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Piccolo manuale di Grafologia Morettiana: Il linguaggio non verbale della scrittura
Piccolo manuale di Grafologia Morettiana: Il linguaggio non verbale della scrittura
Piccolo manuale di Grafologia Morettiana: Il linguaggio non verbale della scrittura
E-book334 pagine1 ora

Piccolo manuale di Grafologia Morettiana: Il linguaggio non verbale della scrittura

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Info su questo ebook

L’interesse per la grafologia trova le origini dai tempi quando l’uomo ha iniziato a lasciare le prime tracce della propria attività. Dai primitivi pittogrammi sulle pareti delle grotte, nell’ arco di migliaia di anni, l’uomo “elaborò” la forma grafica di comunicazione, fino alla nascita dell’alfabeto. Lo scarabocchio, il disegno e poi gradualmente la scrittura sono diventati i mezzi di trasmissione delle informazioni distanti nel tempo e nello spazio.

L’aspetto della scrittura da sempre suscitò la curiosità dei filosofi, dei ricercatori e degli artisti che nei suoi segni cercavano le risposte sulle qualità personali dello scrivente. Già Aristotele osservando le forme grafiche cercava di individuare da esse le qualità individuali dell’autore, come manifestazione della sua anima.

Nonostante l’attività grafologica di numerosi scienziati di diverse discipline, consapevoli del “potere” dell’analisi della scrittura, questa disciplina per molti anni è stata respinta ai livelli dei giochi di salotti considerata soltanto come un curioso passatempo. Oggi, grazie ai risultati delle nuove ricerche nel campo della medicina, fisiologia e psicologia e il riconoscimento dell’attività grafica come la più complessa attività umana che coinvolge i più alti processi psicologici e fisiologici, la scrittura viene sempre più spesso considerata come prodotto del uomo che è in

grado di fornire numerose informazioni dello scrivente, delle sue potenzialità intellettuali e caratteriali, ma anche sulla sua salute.

Tenendo conto di tutti i processi coinvolti nell’atto della grafia manuale gli studiosi sempre più spesso raccomandano l’attività di scrivere come un mezzo di potenziamento delle capacità psichiche, nonché come mezzo terapeutico nelle malattie neuro cerebrali.




Indice Ebook:

-Introduzione

-La grafologia di Girolamo Moretti

-Le logiche grafologiche

-I temperamenti morettiani

-La scientificità del metodo

-Le grafologie comparative

-L’Io individuale e l’Io sociale

-LE LEGGI DELLA SCRITTURA

-Il viaggio del tratto grafico

-I segni grafologici

-I gradi dei segni

-Cattegorie grafologiche

-Introduzione alle categorie Curva-Angolosa e Pressione

-Il condizionamento psicofisico nel tratto grafico

-CURVA-ANGOLOSA

-LA PRESSIONE

-LA TRIPLICE LARGHEZZA

-LA DIMENSIONE GRAFICA

-L’INCLINAZIONE GRAFICA

-DIREZIONE DEL RIGO

-LA TENSIONE

-IL RITMO GRAFICO

-UGUAGLIANZA – DISUGUAGLIANZA NON METODICA

-CONTINUITÀ GRAFICA

-SPONTANEITÀ – INIBIZIONE

-LA RAPIDITÀ GRAFICA

-ACCURATEZZA GRAFICA

-IL GESTO FUGGITIVO

-LA LETTERA E LE SUE ESPRESSIONI

-L’analisi grafologica

-Bibliografia
LinguaItaliano
Data di uscita18 mag 2016
ISBN9788897922643
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    Anteprima del libro

    Piccolo manuale di Grafologia Morettiana - Jolanta U. Grebowiec Baffoni

    brand_giochi1_120

    Jolanta U. Grebowiec Baffoni

    PICCOLO MANUALE DI GRAFOLOGIA MORETTIANA

    (Prima Edizione)

