Il saluto dell'uomo morto

Di Steve Vernon

"Lascia il corpo di Luther dove lo abbiamo buttato", disse Bates. "Non seppellirai nessuno oggi."

Dopo che Sally Mae Webster mi aveva fatto uno squillo per riferirmi che i fratelli Bates avevano sparato al mio compagno della guerra di Corea Luther Webster e lo avevano ucciso, sapevo che non mi sarei fermato finché non avessi riparato quel torto.

Mi chiesi quante tombe avrei dovuto scavare quel giorno.


COSA DICE LA GENTE DI STEVE VERNON

"Questo genere ha bisogno di sangue nuovo e Steve Vernon è un'ottima trasfusione." – Edward Lee, autore di FLESH GOTHIC e CITY INFERNAL

"Se Harlan Ellison, Richard Matheson e Robert Bloch facessero sesso selvaggio a tre nell'idromassaggio e poi un gruppo di scienziati venisse a filtrare l'acqua e miscelasse i residui di DNA in una provetta, l'esperimento genetico risultante probabilmente si svilupperebbe in Steve Vernon." - Bookgasm 

"Steve Vernon è una sorta di anomalia nel panorama della letteratura horror. È una delle nuove voci più fresche del genere nonostante la sua carriera vada avanti da vent'anni. Con una scrittura di una rara spavalderia e sicurezza, Steve Vernon sa condurre i suoi lettori attraverso un'intera gamma di emozioni, dal terrore e dalla repulsione assoluti alla compassione e alla risata." - Cemetery Dance 

"Dotato di un senso dell'umorismo bizzarro, un'enorme quantità di originalità, una predisposizione per assumersi rischi e una forte padronanza della caratterizzazione, Steve ha sicuramente tutte le carte in regola." - Dark Discoveries 

"Steve Vernon è nato per scrivere. È uno dei migliori e siamo fortunati ad averlo." - Richard Chizmar 

Anche la mia mamma pensa che io sia figo.

• Lingua: Italiano
• Editore: BadPress
• Data di uscita: 12 giu 2018
• ISBN: 9781547534098

Anteprima del libro

Il saluto

dell'uomo

morto

di

Steve Vernon

Stark Raven Press

Il saluto dell'uomo morto

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Sally Mae si era sposata con Luther Webster ventotto anni prima e ora gli stava lavando gli abiti migliori per il suo funerale.

Non avrebbe dovuto farlo, mi disse Sally Mae Webster mentre pescava la camicia blu di denim logora di Luther Webster dalla tinozza zincata dove era in ammollo.

Sciacquò, mescolò e bollì gli abiti di Luther nella tinozza sul fuoco. Stese i vestiti su una panca di legno e li batté col battipanni, facendone fuoriuscire lo sporco e il sapone a forza di colpi. Lavare a mano era un lavoraccio, noioso, lento e duro, ma non tutti al mondo potevano permettersi una lavatrice.

Per tutto il tempo Sally Mae mi raccontò come suo marito, nonché mio migliore amico, Luther Webster, non avesse ceduto contro i fratelli Bates.

Quei ragazzi Bates ci hanno rubato il cavallo, affermò. Ci hanno bruciato la stalla.

Sei sicura che siano stati loro?, chiesi.

Sappiamo che sono stati loro, rispose. Sono stati così stupidi da lasciarsi dietro un berretto da caccia rosso col nome JUNIOR BATES scarabocchiato sulla fodera con inchiostro nero indelebile.

Mi pare proprio una prova, dissi. "Hai chiamato