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Bambini con una marcia in più: Ad alto potenziale, ipersensibili, precoci. Chi sono e come aiutarli a dare il meglio di sé
Bambini con una marcia in più: Ad alto potenziale, ipersensibili, precoci. Chi sono e come aiutarli a dare il meglio di sé
Bambini con una marcia in più: Ad alto potenziale, ipersensibili, precoci. Chi sono e come aiutarli a dare il meglio di sé
E-book326 pagine3 ore

Bambini con una marcia in più: Ad alto potenziale, ipersensibili, precoci. Chi sono e come aiutarli a dare il meglio di sé

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Info su questo ebook

Tuo figlio percepisce il mondo in maniera diversa, più profonda e sottile? Si fa molte (troppe) domande e tende a rimettere tutto in discussione? Si mostra molto sensibile a ciò che accade attorno a lui? Si sente diverso dagli altri? Si annoia a scuola perché ha bisogno di continue sfide? Potrebbe essere un “bambino zebra”, un piccolo genio!

Dei bambini zebra si dice che sono troppo: troppo gentili, troppo sensibili, troppo curiosi, troppo entusiasti, che si pongono troppe domande, che fanno troppe cose tutte assieme, che si complicano troppo la vita. Tutte queste critiche però, anche se fatte con le migliori intenzioni, li fanno sentire sempre più isolati, soli e diversi.

Il bambino zebra è un bambino precoce, particolarmente dotato, molto sensibile, con un’intelligenza vivace e una mente rapida, che vede subito il quadro d’insieme. Bambini con una marcia in più ti aiuta a trasformare questa sua caratteristica in un punto di forza, per permettergli di vivere felice, realizzarsi, sfruttare i suoi talenti e trovare la sua strada nella vita.

Questionari, tecniche, esercizi e simpatici trucchetti ti permetteranno di aiutarlo a tirar fuori e usare tutte le sue meravigliose qualità.
LinguaItaliano
Data di uscita31 mar 2020
ISBN9788868205850
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    Anteprima del libro

    Bambini con una marcia in più - Jasmine Gage

    media.

    Capitolo 1.

    INTELLIGENZA E APPRENDIMENTO

    La sua intelligenza è diversa da quella delle persone tradizionali. Inoltre, presenta caratteristiche di estrema rapidità e un forte legame con l’affettività.

    1. Globale

    L’individuo zebra possiede un’intelligenza di tipo globale, vale a dire contrapposta a quella lineare. Una persona lineare vede le cose l’una dopo l’altra. La zebra risolve i problemi in maniera globale: vede tutto in un colpo solo, non le varie tappe. Ha bisogno di comprendere il progetto nella sua interezza prima di avanzare, mentre una persona lineare deve passare da A a B a C a D e così via fino a Z. La persona globale va da A a Z e quindi a C… N… F… R, poco importa.

    Trucchi ed espedienti: spiegagli le cose in maniera globale: se utilizzassi una logica lineare, si perderebbe. Se sei una persona lineare, sta a te compiere lo sforzo di tradurre il linguaggio lineare in linguaggio globale.

    Accetta il fatto che faticherà a spiegarti come ha trovato la sua soluzione. Effettua diversi collegamenti in un solo istante, e quindi per lui è complicato spiegare il percorso che ha intrapreso verso la soluzione. In compenso, è importante incoraggiarlo ad apprendere, a comprendere la sua logica al fine di poterla spiegare agli insegnanti al momento di un esame.

    Il sistema scolastico è lineare. Dovrà quindi imparare ad adattarsi e a spiegare le sue risposte in maniera lineare, per essere compreso dagli insegnanti.

    Molti bambini plusdotati sono stati costretti ad abbandonare la scuola perché non riuscivano a spiegare in che modo avevano risolto i problemi.

    2. Arborescente

    Per ogni problema una zebra vede simultaneamente diversi percorsi che lo conducono al risultato, riflettendo sotto forma di mind map (schema euristico).

    I suoi pensieri sono rapidi e variati. Così, le sue annotazioni possono rapidamente assumere l’aspetto di una minuta illeggibile che comprende parole di ogni significato e di tutti i colori. Se tutto ciò ti appare incomprensibile, per lui invece è normale. Dal momento che riesce bene così, non c’è nulla da modificare.

