I Vizi Capitali: Una riflessione sociologica, psicologica e spirituale

Di Beppe Amico

I peccati dell’uomo dall’inizio della storia sono davvero innumerevoli e spesso inenarrabili, radicati nei meandri della sua psiche ottenebrata dalla sete di potere e ricchezze e alimentata dai vizi e dalle deviazioni più aberranti.
In questo libro cercheremo di esaminare le profonde implicazioni che sussistono tra i vizi capitali e la psiche umana, tracciando una riflessione sociologica, psicologica e allo stesso tempo anche spirituale.

Con l’aiuto di esperti e studiosi, tra cui anche alcuni religiosi cattolici e di altre confessioni religiose, tracceremo una sintesi di quelli che conosciamo come i “PECCATI CAPITALI”.
Analizzeremo ciascun vizio capitale dal punto di vista sociologico, psicologico e spirituale (soprattutto nell’ottica della dottrina cattolica) e forniremo uno strumento che permetterà ai lettori di superare le distruttive tendenze dei peccati capitali per mezzo dell’esercizio delle virtù contrarie.
Cercheremo però di capire anche come essi sono visti dall’uomo del Terzo Millennio e come alcuni studiosi li ritengano alla base dello sviluppo socioeconomico dei popoli se opportunamente valorizzati e contenuti nell’ambito di una certa ragionevolezza.
Durante la nostra analisi, ad ogni vizio, opporremo anche la sua virtù contraria e una serie di preghiere ed orazioni per crescere nel percorso di vita e nel cammino spirituale.

• Lingua: Italiano
• Editore: Libera nos a malo
• Data di uscita: 19 set 2019
• ISBN: 9788834187548

Anteprima del libro

Beppe Amico

I Vizi Capitali

Una riflessione sociologica, psicologica e spirituale

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Indice

Titolo

NOTE EDITORIALI E COPYRIGHT

DISCLAIMER

INTRODUZIONE

VIZI CAPITALI E CATECHISMO CATTOLICO

LA PREGHIERA

I VIZI CAPITALI

Superbia

Avarizia

Lussuria

Ira

Gola

Invidia

Pigrizia

Sui vantaggi dei sette peccati capitali

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Copyright

Note

Titolo

Beppe Amico

I VIZI CAPITALI

Una riflessione sociologica, psicologica e spirituale

NOTE EDITORIALI E COPYRIGHT

" Siamo giunti a tale grado di perfidia, che pretendiamo di elevare a livelli di purezza i liquami delle nostre cupidigie, traffichiamo perfino le scorie del nostro egoismo, verniciamo di solidarietà gli scarti del nostro tornaconto" (TONINO BELLO)

Autore: Beppe Amico

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INTRODUZIONE

In una società sempre più profondamente laica e alquanto lontana da ogni forma di vera religiosità, si sono fatte spazio tutta una serie di dottrine spirituali sincretistiche che non sembrano supportare nel loro cammino di crescita gli uomini in ricerca.

A prescindere dalla confessione religiosa a cui ciascuno di noi appartiene, dobbiamo purtroppo constatare che su questo tema regna davvero tanta confusione.

Maghi che propongono elisir d’amore e rituali magici per attirare il successo, l’amore e la fortuna. Sette e Organizzazioni pseudoreligiose che contano decine di milioni di proseliti, dottrine sincretistiche che promettono felicità e pienezza di vita. Ne possiamo contare a centinaia, senza tenere conto di quelle che si oppongono direttamente alla dottrina cattolica per professare l’adorazione delle potenze delle tenebre ed in particolare del diavolo e dei suoi satelliti.

La vita terrena quale oggi la conosciamo, nonostante i grandi passi e gli enormi progressi compiuti dalla scienza e dalla medicina, non ci può comunque affrancare dal dolore e dalla sofferenza e così ciascuno di noi fa quello che può per barcamenarsi in questa valle di lacrime.

C’è chi va dal mago per fare un giro di carte, chi si fa preparare filtri magici per attirare l’amore, i soldi e il successo, chi entra in una Setta per cercare risposte che poi non arrivano, chi infine prega umilmente chiedendo il patrocinio di quel Dio Creatore di tutti gli uomini per ricevere favori e grazie materiali e spirituali.

Viviamo in un mondo popolato da 6 miliardi di anime; ognuno di noi si porta dietro il suo vissuto e il suo bagaglio di esperienze, retaggio dell’educazione ricevuta e del contesto nel quale è calato quotidianamente; in quest’epoca moderna, nonostante la radicale evoluzione di quasi tutte le società, sembra proprio che l’uomo del Terzo Millennio abbia un concetto diverso per ciò che riguarda la fede e il cammino verso il suo fine ultimo, con opinioni spesso divergenti se non del tutto inconciliabili.

Questo assunto è dimostrato dal fatto che le guerre di religione sono state le più cruente in passato e lo saranno anche nell’epoca attuale e pure in quella futura se non riusciremo a convogliare le diverse credenze in una sintesi condivisibile da tutte le confessioni religiose.

In nome di quel Dio Creatore di tutte le cose, siamo capaci persino di uccidere i nostri fratelli se essi non sono disposti a condividere il nostro pensiero e il credo da noi professato.

La storia lo ha dimostrato, dalle crociate in poi, fino all’Inquisizione di Santa Madre Chiesa, per arrivare alla colonizzazione