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Come un oleandro sul ponte di Genova
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E-book77 pagine1 ora

Come un oleandro sul ponte di Genova

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Info su questo ebook

Fragilità e inquietudine sono due stati d’animo che non per forza devono essere associati a sensazioni negative: a volte, infatti, sono semplicemente la testimonianza di qualcosa che fa assaporare veramente la vita, la cosa più sconvolgente che ci possa mai capitare prima di abbandonare questo mondo. Come un oleandro può crescere sul cemento anche se privato della terra, così anche Anna, Marica, Beatrice e le altre protagoniste dei racconti presenti nel volume sperimentano quanto di buono è insito nella precarietà della loro quotidianità, provando a trasformare i momenti di sconforto in nuove opportunità di rinascita. In un continuo rincorrersi di atmosfere ordinarie e straordinarie, in bilico tra la distopia dell’onirico mondo interiore e le scelte difficili, le lotte interiori fatte di conflitti efferati tra le proprie paure, debolezze e i residui di istinti animali, queste donne assaporano la vita riuscendo a intuirne l’irresistibile e disarmante magia.

Elena De Seta nasce il 22 marzo del 1979 in provincia di Napoli, nella popolosa cittadina di Castellammare di Stabia, alle pendici del Vesuvio.
Trascorre a Castellammare la sua infanzia e la prima giovinezza.
Si laurea in chimica farmaceutica all’Università di Napoli “Federico II”, dopo cinque anni di pendolarismo tra i laboratori di chimica della facoltà di Farmacia ai Camaldoli e le spiagge della costiera sorrentina. Gli anni di frequentazione dei vagoni del treno, spostandosi tra Napoli e Castellammare, sono stati per lei una finestra sul mondo, sulle miserie e sulle ricchezze umane e un lungo viaggio attraverso le mille sfumature dell’animo degli uomini, tra orrori e amore compassionevole.
Dopo la laurea, lascia le radici italiane per spostarsi in Inghilterra dove, mantenendosi grazie a lavoretti saltuari, sperimenta la prima vita adulta.
Si trasferisce successivamente in Svezia, nella città universitaria di Lund, dove svolge attività di ricerca in ambito chimico.
Torna poi a Roma per completare un master in Management Aziendale e continuare con la sua carriera in un’azienda biomedicale. Infine si stabilisce a Rieti, tra le verdeggianti campagne umbre e sabine, dove a tutt’oggi lavora in un’azienda chimico-farmaceutica.
All’età di 38 anni diventa mamma.
LinguaItaliano
Data di uscita15 nov 2023
ISBN9788830691865
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    Come un oleandro sul ponte di Genova - Elena De Seta

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    Elena De Seta

    Come un oleandro sul ponte di Genova

    © 2023 Gruppo Albatros Il Filo S.r.l., Roma

    www.gruppoalbatros.com - info@gruppoalbatros.com

    ISBN 978-88-306-8707-3

    I edizione dicembre 2023

    Finito di stampare nel mese di dicembre 2023

    presso Rotomail Italia S.p.A. - Vignate (MI)

    Distribuzione per le librerie Messaggerie Libri Spa

    Come un oleandro sul ponte di Genova

    Questo libro è un’opera di fantasia. I nomi, i personaggi,

    i luoghi e gli eventi descritti sono frutto dell’immaginazione dell’autrice oppure sono usati in modo fittizio.

    Qualsiasi somiglianza con persone, viventi o defunte,

    luoghi o fatti reali è puramente casuale.

    Alla mia famiglia che amo tanto,

    … mie radici ed orizzonte.

    Nuove Voci

    Prefazione di Barbara Alberti

    Il prof. Robin Ian Dunbar, antropologo inglese, si è scomodato a fare una ricerca su quanti amici possa davvero contare un essere umano. Il numero è risultato molto molto limitato. Ma il professore ha dimenticato i libri, limitati solo dalla durata della vita umana.

    È lui l’unico amante, il libro. L’unico confidente che non tradisce, né abbandona. Mi disse un amico, lettore instancabile: Avrò tutte le vite che riuscirò a leggere. Sarò tutti i personaggi che vorrò essere.

