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De profundis
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E-book125 pagine1 ora

De profundis

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Il De Profundis è una lunga lettera a Lord Alfred Douglas, il giovane amato da Wilde, scritta nei primi mesi del 1897 nel carcere di Reading dove Wilde si trovava da quasi due anni per il reato di sodomia. E'l'opera che ci permette di accostarci al vero mondo dell'autore, di riconoscere l'uomo e lo scrittore nel suo aspetto non mistificato. Una volta uscito di prigione, Wilde affidò il manoscritto all'amico giornalista Robert Ross, che ne fece due copie dattiloscritte. Una fu inviata allo stesso Douglas, che negò di averla mai ricevuta. Nel 1905, quando ormai Wilde era morto da cinque anni, Ross pubblicò un'edizione ridotta dell'originale col titolo di De profundis, che rimase a tutte le edizioni successive. L'originale fu affidato nel 1909 da Ross al British Museum, con la condizione espressa che non fosse dato in visione per cinquant'anni. La seconda copia dattiloscritta fornì il testo per la "first complete and accurate version" pubblicata da Holland nel 1949. In realtà quando, nel 1959, il manoscritto fu reso pubblico, fu possibile stabilire che i dattiloscritti contenevano parecchie centinaia di errori.
LinguaItaliano
EditoreP
Data di uscita10 ott 2018
ISBN9788829524419
Autore

Oscar Wilde

Oscar Fingal O'Flaherty Wills Wilde was born in Dublin in 1854. He studied at Trinity College Dublin and then at Magdalen College Oxford where he started the cult of 'Aestheticism', which involves making an art of life. Following his marriage to Constance Lloyd in 1884, he published several books of stories ostensibly for children and one novel, The Picture of Dorian Gray (1891). Wilde's first success as a playwright was with Lady Windemere's Fan in 1892. He followed this up with A Woman of No Importance, An Ideal Husband and The Importance of Being Earnest, all performed on the London stage between 1892 and 1895. However Wilde's homosexual relationship with Lord Alfred Douglas was exposed by the young man's father, the Marquis of Queensbury. Wilde brought a libel suit against Queensbury but lost and was sentenced to two year's imprisonment. He was released in 1897 and fled to France where he died a broken man in 1900.

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    Anteprima del libro

    De profundis - Oscar Wilde

    Angelis

    PREFAZIONE DELL'EDITORE

    Oscar Fingal O'Flahertie Wills Wilde nacque a Dublino il 16ottobre 1854. Suo padre, William, era un celebre chirurgo eletterato, uomo di carattere leggero. Sua madre, nata Elgée,era anch'essa letterata e parente di Carlo R. Mathurin, autore delromanzo «Melmoth the Wanderer». Ilfratello maggiore di Wilde, William, fece il giornalista a Londra emorì nel 1899; la sorella minore, Isola, morì bambina einspirò con la sua morte a Oscar la poesia«Requiescat».

    Il salotto di Casa Wilde era brillante e frequentato da personeeminenti. Lady Wilde, profonda conoscitrice di greco e di latino,collaborava col pseudonimo di «Speranza» in un giornalerivoluzionario nel quale trattava con efficacia le questionidell'irredentismo Irlandese.

    Gli anni dell'infanzia di Wilde passaronocosì in unambiente denso di studi, di dotte conversazioni, di ricerchearcheologiche eseguite dal padre in continue visite alle rovine diantichi monumenti dell'Irlanda.

    A 11 anni, nel 1865, Wilde entrò nellaPortora RoyalSchooldi Enniskillen. Seguì i corsi con buoni risultati,ma fu sempre ribelle alle matematiche.

    La passione della lettura si rivelò fortissima in lui,preparando fin dai giovani anni la base formidabile della suacoltura specialmente classica.

    A 19 anni, nel 1873, entrò all'Università di Dublino,alTrinity College. Nel 1874 ottenne la medagliad'oroBerkeleyper uno studio sui poeticomici greci. Nello stesso anno passò all'Università diOxford, alMagdelein College. Nel 1876 ebbe il certificatodi prima classe nelleLiterae humaniores.Nel 1877 fece inItalia e in Grecia un viaggio che lasciò profonda influenzasull'arte sua. Nel 1878 vinse il famoso premioNewdigateperil poema«Ravenna».Nello stesso anno lasciòOxford col diploma dibachelor of arts. Venne a Londra,dove la sua famacominciò presto a diffondersi.

