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Caro amico mi iscrivo: Progettare e scrivere newsletter che funzionano
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Caro amico mi iscrivo: Progettare e scrivere newsletter che funzionano
E-book230 pagine1 ora

Caro amico mi iscrivo: Progettare e scrivere newsletter che funzionano

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Info su questo ebook

Hai aperto da poco la tua newsletter ma hai solo 10 iscritti e ti chiedi se è davvero il caso di inviarla. Hai provato a scriverne una, ma appena apri il tuo mailer non hai idea di cosa metterci dentro e, diciamolo, ti sembra esteticamente bruttissima. Qualcuno ti ha parlato di automazioni e segmenti ed ecco: lì ti sei arreso. Ma cosa diamine sono?
Per rispondere a queste (e molte altre) domande c’è Caro amico mi iscrivo. Progettare e scrivere newsletter che funzionano, di Nicole Zavagnin, consulente di content ed email marketing.

L’ebook di Nicole parte da un presupposto importante. A monte di tutto, devi chiederti PERCHÉ ti serve una newsletter. Ok, si tratta di uno strumento molto diffuso e ci sono in giro tante newsletter pazzesche e curatissime che leggi con piacere ogni settimana. Ma non pensare che le newsletter efficaci nascano spontaneamente dal nulla, come le erbacce nei tuoi vasi sul balcone.
Dietro, ci sono ragionamenti complessi, gli stessi che Nicole ti spiegherà in questo ebook, con un linguaggio semplice e chiaro. Innanzitutto, devi partire dalle necessità del tuo target e dai problemi che puoi risolvere inviando email periodiche ai tuoi clienti attuali e potenziali. Devi darti degli obiettivi, insomma. La tua newsletter può servire a vendere, informare, o creare una relazione. In questo ebook, Nicole ti spiegherà per filo e per segno come trovare l’obiettivo giusto per te e partire! Non mancheranno consigli utili per definire target, tono di voce e contenuti.

In questo manuale, Nicole passerà in rassegna i principali mailer disponibili (la maggior parte con piani base gratuiti), mettendone in luce pregi e difetti, in modo che tu possa trovare quello giusto per te e per le tue esigenze. Da Mailchimp a TinyLetter, da MailerLite a ConvertKit e molti altri.
Inoltre, Nicole ti descriverà le parti essenziali che compongono il layout di una newsletter: pre-header, header, body, call to action e footer. Per ogni aspetto, non mancheranno esempi e buone pratiche, tratti dai “maestri” dell'email marketing e consigli pratici per migliorare stile e leggibilità dei tuoi invii.

Oltre allo stile e ai contenuti, la cosa più importante di ogni newsletter sono, manco a dirlo, gli iscritti! Le liste sono infatti il tuo “tesoro” e devi impegnarti a fondo per farle crescere, imparerai a costruire la tua lista di contatti, a tenerla aggiornata e a segmentarla a dovere. Tutti utilissimi consigli che ti eviteranno di finire nella famigerata cartella “marked as spam”.
Ovviamente la tua lista crescerà nel rispetto della normativa sulla privacy: se temi il GDPR puoi stare tranquillo, nell’ebook trovi un approfondimento sul tema scritto da un’avvocata esperta di privacy e dati personali.
Con Caro amico mi iscrivo Nicole approfondisce temi come: impostare il form di iscrizione;  progettare e distribuire lead magnet, utilissimi per attrarre (o fidelizzare) il tuo pubblico e come districarsi tra le utilissime automazioni.
Alcuni paragrafi specifici saranno dedicati alla pulizia delle liste, perché, senza scomodare Marie Kondo, è importante evitare di accumulare utenti inattivi.

Questo manuale è perfetto per freelance e piccoli business, che vogliono lanciare o migliorare la propria newsletter, per attrarre e fidelizzare nuovi clienti.
LinguaItaliano
EditoreZandegù
Data di uscita7 mag 2020
ISBN9788889831878
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    Anteprima del libro

    Caro amico mi iscrivo - Nicole Zavagnin

    © 2020 Zandegù di Marianna Martino

    ISBN 978-88-89831-87-8

    Copertina di Alessandro Pelissetti

    Impaginazione a cura di Agnese Tortosa

    www.zandegu.it

    info@zandegu.it

    facebook.com/zandegu

    instagram.com/zandegu_

    Caro amico mi iscrivo

    Progettare e scrivere newsletter che funzionano

    Nicole Zavagnin

    Zandegù

    Introduzione

    Gli Ex-Otago in Solo una canzone cantano di «tutte quelle storie che hanno visto almeno dieci primavere, cento casini cento grandi scene, mille pagine attaccate ancora insieme». Di quei grandi amori che durano da anni, resistono al passare del tempo, alle difficoltà, alle crisi, al mondo intorno a loro che cambia ed evolvono.

