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Hai mai visto il Sesto Senso?
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E-book145 pagine1 ora

Hai mai visto il Sesto Senso?

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Info su questo ebook

Hai mai visto il Sesto Senso? è un libro ironico che parla di un tema scomodo e controverso, ovvero il fenomeno dello spoiler, l'arte di anticipare il finale o comunque un importante plot twist di un'opera cinematografica. Lo fa in maniera metodica ma anche fantasiosa, prendendo spunto da una domanda inopportuna. Un libro per collezionisti coraggiosi, per cinefili dal gusto particolare, per spettatori curiosi ed anche per qualche persona dal carattere dispettoso. Ben 666 finali di film svelati, aneddoti sugli spoiler e modi creativi per usarli.
LinguaItaliano
Data di uscita8 nov 2019
ISBN9788831645683
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    Anteprima del libro

    Hai mai visto il Sesto Senso? - Riccardo Deserti

    Indice

    Perché?

    Come usare questo Libro

    Come leggere questo libro

    Fenomenologia dello spoiler.

    Elenco degli spoiler

    Aneddoti

    Spoiler Eccellenti

    Trasmisioni dispettose

    Magliette

    Netflix

    Caparezza

    Trailer che spoilerano

    Commento in più

    L'attore scende in campo

    Dispetto al cinema

    The Spoiler Paradox

    Fuori dal cinema

    Eccessi

    Legami di famiglia

    Dentro alla serie

    Appendice A: Risorse su internet

    Appendice B: Indice alfabetico

    TITOLO | Hai mai visto il Sesto Senso?

    AUTORE | Riccardo Deserti

    ISBN | 978-88-31645-68-3

    Prima edizione digitale: 2019

    © Tutti i diritti riservati all'Autore.

    Questa opera è pubblicata direttamente dall'autore tramite la piattaforma di selfpublishing Youcanprint e l'autore detiene ogni diritto della stessa in maniera esclusiva. Nessuna parte di questo libro può essere pertanto riprodotta senza il preventivo assenso dell'autore.

    Youcanprint Self-Publishing

    Via Marco Biagi 6, 73100 Lecce

    www.youcanprint.it

    info@youcanprint.it

    Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata costituisce violazione dei diritti dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla legge 633/1941.

    E' stato il maggiordomo...

    Perché?

    Questo libro nasce in virtù di uno spiacevole episodio capitatomi mentre lavoravo come insegnante di informatica per dei corsi finalizzati al conseguimento della Patente Europea del Computer. Uno dei miei alunni una sera mi chiese Hai mai visto il Sesto Senso?, non feci in tempo a rispondere No che lui subito aggiunse Dai, quello dove Bruce Willis è morto fin dall’inizio!.

    Ecco. Film rovinato. Feci la mia conoscenza col meraviglioso mondo degli spoiler e dell’arte di rovinare i finali. Ma questa consapevolezza era solo all’inizio. Qualche mese più tardi, raccontando ad un mio amico l’avvenimento, costui non riuscì a trattenersi dal commentare Che poi non è morto fin dall’inizio, ma dopo qualche minuto. Così capii che si poteva rovinare un film a più livelli. Era letteralmente un’arte.

    Risulta veramente un’arte. Facciamo un esempio. Come spoilerereste un film come Titanic? Svelando che la nave affonda? Beh, quello non è uno spoiler vero. Raccontando che Di Caprio (Jack Doson) muore congelato, per salvare Rose? Già meglio. Ma a ben pensarci non è quella la storia del film. Per cui si può progettare uno spoiler migliore ovvero: Hai mai visto Titanic? Dai, quello in cui lei ha il cuore dell’Oceano con sé fin dall’inizio, non lo mostra a nessuno ed alla fine lo getta in mare!

    Ecco. L’Arte di rovinare il finale di un film.

    Per qualche strana congiunzione astrale, o masochistica ragione che dir si voglia, ho deciso dunque di raccogliere quanti più spoiler possibile in un libretto. Che gioia direte voi! Eppure mi balenava l'idea che quest'opera fosse da scrivere, come se l'universo ne sentisse la mancanza. Non ne capivo la vera ragione all'inizio, quindi ad un certo punto mi sono chiesto quali usi potrebbe avere mai un libro del genere.

    Come usare questo Libro

    Esistono più usi possibili di un libro che raccoglie un buon numero di finali rivelati dei film più conosciuti. Alcuni non sono nemmeno ovvi. Vediamo di elencarli.

    Gusto sadico: ovviamente l’utilizzo più classico è quello di fare un dispetto a qualcuno svelandogli il finale anzitempo e rovinandogli cosi la visione del film. In quest'ottica, questo libro è ottimo come riferimento da portare con sé ma anche come regalo alla vittima. Occorre sempre tenere a mente però, che questo tipo di comportamento non è assolutamente ben visto dalla società. Sappiate dunque che lo spoilerare un film od una storia qualunque senza il consenso della vittima, può portare parecchi danni a voi che opererete in questo senso, e parlo realmente di danni fisici.

