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L'eredità della zia Mariuccia
L'eredità della zia Mariuccia
L'eredità della zia Mariuccia
E-book47 pagine37 minuti

L'eredità della zia Mariuccia

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Info su questo ebook

"L'eredità della zia Mariuccia" è un racconto umoristico, divertente e frivolo, dalla scrittura fluida, ironica, ricco di situazioni e dialoghi esilaranti. 
Tratto da una storia vera, narra la vicenda di tre cugini che si fanno la guerra per arruffianarsi le simpatie di una loro zia, tanto ricca quanto tirchia, allo scopo di diventarne eredi. Ma non finirà proprio così. 

Giancarlo Busacca nasce ad Acate il  31 luglio del 1961. Autore di romanzi polizieschi è anche sceneggiatore e regista teatrale.
LinguaItaliano
EditorePasserino
Data di uscita26 nov 2017
ISBN9788893455855
L'eredità della zia Mariuccia

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    Anteprima del libro

    L'eredità della zia Mariuccia - Giancarlo Busacca

    Mariuccia

    L'eredità della zia Mariuccia

    Il mio nome è Rosario, per gli amici Ronnie, quarant’anni anni ben portati, modestamente.

    Mi sto preparando perché devo andare a fare visita a mia zia Mariuccia, è ricchissima, ma avara all’inverosimile per cui se non me la tengo buona, addio eredità. Tanto più che ci sono altri, che mirano allo stesso obbiettivo e sono i miei cugini Carlo e Claudia. Poi c’è mio figlio, come al solito ha il broncio perché non vuole cambiarsi e pettinarsi per la nostra visita periodica.

    E si perché quando andiamo dalla zia mettiamo sempre gli stessi vestiti, per non darle l’idea di essere degli spendaccioni ma delle persone parsimoniose ed attente nella spesa. Una citazione a parte la merita mia moglie, gran brava donna…ma prima vi devo proprio raccontare come ci siamo conosciuti, con mia moglie.

    Mia zia fremeva per vedermi sposato, per cui mi mandò il notaio, con l’incarico di fare da sensale, la versione ambulante delle agenzie matrimoniali, avvisandomi che se mi fossi opposto mi avrebbe cancellato dal testamento. Accettai di buon cuore. Luigi, il notaio, mi aveva combinato una serie d’incontri, uno più infelice dell’altro e alla fine mi combinò un incontro con una ragazza di un paese vicino. Per cui ci recammo all’appuntamento.

    - Credimi ti sto presentando una brava ragazza, vedrai mi ringrazierai - mi disse il notaio

    - Ma com’è…bella? - chiesi io, giustamente curioso

    - Che ne so, non l’ho mai vista.

    - Ma allora come fai a dire…

    - Quello che devi guardare è la dote, le bellezze sono effimere, ma i soldi restano. Ricordati che io per te sono la persona giusta al posto….

    - ….sbagliato…dai bussiamo, così prima finiamo e prima ci sbrighiamo. Speriamo che non sia brutta come quella dell’altra volta.

    - Esagerato.. brutta…un tipo.

    - No brutta…talmente brutta che le tendine alle finestre gliele mettono i vicini da fuori, per non guardarla.

    Bussammo e ci aprì la porta una signora vestita in abiti modesti, ma tutta ingioiellata.

    - Oh! Notaio scusate se mi trovate vestita così… di casa, basta basta accomodatevi

    Preceduti dalla signora ci avviamo verso il saloncino. Seduto ad aspettarli c’era il padre della ragazza, aveva l’aria solenne di un senatore dell’antica Roma. Tutti ci accomodammo. Un attimo di silenzio, rotto subito dal notaio.

    - Ho portato questo giovane, di famiglia buona, che ha un serio interesse per vostra figlia.

    - Mia figlia è una ragazza a posto, timorata di Dio, onesta e lavoratrice, ha fatto pure tutta la scuola obbligata - disse il padre.

    - Obbligata si obbligata - fece da eco la moglie.

    - La scuola è obbligatoria, l’ignoranza è facoltativa - dissi io al notaio, ovviamente sottovoce.

    - Il corredo se l’è ricamato da sola, ha le mani d’oro e non lo dico solo io ma lo dice tutto il vicinato basta basta - puntualizzò la madre con l’immancabile eco alle ultime parole.

    - E questo giovine che lavoro fa? - chiese il padre.

    - Fa l’attore e il cabarettista ed in più ha un’agenzia di spettacoli…ah ma è pure diplomato

    - Buono, buono uno astruito insomma.

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