    Trucchi ed espedienti: metti in risalto il fatto che per ogni problema può seguire molteplici percorsi risolutivi.

    Aiutalo a organizzare le idee con il suo stile di pensiero.

    Aiutalo a imparare a scegliere il percorso che gli sarà più utile.

    Aiutalo a escogitare un sistema per ordinare e organizzare.

    Fa’ sì che apprenda a inquadrare se stesso.

    Aiutalo a scegliere la strada che più gli conviene.

    Non paragonarlo agli altri, siamo tutti diversi e va bene così.

    3. Analogica

    Dal momento che è super recettivo, effettua con grande rapidità molti diversi collegamenti tra le cose e, per imparare, ha bisogno di farlo. Può avere tendenza a surriscaldarsi e a faticare nell’organizzazione delle idee, quando deve fornire risposte chiare. Vale a dire, una risposta vi sarà, ma non saprà spiegare il percorso che l’ha portato fino a essa, e questo potrebbe frustrare i suoi insegnanti. Potrebbe però anche offrire molti percorsi di risposta.

    Trucchi ed espedienti: insegnagli a differenziare e scegliere l’informazione per lui più importante ai fini della situazione o dell’esercizio da compiere. Quando deve imparare qualcosa, effettuate insieme dei collegamenti tra ciò che deve apprendere e una situazione nota o un argomento che lo appassiona. In questo modo sarà più attento ed efficiente.

    4. V suale

    Ama vedere contemporaneamente tutto. Per esempio, gli piace spargere davanti a sé tutti i suoi giocattoli o i libri. Avendo l’emisfero destro dominante, impara più che altro sotto forma di immagini. La maggior parte delle zebre ha una visione delle cose in 3D invece che in 2D (vedi Appendice 5 – I due cervelli).

    Trucchi ed espedienti: spiegagli le cose con l’aiuto di oggetti, disegni, immagini, grafici.

    Se possibile, lascia che attacchi alle pareti della sua stanza le idee scritte su foglietti.

    Sii tollerante quando dimentica qualcosa e spiega di non averlo visto. È vero, infatti, che dimentica ciò che non vede.

    Per apprendere una lingua potrebbe, per esempio, associare una parola a un’immagine per ricordarla.

    5. Ludica

    Ama imparare divertendosi. Preferisce che ogni volta sia diverso, eccitante o divertente. Ama rendere ludici i compiti noiosi. Una buona zebra non si annoia mai. La zebra che si annoia è quella che non si sente libera di fare le cose a modo suo.

    Trucchi ed espedienti: escogitate insieme giochi per studiare le sue lezioni, per esempio con oggetti come i palloncini. Diversifica i supporti dell’apprendimento. Per esempio, puoi farlo studiare cantando. Assegnagli il ruolo del maestro che deve spiegare la lezione: in questo modo ricorderà meglio. Utilizza l’umorismo per aiutarlo a imparare. Non esitare: funziona.

    6. Cinestesica

    Ama imparare utilizzando il corpo, toccando o muovendosi.

    Ha bisogno di toccare gli oggetti per capirli.

    I bambini zebra possono essere molto tattili e amare le coccole, oppure detestare di essere toccati. Questi ultimi sono spesso troppo sensibili al contatto e si sentono subito sopraffatti.

    Trucchi ed espedienti: lascialo utilizzare il suo corpo per imparare. Proponigli di studiare camminando, ballando o giocando con una palla.

    Rispetta i bambini infastiditi dalle sensazioni tattili, non fare loro il solletico, se questo li disturba. Se tuo figlio si sente sopraffatto, lasciagli il tempo di ritrovare la calma interiore. Fagli capire in un altro modo che lo ami.

    Se tuo figlio è ipertattile, se possibile adotta un cane o un gatto. In caso contrario, sarà sufficiente un peluche o un oggetto da tenere con sé. Alcuni genitori lamentano di avere un figlio con una presenza fisica invadente. È importante chiedergli di rispettare il tuo bisogno di spazio in modo molto dolce, perché potrebbe con facilità sentirsi respinto e ferito. Soprattutto, non aspettare il momento in cui sarai irritato o arrabbiato per parlargliene. Ti capirà molto meglio se ti spiegherai non appena ti renderai conto del problema.