    Nel 1880 pubblicò i suoi lavori giovanili sotto il titolo:«Poems by Oscar Wilde». Il successo fugrandissimo: si vendettero subito cinque edizioni. Nel 1882 fuinvitato in America dove tenne molte conferenze sull'arte, aBoston, a New York, a Chicago. I suoi poemi uscirono in edizioneamericana. Tornò a Parigi dove terminò il dramma«La duchessa di Padova» che fu rappresentatosubito a New York ma fu pubblicato nel 1908. Nel 1883 tornò inAmerica per la rappresentazione delsuo dramma«Vera». Andò poi a Parigi dove lavoròal poema «La Sfinge» che scrisse in varieriprese e pubblicò nel 1884. Tornò in Inghilterra pertenere una serie di conferenze in provincia. Il 29 Maggio 1884sposò Miss Constance Mary Lloyd, figlia di un avvocato diDublino, bella, buona, ricca. Abitò in Chelsea, Tite Street16, dove rimase fino al 1895. La sua casa, arredata con ricchissimimobili, piena di oggetti di gusto squisito, fu celebre aLondra.

    Collaborava allora come critico letterarionellaPallMall Gazettee scriveva articoli sulTeatro nellaRevue dramatique. Diresse poi dal 1887 al 1889il periodicoThe Woman's World.

    Nel 1885 sullaNineteenth Centuryapparve il saggio«Shakespeare e i costumi teatrali» che fu poiintitolato «La verità delle maschere». Nel1885 gli nacque un figlio: Cirillo, e un altro, Viviano, gli nacquenel 1886. In questo anno Wilde, sempre più avido di bellezza edi nuove sensazioni, cominciò la fatale discesa nel vizio chedoveva portarlo alla prigione. Nel 1887 pubblicò «Ildelitto di Lord Savile», «Il modellomilionario», «Il principe felice e altriracconti». In questo anno, trentaquattresimo della suavita, la fama di Wilde èuniversale. La potenza del suo ingegnogli procura onori e gloria; la coscienza di questa potenza,manifestata continuamente con atteggiamenti originali gli procuramolti amici ma anche molti nemici. In cerca sempre di nuovesensazioni diventò indifferentealle conquiste femminili cheprima lo avevano tanto occupato, e scivolò in complicazioni inpieno contrasto con la morale vigente.

    I suoi guadagni che subito diventarono altissimi glipermettevano una vita estremamente lussuosa e stravagante. Nonè il caso qui di riferire i numerosi aneddoti della suavita.

    Nel 1889 pubblicò «Il ritratto del signor W.H.» sulBlackwood's Magazine; «Pennamatita e veleno» sullaFortnightly ReviewLa decadenza del mentire»sullaNineteenth Century. Su questaultima rivistauscì nel 1890 «Il critico consideratocome artista» e nello stesso anno «Il ritrattodi Dorian Gray» sulLippincott's Magazine.Nel1891 pubblicò sullaFortnightly Reviewla prefazione al«Ritratto di Dorian Gray» per rispondere acoloro che ritenevano immorale il suo romanzo. Subito dopo apparvein volume «Il ritratto di Dorian Gray», conl'aggiunta di sette capitoli.

    Nel 1891 inoltre pubblicò «La casa deimelograni» e riunì in volume col titolo di«Intenzioni» i saggi: «Ladecadenza del mentire»,«Penna,matita e veleno», «Ilcritico considerato come artista», aiquali aggiunse il nuovo saggio «La verità dellemaschere». PubblicòsullaFortnightly Review«L'animadell'uomo sotto il socialismo», e poi «L'amabilearte di farsi dei nemici», e a Parigi, dovecontinuamentesi recava, scrisse in francese la tragedia in un atto«Salome» pubblicata poi nel 1893. Nel 1892«Salome» doveva essererappresentata a Londra da Sara Bernhardt, ma la censura inglese neproibì l'esecuzione. Il 20 febbraio 1892 fu rappresentata aLondra la commedia «Il ventaglio di LadyWindermere», il 19 aprile 1893 «Una donna dipoco conto», il 3 Gennaio 1895 «Un maritoideale», il 14 Febbraio 1895 «L'importanza diesser Fedele», e poi «Unatragedia fiorentina».

