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Il peso dei bagagli
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Il peso dei bagagli
E-book97 pagine58 minuti

Il peso dei bagagli

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Info su questo ebook

Stefano Crespi (Brescia, 1979) è artista e viaggiatore. Dall'unione di queste due anime è nata una raccolta di racconti di viaggio: un libro sognante in cui l'autore si libera del peso dei bagagli per trovare l'uomo, le relazioni e le persone.
LinguaItaliano
Data di uscita27 set 2020
ISBN9791220200776
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    Il peso dei bagagli - Stefano Crespi

    Stefano Crespi

    Il peso dei bagagli

    Stefano Crespi, Il peso dei bagagli

    Edizione a cura di Simone Agnetti, Paolo Bolpagni, Sara Dalena e Claudia Foletti

    prima versione ebook settembre 2020, prima versione a stampa ottobre 2020.

    Sul fronte: Simona Romele, Yunnan (Cina), fotografia, 15 aprile 2016. Sul retro: Stefano Crespi, Studio preparatorio per Kungsleden-Lapponia, tecnica mista su panno antistatico (195x150cm), 2014.

    Serviziculturali.it, Centro Culturale 999, Brescia, Italia

    UUID: 31cc184b-e8e5-4bc0-8d02-16e118857d5d

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Indice

    Introduzione

    Il peso dei bagagli

    Perché viaggiamo

    Arslambob, Kirghizistan

    Ospitalità

    I suoni e il viaggio

    Definizione

    Movimento surrealista kirghiso

    Se viaggi in hotel cinque stelle

    Penso che la mia casa sia grande

    Oggetti

    Passaporto

    Mercato delle pulci, Lviv, Ukraina

    La fortezza di Chotyn

    Mostar

    Balcani

    Direzione

    Autostop con il morto

    Risalendo a piedi il Danubio dal delta in poi

    Turisti fai da te…? Aiaiaiaiai…! A little story on the Tagikistan road

    In viaggio

    Beyul Golden Temple

    India

    Primo passo nel Gange

    Holi Festival, la festa indiana dei colori

    Through the Indian monsoon

    Indian selfie

    Autisti e passeggeri indiani

    Autunno himalayano

    Carrozziere indiano

    Sai qual è l'unico viaggio in cui ho pensato: «Basta, me ne vado»?

    Phnom Penh

    Pescatori di turisti sul lago Inle

    Yangon

    Informazioni sul Nepal

    Original made in China

    Tre piccole storie forse vere, di ritratti e paesaggi, con una chiave di lettura

    Funerali del cielo

    Strada bianca

    Televisione

    Cinque euro di pizza, un libro fotografico, un augurio in egiziano

    Vuoi fare un viaggio con me?

    Ringraziamenti

    A Simona, il mio più bel viaggio.

    Introduzione

    Che cosa è pesante e che cosa è leggero?

    Quanto pesa dire a una persona «Ci rivedremo», quando sai che probabilmente non la rivedrai?

    Il peso dei bagagli non puoi vederlo apparire su una bilancia e, se è vero che lo zaino si porta regolando a pennello gli spallacci e stringendolo sulle anche, per sentirne veramente il peso devi ascoltarti lo stomaco e il petto.

    Lì sta il peso dei bagagli.

    Perché scrivere questo libro? Perché in viaggio gli stimoli sono sempre importanti, ma, non potendo portare il mio materiale pittorico per esprimermi in reazione a questo impulso creativo, ho trovato nella dimensione del racconto e della scrittura qualcosa di molto simile alla pittura.

    Ma allora questo non è un libro, ma un dipinto? Sì, anzi non esattamente un dipinto, ma una mostra pittorica con molte opere e un unico obiettivo.

    Mettere a disposizione la mia esperienza di viaggiatore per stimolare altre persone a provare un tipo di viaggio, magari diverso. Più autonomo, lento, responsabile.

    Come un dipinto non necessita di mostrare la sequenza dei gesti, gli impasti di colore sulla tavolozza e i ripensamenti che hanno portato al risultato finale, così, questo libro di esperienze, volutamente, non ha cronologie, numeri e date, che lo ridurrebbero a un semplice diario personale. Basti sapere che la maggior parte dei racconti abbracciano un periodo di tempo che va dal 2015 al 2019, con l’aggiunta di alcuni antecedenti (pochi) che risalgono fino al 2007. Di storie da raccontare ce ne sarebbero state ancora molte, ma ho preferito lasciare un po’ di colore nei barattoli e di inchiostro nella penna, perché viaggiare è prima di tutto una questione d’estrema fantasia.

    I dipinti sono di chi se li indossa, i racconti pure.

    Stefano Crespi

    27 agosto 2020

    «Dovetti tirare con tutta forza le redini dei miei passi, per non andare a sbattere contro la sensazione d’aver trovato ciò che andavo cercando in quei luoghi nebbiosi»

    Verkhovyna, Ucraina

    Il peso dei bagagli

    Australia. Dopo sette mesi giunse il giorno del ritorno a casa, ma, al momento d’imbarcare i bagagli sull’aereo, ci fu un problema.

    Troppo pesanti. Le due tavole da surf non erano comprese nel bagaglio sportivo come pensavo, così in sostanza dovetti scegliere che cosa abbandonare, ammucchiando roba in un angolo dell’aeroporto di Sydney. Regali, opere, vestiti, per dirne soltanto alcuni. Un continuo avanti e indietro dal check-in, per pesare la valigia, al tumulo di cose che andava crescendo alla rinfusa.

    Partii arrabbiato, con un bagaglio di solo cinque chili oltre alle tavole.

    Poi, fortunatamente, sull'aereo capii quale fosse realmente il mio bagaglio e lo scrissi. Queste parole sarebbero diventate un quadro di tre metri.

    Loro mi hanno chiesto di essere più leggero e io ero preoccupato.

    Loro non sanno quanto PESA quello che mi porto dentro.

    Loro pensano che sia difficile lasciare un paio di jeans…

    Loro mi hanno chiesto di essere più leggero. Loro mi hanno chiesto di scegliere.

    Loro non sanno quanto pesa dire a una persona «Ci rivedremo», quando probabilmente non la rivedrai.

    Loro mi hanno chiesto di viaggiare più leggero e io guardo le nuvole.

    Loro non sanno che noi possiamo ballare chiudendo gli occhi.

    Loro mi hanno chiesto di scegliere che cosa dimenticare.

    Io voglio dimenticare camicie, calze, mutande,

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