    7. Multitasking

    Ha bisogno di fare molte cose insieme, e gli piace. È così che funziona al meglio. L’educazione tradizionale, che consiste nel fare una cosa alla volta, tende a trasmettere tecniche che non corrispondono ai bambini zebra.

    Paradossalmente, le zebre possono sentirsi sopraffatte e bloccate quando si chiede loro di fare molte cose contemporaneamente.

    Trucchi ed espedienti: non impedirgli di fare più cose insieme, anche quando si tratta dei compiti.

    Sii scientifico e osserva ciò che funziona meglio per lui. Fare due cose insieme va bene, ma forse tre sarebbero troppe. Quelli molto attivi si calmano a partire dalle tre cose. Insegnagli a trovare lo stile più efficace. Anche se è molto diverso dal tuo, sii aperto e tollerante. La cosa più importante è quella più adatta a lui, poco importa se il suo modo di fare appare strano alla maggior parte delle persone.

    Non riempirlo di compiti da svolgere o programmi per divertirsi. Se riceve troppe informazioni, finirà per esserne saturato.

    8. Pensiero complesso

    Ha bisogno di sfide intellettuali per non annoiarsi. L’apprendimento è una gioia per lui, lo nutre e ne ha estremamente bisogno. Se, per esempio, un insegnante gli pone una domanda troppo facile, potrebbe sbagliare. Infatti, fare qualcosa poco significativo lo annoia, oppure potrebbe dire a se stesso che non è possibile che l’insegnante gli abbia posto una domanda tanto semplice, e quindi inconsciamente la renderà più complessa per portarla a un livello più interessante. Ama molto le sfide intellettuali.

    Molte zebre, per esempio, non vanno bene in matematica, perché gli esercizi sono troppo semplici per loro e li annoiano.

    Trucchi ed espedienti: chiedi ai suoi insegnanti di affidargli delle schede da studiare una volta finiti i compiti, per evitare il tedio. Una zebra che si annoia è una zebra infelice. Se questo stato perdura troppo a lungo, rischia di perdere il contatto.

    Motivalo con problemi di matematica da risolvere a un livello più alto. Rendi il lavoro più complesso per stimolarlo.

    Non preoccuparti delle tue difficoltà in matematica. Posso assicurarti che le mie sono ancora più grandi!

    — ALBERT EINSTEIN

    9. Creatività

    La zebra ha un mondo interiore e immaginario molto ricco. Ama escogitare storie e creare. Gli piace reinventare le cose a modo suo e personalizzare gli oggetti.

    È spesso preso dalle sue fantasticherie. Gli adulti tendono a criticare il fatto che è svagato, invece di insegnargli a canalizzare e padroneggiare se stesso.

    L’estetica è molto importante per lui. Non si sentirà mai bene in un luogo che considera brutto.

    Le zebre sono molto creative, e hanno sempre nuove idee, nuovi progetti. La maggior parte di quelle che ho conosciuto possiede una scatola delle idee o uno schedario dei progetti. Per loro, la sfida non è avere le idee, ma materializzarle. Incoraggialo ad assumersi il rischio di tentarne la realizzazione.

    Gli adulti, una volta terminato un progetto, lavorano sul successivo. Molte zebre sono iniziatori seriali. Alcuni di loro hanno talmente tante idee da non riuscire a portare avanti un solo progetto. È importante che imparino a sceglierne uno, investirvi energie e arrivare fino alla fine, prima di iniziarne un altro (vedi § 27).

    L’immaginazione è più importante del sapere.

    — ALBERT EINSTEIN

    Trucchi ed espedienti: rispetta il suo immaginario. Metti in risalto la sua creatività.

    Insegnagli a capire la differenza e a inquadrare bene il momento di rimanere nell’ambito dell’immaginario e quello in cui deve, invece, essere ben ancorato a terra e concentrarsi su un compito. Tutto ciò per evitare che l’immaginazione si trasformi in una continua distrazione, e quindi in qualcosa di negativo.

