Sguardi sul mondo

Di Giulia Aloia

Attraverso una riflessione intima e personale, la Poetessa affida ai versi una sorta di liberazione dell’io per permettergli di ricongiungersi con la sua parte più profonda. Le liriche si ricompongono per immagini, senza artifici ideologici, spontanee e graffianti, in grado di restituire al mondo un vivido sentire. Gli sguardi, dimensione schiacciante su una realtà mutevole, tentano di esplorarne ogni angolo. Sguardi che non sono maschere, che rovistano nella coscienza sedimentata degli uomini per cercare costantemente di rianimarla: sono i pensieri, gli stati d’animo, i ricordi, i valori, i dialoghi, la presenza/assenza dell’umano, della natura e delle cose; sono i frammenti di vissuto raccontato, costruito o immaginato che si celano o svelano tra luci e ombre di vite imprevedibili e di sogni. Una sintesi di sguardi, confusi, rimandati, raccolti, proiettati e di scelte che ne disegnano le traiettorie.
Sguardi sul mondo è una linea che non vuole confini, è ponte che regala una vista futuribile e sempre nuova sull’universo. Un oscillare continuo, fra chi resta vivo, tra venti e maree, tra contatti e urti e chi, pur esistendo, ne rimane impassibile. Il comportamento umano è malinconicamente o felicemente legato alla sua capacità esplorativa. Non è possibile comprendere appieno i moti veri dell’anima, solo coglierne gli sguardi.

• Lingua: Italiano
• Editore: Giovane Holden Edizioni
• Data di uscita: 1 giu 2019
• ISBN: 9788832924527

Anteprima del libro

sguardi…

Prefazione

Originali, accattivanti, maturi, carichi di senso e di ben calibrata tensione emotiva i versi di Giulia Aloia stupiscono, coinvolgono, affascinano e stimolano a riflettere sul reale valore e sul più profondo senso della vita. Il suo è un attento e appassionato sguardo sul mondo che non può fare a meno di diventare, però, puntuale e sincera esplorazione di uno spazio più intimo: quello dell’anima.

Parafrasando il titolo di una delle liriche di questa breve, ma assai intensa raccolta, e prendendone in prestito alcuni versi, si potrebbe dire che sull’esile filo di un intimo, serrato e complesso dialogo con la parte di me in ombra,/ e con gli altri, l’Autrice, che ha imparato ad osservare, ad ascoltare, viaggi all’unisono fra terra e cuore/ in territori battuti o sconosciuti ( Il tempo di un saluto) per imparare l’arte della resistenza,/[...] apprendere la pratica della fierezza/ e dell’indipendenza. ( Ascolto)

Se l’ascolto è essenziale, l’atto del guardare, come fonte di conoscenza, di condivisione e di umana consapevolezza, qui è centrale: Guardo come un fiore appartato/ che vuole cogliere tutti insieme/ i profumi della vita. ( Sguardi)

Certamente non sono solo l’udito e la vista a essere coinvolti: anche gli altri sensi, potenziati e accesi da una curiosità conoscitiva pura e senza limiti, concorrono a creare lo stupore della scoperta improvvisa, l’estasi della stupefacente illuminazione, o possono condurre al recupero inatteso ed esultante, anche se solo momentaneo, del passato, di una dimensione più rassicurante e innocente: "Voglio connettermi alla memoria antica,/