirsi un fallito. In realtà noi collezioniamo fallimenti quasi tutti i giorni. Ogni volta che compiamo un’azione il cui esito si discosta dalle nostra aspettative iniziali abbiamo, di fatto, fallito.

    Il termine fallimento non è di per sé negativo, indica solo un risultato, proprio come la parola successo. Ciò che fa la differenza è solo l’esito favorevole o sfavorevole di quel risultato. Se i successi ci danno grandi soddisfazioni, i fallimenti ci impartiscono saggi insegnamenti.

    Ho preso l’abitudine di considerare tutti gli esiti delle mie azioni semplicemente come risultati. In questo modo evito di assoggettarli a delle coloriture emotive. Siamo troppo abituati a credere che i cosiddetti risultati positivi siano più importanti di quelli negativi. Nella vita ho imparato molto più dalle batoste che dagli incensi.

    Quando ottengo un risultato sfavorevole, mi ripeto sempre che è tutta esperienza! Questa frase è diventata il mio personale motto e mi aiuta a ricordare che l’esito ottenuto è un potente insegnamento. Senza quell’esperienza fatta non avrei mai potuto chiedermi cosa posso modificare affinché non accada la seconda volta.

    Gli scienziati sono molto bravi in questo. Essi non si arrendono di fronte ai fallimenti, ma li usano per comprendere quale parte dell’esperimento è andata storta e quali variabili possono modificare per ottenere il risultato atteso. Adottando la mentalità dello scienziato, ciascuno di noi può vivere la propria vita con maggiore consapevolezza e minore frustrazione.

    C’è un noto aneddoto che racconto spesso durante i miei corsi di formazione e si riferisce a un’intervista fatta a Thomas Edison qualche anno prima della sua morte. Edison è stato uno dei più prolifici inventori di tutti i tempi. Detiene il record di ben 1093 brevetti registrati a suo nome, anche se è ricordato soprattutto per aver inventato la lampadina ad incandescenza. Forse non saprai che Edison fece all’incirca diecimila tentativi prima di riuscire a trovare il sistema per far funzionare la sua invenzione. Durante l’intervista gli venne chiesto come avesse fatto a non scoraggiarsi dopo aver commesso così tanti errori e da dove avesse preso la forza per persistere nella sua impresa. A quella domanda Edison rispose: «C’è un solo modo per fare una lampadina, io conosco anche 9.999 modi per non farla».

    grado di illuminare casa nostra lo dobbiamo a lui.

    È necessario a questo punto fare un importante distinguo tra due locuzioni apparentemente equivalenti: avere successo ed essere persone di successo.

    Abbiamo successo ogni qual volta otteniamo un esito che si accorda con le nostre iniziali aspettative, mentre siamo persone di successo solo quando ci impegniamo quotidianamente per rendere la nostra vita migliore di com’è stata fino al giorno prima.

    In altri termini, le persone di successo sono quelle che si impegnano a perseguire la propria autorealizzazione, ovvero a rendere la propria vita piena e appagante non in un solo ambito, ma a 360 gradi. Sono molte le persone che eccellono in un settore della propria esistenza, mentre sono delle frane negli altri. Sono all’ordine del giorno le storie di imprenditori di successo con alle spalle uno o più matrimoni falliti, di diligenti lavoratori assenti con i loro figli, di persone che hanno trascurato la propria salute pagandone amare conseguenze.

    Ogni persona vuole vivere meravigliosamente e per farlo è necessario che conosca quali sono i modi per vivere in pieno benessere in tutti gli ambiti della vita. È questa l’autorealizzazione, che io definisco il vero SUCCESSO, quello scritto a lettere maiuscole.

    Un atteggiamento responsabile nei confronti della propria autorealizzazione prevede, pertanto, di 1) essere in grado di connettersi con i propri bisogni e i propri sogni, riconoscendo le sensazioni e gli stati d’animo ad essi associati; 2) identificare i pensieri e i significati legati ad essi e 3) mettere in atto dei comportamenti specifici pianificati (strategia) in grado di soddisfare i propri bisogni e perseguire i propri sogni.

    Seguendo l’esempio di tutte quelle persone che sono state, nel corso degli anni, i miei insegnanti, mentori, coach, guide ed esempi di vita, ho sperimentato personalmente che la caratteristica principale delle persone di successo risiede nel loro atteggiamento proattivo. La proattività indica la capacità di predisporsi in maniera propositiva nei confronti del proprio benessere personale.