    Tuttavia, avere una grande immaginazione è una qualità meravigliosa. La creatività è necessaria in tutti gli ambiti della vita.

    Rispetta le sue esigenze estetiche e i suoi gusti.

    Chiedi la sua opinione su ciò che riguarda, per esempio, la sua stanza o il suo abbigliamento.

    Incoraggialo a condividere le sue paure sui progetti creativi che ha ideato. Quando si crea, si dubita e si ha paura, è del tutto normale.

    Se i tuoi sogni non ti fanno paura,

    è perché sono troppo piccoli.

    — RICHARD BRANSON

    10. Curiosità e domande

    Il bambino zebra ha una curiosità molto sviluppata. Fin dai due anni d’età, le piccole zebre prendono l’abitudine di fare un miliardo di domande e di attendersi risposte sincere.

    È il re degli interrogativi. In questi momenti di curiosità o di angoscia, può arrivare a bombardarti di domande, di solito lucide e intelligenti, e certamente complesse. Possiede una mente appassionata e porrà quesiti molto specifici sulla scienza, la vita, la natura. Può avere la sua passione del momento, che può durare 3 giorni, 3 mesi o 3 anni…

    I bambini zebra sono molto osservatori. Possiedono uno spirito critico, analitico e intuitivo molto sviluppato. E ciò può sconcertare, poiché questi bambini vedono e comprendono tutto degli adulti che li circondano. Spesso i genitori possono sentirsi esposti e a disagio in rapporto alla loro ipercomprensione degli altri e di se stessi. Il bimbo porrà domande molto personali e rileverà il minimo dettaglio o la minima mancanza negli adulti, che potrebbero anche prenderla male. Queste domande sono spesso molto pertinenti ed emotivamente cariche. Alcuni insegnanti potrebbero considerarli impertinenti o arroganti. Sarà bene, quindi, insegnargli alcuni codici di discrezione e di riserbo; anche se non di rado le sue osservazioni sono giuste, il fatto di verbalizzarle non sempre è positivo.

    Trucchi ed espedienti: abituati all’idea che ti ponga migliaia di domande.

    Rispondigli con intelligenza, anche se è molto piccolo. Parlagli come se fosse adulto.

    Lascialo esplorare, e mantieni la mente aperta: ti farà domande più grandi di lui.

    Alimenta la sua curiosità proponendogli libri di scienze, di storia ecc.

    Non sei perfetto e non conosci tutto: puoi chiedergli, quindi, di porre quelle domande a un altro membro della famiglia, per esempio. Naviga con lui in internet, ma soltanto se è il momento giusto per te e puoi prenderti il tempo necessario per seguirlo.

    Rispondi su ciò che sai, mostragli delle immagini o dei video sugli argomenti che lo interessano.

    Fagli annotare su un quaderno le domande che gli passano per la testa quando non è il momento buono per discuterne. È importante che i genitori sappiano quando è il momento di rispondere e quando invece si deve dormire, mangiare o anche soltanto riposare la mente. Sei tu a decidere quando fermare i suoi interrogativi.

    Sei tu il capo e dopo il secondo perché hai il diritto di dirgli che vorresti fermarti e magari fargli altre proposte: per esempio, guardare un documentario, leggere un libro di scienze o dedicarsi al bricolage per illustrare ciò che ha scoperto finora.

    Se non è il momento, inquadra la situazione. Ecco come fare.

    Mettere in risalto

    La tua curiosità è magnifica, è una bella qualità.

    Reinquadrare

    Questo non è il momento (puoi scegliere se dargli o no delle spiegazioni, non sei obbligato a giustificarti).

    Ti voglio bene, ma ora ho bisogno di far riposare la mia testa.

    Rinviare

    Annoterò la tua domanda su un foglio e la prossima settimana, quando avrò tempo, cercheremo insieme in internet. La curiosità è una delle tue magnifiche qualità, ma adesso è ora di dormire.

    La curiosità è una delle tue magnifiche qualità, ma ora ho bisogno di silenzio, ne parliamo domani. Scrivila nel tuo quaderno delle domande.

