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La pistola a vapore
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La pistola a vapore
E-book145 pagine2 ore

La pistola a vapore

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Info su questo ebook

Lo sfondo storico è la Guerra di Secessione Americana. Il protagonista Dylan Colt, fratello del celebre Samuel Colt, riceve da quest’ultimo l’incarico di costruire alcune armi che egli ha progettato. Per portare a termine la sua missione Dylan si arruolerà nell’esercito nordista e dovrà sconfiggere numerosi nemici, tra i quali il colonnello Smith (acerrimo nemico di Samuel). Dylan viaggerà in giro per l’America e poi in Danimarca. Incontrerà l’amore, la sua Donnie, per la quale affronterà varie peripezie. Riuscirà a portare a termine il suo compito e a esaudire l’ultimo desiderio di suo fratello?

LinguaItaliano
Data di uscita30 mar 2018
ISBN9788894991055
La pistola a vapore

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    Anteprima del libro

    La pistola a vapore - Mario Tancredi

    Capitolo 1

    Era il 10 gennaio del 1862.

    In quel tragico giorno morì mio fratello, Samuel Colt, inventore della revolver e di numerose carabine che oggi sono diffuse in tutto il mondo.

    Quello era il periodo della guerra civile. Parteggiavo per le forze dell'Unione del presidente Lincoln che essendo in numero inferiore stavano perdendo, sappiamo tutti che gli Stati del nord sono in vantaggio, ma non ci sarebbero riusciti senza il mio aiuto e quello di mio fratello, che mi lasciò numerosi progetti di armi a vapore che volevo portare a termine per vincere la guerra.

    Tutto iniziò il giorno prima della morte di mio fratello, l'ultima volta che lo vidi. 

    Ho nascosto un piccolo scrigno nel mio armadio, contenente i progetti di alcune armi e dei prototipi ridotti in scala di vari automi da combattimento, ti chiedo di terminare il mio lavoro Queste furono le sue parole.

    Ci proverò, per il bene del paese!

    Inoltre decise di regalarmi la sua prima rivoltella, dalla quale furono riprodotte le altre. La conservo ancora, ha i dettagli in oro e il calcio in bronzo, spara che è una meraviglia. È probabilmente la pistola più efficace, sulla canna è inciso il nostro cognome, Colt. Infine mi diede alcune rotelle meccaniche, avevano una strana forma, non riuscivo ad immaginare a cosa potessero servire.

    Mio fratello era un uomo d'altri tempi, come non se ne trovano più oggi. Amava vestire con gli abiti di nostro padre, anche se consumati. Aveva gli occhi castani, come i suoi capelli ricci e una cicatrice sul collo, se la procurò durante un viaggio verso l'ovest, dove il suo convoglio fu attaccato da un branco di coyote.

    Dopo averlo salutato, sapevo che non l'avrei più rivisto, andai a cercare lo scrigno. Il suo armadio non era in casa sua, ma nel suo negozio, era il più grande di tutti quelli della sua catena di armi: la Colt's Manufacturing Company. Il negozio era poco lontano da lì, arrivatoci iniziai a cercare.

    È nascosto bene, non lo troverò mai!

    Intravidi finalmente un buco sulla base dell'armadio, aveva un doppio fondo. Per prendere lo scrigno dovetti distruggere completamente l'armadio.

    Il baule era chiuso e al posto della serratura c'era un marchingegno al quale mancavano delle rotelle, capii che avrei dovuto posizionare quelle che mi aveva regalato Samuel. Provai ad inserirle, poi azionai il marchingegno.  Immediatamente lo scrigno si aprì, al suo interno c'erano numerosi progetti di alcune armi, come pistole, carabine, esplosivi e automi. Trovai poi alcune cartucce, una tuta da lavoro e i prototipi di cui mi aveva parlato mio fratello, tra questi c'era quello di un mortaio, però purtroppo era rotto e non riuscii a capire come funzionasse.

    Tra i progetti mancava quello dell'obice, allora continuai a cercare. Trovai un foglio scritto a matita.