    Il libro offre due beni contrastanti, che in esso si fondono: ci trovi te stesso e insieme una tregua dall’identità. Meglio di tutti l’ha detto Emily Dickinson nei suoi versi più famosi

    Non esiste un vascello come un libro

    per portarci in terre lontane

    né corsieri come una pagina

    di poesia che s’impenna.

    Questa traversata la può fare anche un povero,

    tanto è frugale il carro dell’anima

    (Trad. Ginevra Bompiani).

    A volte, in preda a sentimenti non condivisi ti chiedi se sei pazzo, trovi futili e colpevoli le tue visioni che non assurgono alla dignità di fatto, e non osi confessarle a nessuno, tanto ti sembrano assurde.

    Ma un giorno puoi ritrovarle in un romanzo. Qualcun altro si è confessato per te, magari in un tempo lontano. Solo, a tu per tu con la pagina, hai il diritto di essere totale. Il libro è il più soave grimaldello per entrare nella realtà. È la traduzione di un sogno.

    Ai miei tempi, da adolescenti eravamo costretti a leggere di nascosto, per la maggior parte i libri di casa erano severamente vietati ai ragazzi. Shakespeare per primo, perfino Fogazzaro era sospetto, Ovidio poi da punizione corporale. Erano permessi solo Collodi, Lo Struwwelpeter, il London canino e le vite dei santi.

    Una vigilia di Natale mio cugino fu beccato in soffitta, rintanato a leggere in segreto il più proibito fra i proibiti, L’amante di lady Chatterley. Con ignominia fu escluso dai regali e dal cenone. Lo incontrai in corridoio per nulla mortificato, anzi tutto spavaldo, e un po’ più grosso del solito. Aprì la giacca, dentro aveva nascosto i 4 volumi di Guerra e pace, e mi disse: Che me ne frega, a me del cenone. Io, quest’anno, faccio il Natale dai Rostov.

    Sono amici pazienti, i libri, ci aspettano in piedi, di schiena negli scaffali tutta la vita, sono capaci di aspettare all’infinito che tu li prenda in mano. Ognuno di noi ama i suoi scrittori come parenti, ma anche alcuni traduttori, o autori di prefazioni che ci iniziano al mistero di un’altra lingua, di un altro mondo.

    Certe voci ci definiscono quanto quelle con cui parliamo ogni giorno, se non di più. E non ci bastano mai. Quando se ne aggiungono altre è un dono inatteso da non lasciarsi sfuggire.

    Questo è l’animo col quale Albatros ci offre la sua collana Nuove voci, una selezione di nuovi autori italiani, punto di riferimento per il lettore navigante, un braccio legato all’albero maestro per via delle sirene, l’altro sopra gli occhi a godersi la vastità dell’orizzonte. L’editore, che è l’artefice del viaggio, vi propone la collana di scrittori emergenti più premiata dell’editoria italiana. E se non credete ai premi potete credere ai lettori, grazie ai quali la collana è fra le più vendute. Nel mare delle parole scritte per esser lette, ci incontreremo di nuovo con altri ricordi, altre rotte. Altre voci, altre stanze.

    Mamma avresti potuto dirmi che…

    Ciao, mi chiamo Anna.

    Non sono proprio una ragazzina; di cose nel corso della mia vita ne ho viste tante e certamente non posso dire che la mia strada sia stata tutta in discesa, anzi, ma di sicuro non mi sono mai annoiata.

    Comunque, il punto secondo me non è quante cose abbia fatto ma quanto intensamente le abbia vissute… e ad oggi alla domanda se le abbia vissute al massimo o meno ancora non so dare una risposta.

    Comunque non voglio dilungarmi nel raccontarti chi sono, anche perché così ti arriverebbe l’idea che IO ho di me; preferisco piuttosto quindi conoscerci, magari facendo un viaggio insieme. Che sia reale o virtuale poco importa, l’importante sarà aver condiviso qualcosa. Solitamente questo unisce, cavolo se unisce.

    In questo momento, sono affacciata al ballatoio di una terrazza a picco sul mare; la mente è libera, vuota e con lo sguardo seguo pigramente uno

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