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Mille musiche diverse - Manuale pratico di Musicoterapia
Mille musiche diverse - Manuale pratico di Musicoterapia
Mille musiche diverse - Manuale pratico di Musicoterapia
E-book132 pagine2 ore

Mille musiche diverse - Manuale pratico di Musicoterapia

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Info su questo ebook

Questo libro vuol essere un aiuto per chi intraprende la professione di musicoterapista, ma anche per tutte le altre figure professionali che operano nella cura delle persone.
contenuto è il più pratico possibile, nel tentativo di rispondere alle domande che di solito vengono fatte, come: che cos'è la musicoterapia? Quando può essere utile un intervento di musicoterapia? Cosa si fa in una seduta di musicoterapia? È meglio proporre una seduta di gruppo oppure un incontro individuale?
Nel libro vengono illustrati diversi esempi di attività di musicoterapia sia di gruppo che individuale.
LinguaItaliano
Data di uscita18 nov 2013
ISBN9788897982708
Mille musiche diverse - Manuale pratico di Musicoterapia

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    Anteprima del libro

    Mille musiche diverse - Manuale pratico di Musicoterapia - Gabriella Lo Cascio

    Gabriella Lo Cascio

    MILLE MUSICHE DIVERSE

    Manuale pratico di Musicoterapia

    DIGITAL INDEX

    Collana Per Lunga Vita

    Una vita lunga, nonostante disabilità, limitate funzionalità e cronicità è una conquista del progresso.

    Agli operatori del lavoro di cura, vorremmo trasmettere conoscenze e formazione perchè il loro lavoro tenda sempre alla qualità, agli amministratori e ai politici un aggiornamento sul rapporto tra servizi e bisogni del paese.

    La vita è uno scorrere del tempo, con panorami, emozioni e impegni sempre diversi. 

    Per Lunga Vita è nata sul web per parlare di vecchiaia, disabilità e cronicità. 

    Abbiamo assunto l'idea di una vita oltre l'età, nel tempo, nelle azioni, nelle relazioni e nei sentimenti. 

    La collana Per Lunga Vita è un lungo filo di parole scritte, nello spazio e nelle menti, per raccontarsi, proporre, suggerire, condividere.

    www.digitalindex.it/per-lunga-vita

    Una testimonianza

    Premessa

    Quando ho iniziato a svolgere l'attività di musicoterapia, non ho trovato risposta alle molte domande che mi ponevo: cosa devo fare davanti ad una persona autistica? Quali strumenti devo utilizzare durante il primo incontro? È meglio proporre il tamburo oppure il pianoforte? Ponevo domande a chi aveva iniziato prima di me, ma le risposte spesso erano: buttati; così, io rimanevo senza soluzione ai miei dubbi.

    Questo libro vuol essere un aiuto per chi intraprende la professione di musicoterapista, ma anche per tutte le altre figure professionali che operano nella cura delle persone; si è cercato di rendere il contenuto il più pratico possibile, nel tentativo di rispondere alle domande che di solito vengono fatte, quali: che cos'è la musicoterapia? Quando può essere utile un intervento di musicoterapia? Cosa si fa in una seduta di musicoterapia? È meglio proporre una seduta di gruppo oppure un incontro individuale? Si sono aggiunti anche alcuni esempi di attività di musicoterapia sia di gruppo che individuale.

    Musicoterapia in RSA

    Che cos'è la musicoterapia?

    Per musicoterapia si intende "l’uso della musica e/o dei suoi elementi (suono, ritmo, melodia e armonia) per opera di un musicoterapista qualificato, in rapporto individuale o di gruppo, all’interno di un processo definito, per facilitare e promuovere la comunicazione, le relazioni, l’apprendimento, la mobilizzazione, l’espressione, l’organizzazione e altri obiettivi terapeutici degni di rilievo, nella prospettiva di assolvere ai bisogni fisici, emotivi, mentali, sociali e cognitivi.

    La musicoterapia si pone come scopi di sviluppare potenziali e/o riabilitare funzioni dell’individuo, in modo che egli possa ottenere una migliore integrazione sul piano intrapersonale/interpersonale e, conseguentemente, una migliore qualità della vita attraverso la prevenzione, la riabilitazione o la terapia" (Congresso Mondiale di Musicoterapia, Amburgo 1996).

