Community fantastiche e come crearle: Gestisci e prenditi cura della tua community online

Di Dana Donato

Hai una grande passione. Magari un po’ di nicchia, tipo arrampicarti a corpo libero sulle creste delle montagne più pericolose, o collezionare vecchie cartoline. Ti piacerebbe trasformare questa passione in qualcosa di più concreto, trovare persone con cui condividere informazioni e consigli, magari in futuro farne un business di successo. Il problema è che spesso ti senti solo e non sai da che parte cominciare. Ti sembra di non aver nessuno con cui condividere questi interessi e non riuscire a trovare, là fuori, dei clienti adatti ai tuoi prodotti o servizi.
Non temere, in tuo aiuto è arrivato Community fantastiche e come crearle. Gestisci e prenditi cura della tua community online di Dana Donato!

Community fantastiche e come crearle è un inno alla comunanza, alla convivenza civile, alla voglia di stare insieme – online, sì, ma anche offline –, per crescere e aumentare le proprie competenze, sfruttando al meglio quel potentissimo e meraviglioso strumento che Facebook ci ha messo a disposizione: i gruppi.
Uno strumento che conosce bene l’autrice Dana Donato: in pochi anni, ha creato – da zero – la più grande community di donne che viaggiano da sole. Viaggio da sola perché conta oggi oltre 22.000 iscritte.

Community fantastiche e come crearle è un utilissimo compendio, che ti accompagnerà passo-passo nella creazione della tua prima community. Dana ti spiegherà innanzitutto come aprire un gruppo Facebook, il primo indispensabile passo. Grazie alla sua esperienza, ti spiega l’analisi dei principali strumenti di gestione della tua community: dall’amministrazione e alla moderazione; dalla gestione delle iscrizioni, a quella dei post, dei commenti e molto altro ancora.
L’obiettivo è darti chiavi in mano tutto quello che ti serve per aprire la tua prima community, anche domani mattina.

L’ebook di Dana Donato non si sofferma però solo sugli aspetti tecnici della faccenda. Gestire una community significa anche avere capacità di moderazione e mediazione. In una parola: diplomazia. In questo manuale troverai quindi molti consigli di buon senso, su come prevenire e gestire i momenti di crisi.
Imparerai ad affrontare le discussioni con spirito costruttivo, a far sentire la tua presenza nel gruppo, a costruire intorno a te un team di moderatori che ti affianchi in caso di necessità, a coinvolgere la community in attività che stimolino la partecipazione interessata e attiva. E anche a intervenire, se necessario, per placare flame e discussioni.

In questo ebook, Dana ripete spesso un concetto importante. La community non è solo un punto di incontro di persone eterogenee, animate da passioni comuni: è uno strumento per incrementare le tue competenze e le tue capacità, per rafforzare le tue doti di empatia, per intraprendere un percorso, fatto di obiettivi e risultati, che potrà trasformare la tua passione in qualcosa in più.
Se seguirai i suoi preziosi consigli scoprirai anche come monetizzare il tuo lavoro, offrendo i tuoi prodotti e servizi, senza diventare troppo invadente.

Community fantastiche e come crearle si rivolge a freelance, titolari di piccoli business, professionisti che lavorano con gruppi di persone dal vivo e che vogliono uno spazio online dove continuare il proprio lavoro, o titolari di associazioni che vogliono dialogare con i propri soci.

• Lingua: Italiano
• Editore: Zandegù
• Data di uscita: 18 feb 2020
• ISBN: 9788889831861

Anteprima del libro

© 2020 Zandegù di Marianna Martino

ISBN 978-88-89831-86-1

Copertina di Alessandro Pelissetti

Impaginazione a cura di Agnese Tortosa

www.zandegu.it

[e-mail]

facebook.com/zandegu

instagram.com/zandegu_

Community fantastiche e come crearle

Gestisci e prenditi cura della tua community online

Dana Donato

Zandegù

Introduzione

«Siamo sulla stessa barca».

Questo è ciò che pensiamo quando incontriamo qualcuno che ha qualcosa in comune con noi. In quel momento, una scintilla si accende e il cuore diventa più leggero: non siamo più soli, qualcun altro si sente come noi.

Nel 2014, lavoravo da poco più di due anni in un’agenzia di comunicazione come web designer. Sin dai tempi dell’università, però, covavo un desiderio inespresso: vivere e lavorare all’estero per un periodo. Ho cominciato quindi a fare delle ricerche nei ritagli di tempo e ho scoperto un sito web che metteva in contatto i viaggiatori con le famiglie e le aziende che offrivano vitto e alloggio, in cambio di 25 ore al massimo di lavoro settimanale.

Ho messo da parte ciò che mi sarebbe servito per vivere almeno tre mesi senza stipendio e mi sono licenziata. A dicembre dello stesso anno sono partita per il Portogallo, dove ho lavorato in un ostello come receptionist, in cambio di vitto e alloggio nella stessa struttura.

Durante quell’esperienza in solitaria ho imparato a riconoscere le mie capacità e a metterle in pratica, apprendendo un lavoro del tutto nuovo per me, molto più pratico rispetto a quanto fossi abituata. Questo viaggio è stato per me la molla per gettare il cuore oltre l’ostacolo e ritrovare intraprendenza e creatività, lati del mio carattere a lungo rimasti intorpiditi. Ho colto appieno la bellezza dello stare da sola e del fare le cose da sola. Il viaggio è stato, ed è ancora, il mio modo per coltivare l’aspetto più solitario del mio carattere.