    Anti-ansia: ho scoperto che esiste un buon numero di persone che mentre gli eventi di un film vanno male, hanno necessità di sapere il finale prima del tempo. In psicologia si chiama evitamento esperenziale. Sapere il finale evita di soffrire troppo per l'incertezza degli eventi di una storia. Ammetto che io, ad esempio, ne soffro. Quando una storia mi intriga molto ed arriva il momento in cui le cose cominciano inevitabilmente ad andare male (senza alcuna difficoltà, non vi è alcuna storia), mi è capitato spesso quando ne avevo l'occasione, di prendermi un secondo ed andare a leggere da qualche parte il finale, accertandomi in prima persona che le cose ad un certo punto avrebbero preso una piega migliore.

    Barare: se durante la visione di un film, discute su come va a finire con altre persone, potete sempre far finta di aver dell'intuito nel anticipare il finale, specie se si trattasse di un giallo o di un thriller. Attenzione ovviamente che in caso di domande puntigliose ed insistenti da parte dei vostri interlocutori, non sarà difficile capire se avete visto davvero un film o conoscete solo lo spoiler.

    Lo sanno tutti: a volte capita di interagire con un gruppo di persone che ha visto e che parla di film che voi non avete visto. Molta gente oltretutto prova una certa repulsione o ritrosia nel voler vedere qualcosa di mainstream. Oppure banalmente non avete avuto ancora l'occasione oppure la voglia per visionare una determinata opera. Conoscere il finale vi permette in parte di sapere di cosa stanno parlando senza perdere troppo tempo a guardare tutto il film.

    Fermaporta, oggetto da lancio: se ve l'hanno regalato in versione cartacea, ma voi non gradite gli spoiler in nessun caso, potete sempre trovare validi usi alternativi tipici di qualunque libro non gradito.

    Come leggere questo libro

    Un libro di spoiler è ovviamente un'arma a doppio taglio, da maneggiare con cura. Per quanto possibile sono stati adottati alcuni accorgimenti per permettervi di possedere il libero senza automaticamente rovinarvi la visione di qualsiasi cosa.

    Dopo una prima introduzione, troverete una piccola e non esaustiva trattazione dello spoiler come fenomeno moderno seguita dalla lista dei finali dei film veri e propri. Questa parte è praticamente innocua. Non si va subito nella parte calda del libro, ovvero quella delle anticipazioni.

    Ad ulteriore forma di sicurezza, L'elenco dei film è in ordine di uscita, così se volete evitare quelli moderni potete decidere di fermarvi ad un anno preciso, ed all'interno dello stesso anno i film sono in ordine alfabetico.

    Gli spoiler sono presentati nella forma in cui è capitato a me di riceverlo per la prima volta, ovvero: Hai mai visto Titolo-di-film (anno)? Dai quello in cui spoiler.

    L'elenco è intervallato da vari aneddoti sugli spoiler, aneddoti di vario tipo. In alcuni si raccontano episodi particolari in cui sono avvenuti spoiler. In altri si raccontano caratteristiche e particolarità del fenomeno.

    Ovviamente c'è una pagina di sicurezza prima dell'elenco che vi da modo di fermarvi se non avete intenzione di consultarlo. Infine, in fondo al libro c'è anche un indice alfabetico dei film spoilerati per trovare solo quello che vi serve.

    Fenomenologia dello spoiler.

    Secondo il vocabolario online Treccani, la definizione di spoiler è la seguente:

    "4. Nella lingua colloquiale, anticipazione di una parte della trama di un racconto, romanzo, film o simili, in particolare se data a qualcuno senza preoccuparsi di rovinargli la sorpresa: fare uno (lo) spoiler."

    Al giorno d’oggi molte persone hanno familiarità col concetto di spoiler tant’è vero che è entrato a far parte della Netiquette, ovvero quella serie di regole non scritte sulla buona educazione da tenersi in rete. Uno dei motivi principali di questa familiarità risiede nel fatto che è cambiata la modalità con cui vengono costruite le storie da far fruire al pubblico. Il colpo di scena è stato incorporato nella strategia di marketing stessa di una serie televisiva. Dallas, ma ancor più Twin Peaks hanno fatto molta scuola in questo senso, sia nell'invogliare lo spettatore a continuare a guardare la serie tenendolo in sospeso in attesa del colpo di scena, sia nel dimostrare come un'errata gestione di questa tensione sia controproducente. Sotto pressione della ABC, Mark Frost convinse David Lynch a svelare a metà della seconda stagione chi fosse l'assassino di Laura Palmer. Questa mossa portò la serie ad un calo considerevole degli ascolti che si trascinò nei dieci episodi successivi portando avanti trame secondarie di minor interesse.

    Lost, di contro, altra serie di punta della ABC, ha fatto del colpo di scena il suo punto di forza. Chiunque l'abbia visto si aspettava un plot twist se non ad ogni episodio, quantomeno ad ogni finale di stagione. L'avvento della rete ha fatto sì che gli spettatori delle serie televisive potessero discutere e proporre teorie sulle loro storie preferite e questa discussione parallela alla fruizione della serie ne manteneva acceso l'interesse. Come effetto collaterale queste teorie sono diventati falsi spoiler. L'accesa discussione tra i possibili finali di Lost, ovvero è tutto un sogno di Vincent oppure l'isola è il Purgatorio ha avuto come conclusione che nessuna delle due fosse vera ovvero che non sono tutti morti fin dall'inizio e quello che è successo sull'isola è reale.

    Questa tipologia di costruzione dei contenuti ha anche un altro effetto collaterale controproducente. Il peso della trama aumenta ed un'anticipazione della stessa porta a non aver più motivi per seguire una storia. Non è detto che ci

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