    La maggior parte delle persone ha un evidente atteggiamento reattivo, ovvero agisce solo quando deve ridurre la tensione emotiva derivante da una situazione che provoca sofferenza.

    Un esempio classico è quello della prova costume estiva. Di solito non ci si preoccupa della propria forma fisica fino a quando non si avvicina l’estate e ci si rende conto di non sentirsi a proprio agio con i chili di troppo accumulati a partire dallo scorso autunno. La sofferenza derivante dall’immaginarsi in spiaggia con la pancetta, o i fianchi larghi, la frustrante sensazione di non riuscire a entrare nel costume da bagno e la colpevolizzante voce interiore, che sottolinea continuamente l’acquisita inadeguatezza, fanno sì che si decida di reagire andando in palestra, mettendosi a dieta, sottoponendosi a sedute di elettrostimolazione, se non addirittura ricorrendo a rischiosi interventi di chirurgia estetica.

    Ciò che caratterizza le persone reattive è il fatto che esse vengono spinte ad agire solo quando la sofferenza tocca il limite massimo di sopportazione. A quel punto vengono messi in atto dei comportamenti volti ad alleviare o a estinguere la sofferenza.

    Questo fa sì che, subito dopo aver superato l’emergenza, si ricada facilmente nelle vecchie, cattive abitudini, ritrovandosi, col tempo, in uno stato di decadimento e trascuratezza fisica e psichica, del quale ci si preoccuperà solo nel momento in cui la sofferenza supererà nuovamente la soglia di sopportazione.

    Se la maggior parte delle persone è reattiva, c’è un’altra parte che adotta, invece, un atteggiamento attivo nei confronti di alcune componenti del proprio benessere.

    Di solito queste persone sono state motivate per lungo tempo dal dolore, ma hanno compreso che non è necessario dover superare il limite di tolleranza della sofferenza per potersi occupare di se stesse. Esse adottano una serie di comportamenti adattivi in alcuni ambiti della propria vita e in questo modo traggono soddisfazione dal fatto di essere in grado di saper gestire con maggior efficacia alcuni aspetti della propria esistenza.

    Un esempio tipico può essere la persona che continua la dieta o a fare sport anche alla fine dell’estate, poiché vuole mantenere il suo peso forma.

    L’atteggiamento proattivo è un gradino ancora più in alto. Le persone proattive sono motivate dal piacere che hanno nel raggiungere una sensazione di completo benessere e autorealizzazione nella propria esistenza e conducono uno stile di vita che rispecchia pienamente questo loro atteggiamento. Esse non agiscono per fuggire dalla sofferenza, ma per puro piacere personale. Hanno un atteggiamento preventivo in tutti gli ambiti della propria vita e sono continuamente motivati dalla crescita e dal miglioramento.

    Queste persone fanno sport per il piacere di farlo, oltre che per avere un’ottima forma fisica. Hanno un’alimentazione equilibrata, che oltre a saziarle le fa sentire energiche. Hanno un’elevata intelligenza emotiva, ovvero sanno riconoscere, comprendere e utilizzare in modo consapevole le proprie emozioni e hanno una grande capacità di empatia, ovvero di connettersi agli stati d’animo degli altri. In questo modo risultano essere efficaci sul lavoro, nelle relazioni amorose, in famiglia e nel sociale. Infine, hanno l’abitudine di fissarsi degli obiettivi e di perseguirli con entusiasmo e determinazione.

    Non hanno paura di sognare, né di puntare in alto, poiché è la sensazione di piacere che accompagna il loro processo di autorealizzazione a motivarli.

    di formarmi, invita a ripetersi spesso questa frase: «Tutto ciò di cui ho bisogno è già dentro di me, ora». Medita profondamente su di essa, imparala a memoria e ripetila quante più volte puoi durante tutto l’arco della giornata. A me è servita tantissimo ad accelerare il mio processo di crescita e ad accrescere il mio successo personale.

    Ritengo che il costante allenamento sia la strada maestra per l’eccellenza. Lo dimostrano i risultati ottenuti da tutti i grandi sportivi e musicisti del mondo. Quelli che diventano ricchi e famosi sono in pochi, la fama non è il miglior indice per misurare le capacità e la bravura di una persona. Per uno che emerge ce ne sono migliaia che restano nell’ombra, pur essendo dei numeri

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