    Le newsletter sono esattamente come quei grandi amori. Dal 1971, quando venne inviata la prima email, ne hanno viste di primavere, di alti e bassi, di grandi entusiasmi ed enormi due di picche. Sono state scambiate per spam, marcate come indesiderate, hanno combattuto contro la crescente diffidenza delle persone, cercando di offrire contenuti sempre più interessanti, hanno superato gelosie e ritrosie del pubblico nel condividere il proprio indirizzo email. Molto peggio dello spazzolino da denti in bagno!

    Eppure, siamo (ancora) qui a parlarne.

    In questi anni, infatti, le newsletter sono diventate la prima lettura del mattino per molte persone, un modo per imparare, informarsi, un appuntamento imperdibile, un contenuto per cui, in alcuni casi, si è disposti a pagare. I lettori le condividono nei social, come post su Facebook, o addirittura come screenshot su Instagram. Se le inviano su WhatsApp o su Telegram.

    Se stai leggendo questo ebook, molto probabilmente vuoi scrivere la tua newsletter, ma non sai da dove iniziare. Hai pochi iscritti e aspetti il numero giusto, che hai deciso forse ai dadi o lasciato al sesto senso. Forse la sindrome dell’impostore sta decidendo per te che quegli iscritti non sono abbastanza. Magari ti stai chiedendo se c’è davvero bisogno di un’altra newsletter.

    Oppure, curi la newsletter della tua azienda o dell’azienda in cui lavori, e vorresti capire come migliorarla, come farla leggere a più persone, come renderla più interessante.

    O, ancora, pensi che una newsletter non ti serva. O che dovresti averla solo perché ce l’hanno tutti.

    In queste pagine ho provato a mettere in fila tutto quello che può essere utile a chi parte da zero e ha tanti dubbi, e a chi vorrebbe potenziare la sua newsletter. L’ho fatto con passione ed entusiasmo: spero sia contagioso, perché per me le newsletter sono davvero un grande amore.

    Non ti prometto migliaia di iscritti in un batter d’occhio: qui non troverai facili trucchetti o scorciatoie. Amo il marketing e la comunicazione perché sono l’esatto contrario di quello che molti pensano: non sono fuffa. Non esiste la ricetta perfetta per tutti, il metodo infallibile. Se il prodotto o il servizio non è valido, non sarà una comunicazione ben fatta a salvarlo. Per questo è importante provare, testare, usare buon senso, pensare alle persone a cui scriviamo, curare ogni passaggio del nostro lavoro, costruire fiducia.

    Proveremo a farlo insieme: quello che posso prometterti è che mi impegnerò in ogni pagina, ti aiuterò a schiarirti le idee, a capire cosa fa al caso tuo e cosa no. Il mio obiettivo è soprattutto uno: fare in modo che tu spedisca finalmente quella newsletter che rimandi da troppo tempo.

    Buona lettura!

    Capitolo 1. Operazione newsletter

    1.1 Ma mi serve davvero una newsletter?

    La risposta breve a questa domanda è: dipende. Davvero, come in tutte le strategie di marketing, non esiste una ricetta valida per tutti (e chi ti promette un metodo infallibile, per farti passare da zero al jet privato, è solitamente un campione o una campionessa di fuffa).

    La risposta più complessa, invece, passa dal farsi alcune domande, per capire come può essere utile una newsletter al tuo business o al tuo personal branding. Quali sono i vantaggi dell’avere una newsletter? E i tuoi obiettivi? A chi scrivi? Cosa puoi dire loro di rilevante per farti leggere?

    Le email, infatti, sono un modo efficace per raggiungere lettori e clienti: se ancora oggi molti sono restii a essere presenti sui social o ne utilizzano solo alcuni, quasi tutti hanno invece almeno una casella di posta elettronica, che controllano con più o meno frequenza.

    1.2 I vantaggi dell’avere una newsletter

    Negli ultimi anni abbiamo tutti investito tantissimo – tempo, energie, creatività – nei social. E va benissimo, sia chiaro. Qui non mi dilungherò su quanto sia importante essere presenti su Facebook, Instagram, LinkedIn, YouTube, Pinterest e tutti quei canali in cui puoi raccontare il tuo lavoro, i tuoi prodotti, o semplicemente quello che ti appassiona, o su cui sei molto competente.

    Quello che invece mi preme dirti è che nei social network siamo letteralmente ospiti: la piattaforma appartiene a un’azienda, che ogni giorno può cambiare le regole del gioco.

    Il tuo sito, il tuo blog e la tua newsletter sono invece canali proprietari. Spazi completamente tuoi, che le persone scelgono di frequentare. Sta a te, e non a un algoritmo, proporre i contenuti più interessanti per farti leggere, condividere, creare un legame con i tuoi iscritti.

