Sopravvissuto

Di Sergio Porcarelli e Francesca Bubba

La straordinaria storia di Sergio Porcarelli,
figlio di madre sopravvissuta libica,
di padre sopravvissuto a rastrellamento nazista,
sopravvissuto a leucemia,
sopravvissuto a atti persecutori,
mutilato chirurgicamente,
diversamente abile, ma
amante della vita e generoso verso gli altri.

• Lingua: Italiano
• Editore: Sergio Porcarelli
• Data di uscita: 19 gen 2022
• ISBN: 9791220888394

Anteprima del libro

Sopravvissuto.

Prefazione.

Aiutare gli altri. Ognuno di noi, di certo, è convinto di averlo fatto, almeno una volta nella vita.

Molti asseriscono di farlo costantemente, altri di averci anche solo provato.

Nessuno, certamente, affermerebbe di non aver mai prestato aiuto a nessuno.

Quali sono le ragioni che spingono un qualunque individuo ad aiutarne un altro?

Filantropia ereditaria, senso del dovere, spiccata sensibilità, necessità di zittire la voce della propria coscienza per quella parola di troppo pronunciata durante una discussione con un nostro caro che poi non abbiamo visto più, o morbida devozione nei confronti della giustizia.

Le ragioni, come vedete, possono essere tra le più disparate.

Tuttavia, quelle elencate sono tutte condizioni che, prese singolarmente, potrebbero apparire quantomeno in un clima di comodità. Essa, si sa, costituisce un ambiente favorevole all’aiuto tra individui.

Aiutare è più facile quando c’è il sole.

Avete mai pensato, invece, alla possibilità che una persona che convive con pioggia e difficoltà possa prestare un aiuto così tanto importante da essere tradotto nel salvifico ed inestimabile gesto di restituire la libertà ad alcuni individui a cui era stata portata via la voce?

Ho conosciuto Sergio prima che una pandemia togliesse il respiro a una sostanziosa parte della popolazione mondiale e sono rimasta subito colpita dal suo amore per il prossimo.

Badate bene, non ho detto dal suo aiutare gli altri perché sarebbe riduttivo e, come abbiamo visto, il termine aiutare può assumere diverse declinazioni.

Mi ha raccontato parte della sua incredibile storia partendo dal principio, come lo scienziato siracusano Archimede. Il principio, in questo caso, porta il nome di Elvira, la mamma di Sergio.

In una conversazione durata ore, giorni e alla fine mesi, sono riuscita a cogliere solo una piccola parte della grandezza d’animo di Sergio, che farò di tutto per essere in grado di imprimere in queste poche righe, sebbene potrete comprendere il suo concetto di sopravvivenza soltanto alla fine del libro.

Sergio è un amante della vita, delle persone. Non ha vissuto in condizioni di comodità e agiatezza totale, ma è come se non avesse mai avvertito il peso della dea bendata che non si è fermata molto spesso al suo cancello, grazie al fatto che lui stesso, senza benda né appellativi onorari, non ha mai saltato il cancello di nessuna delle