    《Sarà alto 80cm e largo 25, sarà fatto funzionare dalla combustione del vapore che azionerà gli ingranaggi. Sarà in grado di sparare proiettili esplosivi calibro 800 alla velocità di 30 km/h ...》

    Sembrava incompleto, riuscii però a capire che apparteneva al mortaio. Per ricostruire il cannone, avrei dovuto continuare il disegno del progetto, ma dovevo ancora finire gli studi dell'ingegneria meccanica, decisi quindi di rimandare la costruzione del cannone a vapore e di iniziare a riprodurre le altre armi. Il giorno dopo, tornando a casa, notai che qualcuno mi stava seguendo. Mio fratello aveva molti nemici, allora iniziai ad intimorirmi, ma ricordai che avevo la sua pistola e che quindi sarei riuscito a difendermi. Ero un ottimo tiratore, avevo seguito sette mesi di addestramento per diventare tiratore scelto dieci anni prima. Quando l'uomo mi si avvicinò, portai la mano alla fondina e mi girai di scatto.

    Fui sollevato quando vidi che l'uomo che mi stava seguendo era il cugino di mio padre che stava a casa di Samuel per tenergli compagnia.

    Tuo fratello è morto poco fa, mi dispiace.

    Quelle parole mi trafissero il cuore come una spina, erano passate poche ore da quando lo avevo lasciato la sera prima, ma lo avevo previsto quando lo vidi, aveva proprio una brutta cera.

    Il suo sogno era quello di vedere abolita la schiavitù, allora decisi di arruolarmi nell'esercito continentale e di fornire agli uomini le migliori armi, quelle ideate da Samuel e che avrei dovuto riprodurre.

    Dopo il funerale di mio fratello iniziai a lavorare ad uno dei suoi progetti, erano tutti azionati dal vapore. Decisi di partire da quello della sua pistola, resa automatica e a doppia canna.

    Sul foglio del progetto stava scritto che era in grado di sparare sessantacinque proiettili al minuto, avrei stabilito un record.

    Siccome il caricatore supportava solo otto colpi, a quel progetto ne era affiancato un altro, un automa da ricarica, che ricaricava l'arma in poco più di un secondo, i proiettili al minuto sarebbero però diventati cinquantasette, era comunque un record.

    Mi misi subito all' opera, avevo tutto l'occorrente.

    Capitolo 2

    Sapevo che per terminare il primo progetto ci sarebbero volute delle settimane, ero alle prime armi, decisi allora di arruolarmi subito.

    Mi recai al forte di Hartford, dove mi addestrarono. Il responsabile dell'addestramento era il colonnello Chopper, vecchio amico di mio fratello, che mi riservò un addestramento speciale che mi avrebbe subito reso sergente.

    Dylan, caro amico mio, è un vero onore averla al forte.  Farò in modo che non le manchi niente.

    Harold Chopper aveva il tipico aspetto da ufficiale americano, era in sovrappeso ed aveva una folta barba grigia, dalla quale fuoriusciva una pipa. 

    Come tutti i soldati dell'Unione indossava una divisa blu, inoltre aveva una protesi al posto del braccio destro, che perse nel 1841 durante una battaglia della guerra Seminole. La protesi fu costruita da Samuel, ed aveva l'estremità intercambiabile, la mano poteva diventare quindi una pistola o una sciabola.

    Iniziammo subito l'addestramento che durò due mesi, visto che già ne avevo seguiti altri sette quattro anni prima.

    Durante i due mesi fui affiancato da un altro ragazzo, al quale era stato proposto lo stesso allenamento, era anche lui un esperto di ingegneria.

    Pensai che il suo aiuto mi sarebbe servito per terminare la costruzione della Colt a vapore.

    Il suo nome era Jason Clinton e discendeva dalla famiglia del generale in capo delle forze britanniche in America durante la guerra d'indipendenza, molti dei nostri compagni lo trattavano con disprezzo, per le sue discendenze, ma a me non importava.

    Nonostante fossimo perennemente impegnati, riuscii a parlare con Jason.

    Mio fratello Samuel mi ha lasciato i progetti di alcune armi a vapore che dovrei costruire. So che anche a te piace la meccanica allora volevo chiederti se ti farebbe piacere di aiutarmi.