    A volte il bambino fa domande solo per consolidare il legame affettivo. Verifica, e se questo è il caso, utilizza la tecnica della doppia opzione:

    Preferisci cercare nei libri le risposte alle tue domande, oppure è meglio stare insieme sul divano a coccolarci, dal momento che sono troppo stanco per spiegarti il Big-Bang?.

    La doppia opzione ti permetterà di capire se è più forte il bisogno di contatto affettivo o la sete di conoscenza.

    Le domande esistenziali

    Fin dalla più tenera età, mostra una vera passione per le domande esistenziali.

    Le domande esistenziali sono:

    il come e il perché;

    la vita e la morte;

    le religioni, il soprannaturale;

    l’universo: l’immensamente grande e l’immensamente piccolo;

    l’evoluzione;

    la natura.

    Trucchi ed espedienti: non spaventarti: rispondi sinceramente ciò che sai o che credi.

    Comincia replicando alle sue domande con altre domande, per valutare a che punto è la sua riflessione esistenziale. Non esitare nell’acquisto di libri di scienze, di storia del mondo o delle religioni, o di animali. Chiedi aiuto, se le domande sulla vita e la morte ti mettono a disagio. Varia le tue fonti di informazioni, sii postmoderno. Sarà interessante mostrargli in che modo culture diverse intendono il concetto di vita e morte: questo gli permetterà di scegliere la spiritualità più adatta a lui e gli darà il senso del libero arbitrio, una cosa ottima per le zebre.

    Importante: assillo o curiosità?

    È importante stabilire la differenza tra porre domande e assillare. Porre questioni rappresenta una grande qualità, finché è il momento giusto e le persone sono disponibili. Quando si tratta di una valanga di domande, diventa una persecuzione. È importante che comprenda e riconosca quando è troppo o quando non è il momento. Devi imporre limiti adeguati per farti rispettare e prenderti cura anche di te stesso. Inoltre, dirgli che non è importante gli insegnerà a gestire la frustrazione e la pazienza. Accordandogli tutto subito, ne farai un piccolo dittatore, un tiranno bambino. Ponigli dei limiti fin dall’età di due anni. Più aspetti, più sarà difficile farlo, e la sua adolescenza potrebbe trasformarsi in un incubo per i genitori. Trova un buon equilibrio cominciando ad ascoltarti e agire in funzione di ciò che è bene per te. Un genitore sereno avrà figli sereni.

    Un genitore costantemente esausto diviene irritabile e renderà anche i suoi figli nervosi e irascibili. Proteggi te stesso e proteggerai il tuo ecosistema.

    Trucchi ed espedienti: sorveglia la sua tendenza alla sindrome del sì, però…. Alcune zebre rispondono con queste due parole a ogni frase che viene rivolta loro.

    Non entrare nel gioco dei sì, però….

    Rispondigli in un modo analogo al seguente.

    Genitore: – Vai a fare i compiti, per favore.

    Figlio: – Sì, però secondo me tutta questa matematica non serve a niente.

    Riprendi quello che ha appena detto: – Ho capito, ora sei in modalità sì, però…. Non è questo il momento di discutere sulla necessità della matematica a scuola. Potremmo parlare delle cose che io non amo e che invece sono costretto a fare per tutto l’anno… Aiutalo ad accettare.

    Ho delle domande per tutte le mie risposte.

    — WOODY ALLEN

    11. Appassionata

    Le zebre sono bambini appassionati. Spesso sono innamorati delle scienze dell’universo, della natura, degli animali, dei cavalli, dei dinosauri…

    Trucchi ed espedienti: finché ti è possibile, lascia che viva le sue passioni. Nutrilo con i libri, interessalo a programmi educativi.

    Utilizza le sue passioni del momento per illustrare chiaramente ciò che deve imparare su qualsiasi argomento: la scienza, i cavalli, i gatti, i dinosauri…

    12. I pensieri rapidi

    Quando una zebra fa ciò che ama, lo fa bene e soprattutto molto rapidamente. Grazie al suo pensiero arborescente, trova spesso e con grande velocità una o più soluzioni a un problema.

    I suoi pensieri sono spesso molto attivi e a volte gli piacerebbe

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