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Il crowdfunding è roba da eroi: Piccolo manuale per la realizzazione della vostra campagna
Il crowdfunding è roba da eroi: Piccolo manuale per la realizzazione della vostra campagna
Il crowdfunding è roba da eroi: Piccolo manuale per la realizzazione della vostra campagna
E-book102 pagine1 ora

Il crowdfunding è roba da eroi: Piccolo manuale per la realizzazione della vostra campagna

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Info su questo ebook

Chi ha una buona idea - per un prodotto, un servizio, una nuova tecnologia, una app, un'opera artistica - oggi può evitare il mutuo in banca (e gli atroci interessi) e farsi aiutare con il crowdfunding, cioè il finanziamento dal basso, che parte dalle persone comuni che si appassionano alla tua idea al punto da volerla sostenere. Lo spiega Giulia Frangione in "Il crowdfunding è roba da eroi. Piccolo manuale per la realizzazione della vostra campagna". Per cominciare, non tutti saranno disposti a correre a rompere il salvadanaio per te: come convincerli? Come raccontargli al meglio la tua idea rivoluzionaria? Giulia Frangione è un'esperta di gift e sharing economy e ti spiegherà, con uno stile super pratico, competente e rilassato, cos'è il crowdfunding e come fuziona e poi cosa fare se ti vuoi buttare. Saprai come superare la vergogna da "Ehi, scusa, sai, dovresti darmi 5€ per il mio progetto" e potrai pianificare la tua campagna come si deve: partirai col piede giusto prima del lancio, saprai cosa fare durante e, al termine, come ottimizzare i contatti conquistati. Saprai scegliere la piattaforma più adatta al tuo progetto, come coinvolgere le persone, i rischi da evitare, come decidere la somma da chiedere (non troppo alta ma nemmeno troppo poco), quali premi dare ai tuoi sostenitori, come scrivere i testi della tua campagna, come promuoverla al meglio online e sui social e come curare video e foto. Al termine del manuale, ti sarà chiarissimo che il crowdfunding non è solo un modo per farsi dare i soldi per le tue vacanze a Ibiza, ma uno strumento potentissimo che mette in connessione buone idee e persone generose, generando così un capitale umano di relazioni di altissimo valore. Infine, saprai che, per realizzare una campagna che supera il suo obiettivo e viene finanziata a bombazza, si deve lavorare tantissimo e con passione. Perché, come dice il titolo, il crowdfunding è roba da eroi!
LinguaItaliano
EditoreZandegù
Data di uscita21 set 2016
ISBN9788889831670
Il crowdfunding è roba da eroi: Piccolo manuale per la realizzazione della vostra campagna

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    Anteprima del libro

    Il crowdfunding è roba da eroi - Giulia Frangione

    © 2016 Zandegù di Marianna Martino

    ISBN 978-88-89831-67-0

    Copertina di Davide Canesi

    www.zandegu.it

    info@zandegu.it

    facebook.com/zandegu

    @Zandegueditore

    instagram.com/zandegueditore/

    Il crowdfunding è roba da eroi

    Piccolo manuale per la realizzazione della vostra campagna

    Giulia Frangione

    Zandegù

    Disclaimer

    Tutte le sciocchezze (se ve ne sono) e le sviste contenute nell’ebook, sono colpa mia e non del fantastico editore. Il manuale ha ovviamente natura esplicativa, non esaustiva della materia e del fenomeno, ma è stato redatto allo scopo di essere utile a chi voglia avvicinarsi al crowdfunding e alla realizzazione di una campagna.

    Avvertenza dell’autrice - Perché un manuale

    L’aspetto meno simpatico del crowdfunding, un po’ come accade a tutti quei sistemi complessi che si cerca di ridurre in pillole, sono i manuali. Non mi piace quando si prende una cosa articolata, tipo la felicità, e si dice alla gente come raggiungerla in cinque comode mosse da fare in pigiama, sul divano, mentre fa merenda. Rassegnatevi, non si perdono novantacinque kg in tre giorni, non si trova lavoro mettendo la foto su LinkedIn, e la campagna perfetta da mettere online non vi verrà in mente seguendo le tre – ah no ora sono sette!, ops! diciannove! – regole magiche del crowdfunding, né le mie, né quelle di nessun altro.

    Ho un mio credo: le cose che si fanno ripetendo le stesse procedure meccaniche, in poco tempo e senza sforzo, mancano di grazia e non sono fonte di interesse per gli altri. E il crowdfunding, ve lo assicuro, è roba da eroi (piccoli e grandi).