    Titolo

    PICCOLO MANUALE DI GRAFOLOGIA MORETTIANA

    Autore

    Jolanta U. Grebowiec Baffoni

    Editore

    Giochidimagia Editore

    ISBN

    9788897922643

    Sito internet

    www.giochidimagia.net

    ATTENZIONE:

    questo Ebook contiene dati criptati al fine di un riconoscimento in caso di pirateria. Tutti i diritti sono riservati a norma di legge. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta con alcun mezzo senza l’autorizzazione scritta dell’Autore e dell’Editore.  È espressamente vietato trasmettere ad altri il presente libro, né in formato cartaceo né elettronico, né per denaro né gratuitamente. Le nozioni e le tecniche riportate in questo libro sono frutto di anni di studi e specializzazioni, quindi non è garantito il raggiungimento dei medesimi risultati di crescita personale o professionale. Il lettore si assume piena responsabilità delle proprie scelte, consapevole dei rischi connessi a qualsiasi forma di esercizio. L’autore e l’editore non sono responsabili dell’uso improprio o per scopi vietati del contenuto di questo Ebook. Il libro ha esclusivamente scopo formativo e non sostituisce alcun tipo di trattamento medico o psicologico. Se sospetti o sei a conoscenza di avere dei problemi o disturbi fisici o psicologici dovrai affidarti a un appropriato trattamento medico.

    Indice dei contenuti

    Introduzione

    La grafologia di Girolamo Moretti

    Le logiche grafologiche

    I temperamenti morettiani

    La scientificità del metodo

    Le grafologie comparative

    L’Io individuale e l’Io sociale

    LE LEGGI DELLA SCRITTURA

    Il viaggio del tratto grafico

    La grafologia morettiana

    I segni grafologici

    I gradi dei segni

    Categorie grafologiche

    Introduzione alle categorie Curva-Angolosa e Pressione

    Il condizionamento psicofisico nel tratto grafico

    CURVA-ANGOLOSA

    Curva

    Angoli A

    Angoli B

    Acuta

    Angoli C

    LA PRESSIONE

    Intozzata 1° modo

    Filiforme

    Grossa

    Intozzata 2° modo

    Largo di lettere

    Largo tra lettere

    Largo tra parole

    Lettere addossate

    LA DIMENSIONE GRAFICA

    Calibro grande

    Calibro piccolo

    Calibro medio

    Spadiforme

    L’INCLINAZIONE GRAFICA

    Pendente

    Rovesciata

    Diritta

    Contorta

    L’inclinazione non omogenea

    Parallela

    DIREZIONE DEL RIGO

    Mantiene il rigo

    Ascendente

    Discendente

    LA TENSIONE

    Aste concave a destra

    Aste rette

    Aste concave a sinistra

    IL RITMO GRAFICO

    Disuguale metodico del Calibro

    Disuguale metodico dell’Inclinazione

    Sinuosa

    Scattante

    UGUAGLIANZA – DISUGUAGLIANZA NON METODICA

    Uguale

    Pedante

    Disordinata

    CONTINUITÀ GRAFICA

    Attaccata

    I collegamenti

    Staccata

    Frammentata

    Legata

    SPONTANEITÀ – INIBIZIONE

    Flessuosa

    Fluida

    Calma

    Titubante

    Tentennante

    Stentata

    Artritica

    LA RAPIDITÀ GRAFICA

    Veloce

    Slanciata

    Impaziente

    Lenta pigra

    Lenta precisa

    Lenta mesta

    ACCURATEZZA GRAFICA

    Gettata via

    Accurata Spontanea

    Accurata Studio o Studiata

    IL GESTO FUGGITIVO

    Ricci sobrietà

    Ricci spavalderia

    Ricci flemma

    Riccio soggettivismo

    Ricci nascondimento

    Ricci ammanieramento

    LA LETTERA E LE SUE ESPRESSIONI

    Allungata

    Spavalda

    Solenne

    Parca

    Chiara

    Oscura

    Confusa

    Elegante

    Ponderata

    Recisa

    Austera

    Ardita

    Dinamica

    Sciatta

    Vezzosa

    L’analisi grafologica

    Bibliografia

    Enciclopedia Treccani - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 76 (2012)

    RITIRA IL TUO OMAGGIO!

