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Il secondo viaggio di Signor Orso
Il secondo viaggio di Signor Orso
Il secondo viaggio di Signor Orso
E-book51 pagine44 minuti

Il secondo viaggio di Signor Orso

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Info su questo ebook

Il secondo cviagigo di Signor Orso a Budapest e di tutti i colorati personaggi del suo mondo.
Scopriremo il teatro , il tram elettrico, e salveremo un piccolo dalle grinfie di un cattivone.
E molto altro nel nuoco capitolo delle aventure di questostrmapalato, amabile signor Orso

LinguaItaliano
Data di uscita1 giu 2018
ISBN9780463588512
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    Il secondo viaggio di Signor Orso - Sebők Zsigmond

    Sebők Zsigmond

    IL PRIMO VIAGGIO DI SIGNOR ORSO

    Traduzione e adattamento: Adriano Olivari

    Edizione Nr.1

    Fonte: MACZKÓ ÚR MASODIK UTAZÁSA

    Published@Smashwords

    Copyright@Olivari Adriano 2018-2022

    Budapest, 2018

    Originale: Sebők Zsigmond – Mackó úr második utazása

    Ad Anna B.

    La mattina del giorno della Candelora il lacchè Pista lucidó gli stivali, tolse ben bene la polvere, spazzoló i vestiti, poi disse a Jutka la moglie del cuoco:

    -Zia Jutka, per oggi prepari una buona colazione, perché il rispettabile signore si sveglia dal suo sogno invernale.

    Quindi, la moglie del cuoca Jutka iniziò presto a suonare le chiavi e a far correre i servitori.

    - Eh, Sári, vai in paese dal macellaio che mandi un mezzo vitellino per la colazione del rispettabile signore! Zsuzsi, qui la chiave, porta fuori dalla dispensa il lépes méz... ma ti dico di non gustarlo, perché ti lego! Pista, anche tu puoi portare dalla cantina un qualche cicchetto. Uno, due... le gambe vadano veloci non sentite, che si degna di svegliarsi?

    Quando il camino fumava, Pista il lacchè entrò in quella stanza, nella quale signor Orso dormiva già da dall’inizio dell’inverno. Mise gli stivali vicino al letto, i vestiti su una sedia, poi scosse bene signor Orso:

    - Rispettabile signore, prego si alzi!

    Signor Orso mormorò una volta, fece uno sbadiglio, poi si girò verso il muro e continuò a dormire.

    Pista il lacchè lo scosse di nuovo.

    - Rispettabile signore, preso si alzi, perché è già passato l’inverno!

    Signor Orso non mosse nemmeno un orecchio, ma continuò a russare.

    Il lacchè Pista si pensò un attimo e gridò all’orecchio di signor Orso:

    - Eh, signor Orso, rubano il miele!

    Signor Orso, come un buon padrone, a questo subito aprì gli occhi, si mise a sedere e mormorò questo:

    - Chi ruba... Dove rubano?

    Pista sorridendo sorrise:

    - Buongiorno, mio rispettabile signore!...Non abbia paura, non rubano niente, l’ho detto solo perché si alzi.

    - Buongiorno ,mio servitore Pista! - ringraziò signor Orso il fedele lacchè.- Ma è già qui la Candelora?

    - Qui certo!

    - Ehi, ma che presto!

    Pista batté le zampe.

    - Jaj, mio rispettabile signore, ma sta dormendo da tre mesi!

    Signor Orso mormorò una cosa che somigliava a "Cosa sono questi tre mesi per un orso assonnato!! Poi si alzò e iniziò a vestirsi.

    - Che effetto ha fatto al rispettabile signore il lungo riposo notturno? - chiese Pista, mentre aiutava signor Orso a mettersi gli stivali.

    - Grazie, mio servitore, molto bene, - rispose signor Orso. - Nessun problema con la casa?

    - No davvero, va tutto bene.

    - Beh allora bene. Vai, chiama il signor Dispensiere!

    Pista se ne andò e dopo non molto bussò il dispensiere.

    - Buongiorno alla pálinka, mio rispettabile signore!

    - Altrettanto, mio signor Dispensiere! Che novità a proposito dei soldi?

    - Niente di male, solo i l'inverno è stato molto debole. Si moltiplicano i vermi!

    - Ehi, no!... Ha riempito la stalla di paglia?

    - Signorsì, la sua stalla, l’ho riempita.

    - Ha pagato le tasse?

    - Signorsì, le ho pagate.

    Ora apparve Jutka la moglie del cuoco, con il mestolo in mano.

    - Buongiorno, mio rispettabile signore, bacio le mani!... Come ha aiutato la sua cara salute?

    - Grazie Jutka,abbastanza bene. Un qualcosina da divorare pe colazione ci sta o no in cucina?

    Jutka la moglie del cuoco a questo con orgoglio scosse il grembiule:

    - C’è - Abbiamo anche già apparecchiato, prego entri più dentro!

    Signor Orso mormorò un misericordioso riconoscimento ma poi disse così:

    - Signor Dispensiere, rimanga con me! Poi durante colazione parliamo della ricchezza.

    Dopo colazione signor Orso prese

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