    Intanto la sua notorietà nongli aveva permesso di tenerenascosti i suoi vizi. Nel 1895 non solo perdette il processo didiffamazione ch'egli aveva intentato al marchese di Queensbury, mafu arrestato sotto un'imputazione più grave. Ebbe lalibertà provvisoria perchè i giudici non erano concordinel giudizio. Gli amici speravano ch'egli fuggissedall'Inghilterra. Invece rimase, subì il processo e fucondannato a due anni di prigione per perversione sessuale.Entrò nel carcere di Reading il 25 maggio 1895.L'uomo di geniodiventò agliocchi di tutti un uomo esecrando. L'artistameraviglioso fu dimenticato. Il suo nome fu sinonimo di obbrobrio.La sua ricchissima raccolta di mobili e di oggetti d'arte andòdispersa all'asta. Molti suoi libri furono bruciati. Lerappresentazioni dei suoidrammi furono proibite.

    Verso la fine della prigionia scrisse la lettera da dove fu poitratto il «De Profundis», pubblicato nel 1905.Uscì dal carcere il 19 Maggio 1897. Non potè riprenderemai più l'attività letteraria di prima. L'artista erastato ucciso nell'uomo condannato in nome della morale comune.

    Dopo la liberazione abitò a Berneval sur Mer vicino aDieppe, dove cominciò «La Ballata del carcere diReading» che continuò a Napoli.Tornò a Parigi, dove nel febbraio 1898 apparve in volume laballata che aveva dapprima offerto a varii giornali senza poterlavendere. Scriveva sotto il pseudonimo di Sebastiano Melmoth. Duesue lettere sui maltrattamenti nelle prigioni furono pubblicatedalDaily Chronicle.

    Nella primavera del 1900 andò a Roma dove fu attratto dallabellezza e dalla ricchezza delle cerimonie religiose del Vaticano.Era tale il suo piacere nell'assistere alle meravigliose funzioni,che si presentò per sette volte alle udienze papali. In maggiotornò a Parigi. Pochi amici lo aiutarono. Passava il suo temponei caffè a bere, ridotto ormai a una larva. La suavolontà si estinse completamente e tornò fanciullo.Abitava all'Albergo di Alsazia al n. 13 della Rue des Beaux-Arts.Si ammalò di meningite, presa in seguito a un attacco disifilide terziaria. Aveva continuamente l'emicrania. Il 10 ottobresubì un'operazione e parve ristabilirsi. Ma in Novembrepeggiorò. Il 29 Novembre fu battezzato. Nel pomeriggio del 30morì. Fu sepolto il 3 Dicembre al cimitero di Bagneux. Il 20luglio 1909 i suoi restifurono trasportati al PèreLachaise.

    * * *

    È impossibile non esprimersi con parole di entusiasmoquando si parla dell'opera di Wilde. L'arte di Oscar Wilde haraggiunto altezze vertiginose. Il suo astro ha brillato moltointensamente e gli uomini non l'hanno potuto fissare. Ma una nubenera si è interposta e tutti si sono sentiti in diritto digiudicare e disprezzare l'uomo e l'artista. Purtroppo i suoicontemporanei inglesi non compresero la sua arte nè la suavita. Wilde ha messo il suo genio nella sua vita. Anzi egli stessodisse che la sua vita era la sua opera d'arte. Questa frase che lodoveva assolvere lo fece condannare.

    Ma la nube nera è sparita e l'astro brillerà per moltoe molto tempo ancora.

    Wilde ha scritto non tanto per i suoi contemporanei quanto per iposteri. Egli ci ha detto delle cose la cui bellezza saràanalizzata un po' per volta; ha lasciato profumi fortementeconcentrati che dureranno nel tempo e piaceranno sempre. Tutti iletterati dal '90 ad oggi hanno attinto all'opera di Wilde; tuttiattingeranno anche in seguito. Molte cose scritte da Wilde furonoda lui copiate; ma il suo genio gli permetteva di dare la suaimpronta a tutto. Anche alle cose inverosimili e senza senso dettebellezza. Spettatore della sua stessa vita, riconobbe lapropriapotenza e si educò e migliorò. Godeva egli stesso dellapropria creazione libera, senza impacci di scuole, di norme, ditradizioni.

    Perciò preferì la conversazione della quale fuprincipe, perciò preferì l'arte dello scrivere alle altrebellearti. Leggendo Wilde si ha la netta impressione dell'artistache crea con la parola cose meravigliose. I suoi paradossi nonsaranno più tali domani; ma essi, pur potendo essere oggettodi discussione, sono bellissimi. Non si può definire l'operadi Oscar Wilde con le definizioni fino ad oggi sufficienti.

    * * *

    Il «De Profundis» che qui è presentatoin fedele

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