     Il ragazzo mi rispose che sarebbe stato onorato di lavorare ai progetti di Samuel Colt, però intendeva prima finire l'addestramento. Mentre stavamo parlando, si avvicinò il colonnello Chopper che ci comunicò di un attacco alla città di Kernstown in virginia, al quale dovevamo partecipare da sergenti, nonostante non avessimo terminato l'addestramento. Quella di Kernstown era la prima battaglia della Campagna della valle, un disastro. 

    Ragazzi preparatevi, state per partecipare alla vostra prima battaglia, ci recheremo a Kernstown. Il generale Jackson e i suoi soldati sono convinti del fatto che riusciranno a prendere la città, dimostriamogli che si sbagliano! Buona fortuna compagni.

    Non si preoccupi colonnello, gli daremo parecchio filo da torcere.

    A capo del nostro esercito c'era il generale Nathan Kimball, non era un grande uomo e nemmeno un gran soldato, ma non ci era permesso obiettare. Aspettammo l'arrivo dei confederati all'interno della città, erano in pochi. Il loro comandante, Jackson aveva avuto informazioni sbagliate sulla grandezza del nostro esercito, non erano preparati.

    Mentre i nostri nemici si avvicinavano, Kimball ordinò alla cavalleria di assaltare i loro fanti, al suo posto avrei bombardato le linee nemiche con l'artiglieria per poi mandare le truppe a cavallo, infatti l'esercito sudista si sbarazzò della brigata della cavalleria leggera subendo lievi perdite.

    Signore, per l’amor di Dio, ordini l'attacco dell'artiglieria! Abbiamo già perso tutte le truppe a cavallo, non vorrà fare lo stesso con la fanteria?

    Signor Colt, stia al suo posto! Non ho bisogno di alcuna lezione su come fare la guerra. Piuttosto si metta in riga e dica agli altri di mantenere le posizioni, non cederò questa città ai confederati.

    I cannoni nemici bombardarono la città, stavamo perdendo troppi uomini, non ce l'avremmo fatta.

    Si leggeva chiaramente il terrore negli occhi dei soldati più giovani e inesperti. Uno di loro, poteva avere circa vent’ anni, posò il fucile e iniziò a pregare, implorando di essere risparmiato dalla morte. Mentre pregava fu colpito da un colpo di cannone, pensai quindi che il Signore si fosse dimenticato di noi poveri uomini intrappolati dall’inabilità del nostro generale.

    Era la prima volta che partecipavo ad una battaglia, vedere tutti quei morti mi scosse, l'aria era ricca di strani odori: la polvere da sparo, il vapore, il sangue.

    All'inizio della battaglia la sorte sembrava volgere a nostro favore, visto che eravamo in netta superiorità numerica, ma l'incompetenza strategica del generale Kimball ci avrebbe uccisi tutti. Quando tutto sembrava perduto, uscirono da una casa alcuni automi che presero parte alla battaglia, la popolazione stava sacrificando i propri schiavi metallici per salvare quelli in carne ed ossa per i quali combattevano i sudisti.

    Quegli automi non erano in grado di fare la guerra, visto che erano stati programmati per essere contadini, ma riempendoli di esplosivo avrebbero causato molte perdite al nemico.

    Il generale accettò di seguire i miei consigli e ordinò di far esplodere gli ordigni contro l'esercito confederato. Le vittime furono moltissime. Oltre all' esplosione, a causare la morte dei nemici fu anche la dispersione di materiali tossici utilizzati per costruire le rotelle meccaniche degli automi contadini.

    Subito dopo i nostri uomini assaltarono le ultime truppe nemiche. 

    L' ultima parte della battaglia fu la più violenta, la nostra fanteria era in netto vantaggio, i nemici erano ormai in pochi.

    Chiesi il permesso si salire sul campanile della città, la pistola di mio fratello era abbastanza potente da poter essere usata come un fucile di precisione, inoltre avevo con me il mio mirino ottico. Mi fu concesso di ucciderne qualcuno, ne erano

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