    Enciclopedia Treccani - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 76 (2012)

    Introduzione

    L’interesse per la grafologia trova le origini dai tempi quando l’uomo ha iniziato a lasciare le prime tracce della propria attività. Dai primitivi pittogrammi sulle pareti delle grotte, nell’ arco di migliaia di anni, l’uomo elaborò la forma grafica di comunicazione, fino alla nascita dell’alfabeto. Lo scarabocchio, il disegno e poi gradualmente la scrittura sono diventati i mezzi di trasmissione delle informazioni distanti nel tempo e nello spazio.

    Le notizie che ci giungono dallo scritto non riguardano soltanto il contenuto del testo, ma anche la traccia della grafia. Se il contenuto del testo può trasmetterci i comunicati intenzionali dello scrivente, l’aspetto formale e lo stile della scrittura sono in grado di trasmetterci le informazioni su di lui ma anche sull’epoca e sui suoi costumi. Infatti, per esempio lo stile della scrittura del Medioevo e del Barocco differenziano molto tra loro ed esprimono diversi spiriti delle epoche, dell’arte e delle consuetudini, convalidando ulteriormente la tesi che la scrittura non è soltanto un mezzo di comunicazione ma anche l’espressione dello scrivente, dei tempi e della società.

    https://lh5.googleusercontent.com/-mQZMQ28Yv7k/TXAMsg2K6GI/AAAAAAAAAJg/PN1MpHbcQYk/s1600/IXsec2.JPG

    Figura 1. Scrittura carolina – stile creato durante il regno di Carlo Magno tra VIII e IX secolo.

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    Figura 2. La scrittura dell’epoca Barocca.

    L’aspetto della scrittura da sempre suscitò la curiosità dei filosofi, dei ricercatori e degli artisti che nei suoi segni cercavano le risposte sulle qualità personali dello scrivente. Già Aristotele osservando le forme grafiche cercava di individuare da esse le qualità individuali dell’autore, come manifestazione della sua anima.

    Con le rivoluzionarie teorie psicologiche di Freud l’operato dell’uomo viene considerato come espressione dell’attività inconscia e questo è il fattore che permette di conoscere il profondo della persona. Gradualmente le scienze umane si staccano dalle rigide misurazioni dei crani e oggi volgono il loro interesse soprattutto sull’attività dell’uomo come linguaggio espressivo dell’Io e di conseguenza della società. Medico e psicoanalista italiano Giacomo Contri nell’affermazione : l’anima non è tanto la forma del corpo, quanto la forma del moto del corpo¹ suggerisce che non è possibile analizzare la psiche umana senza mettere il corpo in moto. Mentre la bellezza del corpo umano si può ammirarla anche quando si trova nella posizione immobile, la bellezza dell’anima si può ammirarla soltanto attraverso la sua espressione, la sua dinamica, ovvero il moto del corpo.

    Le stesse analisi dell’organismo umano non sono analisi del corpo in riposo. L’organismo a riposo è morto: il battito cardiaco, il respiro, la circolazione, la digestione – tutti questi processi mettono in moto l’organismo umano e proprio attraverso questi aspetti del moto, della vita, interessano il medico.

    Anche la regolazione dei meccanismi fisiologici è l’espressione dell’attività dell’inconscio.

    Questa tesi è validissima nell’analisi della scrittura che ha un grandissimo valore diagnostico dell’anima poiché il gesto grafico è la traccia del movimento umano, traccia che non svanisce, ma rimane registrata attraverso la complessità dei diversi processi psicofisici.