    Punto centrale della terapia con la musica risulta essere il nesso suono-relazione, nella sua complessità e nelle sue diverse possibili applicazioni. Si distinguono tecniche di musicoterapia attiva, incentrate sull’improvvisazione musicale mediante la voce o gli strumenti musicali da quelle appartenenti alla musicoterapia recettiva, basata sull’ascolto e la successiva verbalizzazione.

    Quando può essere utile un intervento di musicoterapia?

    La musicoterapia si inserisce all’interno degli interventi non farmacologici, ed è capace di influire positivamente sull’umore. La musica diventa un importante canale di comunicazione quando la capacità di esprimersi verbalmente è compromessa; per esempio può diventare l’unico canale di comunicazione negli stadi avanzati della malattia di Alzheimer.

    Le reazioni delle persone alla musica variano in base ai differenti livelli di percezione del suono, di gradimento ed alle caratteristiche delle singole persone.

    Le principali aree di applicazione riguardano la disabilità fisica e psichica, i deficit sensoriali, i disturbi della comunicazione, l'autismo, i disturbi della sfera emotiva, le patologie geriatriche, le malattie oncologiche, le cure primarie, e la preparazione al parto.

    Si sta inoltre affermando sempre più l'utilizzo della musicoterapia come strategia di prevenzione.

    Improvvisazione

    Cosa si fa?

    Le attività che si possono proporre sono diverse, e dipendono fondamentalmente dalle abilità degli utenti che sono coinvolti in un progetto di musicoterapia.

    La musicoterapia recettiva utilizza preferenzialmente l'ascolto di materiale sonoro-musicale preregistrato, seguito da una fase di verbalizzazione.

    L'ambito della musicoterapia attiva utilizza tutto lo spettro di possibilità della produzione musicale, con particolare riguardo all'improvvisazione e all'uso della voce.

    Improvvisazione

    Musicoterapia di gruppo o individuale?

    La scelta di come impostare un’attività di musicoterapia dipende dalle caratteristiche e/o dalla patologia della persona. Il musicoterapista decide quale modalità utilizzare all’interno delle indicazioni cliniche e diagnostiche formulate da un medico o da uno psicologo e in collaborazione con altre figure socio-sanitarie definendo un piano di trattamento con obiettivi, mezzi e tempi, ed integrando il proprio intervento con il progetto dell’equipe di riferimento.

    Gli incontri di gruppo sono consigliati nei casi in cui tra i principali obiettivi vi è quello della socializzazione. Per esempio, la performance del cantare insieme migliora l’umore, dà la possibilità di sentirsi protagonisti, di dimostrare a se stessi e agli altri di sapere fare qualcosa, aumentando così la propria autostima. La dimensione del gruppo inoltre permette di condividere le emozioni (apprensione, timore, preoccupazione, tensione, imbarazzo, sollievo, contentezza, soddisfazione, stupore) legate a prima e dopo l’esibizione. In genere, le attività di musicoterapia coinvolgono piccoli gruppi (3-10 partecipanti).

    Le sedute individuali sono indicate quando una persona presenta evidenti difficoltà a relazionarsi con altri, oppure è aggressiva, o ancora necessita dell’attenzione completa da parte del musicoterapista.

    La preparazione di una seduta di gruppo

    Una seduta di musicoterapia di gruppo è influenzata dall’età e dalla patologia delle persone coinvolte.

    Spesso il luogo dove si svolge l'attività di gruppo non è ottimale perché non ci sono possibilità economiche e logistiche che lo permettano; il pavimento non è di legno, alle pareti sono appesi quadri e oggetti decorativi che possono facilmente distrarre, non c’è isolamento acustico. Il musicoterapista cerca allora di rendere il più accogliente possibile il luogo degli incontri, arrivando almeno dieci minuti prima dell’inizio degli incontri, per sistemare la stanza. Ciò implica la disposizione delle sedie in semicerchio, con gli schienali verso le finestre in modo che le persone del gruppo non siano distratte da ciò che avviene fuori e possano guardare il conduttore e guardarsi tra loro; inoltre, le dinamiche relazionali che sorgeranno durante la seduta saranno contenute all'interno di una forma circolare, accogliente.

    Prima dell’inizio dell’attività, è meglio spostare fuori dal gruppo le sedie vuote perché possono creare imbarazzo sia nel gruppo che nel conduttore.

    Il musicoterapista accoglie le persone e i loro cari, salutandoli e facendoli entrare

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