Abbasso l'studio

Di Sergio Versini

Mattia è un audace studente "modello", ma colmo di spirito e di troppa fantasia.

Una notte non si capisce se in un sogno caotico o in una fantomatica realtà, complice una discutibile maglietta comperata da sua madre al mercato ed oggetto di molte attenzioni dei Prof...

Mattia sarà diventato l'esilarante impavido, cioè colui che, grazie agli interventi mozzafiato di alcuni disgustosi alieni, con grinta mista ad ignoranza proporrà nell'immenso spazio Federale l'abrogazione della scuola e la conseguente distruzione dello studio.

Stupenda, audace e breve opera di fantasia, esilarante, in un certo senso coraggiosa ed eroica, in attesa del miracoloso trionfo che avverrà.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 11 giu 2019
• ISBN: 9788831622608

Anteprima del libro

braccio.

Primo

    <<Mattia? … Svegliati sono le sette! Preparati devi andare a scuola!>> SBONK <<Ahiaa!!>> … <<Possibile che non si riesce neppure a camminare qui dentro??>>. Il sogno così violato svanisce. … L’ignoto ed i mondi sconosciuti dovranno aspettare.

MMM … La punta dell’occhio intorpidito sbircia l’orologio digitale sul comodino, manca un minuto, la mamma imbroglia, rimango al calduccio ancora un po’. Rimbocco le coperte e mi giro supino.

...

<<Ti alzii?? … Devi andare a scuolaaa!!!>> mia madre dalla cucina con impressionante tempismo ed una buona dose di telepatia aliena lancia un urlo agghiacciante, al limite col disumano.

UFF! … Mi siedo sul letto, la foschia comincia lentamente ad evacuare dal cervello. Scruto con meraviglia mista a sorpresa(?)la camera piena di poster sgualciti... oggetti di ogni tipo.

Il terribile, l'impressionante sbadiglio.

Accenno di alzarmi.

Il conforto del tappeto in lana accarezza i piedini; col dito inizio le solite pulizie mattutine del naso lo sto spazzolando e lo raspo a fondo... per bene nei suoi meandri più intimi.

Mi alzo.

Ancora sbadiglio. … In punta di piedi nudi mal sopportando la reazione alle piastrelle fredde vado all’unica finestra, sposto la tenda colorata ed apro l’infisso. La luce del mattino è accecante penetra con prepotenza ferendomi gli occhi ancora socchiusi, la nuova giornata si presenta soleggiata mentre il rimpianto di chi è stato sul punto di conquistare qualcosa, purtroppo svanisce.

Mi armo delle ciabattine in plastica e trascino il mio giovane corpo in bagno.

Le ovvie-evidenti necessarie formalità, risciacquo il viso, pettino i folti capelli biondi. … Lo specchio perplesso osserva e mi scruta fin troppo bene, riflette.

MMM

Sistemo il ciuffo penzoloni sulla fronte e torno in camera per vestirmi.

Indosso la nuova maglietta gialla, a maniche corte, con la scritta sul petto in nero che a caratteri cubitali urla sfacciatamente-erroneamente e sconsideratamente:

ABBASSO L’STUDIO

...infilo i pantaloncini corti in stoffa ben piegati, appena stirati, ma che mostrano le ginocchia mondate e bollate da decine di cadute. Calzo, allaccio male