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L’ENERGIA che SEI: Come scoprirla e trasmetterla per migliorare te stesso e le tue relazioni
L’ENERGIA che SEI: Come scoprirla e trasmetterla per migliorare te stesso e le tue relazioni
L’ENERGIA che SEI: Come scoprirla e trasmetterla per migliorare te stesso e le tue relazioni
E-book131 pagine1 ora

L’ENERGIA che SEI: Come scoprirla e trasmetterla per migliorare te stesso e le tue relazioni

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Info su questo ebook

Con il coaching del Metodo Bertoli puoi affrontare un gradino alla volta la tua sfida più importante: essere il meglio di te oggi.
  • La Performance Sostenibile è un percorso, non un risultato.
  • Team e Leader sono un unico Spirito di squadra.
  • Il tuo stato d’animo si trasmette a chi ti sta vicino, che tu lo voglia o no.
  • Si vince perché si è felici, non si è felici perché si vince. 
Franco Bertoli capitano olimpionico degli azzurri del volley, allenatore, mental coach, imprenditore, speaker, scrittore e formatore. Padre di quattro meravigliosi figli, Nicole, Matteo, Beatrice e Riccardo.
Non ha mai smesso di dedicarsi e di fare ricerca sui metodi più efficaci per migliorarsi e creare uno spirito di squadra vincente partendo dall’essere umano che siamo. È stato dirigente nel calcio a Parma e Modena, ma anche nel volley in serie A a Modena, e impegnato nelle politiche sportive come Presidente del CONI territoriale e Consigliere Nazionale della FIPAV e della Lega Pallavolo. Oggi è Insegnante (Coach) professionista di Coaching, Numerologia, Tarocchi, Aura-Soma e Inner Game Pratictioner oltre che allenatore per la serie A di pallavolo e Beachvolley. Questo è il suo secondo libro, dopo Panchine Pensanti (Pendragon, 2019).

www.francobertoli.com

Concepite nel silenzio del deserto, queste pagine custodiscono il racconto “immerso nell’esperienza” di un uomo che ha molto ascoltato, agito, vinto, amato, fallito, studiato, imparato, insegnato. Sempre misurandosi con la sfida più grande che un essere umano possa accogliere, quella di interrogarsi sul senso della vita ed esercitarsi ogni giorno per essere una persona migliore. In questo manuale che si legge come un racconto, Bertoli non fa sconti a se stesso e mette a disposizione del lettore tutti i capitoli della sua biografia con l’intento maieutico di estrarne ogni volta una lezione, un esercizio da applicare per stimolare le nostre energie positive, salire un gradino nella scala di crescita personale e avvicinarsi al vero obiettivo finale che è quello di costruire relazioni migliori con gli altri.

“Nel pomeriggio della vita sento che il sole della vera felicità ci scalda quando cominciamo ad avere a cuore gli altri. Questo è il senso più grande del mio impegno nello scrivere questo libro”.
LinguaItaliano
EditoreBookness
Data di uscita4 apr 2024
ISBN9791254894729
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    Anteprima del libro

    L’ENERGIA che SEI - Franco Bertoli

    Un risveglio africano

    Sono qui, tra il cielo e la terra, avvolto in una notte che non potrebbe essere più stellata e in un silenzio che non potrebbe essere più profondo. Non c’è neppure una bava di vento a renderlo un po’ più umano.

    È la mia prima notte nel deserto e penso a un proverbio Tuareg che recita: Dio ha creato le terre con i laghi, i fiumi e le oasi perché l’uomo possa viverci; e il deserto perché possa ritrovare la sua anima. Non c’è dubbio: non c’è altra immensità su questo pianeta che sia comparabile a quella del deserto. Mette soggezione, fa sentire minuscoli. Non c’è bisogno di pensare perché salga la commozione, basta esserci, stare qui. Quando capita, non potresti essere da nessun’altra parte, non vorresti essere che in questa eternità. Non importa se durerà un solo minuto, resterà con te per sempre, in un angolo di te.