    Nonostante l’attività grafologica di numerosi scienziati di diverse discipline, consapevoli del potere dell’analisi della scrittura, questa disciplina per molti anni è stata respinta ai livelli dei giochi di salotti considerata soltanto come un curioso passatempo. Oggi, grazie ai risultati delle nuove ricerche nel campo della medicina, fisiologia e psicologia e il riconoscimento dell’attività grafica come la più complessa attività umana che coinvolge i più alti processi psicologici e fisiologici², la scrittura viene sempre più spesso considerata come prodotto del uomo che è in grado di fornire numerose informazioni dello scrivente, delle sue potenzialità intellettuali e caratteriali, ma anche sulla sua salute.

    Tenendo conto di tutti i processi coinvolti nell’atto della grafia manuale gli studiosi sempre più spesso raccomandano l’attività di scrivere come un mezzo di potenziamento delle capacità psichiche, nonché come mezzo terapeutico nelle malattie neuro cerebrali.

    La grafologia di Girolamo Moretti

    Quando nel 1914 Girolamo Moretti sotto il nome di Umberto Koch scriveva il suo primo Trattato di Grafologia, non immaginava che questo libro sarebbe diventato l’inizio di una sua grande avventura scientifica che ha posto le basi per uno dei più validi sistemi grafologici al mondo.

    Moretti, umile frate francescano, dotato di un altissimo dono di osservazione possedeva la capacità di penetrazione psicologica della scrittura fino al punto di riuscire ad ottenere le informazioni più dettagliate sullo scrivente che si presentavano ai suoi occhi come in un film.

    Convinto che tale capacità appartenesse a tutti, rimase stupito quando nell’agosto del 1905 leggendo un articolo su L’Avvenire d’Italia³, venne a conoscenza delle approfondite ricerche del grafologo francese Crepiéux-Jamin. Ciò che per il suo collega francese era oggetto di studio, Moretti lo percepiva in un modo inspiegabile in un istante.

    La sua curiosità grafologica nacque in quel momento pressoché banale. Moretti non si poneva le domande sui significati dei segni grafologici e non studiava, come gli altri suoi colleghi grafologi francesi e tedeschi, le forme delle lettere, ma meditava sulla propria insolita capacità che gli permetteva di vedere ciò che agli altri era inaccessibile, su quel dono che gli permetteva di guardare la persona così come si vede un film. Appunto un film e non una fotografia che, anche se presenta un’immagine, rimane statica come può rimanere statica la forma di una scrittura. Questa era la differenza che permise a Moretti di capire perché vedeva la personalità; per lui percepire la scrittura significava percepire il suo movimento, ovvero il movimento umano, sempre vivo e presente. Questa intuizione gli permise di capire che tutto il mistero della grafologia si chiudeva proprio nel movimento della grafia e non, come credevano gli altri grafologi, nella forma. La scrittura si muove in ugual modo al suo autore, in essa si riflette tutta la fisiologia dell’uomo e tutta la sua storia.

    In questo modo Moretti scoprì in sé e approfondì una inspiegabile risorsa intuitiva che ampliata scientificamente con lo studio della fisiologia, gli ha permesso di capire perché la scrittura può dire tanto sulla persona. La fisiologia studiata con il prof. Patrizi dell’Università di Bologna e con il prof. Knipfer dell’Università La Sapienza di Roma è diventata la chiave delle sue ricerche che gli permetteva di dimostrare che la grafologia non si basa sulle intuizioni e divinazioni ma è una scienza che studia il movimento e in base a questo è in grado di fornire le informazioni sulla persona.

    Girolamo, umile frate francescano, non si rifugiò nei silenzi del convento, ma si aprì all’incontro con la persona per offrirle il proprio aiuto e il consiglio basato sullo studio della sua scrittura.

    Molte dichiarazioni giunte dai testimoni diretti che partecipavano ai suoi clamorosi incontri con le persone stupiscono per le descrizioni delle capacità del maestro nell’ambito di analisi

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