    Dato l’elevato numero di progetti che non raggiungono il loro goal, possiamo dire con certezza che una buona campagna di crowdfunding ha bisogno di un certo livello di dimestichezza con lo strumento, ancor più necessario nel caso non si tratti di un progetto personale. Ok, c’è da lavorare ma non scoraggiatevi! Basta semplicemente evitare troppe improvvisazioni, poiché le persone sono portate ad apprezzare e finanziare di più le campagne promettenti e curate.

    Ebbene sì, anche nello strumento apparentemente più spontaneo, immediato e dis-intermediato, intervengono fattori razionali connessi all’efficienza e all’efficacia del progetto e della sua presentazione, e occorre tenerne conto.

    Il crowdfunding, per molti progetti, si pone a cavallo fra motivazioni razionali e spinte emotive, fra atteggiamenti spontanei e strategie professionali. Non è quindi sufficiente avere una bella e buona idea per essere finanziati, la campagna deve essere costantemente curata, spinta e promossa.

    Se, infatti, la cerchia più stretta del promotore (cioè di chi lancia la campagna), non farà caso alla presentazione, perché – a prescindere dalla forma – è interessato a finanziare il progetto, tutti gli altri utenti invece scapperanno di fronte a contenuti pallosi o semplicemente brutti.

    Per ottenere una «buona» campagna occorre presidiare sia gli aspetti formali sia quelli sostanziali, organizzandoli ex ante in un piano che conterrà sia la strategia che l’operatività. In questo modo, saprete esattamente come muovervi in ogni fase, quali risorse mobilitare e a chi rivolgervi, o dove cercare informazioni in caso di necessità.

    Vi proporrò qui strumenti e schemi per facilitare la progettazione e la realizzazione della vostra campagna, provando a non semplificare questo strumento incredibile. Troverete quindi delle liste, un po’ perché essendo una metodica amo gli elenchi – mi sembra che facciano ordine e che aiutino a ricordare e questo mi rilassa –, un po’ perché mi hanno chiesto di scrivere cinquanta/sessanta cartelle e non settecento!

    Non fate l’errore di credere che le mie liste, o quelle di altri, o le dritte sul web, faranno magicamente della vostra campagna un successo: se mancherete di fantasia, neanche lo zelo vi salverà.

    Questo manuale, volutamente scanzonato e, mi auguro, completo, vi supporterà con la teoria (poca e nella prima parte) e con la pratica (spunti, esempi e schemi), ma il lavoro sporco tocca a voi. Che col crowdfunding vogliate finanziare la luna di miele alle Seychelles, la costruzione di un campo sportivo in Sud Sudan, o il restauro di un trittico medievale, c’è una cosa davvero importante da ricordare, quella che nessuno si ricorda mai: state domandando a delle persone di darvi una parte dei loro risparmi.

    Non importa se chiedete un euro o duecento: che se li levino con sacrificio dal salvadanaio o che ne abbiano a carrettate, sono comunque soldi loro. Quindi se vi lanciate, fatelo preparati, convinti e orgogliosi, così che diventi una bella avventura da ricordare.

    Forza, partiamo!

    Premessa - Un po’ di teoria (astenersi pragmatici)

    La retorica e l’eccesso di semplificazione che spesso ha accompagnato il dibattito sul crowdfunding (specie nella fase di diffusione iniziale in Italia, a eccezione di alcune esperienze felici dedicate al tema, come Crowdfuture), ne ha limitato la conoscenza e la diffusione agli addetti al settore e ai web addicted, provocando fraintendimenti.

    Tant’è che in Italia, in termini di mercato, l’offerta di servizi di crowdfunding supera nettamente la domanda degli stessi e, in media, le persone non li conoscono. Gli ostacoli alla sua diffusione sono ancora numerosi: carenza di una reale, capillare e spontanea cultura del dono (con o senza ricompensa); digital divide, cioè scarsa cultura digitale; sfiducia nei sistemi di pagamento online (sì, fa ridere a pensarci, figuratevi a scriverlo in un ebook!); copertura mediatica del campaigning molto a effetto ma poco esplicativa, cosa che non favorisce l’effettiva conoscenza e diffusione del crowdfunding. Mi spiego meglio: si sente parlare sempre di campagne incredibili, che raccolgono moltissime risorse in breve tempo, ma si legge poco sia online che offline dell’impatto delle piccole progettualità – quelle che fanno la differenza sui territori – e del modo in cui le community si muovono

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