    Com’è che sono finito qui, nel Sahara?

    Mi è sempre piaciuto e ho avuto la fortuna di poter fare questo viaggio sia per ragioni professionali che per piacere. Ma non mi ero mai trovato nel deserto occidentale africano.

    Qui è un qui e ora che non ha paragoni. Il deserto è mutevole, ingannevole, eppure identico a sé stesso, sempre e per sempre. Prendo un respiro, lascio andare lo sguardo là dove le sabbie accarezzano il cielo stellato. Non lontano dalla mia tenda ci sono quei misteriosi, silenziosi, signori del deserto, quelli che la cultura comune conosce come Tuareg. Il loro vero nome è Kel tamahaq. Mi rendo conto di essere un privilegiato ad esser nella stessa tenda con loro in questo febbraio del 2023, mentre a Est, non troppo lontano da qui, spirano venti minacciosi di guerra.

    Solo due mesi fa ero in un altro viaggio: a Londra, da mia figlia. Durante le ore in cui lei studiava, ingannavo la solitudine girando per la City, un po’ facendo il turista, un po’ fingendomi un locale. Un giorno ho scoperto una libreria incredibile, Waterstones, a Piccadilly, la più grande d’Europa: sei piani di libri di ogni tipo, genere, argomento e lingua. C’era da perdersi. A un certo momento sono arrivato nel settore dei testi su crescita personale, formazione, motivazione… è lì, mentre mi guardavo intorno con le vertigini per tutto quel ben di Dio, che ho deciso che volevo esserci anch’io su quegli scaffali. Volevo che ci fosse la mia voce, in mezzo a tutto quel coro.

    Sono tornato dunque a Modena e ho iniziato a buttare giù appunti, spontanei e puri, così come mi venivano. Una pagina dopo l’altra, il libro che hai ora in mano stava prendendo forma. Sino a quando mi sono fermato: da un po’ programmavo questo viaggio in Marocco e non volevo perdermelo. Il libro avrebbe potuto aspettare qualche giorno godendo magari dell’effetto catartico dell’oceano sabbioso.

    E ora mi rendo conto: la notte nel deserto, con i suoi misteri, i suoi silenzi, l’indescrivibile immensità, mi stava chiamando, per darmi il tono giusto, le parole adeguate, l’ispirazione più remota. Domani potrò lasciare tutto questo, portarlo con me per trasmetterlo. Domani sarò di nuovo in viaggio, lascerò il deserto alle mie spalle, ma ne sentirò la presenza, sentirò il suo occhio vigile e atavicamente saggio su di me.

    Per ritrovare lo sguardo lucido dobbiamo programmare ogni tanto dei distaccamenti geografici e climatici. Serve al nostro corpo per rinfrescare i pensieri e la visione del mondo. E qui, sotto questa notte che mi ricorda con tanta forza Nut, la dea delle origini che ogni giorno partorisce il sole e ogni notte le stelle, mi metto con matita e notes ad ascoltare la mia stessa storia dalla sua voce.

    Sommario

    Un risveglio africano

    Una vita in ascolto

    I miei fallimenti, ovvero le mie rinascite

    Per chi è e per chi NON è questo libro

    Parte I

    La palla più importante è quella PRESENTE

    La mente mente. Sii padrone dei tuoi pensieri

    Il primo passo: pensare fuori dagli schemi

    Secondo passo: darsi delle regole (e rispettarle)

    Quello che sei è più importante di quello che sai

    La formula della prestazione per l’INNER GAME

    Qual è il tuo quoziente di Intelligenza Spirituale?

