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Caro me, caro te...
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E-book110 pagine46 minuti

Caro me, caro te...

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Info su questo ebook

Ho bisogno di contare le stelle, ho bisogno di perdermi, tra le lacrime e i sorrisi forzati, tra una canzone e l'altra, tra un abbraccio e tra un cuore, tra le mie lacrime. Ho bisogno di ritrovarmi, ritrovare il me ferito per poterlo curare, ho bisogno di ritrovarmi in quei tramonti che ancora non hanno un nome. Ho bisogno di ritrovarmi nel mio cuore, nel mio spazio.
LinguaItaliano
Data di uscita21 ott 2020
ISBN9788831699082
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    Anteprima del libro

    Caro me, caro te... - Simone Farris

    sottosopra.

    Quando l'amore bussava alla porta,

    avevo il mondo sottosopra.

    Caro me,

    è da un po' che non ci sentiamo,

    sempre alle prese tra i mille impegni.

    Dedichi il tuo tempo a mille persone e poi per te non te ne rimane nemmeno un po'.

    Succede sempre così alle persone di buon cuore.

    Si mettono sempre al secondo posto,

    mai per primi.

    Succede sempre che le persone come te,

    vengono mandate via dopo averle usate.

    Tu non sei una persona da usare e buttare,

    sei una persona che può dare tanto,

    ma alla fine che senso ha dare tutto se stessi se non viene ricambiato?

    Dovresti imparare a dosare tutto quello che puoi dare,

    non dare tutto subito,

    le persone se ne approfittano.

    Dovresti iniziare a metterti al primo posto,

    perché tu vali.

    Dovresti iniziare a volerti un po' più bene,

    ad amarti un po' di più,

    a dedicarti del tempo,

    delle serate,

    delle canzoni,

    dei tramonti.

    Dovresti dedicarti tutto ciò che c'è di bello.

    Caro me,

    non aver paura di amare.

    Non aver paura di dare tutto te stesso,

    devi solo selezionare ciò che puoi dare.

    Non aver paura della solitudine,

    serve anche lei nei periodi più brutti.

    Non aver paura dei sogni,

    anzi,

    sogna di più.

    Non aver paura di non essere capito,

    nessuno ci capisce veramente.

    Non aver paura,

    sii forte quando c'è da essere forti,

    sii debole quando c'è da essere deboli,

    ma rialzati sempre più forte di prima,

    ma fallo con il sorriso,

    con la voglia di amare di più,

    con mille sogni in più.

    Sai è stato difficile rialzarmi dopo una botta così dura,

    così potente.

    Son rimasto a terra per qualche giorno,

    privo di sensi,

    privo di emozioni,

    privo di forze,

    privo di carattere.

    Son rimasto,

    ho aspettato di trovare un minimo di forze per

    alzarmi da terra e urlare.

    Urlare tutto ciò che non ti ho potuto dire.

    Urlare al cielo,

    con i suoi colori che si mescolano assieme,

    un po' come le mie emozioni.

    Ho pianto,

    quando è arrivata la pioggia,

    così anche le lacrime potevano mischiarsi.

    Son stato lì,

    ad ascoltare,

    ad ascoltarmi,

    a curarmi le ferite.

    Son stati lì a capirmi,

    a distruggermi e a ricompormi.

    Son stato lì,

    a guardare il mio passato,

    immaginando il mio futuro,

    tenendo conto del presente,

    di questo presente che mi avrebbe mangiato,

    se non avessi fatto qualcosa.

    Son stato lì,

    aspettando Godot,

    poi ho capito che Godot ero io.

    Solo io potevo salvarmi,

    solo io ero la mia felicità.

    Solo io potevo capirmi,

    curarmi,

    rialzarmi da terra.

    E così ho fatto.

    Mi son rialzato,

    guardandomi dentro un'ultima volta,

    poi ho alzato lo sguardo al cielo,

    ed ho capito che se il sole ogni giorno sorge,

    posso farlo anch'io.

    Ho sempre odiato le persone che sono andate via senza motivo.

    Non le ho mai capite.

    Ho sempre odiato le promesse mai mantenute.

    Ho sempre odiato le mille paranoie che girano nella mia testa,

    che ogni tanto si fermano come a dire siamo sparite, non ci siamo più,

    ma poi erano solo in pausa e quando riprendono,

    girano più forti di prima,

    alimentano sempre di più le paure e i dubbi.

    Ho sempre odiato lottare per le persone e non per me.

    Non ho mai lottato per me,

    me lo son sempre promesso,

    ma non ho mai mantenuto la promessa.

    Mi son sempre detto mi devo riguardare,

    quando quelle sere le lacrime scendevano a dirotto,

    senza mai capire il vero motivo.

    Mi va di piangere dicevo,

    quando vedevo tutto andar male,

    quando vedevo tutto venire giù.

    Non mi son mai detto Mi va di ridere,

    non mi è mai passato per la testa,

    eppure dovrei iniziare a farlo,

    ne avrei bisogno.

    Non mi sono mai amato per davvero,

    nemmeno in quei momenti solitari,

    dove potevo prendermi cura di me,

    mi son sempre messo al

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