Una volta tornata a casa, mi sono ritrovata con una voglia matta di condividere la mia esperienza con qualcuno. Chi si trovava intorno a me provava a capirmi, ce la metteva davvero tutta, ma era difficile riuscire a trasmettere loro le mie emozioni.

Mi sentivo sola.

In quel periodo i gruppi Facebook stavano acquisendo popolarità, ne vedevo nascere di nuovi ogni giorno, io stessa ero iscritta ad alcuni di loro. Li frequentavo, senza capirne ancora il potenziale, ma in loro c’era già qualcosa che mi intrigava. Milioni di persone che discutevano e si confrontavano su qualcosa che avevano in comune, online, in un luogo che virtualmente li univa tutti.

Bello, no?

Qualche mese dopo essere tornata dal mio viaggio, ho scritto un Tweet che cominciava con: #viaggiodasolaperché e che continuava con la mia motivazione. Subito molte persone hanno iniziato a riprendere l’hashtag, raccontando le loro esperienze e ho iniziato a pensare che potesse diventare qualcosa di più. La mossa successiva è stata creare una sezione, con lo stesso nome, all’interno del mio primo blog di viaggio, in cui ho cominciato a condividere storie di donne che viaggiano da sole.

Una di queste era Elena Mazzeschi con cui, dopo qualche tempo, ho iniziato a lavorare sulle fondamenta del progetto, dando concretezza all’idea di creare il gruppo Facebook Viaggio da sola perché - La community delle donne che viaggiano da sole (da qui in poi, identificata anche con la sigla VDSP).

Il primo giorno, il 28 agosto 2015, si sono iscritte più di 100 donne. Dalla tarda primavera del 2017, sono l’unica timoniera del progetto, affiancata da un team meraviglioso di collaboratrici. A giugno del 2019 siamo state una delle 40 community italiane scelte da Facebook per il primo Facebook Community Day in Italia, tenutosi a Roma al Binario F. Alla fine dello stesso anno, abbiamo superato abbondantemente le 22.000 iscritte. Oggi siamo la più grande community italiana di donne che viaggiano da sole.

C’era una volta il gruppo

I primi gruppi Facebook erano una versione acerba delle community, con pochi e basici strumenti di gestione. Quando Facebook ne ha capito il potenziale, ha cominciato a investirci tempo e marketing.

Sono state aggiunte nuove feature (come la possibilità di approvare preventivamente i post, di cui parleremo meglio in seguito); è stata data una maggiore visibilità ai post dei gruppi sulle bacheche degli utenti e si sono evolute le tecniche di coinvolgimento degli iscritti, come la possibilità di taggare con un click gli ultimi iscritti, per dare loro il benvenuto con un post.

Iscritti a un gruppo, parte di una community

La descrizione ufficiale che Facebook dà dei gruppi è la seguente¹: «I gruppi forniscono uno spazio dove discutere di interessi condivisi con determinate persone».

I gruppi sono dunque gli strumenti tecnici che Facebook mette a disposizione di chi vuole creare una community.

Quest’ultima, invece, è l’insieme di persone che utilizzano il gruppo Facebook come strumento per discutere del loro interesse comune.

Semplificando: il gruppo è lo strumento, la community è l’insieme di persone che usa quello strumento. Chi fa parte della community si iscrive al gruppo, chi si iscrive al gruppo fa parte della community.

Perché (e per chi è) questo ebook

Poche righe fa ti ho raccontato, molto sinteticamente, la storia della community di cui sono amministratrice dal 2015. Ho iniziato da zero, senza nessuna conoscenza pregressa, imparando lentamente a districarmi tra le delicate relazioni umane, sbagliando diverse volte e facendo molti tentativi. Tutto ciò che leggerai in questo ebook l’ho imparato testando, osservando, ascoltando le iscritte alla community e correggendo in corsa ciò che sembrava andare storto. Le mie capacità di amministratrice sono cresciute parallelamente alla crescita di importanza delle community e ho vissuto molti dei cambiamenti che Facebook ha apportato nel tempo allo strumento per gestirle: i gruppi.

Ho scritto questo ebook per accompagnare chiunque abbia deciso di creare la propria community, cercando di rendere il viaggio il più semplice e completo possibile.

Mi rivolgo (ma l’elenco non è completo!) a freelance, titolari di piccoli business che si occupano in prima persona della loro comunicazione online, professionisti che lavorano con gruppi di persone dal vivo e che vogliono uno spazio online dove continuare il proprio lavoro, titolari di associazioni che vogliono dialogare con i propri soci.

Alla fine del nostro percorso insieme, avrai gli strumenti per individuare la tua nicchia di riferimento, creare, gestire e prenderti cura di una community.

Cosa non insegnerò nell’ebook

Ti accompagnerò nella creazione e nella gestione della community e ti fornirò delle linee guida, teoriche e pratiche, che potrai seguire per relazionarti con chi fa parte della tua community. Non dimenticare però una cosa: molte cose relative alla gestione delle conversazioni e delle discussioni sono strettamente legate al tuo carattere e dipendono dal tuo modo di gestire le relazioni interpersonali. Su questi aspetti, potrò soltanto darti dei consigli di buon senso.

Cominciamo il nostro viaggio insieme?

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1 A questo link del Centro Assistenza Facebook, puoi leggere maggiori informazioni e non perdere