    Esercizi pratici di concentrazione

    Parte II

    Essere friulano

    Dal campo di casa alle Olimpiadi

    Gli anni dopo lo sport

    Le luci dell’astrologia e della numerologia

    La mia Ricerca Spirituale

    Il Femminile di mano di pietra

    A tu per tu con l’Orcolat

    Io vagabondo

    Che cosa voglio fare da grande

    Parte III

    Le energie che sei

    Body, Mind, Spirit

    Le 9 energie chiave (per me) dell’essere umano

    Fiducia

    Motivazione

    Passione

    Determinazione (Non mollare mai)

    Presenza

    Coraggio

    Impegno

    Gratitudine

    Felicità

    Conclusioni

    I libri per cominciare a camminare insieme

    Una vita in ascolto

    Ho vissuto ascoltando la maggior parte della mia vita.

    Ciò non significa che io abbia ascoltato tutto quello che mi veniva detto come un bambino ubbidiente, tutt’altro. Ho sempre seguito una voce interiore che mi ha guidato verso scelte che erano condizionate proprio dal mio imperterrito ascoltare. Ascoltare è infatti la metafora del vivere, la base imprescindibile dell’apprendimento.

    Ascolto per comprendere, comprendo per fare.

    Ascoltavo soprattutto in modo indiretto, assorbendo le informazioni da chi consideravo un riferimento nei settori a cui ho dedicato la mia vita, lo sport, il management, la formazione, la famiglia. Le situazioni che ho vissuto sono state le mie più grandi lezioni, insieme al supporto straordinario ricevuto dai più importanti allenatori, giocatori, manager e formatori che ho avuto la fortuna di frequentare. Da loro ho attinto tutto come una spugna, per essere, in parte, ciò che sono ora. Ma ho avuto anche genitori, relazioni e amici speciali, e anch’essi hanno iniettato nel mio spirito belle dosi di insegnamenti salvifici.

    L’altra parte di cui sono fatto è conseguenza di quanto mi è capitato, di ciò che ho potuto governare e di quello che, invece, ho dovuto giocoforza subire. Per anni sono stato sul tetto del mondo, uno dei giocatori più forti d’Europa, pagato a peso d’oro e osannato dai tifosi. Avevo tutto, eppure, più il tempo macinava le esperienze, più mi rendevo conto di averne sempre meno. La vita mi scorreva addosso a folle velocità, tant’è che mi sono ritrovato, a metà percorso, sporto su un baratro a due passi dal precipizio verso la depressione più acuta.

    Non l’ho mai raccontato a nessuno. Ma ora voglio farlo con te, lettrice o lettore di questo libro. Ti prometto che il racconto della mia esperienza e di quello che ho imparato sarà utile anche a te, e potrai metterlo in pratica subito nella tua vita. Potrai capire il percorso più adeguato ed efficace da seguire per essere ciò che sei davvero e, allo stesso tempo, affermarti facendo ciò che ami vivendo nel rispetto e nella stima delle persone che ami.

    Leggi dunque per te, non per me.

    I Sioux d’America avevano un proverbio che spesso ripeto nei miei seminari formativi: Prima di giudicare una persona, cammina per tre lune nelle sue scarpe.

    È un concetto che ho ritrovato anche in una frase di Luigi Pirandello: Prima di giudicare la mia vita o il mio carattere, vivi il mio dolore, i miei dubbi, le mie risate. Vivi gli anni che ho vissuto, cadi là dove sono caduto io e rialzati come ho fatto io.

    Mentre ero sulle montagne russe del viaggio che noi tutti siamo tenuti a percorrere, tra le altezze delle cime e le cadute a terra, mi rendevo conto che l’ascolto non sarebbe bastato da solo; doveva essere approfondito con l’immedesimazione. I saggi Sioux sapevano che giudicare è facile e alla portata di tutti, mentre capire e ascoltare è un compito più difficile. Per questo il pensiero che gli altri hanno di te riflette ciò che sono loro, non ciò che sei tu. Riuscire ad essere empatici è un obiettivo a cui si può arrivare solo se si sono vissute esperienze simili a quelle che ci vengono raccontate.

    Dunque, se sei una sportiva o uno sportivo che non riesce a ottenere risultati, sappi che anche io, come te, ho vissuto questa situazione. Ma poi sono anche arrivato sul tetto

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