Io vado giù di là
Di Cinzia Imai
()
Info su questo ebook
Correlato a Io vado giù di là
Ebook correlati
Lo stato dei miei capelli in Oriente Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIo voglio vivere Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa mia coccinella Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLo specchio di oKram Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSorelle amiche per sempre Valutazione: 5 su 5 stelle5/5I panni stesi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna storia qualunque... la mia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl condominio di via delle Rose Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCose che ora so Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNessuno dopo Te Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTelma (Collana Gli scrittori della porta accanto) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl mondo di Virginia - Prima Parte: Sullo sfondo, il nostro Risorgimento Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Principe delle Arene Candide Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUomo di rispetto Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Terra al Sole - Romanzo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl profumo delle piccole cose Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniParenti per caso Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa terribile banda dei pensionati Inps Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRe minore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLolitina - Una storia di cronaca romana Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'inadeguata Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEro in fila dietro di lei alla sip e................tre donne da (non) incontrare mai Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI viaggi di Boris Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl viaggio in Germania Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniScherzi da Scrittori Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAmore e Paura sul Cammino di Santiago Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniC'era due volte Cassandra Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna vita in movimento Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRacconti dal nord-ovest Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI promessi separati Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Narrativa generale per voi
I Malavoglia Valutazione: 4 su 5 stelle4/5La Divina Commedia: edizione annotata Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Il maestro e Margherita Valutazione: 4 su 5 stelle4/5DANTE dalla lingua alla patria: Nel settecentenario della morte (1321-2021) siamo ancora "Figli del Duecento" Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI fratelli Karamazov Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSuor Monika. Il romanzo proibito Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI promessi sposi Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Confessioni di uno psicopatico Valutazione: 4 su 5 stelle4/5L'isola misteriosa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa coscienza di Zeno Valutazione: 4 su 5 stelle4/5La metamorfosi e tutti i racconti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAlice nel paese delle meraviglie e Attraverso lo specchio Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Il Diario di Anne Frank Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Racconti dell'età del jazz Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutti i romanzi e i racconti Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Tutte le fiabe Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Ulisse Valutazione: 4 su 5 stelle4/5L'idiota Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Le nuove Eroidi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTradizioni di famiglia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe più belle fiabe popolari italiane Valutazione: 5 su 5 stelle5/5I demoni Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Faust Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGamiani. Due notti di eccessi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCome fare editing Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutti i romanzi Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Storia di una ninfa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLeggende e Misteri: dell' Emilia Romagna Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Marcia di Radetzky Valutazione: 4 su 5 stelle4/5
Recensioni su Io vado giù di là
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Io vado giù di là - Cinzia Imai
Convinta.
PREFAZIONE
L'aspettativa della partenza per le mie vacanze era, psicologicamente, altissima.
Nell'ultima settimana prima di tale partenza, quasi tutte le notti restavo sveglia.
Sia per l'eccitazione sia per un odore che fuoriusciva da una borsa di finta pelle appoggiata in sala da almeno quindici giorni, sala che fungeva pure da mia cameretta.
Mamma era una donna meticolosa e ansiosa e cominciava a riempire una valigia di vestiario oltre che una o due borse in cui si portava generi alimentari particolari, (che come per un'alchimia tra di essi formavano questo odore che ricordo ancora, ma che non ho sentito mai più perché mai ho controllato o ricordo i prodotti uno a uno, senza i quali l'alchimia sarebbe svanita) che si trovavano solo in certi negozietti tipici del centro storico di Genova.
Non era spiacevole, come odore, ma era troppo forte, per me, e impregnava tutto, persino i muri della stanza.
Tutto questo, con gran nervosismo di papà e pure un certo fastidio da parte mia, che già nell'infanzia tendevo a essere una persona impulsiva, pure sull'argomento vacanza.
Dai vent'anni in poi, io decidevo la meta qualche giorno prima e poi mi recavo direttamente alla stazione con lo zaino in spalla. Generalmente viaggiavo sola, e odiavo quei noiosissimi libretti gialli con gli orari ferroviari che ora sono stati soppiantati da internet, e sui quali, appena aperti, mi innervosivo inesorabilmente, non capendo nemmeno da dove si cominciasse a leggerli. Per cui evitavo accuratamente di comprarli. Alla stazione cercavo sul tabellone il primo treno utile per me, se c'era da aspettare un po' aspettavo, sennò partivo per la meta o una parte di meta (visto che spesso c'erano dei cambi da fare) che avevo deciso di raggiungere.
Ma, tornando a mamma, lei era incapace di tutto ciò e quindi inondava le stanze facendoti preannusare (è proprio il caso di dirlo) le vacanze imminenti.
Queste vacanze, in realtà, erano vissute, fin dall'inizio, con un forte grado di aspettativa, che continuava poi via via che gli eventi si susseguivano ed erano, per me, a pensarci adesso, la magia di un tempo e di cose semplici e apparentemente banali, che erano invece il fulcro di tutto.
CAPITOLO 1
LA PARTENZA
La vacanza cominciava con la sveglia, per me inusuale, alle 6 del mattino circa.
Bisognava sbrigarsi perché il treno sarebbe partito alle 6,40 in punto.
Per fortuna le due stazioni ferroviarie di Genova erano parecchio vicine a casa mia, abitando in pieno centro.
Il mio papà, prima di iniziare la sua giornata lavorativa ci accompagnava a volte in taxi, dato il numeroso bagaglio, fino al binario dove ci lasciava ai cosiddetti facchini
.
Figura non più presente adesso, erano persone che ti aiutavano a trasportare i bagagli all'interno della carrozza del treno, previa una piccola mancia.
Il viaggio durava un tre quarti d'ora circa ed era pieno di gallerie.
Io allora non andavo mai da nessuna parte ed ero arrabbiata per tutte quelle gallerie che mi impedivano di vedere posti nuovi dal finestrino.
Quando le gallerie finivano, noi saremmo scese.
Lì mamma iniziava a parlare un dialetto che non era assolutamente genovese ma una mistura tra genovese e basso Piemonte, che io ora ho dimenticato, e trovava subito qualcuno che conosceva per farsi trasportare i bagagli dal treno al pullman.
Sul pullman lei iniziava a parlare con tutti, perché erano persone che andavano tutte alla stessa destinazione e spesso erano suoi amici di gioventù.
Io mi isolavo dai loro discorsi, sempre in dialetto, e guardavo incantata il paesaggio.
Era sempre lo stesso, ogni anno.
Ma era incantevole, perché era un tripudio di grano maturo, e di papaveri rossi. Ce n'erano, per un tratto di strada, distese infinite.
Per me tutto questo, ancora oggi, rappresenta l'estate, il caldo, la vacanza.
Nessuna cosa che ho visto nel corso della mia vita, riesce a scalzare in me il simbolo di vacanze che mi dava quel grano traboccante