    A differenza del sito e del blog, che le persone visitano dopo aver fatto una ricerca su Google o aver cliccato un link, la newsletter arriva direttamente in una casella email che tutti controlliamo almeno un paio di volte al giorno. Sei tu che contatti direttamente un tuo potenziale cliente e lettore: saranno poi i tuoi contenuti a fare in modo che il destinatario decida di aprirla, leggerla, cliccarla e magari acquistare qualcosa da te.

    Proprio perché la newsletter arriva direttamente in una casella email privata, si crea un rapporto più intimo: spesso è più facile discutere di alcuni temi o condividere esperienze, lavorative e non, in un luogo più chiuso rispetto ai social. La comunicazione è uno a uno: esattamente come scrivere una lettera a un amico di penna.

    Non è sempre stato così: le newsletter sono nate per inviare uno stesso messaggio a più persone possibili. Nel tempo si sono evolute, diventando appunto uno spazio quasi privato, dove conversare direttamente con l’autore di quella email appena ricevuta, da cui ci si aspetta una risposta. E la delusione è molto grande se questo non succede.

    Quindi, tu hai un’azienda e la newsletter è un canale di vendita. Forse ti sembrerà eccessivo considerare le persone che ricevono la tua newsletter come degli amici di penna. Devono comprare, in fondo, no? Ed è per questo che moltissime delle newsletter che arrivano nella nostra casella di posta restano chiuse. Non sono rilevanti per il loro target. Parlano dell’azienda, ma non parlano AL loro pubblico. Se ti stai chiedendo come parlare davvero al tuo target, niente paura: lo vedremo in dettaglio più avanti.

    Una newsletter permette di farti conoscere meglio da persone che hanno deciso di seguirti in modo attivo: si sono iscritte, sono interessate ai tuoi contenuti, ai tuoi prodotti, a te. Puoi scegliere tu quanto testo scrivere, quante e quali foto, quanti link, gli argomenti da trattare, se creare una rubrica o no. Le newsletter sono anche un modo per creare una ricorrenza: i tuoi iscritti sanno che scriverai loro periodicamente e, vedendoti comparire tra le loro email, si ricorderanno ogni volta di te e del tuo lavoro.

    La newsletter in tutti questi anni non è cambiata poi molto. Certo, puoi sbizzarrirti con la creatività nel layout e nei contenuti, ma non risente di algoritmi, nuove mode, nuovi social pronti a spostare masse di utenti. Non ci sono grossi scossoni e le regole le scrivi tu.

    1.3 Quando è il momento giusto per iniziare ad avere una newsletter?

    Ok, hai messo il modulo di iscrizione per la tua newsletter nel sito. Oppure stai pensando se inserirlo. Ma per iniziare a inviarla vuoi aspettare il momento giusto.

    Il momento giusto per iniziare una tua newsletter è uno e uno soltanto: ed è adesso.

    «Ma ho dieci iscritti, sono troppo pochi!»

    Da qualche parte dovrai pure iniziare, no? In fondo quelle persone si sono iscritte, quindi meritano di ricevere qualcosa. E pensa che, una volta letta, la potranno suggerire ad altri e condividerla: potrai così aumentare gli iscritti grazie al passaparola.

    1.4 Perché scrivere una newsletter

    Se ti stai chiedendo se una newsletter possa servire a te o alla tua attività, la risposta puoi trovarla solo stabilendo degli obiettivi. Saranno sempre questi, assieme alla messa a fuoco del tuo target, ad aiutarti a costruirne i contenuti.

    Gli obiettivi della newsletter vanno a braccetto con gli obiettivi aziendali, prima di tutto. Una volta definiti, puoi declinarli nei vari canali che hai scelto di utilizzare.

    I principali obiettivi di una newsletter sono:

    vendere (prodotti, servizi, le tue competenze);

    informare (su un argomento, un tema specifico che interessa al pubblico al quale vuoi scrivere);

    creare una relazione (farti conoscere, renderti riconoscibile, lavorare sulla brand awareness).

    Ci sono poi altri obiettivi secondari, che ti aiutano a definire i contenuti: mostrare cosa sai fare, raccontare il tuo lavoro, diventare un riferimento nel tuo settore, condividere passioni.

    Perché, quindi, vuoi scrivere una newsletter?

    1. Per vendere

    Inizio da questo obiettivo, perché è il primo che viene in mente a ognuno di noi. Le abbiamo viste e subìte tutti: newsletter che parlano di prodotti, che ricordano sconti, che lanciano un nuovo corso. L’obiettivo di queste newsletter è chiaro, ma per raggiungerlo ci sono molti modi, alcuni più creativi di altri. Qualche esempio?

    Tonki

    Tonki vende delle scatole, di diversi formati, che diventano una cornice in cartone per le tue foto. La loro comunicazione è molto pop, divertente, informale. Nelle newsletter si limitano a offrirti uno sconto, o la spedizione gratuita; in alcuni casi invitano a condividere le foto degli angoli di casa tua dove hai messo i

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